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Autore: Akira Haru Potter    03/12/2011    5 recensioni
Quando vedi Kai Hiwatari raggiungerti in quella notte stellata, ti sembra quasi un sogno.
E’ da tanto che desideri passare un po’ di tempo con lui, soprattutto dopo la faccenda “BEGA”.
Quella festa di gala organizzata dalla BBA proprio non ci voleva, visto che non ti ha permesso, fino a quel momento, di stare con il ragazzo dai capelli bicolore.
Adesso sei davvero lusingato che, invece di stare appoggiato ad una delle colonne della grande sala da ballo, egli ti abbia raggiunto con il suo solito passo indifferente ma che, in quel momento, sembra trasmettere anche una certa fretta, se non addirittura agitazione.
(III Posto "L'unico e solo Multifandom Contest" di FataFaby89)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Takao Kinomiya
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Akira Haru Potter
Titolo: In the garden of Dreamland
Fandom: Beyblade
Genere sorteggiato:Romantico
Personaggi: Kai Hiwatari; Takao Kinomiya (KaixTakao)
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if; One-Shot; Yaoi
Note (facoltativo): Ok, di principio sottolineo una cosa: il titolo non ha niente a che fare con la storia in sé per sé; diciamo che l’ho utilizzato perché non ne avevo altri e perché il titolo messo precedentemente non mi ispirava, e probabilmente lo utilizzerò prossimamente. Come sempre le descrizioni fisiche fanno conto della prima stagione piuttosto che della terza – in cui oltretutto è ambientata la storia. Diciamo che ho dato il meglio di me (?) e che questi Kai e Takao sono un po’ inediti, anche perché cercare di renderli romantici è un’impresa folle, follissima. Perciò spero che non sfocino nell’OOCinessa più totale. E spero anche che ti piaccia la KaixTakao, perché davvero, è una delle coppie che ha un posto specialissimo nel mio cuore (è addirittura la mia OTP <3) e ho cercato di render loro giustizia.
Dopo questa, buona lettura!


In the garden of Dreamland





Quando vedi Kai Hiwatari raggiungerti in quella notte stellata, ti sembra quasi un sogno.
E’ da tanto che desideri passare un po’ di tempo con lui, soprattutto dopo la faccenda “BEGA”.
Quella festa di gala organizzata dalla BBA proprio non ci voleva, visto che non ti ha permesso, fino a quel momento, di stare con il ragazzo dai capelli bicolore.
Adesso sei davvero lusingato che, invece di stare appoggiato ad una delle colonne della grande sala da ballo, egli ti abbia raggiunto con il suo solito passo indifferente ma che, in quel momento, sembra trasmettere anche una certa fretta, se non addirittura agitazione.
Sicuramente Kai sta nascondendo qualcosa, e a te dà un immenso fastidio quando fa così.
<< Kai! >> lo chiami raggiante come al solito.
Si siede al tuo fianco con eleganza e nemmeno ti guarda negli occhi.
Con piacere noti come lo smoking si adatti alla sua figura quasi come una seconda pelle.
Non l’avevi mai visto così in ghingheri.
<< Come mai qui, amico? >>.
Il ragazzo dagli occhi cremisi scrolla le spalle, senza degnarti di uno sguardo.
Si tortura le mani con le unghie e uno dei suoi sopraccigli è arcuato.
Ti chiedi se stia bene.
<< Tutto a posto? >>.
<< Certo. >> si decide a risponderti.
Non riesci a distogliere lo sguardo oltremare da lui.
Hai una fottuta paura che la sua agitazione sia dovuta ad una sua futura partenza.
<< Sembri ansioso. >>
<< No, non lo sono. >>
<< Sì, invece. >>
Hiwatari sbuffa alla tua testardaggine.
<< Come ti pare. >>
Ci rimani male, perché avresti preferito continuare con quel gioco.
<< Dai, Kai, sei così corrucciato! Si vede che c’è qualcosa che non va! >>.
Finalmente ti dona un’occhiata, e puoi approfittarne per ammirare la tua immagine riflessa nei suoi occhi cremisi.
Neanche tu stai poi così male con quello smoking.
Ti fascia il corpo alla perfezione e risalta meravigliosamente i tuoi occhi scuri.
<< Davvero, Kinomiya. Niente di che. >>
<< Non mi dire che te ne stai andando di nuovo! >>.
<< No. >>
Sospiri sollevato.
<< Meno male! Se no non avrei saputo come fare senza i tuoi allenamenti sfiancanti delle cinque del mattino! >>.
<< In realtà sono alle sette. >>
<< Appunto! >>.
Scrolla le spalle, per poi tornare a guardare il paesaggio davanti a voi: al centro del giardino, proprio davanti la scalinata di marmo bianco in cui siete seduti, c’è una gigantesca fontana che fa sgorgare l’acqua con dei zampillii rassicuranti e artistici.
Attorno vi sono delle siepi ben curate di rose dalle mille tonalità e forme.
Un paesaggio piuttosto romantico.
A quel pensiero arrossisci, nemmeno fossi un’undicenne alle prese con la sua prima cotta.
Anche se, effettivamente, la tua ossessione per Kai può propriamente definirsi come cotta, se non addirittura la tua prima.
E’ palese, se non addirittura naturale per te, definire la tua ammirazione per il ragazzo al tuo fianco come cotta, se non di più.
La sua sola presenza ti ha sempre infiammato dentro, donandoti l’energia necessaria per risolvere qualsiasi problema ti si ponesse di fronte.
Non era mai successo niente del genere con ragazze come Hilary, Mao, Emily, ma anche Salima, Mariam o Ming Ming, con cui aveva litigato, combattuto, discusso e riso.
Forse niente può essere paragonato alla sua cotta per Kai, nemmeno una stupida femmina.

