Luglio 2011

Di solito quando una storia finisce,i commenti iniziano con “siamo arrivati alla fine” ,io però non inizierò così perché la mia storia non è “finita” nel vero senso della parola.
Questa storia parla di amicizia;di quell’amicizia che rimane forte negli anni. Quell’amicizia che non finirà mai.
Questa storia è nata da una riflessione che ho fatto leggendo sui vari social network,commenti sull’amicizia.
Sono rimasta davvero stupita da tutto quello che ho letto. Mi sono resa conto che forse questo bellissimo sentimento sta leggermente svanendo,perché le persone sono diffidenti,competitive fino alla morte e non sanno rapportarsi con altre persone.
Ho letto di ragazze adolescenti che non hanno amicizie vere, di persone che si vergognano di parlare delle loro passioni con gli amici per paura di essere giudicati,di persone che non ritengono più qualcuno un amico solo perché per un tot non si è fatto sentire,o perché hanno discusso per una cavolata.
Ho pensato “come è possibile?” . Come è possibile che ragazze che vivono costantemente in compagnia di persone, che bene o male hanno i loro stessi interessi,non riescono a trovare degli amici;come è possibile che un’amicizia finisce perché si hanno opinioni diverse su qualcosa.
E allora mi è venuta l’idea di scrivere una breve storia, mettendoci qualcosa di mio;e questo è quello che è venuto fuori.
Ho usato Kevin Jonas e Noah come protagonisti. Perché proprio Kevin? Forse perché penso che lui potrebbe essere un ottimo amico,forse perché abbiamo praticamente la stessa età e quindi mi rimane più facile parlare di lui,perché abbiamo vissuto in un modo un po’ diverso da come vivono ora i ragazzi.
Mi ricordo che a13/14 anni passavo ogni pomeriggio con i miei amici, i nostri genitori a turno ci mettevano a disposizione la casa e se non c’era la possibilità,si stava tutti insieme nella piazzetta del quartiere a giocare a pallone praticamente in mezzo alla strada.
La storia tra i due protagonisti ovviamente è inventata; però ho cercato di renderla il più vera possibile,con qualche particolare sia della mia vita che di quella di Kevin (cose che tutte le fan conoscono).
L’ho scritta così di getto, mi è venuto naturale parlare di amicizia;e ad ogni riga che scrivevo il mio pensiero era rivolto ad una persona,la mia Noah.
Quella ragazza con i capelli rossi che in quarta elementare si è trasferita nella mia classe,che inizialmente mi stava antipatica.
Quella con cui ho seguito le lezioni di chitarra alle medie,che quando dovevamo scegliere il liceo,voleva a tutti i costi convincermi ad andare a scuola con lei,cosa che poi non è successa.
Quella con cui mi sono ritrovata a frequentare l’università, e che ora che si è laureata e frequenta la magistrale in un altro istituto continua a chiamarmi 3-4 volte al giorno per dirmi stronzate.
Ci conosciamo da 14 anni ormai, e come nella mia storia,ci sono stati momenti in cui non ci siamo viste così spesso (cosa che succede tutt’ora) però ogni volta che riuscivamo ad incontrarci avevamo sempre mille cose da raccontarci.
La gente che ci incontra non crede che siamo così legate,pur essendo così diverse tra noi;molti ci hanno detto che secondo loro una prevale sull’altra, ma non è così.
Con gli anni abbiamo imparato a rispettarci, per questo siamo ancora così unite.
Ovviamente  ci sono stati anche litigi tra di noi ma poi tutto si è risolto con un semplice biglietto. Che belli i nostri biglietti,non mancano mai,ogni occasione è buona per scriverci una bel bigliettino..
Lo so che a voi non interessano tutte queste cose,però come ho detto all’inizio sono rimasta davvero colpita da tutto quello che ho letto e volevo scrivere qualcosa sull’amicizia,su come vedo io il rapporto di amicizia.
Gli amici sono persone fondamentali nella nostra vita;sono l’altra faccia della nostra medaglia.
Sono quelle persone che ti fanno ragionare quando hai dei dubbi perché ti conoscono talmente bene che sanno di cosa hai paura e quindi ti aiutano a trovare una soluzione.
E non importa se non ascoltano lo stesso tipo di musica,se la pensano diversamente sulla politica,se sono maschi o femmine, vicini o lontani,l’importante è andarsi incontro;provare a capire il punto di vista dell’altro,anche se non sei pienamente d’accordo; imparare ad “amare” quello che ama l’altro.
L’amicizia si costruisce con il tempo,va curata e coltivata; a volte bisogna farsi da parte,altri bisogna essere costantemente presenti.
Alla fine quello che conta è sapere che c’è sempre una persona pronta per noi, anche solo per andare a prendere un caffè o per fare baldoria fino al mattino.
Sono arrivata alla fine giuro, mi rendo conto di avervi rotto parecchio ma ci tenevo.
Questa storia quindi ha un significato molto importante, è un modo di vedere l’amicizia, è un modo di vivere l’amicizia e spero che tante persone si riconoscano nei due protagonisti e che tante altra possano trovare un’amicizia del genere.
E infine questa storia la dedico a lei la mia amica,anche se non la leggerà mai. La dedico a lei che da quattordici anni è come un’altra sorella per me.
 
 
 
P.S. ultimissima cosa. Oggi (30 novembre 2011) rileggendo questa storia e le recensioni lasciatemi,mi è venuta un’idea. Stavo pensando di scrivere delle piccole OS su Kevin e Noah. Che ne pensate? Fatemelo sapere
Un bacione a tutti e grazie mille a tutti quelli che hanno letto la storia :D