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Autore: AlexisRendell    01/12/2011    5 recensioni
Questa è una Ferriswheelshipping, cioè una fanfiction su N e White, rispettivamente il rivale e la protagonista femmina di pokémon biano e nero. Spero che vi piaccia, è divisa in 13 capitoli ed è abbastanza lunga.
Tratterà non solo di una storia d'amore fra N e White, ma anche di omosessualità, quindi se questo argomento non vi va a genio non leggetela nemmeno.
Genere: Horror, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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-N, che ti ha preso?- Matt bloccò N fuori dal centro pokémon.
-Non lo so- rispose N.
Matt lo guardò perplesso. –Muoviamoci ad arrivare da Black.-
N annuì.
Si misero di nuovo in cammino.
Arrivarono ad Austropoli dopo qualche ora di cammino.
Matt fremeva dalla voglia di rivedere Black. Non stava più nella pelle.
N pensava a White.
-Heylà.- la voce veniva da un punto imprecisato dietro di loro.
Black. Non era cambiato molto dall’ultima volta che si erano visti, era solo un po’ più alto e con un lieve accenno di barba.
Matt gli corse incontro. Gli prese il volto fra le mani e premette le labbra contro le sue.
N rimase pietrificato. E con lui anche la gente che li circondava.
Matt si staccò imbarazzato da Black.
Black gli sussurrò in un orecchio: -Non qui e non ora, Matt. C’è troppa gente…-
Matt annuì.
Si incamminarono verso l’ospedale dove Black lavorava. Li portò in una stanza e li fece sedere.
-Sono felice di rivedervi, ragazzi. Mi siete mancati…- Sussurrò.
Matt si alzò dalla sedia e lo abbracciò. –anche tu mi sei mancato…-
N li guardava. Era leggermente scosso.
Black sorrise. –N, non dirmi che sei stupito.-
N lo guardò. –No, io…Cioè…Oh, al diavolo! Sono felice per voi due.-
-Scommetto che sei ansioso di rivedere White- Gli disse Black.
N non rispose. Aveva una voglia terribile di rivederla, ma aveva anche paura.
Black indovinò subito a cosa stesse pensando. –Ho una sorpresa per voi due… Ma prima devo farti gli auguri, N.
N alzò lo sguardo. –Auguri per cosa?-
Black gli si avvicinò. –Scommetto che non sai nulla.-
-Cosa dovrei sapere?-
Black si sedette davanti a lui. –Sei padre, N. Da ormai sei anni.-
N sgranò gli occhi. –Ma…come…-
Black sorrise. –White ha partorito circa sette mesi dopo che sei scomparso.-
N non seppe cosa rispondere.
Black gli diede una pacca sulla spalla.  –Venite con , devo farvi vedere una cosa.-
Li portò in un'altra stanza, più precisamente in un laboratorio nei sotterranei dell’ospedale.
Entrarono e una ragazza con un camice bianco salutò Black.
Black ricambiò e camminò verso il fondo del laboratorio. Prese una provetta contenente un liquido bluastro.
-Sono fiero di presentarvi la fine di tutti i vostri problemi. Sono quasi tre anni che ci lavoro con la mia assistente, e finalmente sono riuscito a trovare un vaccino per la Sindrome Harmonia.- Black sorrise.
N e Matt lo guardarono, stupiti. –Come hai fatto?- Chiese Matt.
-Non è stato facile. Ho studiato il vostro DNA, e ho scoperto che la SH è un insieme di tante malattie diverse. Ho cercato una cura per ognuna di esse e l’ho messe insieme, creando questo vaccino… Ci sono voluti anni, ma ne è valsa la pena.- Sospirò Black.
N lo guardò. –Come dobbiamo prenderla?- chiese.
L’assistente di Black gli portò due siringhe sterili.
N impallidì. – Stai scherzando vero?-
Matt, Black e la ragazza lo guardarono.
-Non avrai mica paura delle siringhe, vero?- Lo prese in giro Matt.
N guardò da un'altra parte. –Fate il più velocemente possibile..- chiuse gli occhi e porse il braccio.
Black ridacchiò. –Fatto, puoi aprire gli occhi.-
N li riaprì. Black gli stava disinfettando il braccio. Prese poi l’altra siringa e la riempì del liquido blu, per poi vaccinare anche Matt.
-Non mi sarei mai aspettato che uno come te avesse la fobia degli aghi…- scherzò.
N lo ignorò. –Dove è  White?-
-è a Soffiolieve. Domani mattina andremo da lei.-
-Perché non ora?- Si alzò dalla sedia.
Black lo fermò. –Stai calmo, devo tenervi sotto controllo nel caso qualcosa vada storto.-
N sbuffò. Aveva sofferto per anni senza poterla vedere, e adesso che era così vicina non poteva fare nulla. Si risedette.
Black si girò verso Matt. Lo prese per i fianchi e lo baciò. Matt avvolse le braccia intorno al suo collo.
La dottoressa toccò lievemente Black sulla schiena.
Black si staccò da Matt e la guardò duramente. –Ti ho detto che non devi disturbarmi quando sono impegnato…-
La dottoressa alzò un sopracciglio. –Allora non vi interesserà sapere che il vostro amico  è appena scappato dalla finestra…-
Black e Matt si girarono verso la finestra spalancata. Black imprecò.
 
