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Autore: MXI    28/11/2011    6 recensioni
-Dal prologo-
Sono le nove... Bussano alla porta, come sempre.. Mio padre mi dice di andare in camera mia e, come ogni sera, mi dirigo al piano di sopra fermandomi in cima alle scale dietro il mobile di legno di ciliegio.
Una voce melliflua, la solita, saluta i miei genitori usando un tono apparentemente cortese e rispettoso per poi arrivare alla fatidica domanda,
"Ce li hai i soldi, Minato?"
********
Naruto si troverà costretto a fare una scelta, salverà la sua famiglia o salverà la cosa più preziosa che uno può avere, ossia la libertà?
Paring SasuxNaru ?xNaru
raiting arancione/rosso
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Nuova vita
Sacrificio
-arrivo alla nuova vita-

[...]Orochimaru stava puntando una pistola nella fronte di Minato, tutto di fronte a Kushina che si trovava riparata in un angolo in lacrime,

“Mi dispiace Minato” disse sorridendo la serpe e si preparò a sparare,

“No!” [...]

Il rumore di uno sparo riecheggiò all'interno dell'abitacolo, facendo sobbalzare la donna dai lunghi capelli rossi che aveva chiuso gli occhi per non vedere la scena e facendo girare gli amici di Naruto che avevano appena iniziato a dirigersi a casa cercando di non pensare al destino del loro amico.

Solo Sai non si era mosso dal posto dove aveva salutato per l'ultima volta il biondo, lo stesso luogo del loro primo incontro

FLASHBACK

"Che cosa stai facendo qui da solo?" chiese un ragazzo dai capelli biondi spettinati ad un suo coetaneo dai capelli neri,

"Disegno" rispose seccato il ragazzo di nome Sai mostrandogli il suo album,

"Ma disegnare è una cosa che si fa da soli! Vieni a giocare con noi a calcio, ci manca un giocatore" chiese Naruto mostrandogli uno splendido sorriso, al quale Sai rispose con un'occhiataccia.

"Vattene! Non ne ho voglia!" gli era sempre stato insegnato di non mostrare mai i suoi sentimenti alle altre persone

-Tratta tutti con freddezza e non soffrirai-  gli diceva sempre suo nonno e così aveva fatto, ora il biondo se ne sarebbe andato irritato dalla sua risposta.

Al contrario di ogni sua aspettativa il ragazzo gli si sedette di fronte e gli rispose sorridendo,

"Allora ritrai me! Così non starai solo" da quel momento tutto cambiò per Sai. Trovò degli amici e una persona da amare.

FINE FLASHBACK

Non lo avrebbe lasciato andare, quello non era un addio, solo un arrivederci.

Nel frattempo Kushina ebbe il coraggio di aprire gli occhi e invece di vedere, come si aspettava, suo marino steso a terra senza vita, vide suo figlio che teneva alzato il polso all'aguzzino riuscendo a far deviare il colpo alla pallottola che colpì l'anta di un mobile.

Orochimaru osservò con attenzione il ragazzo che aveva avuto il fegato di frapporsi tra lui e Minato, incontrò degli occhi di un azzurro che facevano invidia al cielo e dei capelli biondi come il sole in Estate. Lo sguardo serpentino vagò nel corpo minuto e muscoloso del ragazzo analizzandolo minuziosamente.

Abbassando la pistola lo fissò dal colletto della divisa scolastica e lo avvicinò al suo volto, appoggiò il naso nel collo bronzeo del giovane e ispirò profondamente. La sua pelle profumava di pesca e vaniglia.

"Bastardo! Togli le tue luride mani da mio figlio" gli urlò contro Minato, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa venne di nuovo bloccato dai seguaci di Orochimaru,

"Naruto va in camera tua!" ordinò la donna dai capelli rossi strattonando il figlio per il polso allontanandolo dall'uomo-serpe, il ragazzo la osservò tristemente poi con un sorriso tirato si sciolse dalla sua presa e si riavvicinò al mafioso,

"Io mi offro per estinguere il debito" chiarì la situazione Naruto, tutti lo fissarono con stupore, soprattutto Orochimaru che allibito analizzava la situazione.

Lo ristudiò con rinomata attenzione, dopodiché ghignò soddisfatto e con lo sguardo chiese il parere del suo braccio destro, un uomo dai capelli argentei e degli occhiali tondi.

Quest'ultimo annuì convinto e rispose,

"Proceda con la prova finale" Orochimaru non poteva sperare in un consiglio migliore e leccandosi le labbra afferrò il mento di Naruto alzandogli il viso e sussurrandogli sulle labbra,

"Mostrami quello che sai fare" violentemente forzò i  due boccioli rosa del giovane e li penetrò con la lingua che voracemente vagava nell'antro appena scoperto.