N correva attraverso le strade affollate di Austropoli. Voleva arrivare il prima possibile da White.
Appena uscito dalla città, rallentò il passo. Mise le mani in tasca e camminò in direzione di Soffiolieve. Ci arrivò in una mezz’oretta.
Stava per entrare nel paese, quando si sentì tirare per i pantaloni. Guardò in basso, e quello che vide lo fece ammutolire.
Occhi azzurri come il cielo e capelli verdi come i suoi. Una bambina lo stava guardando.
-Tu hai i capelli come i miei!- squittì la piccola battendo le mani.
N la fissava. Possibile che…
-Liberty! Torna qui....Chiedo scusa, questa bambina è molto vivace…- White accorse, si chinò e prese la bambina. Si rialzò in piedi e si ritrovò ad un soffio dal viso di N.
Aprì la bocca una volta o due, ma non ne uscì alcun suono.
N non ci pensò due volte. La prese e la baciò con trasporto, stringendola a sé.
Non riusciva a crederci di averla finalmente fra le sue braccia. Sentì le lacrime di White scorrerle lungo le guance.
Si staccò da lei e la guardò. Piangeva anche lui.
-Non lasciarmi mai più…- White appoggiò la testa sul petto di N.
N la abbracciò. –Mai più. È una promessa.-
N fu afferrato per il colletto della camicia e tirato indietro.
-Preso, finalmente!- Black era appena sceso da zebstrika.
-White!- Matt abbracciò la ragazza. Liberty venne letteralmente stritolata da quell’abbraccio.
-Matt! – White si asciugò le lacrime dal volto.
-Mamma, chi sono queste persone?- Chiese la bimba abbracciando White.
White sorrise. –lui è il tuo papà, e lui tuo zio.-
N si liberò dalla presa di Black e si avvicinò a Liberty. La bambina si nascose dietro le gambe di White.
N si chinò e tese la mano. –Io sono Natural, il tuo papà.-
White, Matt e Black lo fissarono. –Natural?!-
N li guardò. –Si, mi chiamo Natural. Pensavate davvero che il mio nome fosse una lettera?-
I tre ragazzi annuirono.
N si mise a ridere.  La bimba gli strinse timidamente la mano.
N si rialzò in piedi. –Vedrai che io e te andremo molto d’accordo- sorrise.
Liberty gli sorrise di rimando.
N tornò da White e le prese le mani. Le diede un bacio sulle labbra e la guardò. –Non ti lascerò mai più, te lo prometto…-
 I mesi passarono. Natural, White e Liberty si trasferirono alla foresta bianca.
Il team plasma fu completamente dimenticato, i sette saggi furono catturati.
A N parve di vedere in giro la triade, ma non ne era molto sicuro.
Solo dopo parecchi anni, White si ricordò della lettera che Zoe e Travis le avevano consegnato.
Aprì la busta con il simbolo degli Harmonia e ne estrasse un foglio. Lo prese delicatamente tra le dita e iniziò a leggere.

Mia cara White,
Se stai leggendo questa lettera vuoi dire che io ormai sono scomparso. Vivo o morto, non lo so.
Sto lentamente impazzendo, ormai i momenti di lucidità sono pochi rispetto alle “crisi”.
Ti prego di perdonarmi per tutto ciò che ti ho fatto e che farò. La cosa che ho desiderato più di ogni altra cosa  sempre stata avere una famiglia, una vera famiglia.
Grazie a te ho realizzato questo mio desiderio. Tu sei tutto ciò che mi rimane. Tu sei la mia famiglia.
Ti amo e ti amerò sempre, qualunque cosa accada. Per questo ti scrivo questa lettera, per fare in modo che tu non ti dimenticherai mai di me, come non lo farò nemmeno io.
Per sempre tuo
Natural Gropius Harmonia
 
 
-Che stai leggendo, amore mio?- N si era svegliato e si stava stiracchiando da sotto le coperte.
-Niente..- White piegò la lettera e la rimise nel cassetto. Si alzò dal letto e si rivestì.
-A me piacevi di più senza vestiti- ridacchiò lui.
Lei, per tutta risposta, gli strappò le coperte di dosso, ridendo. –Alzati dal letto, Gropius. Dobbiamo portare Liberty a ricevere il suo primo pokémon e poi andare da Black per le ultime analisi.
N la guardò. –Come hai scoperto il mio secondo nome?-
White gli fece l’occhiolino e gli lanciò addosso i vestiti. –Ho le mie fonti. E adesso alzati, che è già tardi.-
N si alzò e si rivestì. –Per favore, non dirlo a nessuno.-
White gli diede una spinta e lo fece cadere sul letto. –Andiamo, scemo che non sei altro…- disse, ridendo.
N si rialzò e la baciò.
-Mamma, papà, faremo tardi se non ci sbrighiamo!- Liberty si era precipitata nella loro camera.
N diede un altro rapido bacio a White e uscirono di casa. Il sole splendeva e una piacevole brezza scompigliava i loro capelli.
 
LA FINE… o forse no? >:D
Voglio ringraziare Light.Lynx, che mi ha aiutato in molte parti della storia, correggendole e dandomi idee per rinnovarle. Passate dal suo account, è una grande :D http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=154017
  
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