Naruto dopo la sorpresa iniziale capì che dal risultato di quel bacio la suo offerta poteva essere accettata o meno quindi incominciò a rispondere attivamente al bacio immaginandosi di avere davanti Sai invece che quell'orrenda serpe. Kushina non riuscendo più a vedere suo figlio baciato da quel mostro si girò tappandosi la bocca per non far uscire un gemito di disgusto, mentre Minato cercava di liberarsi dalla presa ferrea di Kabuto e dell'altro uomo per separare l'aguzzino dalla bocca di suo figlio, inutilmente.

Dopo quelle che parvero ore l'uomo si separò dalle labbra di Naruto permettendogli di respirare, Orochimaru lo osservò con calma...

Il ragazzo aveva il respiro affannato a causa della mancanza d'aria e le gote stavano prendendo un colorito roseo.

"Prova superata a pieni voti" concluse ghignando per poi avvicinarsi e sussurrargli nell'orecchio con voce roca dal desiderio,

"Me lo hai fatto venire duro solo baciandoti"  il biondo sussultò non immaginandosi un risvolto del genere e l'uomo ridendo tra le labbra si allontanò dal corpo tremante di Naruto, lanciò uno sguardo eloquente ai suoi due uomini che come se avessero ricevuto un ordine lasciarono Minato e si avviarono verso la limousine.

L'uomo dai lunghi capelli si fermò sulla soglia e prima di uscire pronunciò le fatidiche parole, rivolto al biondo,

"Ti do' il tempo di preparare le tue cose, tra dieci minuti raggiungici in macchina" quindi uscì sbattendo la porta, quando la famiglia rimase da sola il silenziò calò e qualsiasi parola sembrava inadeguata alla situazione...

Cosa avresti potuto dire ad un figlio che si vende per salvarti la vita? 

Kushina si alzò tremante e corse ad abbracciare il figlio con le lacrime agli occhi,

"Ora basta piangere mamma" le disse dolcemente Naruto asciugandole gli occhi verdi,

"Non avresti dovuto farlo!" gli urlò contro Minato osservandolo con aria di rimprovero, il più giovane resse fieramente lo sguardo consapevole di aver fatto la cosa giusta,

"Avrei dovuto lasciare che ti uccidessero?" rispose con voce calma,

"Dopo vi avrebbero lasciato in pace!" esclamò alzando ancora di più la voce, in risposta Naruto sorrise e chiese,

"Pensi davvero che lo avrebbero fatto? Non ci avrebbero mai lasciato in pace... Io dal posto in cui andrò potrò tornare. Tu non avresti potuto farlo."  lo studente lasciò il padre con questo interrogativo e scostando delicatamente la madre si diresse in camera per preparare velocemente la valigia.

Decise di prendere solo lo stretto indispensabile, afferrò una sacca nera e la riempì con un paio di jeans, una maglietta, della biancheria etc.

Delicatamente afferrò una foto che teneva sul comodino, rappresentava lui e Sai abbracciati in primo piano e subito dietro c'erano tutti i suoi amici. Sfilò la fotografia dalla cornice, come anche una foto di famiglia, e piegandola la sistemò in una tasca della sacca.

Per ultimi prese il suo I Pod e il suo cellulare che nascose accuratamente nella tasca dei suoi pantaloni. Caricandosi il suo unico bagaglio sulla spalla si diresse al piano di sotto pronto a cambiar vita.

Vicino alla porta lo aspettavano i suoi genitori , Minato con sguardo consapevole si scusò,

"Avevi ragione Nacchan.Ho esagerato" si avvicinò e lo abbracciò calorosamente memore che sarebbe passato molto tempo dalla prossima volta che lo avrebbe rivisto, se sarebbe successo.

"Non sono stato abbastanza forte Naruto. Mi dispiace"

"Hai fatto il possibile papà ora devo andare"

"Ancora un attimo" all'abbraccio si aggiunse anche Kushina e Naruto cercò di afferrare più emozioni possibili così da non dimenticarsele nel lungo periodo di lontananza. Dopo un po' il rumore di un clacson li fece sobbalzare e con un sospiro si separarono e i genitori accompagnarono il biondo fino alla veranda per poi vederlo mentre si avvicinava sempre di più alla macchina che lo avrebbe allontanato da loro.

Naruto si guardò intorno e illuminato parzialmente da un lampione vide Sai che lo osservava  con aria colpevole e afflitta, il biondo gli sorrise e sussurrò un 'Ti amo ' al quale il moro sussultò. Orochimaru stanco di aspettare uscì dalla limousine e afferrato Naruto per il polso lo trascinò dentro la macchina.

Appena l'autista li vide entrare partì iniziando a percorrere il tragitto verso la sua nuova dimora.

Il biondo si accorse degli sguardi che Orochimaru gli lanciava, pieni di lussuria, per questo fino dalla partenza teneva la testa bassa osservando con finto interesse il sedile di fronte a lui.

 "Naruto" attirò la sua attenzione il suo nuovo 'capo', "Dovresti proprio rimediare a questo" disse indicandosi il cavallo dei pantaloni ormai teso all'inverosimile, tutto a causa di un innocuo bacio.

"Se vuole ci posso pensare io" si propose Kabuto, Orochimaru lo liquidò con un'occhiata gelida e ignorandolo apertamente si rivolse nuovamente al biondo,

"Lo farà lui" concluse afferrando il polso del ragazzo e appoggiandolo sopra il rigonfiamento dei pantaloni, Naruto cercò di trattenere una smorfia di disgusto e con un sospiro iniziò a muovere lentamente la mano.

Il respiro dell'uomo iniziò ad accelerare e il biondo aumentò il contatto intrufolando la sua mano all'interno dei pantaloni e poi dei boxer del più grande. Afferrando la virilità si accorse che iniziava ad essere bagnata e un senso di disgusto lo travolse. Chiuse gli occhi cercando di immaginarsi Sai al posto di Orochimaru, cercò di sostituire l'odore forte di tabacco con l'odore dolce simile alla salvia del suo ragazzo.

L'uomo afferrò la spalla di Naruto stringendogliela forte per fargli aumentare il ritmo, il biondo mosse la mano sempre più velocemente stuzzicando anche i testicoli. Dopo poco il mafioso venne nella mano di Naruto che velocemente si allontanò dal suo capo spostando lo sguardo fuori dal finestrino. 

Kabuto offrì un fazzoletto al suo superiore e con disprezzo ne passo uno anche al biondo buttandoglielo sul viso, il giovane prese il gesto come una manifestazione di odio e con insofferenza utilizzò l'oggetto di carta per pulirsi il seme che gli colava dalle dita delle mani.

Orochimaru, ripresosi dall'orgasmo, chiese rivolto al nuovo arrivato,

"Non è stata la tua prima volta, vero?" sembrava più una costatazione che una domanda ma lo sguardo che Naruto gli lanciò in risposta gli fece capire una cosa

Questo è un argomento tabu  pensò ripensando agli occhi che in un secondo erano diventati come il ghiaccio, forse era una sua impressione ma il biondino non gli sembrava più la docile e sottomessa creatura che pensava appena l'aveva visto.

Alzando le spalle cambiò agilmente argomento,

"Il cella ti puoi portare tutto quello che ti sei preso... Tranne il cellulare" lo informò muovendo l'indice in forma di rimprovero,

"Chi ti dice che l'ho portato con me" Orochimaru lo guardò indignato,

"Davvero pensi che sia così ingenuo? Non sei un ragazzo stupido e sono sicuro che hai avuto il tempo di prenderlo... Quindi o me lo dai di tua spontanea volontà o me lo prendo da solo"  il biondo si chiese se era solo una sua impressione che quella frase aveva un evidente doppio senso, poi sbuffando afferrò il telefono dalla tasca dietro dei pantaloni e gli e lo porse,

"Quando arriveremo stai attento a non farti sottomettere" gli consigliò Orochimaru sorridendo.

Il resto del viaggio lo percorsero nel più rigoroso silenzio chi pensava ai futuri guadagni, chi al modo di rendere la vita di un certo ragazzo un inferno e chi alla sua famiglia privata di un figlio in modo così violento e improvviso. Ad un certo punto i finestrini vennero oscurati così da non far vedere a Naruto la strada che avrebbero intrapreso da quello momento.

Dopo circa un'ora la macchina si fermò e l'autista, dopo aver tirato il freno a mano, scese per aprire la portiera al suo capo.

Come Orochimaru scese Naruto si fiondò all'esterno e osservò ammirato quella che da quel momento sarebbe stata la sua dimora, all'interno di un immenso parco pieno di alberi verdi e fiori di tutti i colori era situata un'immensa villa bianca con delle decorazioni verde-acqua e se non fosse stato per l'alto muro di cinta e per le numerose guardie armate fino ai denti che si aggiravano nei dintorni forse quella sarebbe passata per una comunissima abitazione.

Il biondo percorse il sentiero selciato scortato dagli uomini più grandi di lui e con timore aprì la porta che lo avrebbe condotto dentro quella villa che sembrava uscita dalle fiabe, appena vide l'internò sgranò all'inverosimile gli occhi.

Ecco come le apparenze a volte ingannano! 

Spero che questo capitolo vi piaccia e mi scuso per il ritardo ^^'' ma è tutta colpa di Naruto! Si dimenticava le battute u.u
N: Non scaricare la colpa su dime! Sei tu che non trovavi il tempo per finirlo!
S: Perfetto! Visto che l'autrice e Naruto si sono messi a litigare ringrazio io chiunque abbia commentato o anche solo letto il capitolo precedente!! Autorizzo       tutti a mettere dei commenti negativi dato che non sono apparso nemmeno in questo capitolo @-@

Per favore dedicate un minutino a commentare mi fareste mooooolto contenta *-*

 

  
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