*

Noti come Kinomiya sia troppo preso dalla vista davanti ai loro occhi per donarti attenzione.
E ne sei quasi geloso.
Geloso perché tu sei sempre stato cosciente dello sguardo dell’altro posato su di te per secondi di troppo, dell’attrattiva che costituiva per lui.
Anche perché era la stessa che il terzo campione del mondo ti provocava.
Sarebbe stato banale definire il giapponese come “quella ventata d’aria fredda che ti ha cambiato la vita”. E’ una battuta pessima, ma che purtroppo è la dura verità.
E’ fin troppo vero il modo in cui quel pasticcione ti ha capovolto l’esistenza, portandoti a credere e a provare sentimenti che prima non sapevi nemmeno di possedere.
Sì, decisamente e’ tutta colpa sua.
Decidi di alzarti e di sgattaiolare via senza farti sentire, ma senti una stretta all’altezza dei fianchi, la mano di Kinomiya che pressa le sue dita sulla stoffa costosa della giacca, che ti impedisce la ritirata.
<< Perché te ne vai? Resta qua ancora un po’! >>.
<< Mi annoio. Vado dentro. >>
<< Dai, Kai! >>.
<< Ti ho detto che mi annoio. >>
Lo senti sbuffare.
<< Allora ti intrattengo! >>.
Stavolta è il tuo turno di tirare uno sbuffo, anche se più leggero e meno bambinesco dell’altro.
<< Sul serio? E come? >>.
I suoi occhi scintillano pericolosamente – forse per colpa della luna piena che si riflette sull’acqua, o semplicemente per l’aurea luminosa che pervade continuamente il giapponese – per poi farsi sempre più vicini a te.
Nemmeno ti accorgi che l’altro si è alzato e si è messo in punta di piedi.
Rimani pietrificato al sapore delle sue labbra che ti sfiorano dapprima lentamente, poi con una maggiore pressione, per sbloccarti da quello stato di trance in cui sei stato catapultato.
Avverti uno strappo all’altezza dello stomaco che ti fa gemere, non per il dolore, ma per il piacere che ti infonde quel tocco appena percepibile.
Ti chini, per permettergli un contatto maggiore, e posi una mano inguantata dietro al suo collo, a sfiorare i lunghi capelli attaccati alla solita coda di cavallo.
Ricambi il bacio con l’ardore della tua anima, quella che tiri fuori solamente quando gareggi con il tuo bey, quando combatti contro di lui.
Lo senti gemere senza ritegno per il tocco della tua lingua e aggrapparsi ai tuoi di capelli, aprendo maggiormente la bocca.
Il tuo mondo è stato messo definitivamente sottosopra e, sinceramente, non ti è mai piaciuta tanto la confusione come in quel momento, soprattutto perché sai darle un nome.

*

Quel bacio ti ha preso completamente, Takao.
La tua lingua assale quella dell’altro come un selvaggio sulla cacciagione, rapida e violenta allo stesso tempo, ironicamente proprio come un uragano.
Hai voglia di urlare al mondo la tua felicità per quell’atto talmente bello e vero.
Non ti interessa più niente degli altri, dei tuoi compagni di squadra, o di qualsiasi cosa animata o con un cervello funzionante; hai finalmente capito che quelle braccia, quelle stesse braccia che ti avvolgono con devozione e voglia, sono quelle che vorresti ti stringessero per sempre, quelle che desideri per tutta la vita. Così come il padrone, ovvio.
Non ti importa nemmeno che tutto quello possa essere un intero malinteso o un semplice modo dell’altro per sfogare lo stress; è lui la tua anima gemella.
Non potrà mai più esserci amicizia tra di voi. Mai più.
<< K-Kai. >> sussurri << Penso di amarti. >>
Si stacca leggermente, per poi guardarti intensamente negli occhi.
Fa un leggero cenno del capo, accompagnato dal suo solito: << Hn. >>
I tuoi occhi non hanno mai bruciato d’amore come in quel momento.
<< Lo devo tradurre come un: “Anche io”? >>.
Scosta lo sguardo dai tuoi occhi oltremare, per posarli sull’enorme fontana ed annuire brevemente.
Lo trovi tremendamente adorabile nel nascondere il suo imbarazzo. O forse è arrossito?
Preferisci optare per la prima opzione, anche perché la seconda sembra assolutamente improbabile per il tuo amato.
Kai Hiwatari non è tipo da arrossire per cose del genere.
<< E’ un “Anche io” alla: “Ti amo sin dalla prima volta che ti ho visto, non ho occhi per altri che per te, sposami, ti prego, e sii il padre dei miei figli”? >>.
Ricevi uno scappellotto piuttosto forte sulla nuca.
<< Non farti certi viaggi mentali, Kinomiya. >>
Ghigni a trentadue denti, prima di fiondarti ancora sulla sua bocca.
<< Ma significa che anche tu mi ami! >>.
<< Hn. >>
Ridi genuinamente, per poi farti di nuovo serio.
<< Io penso di averti amato davvero dalla prima volta che ti ho visto, Kai. >> e lo guardi trepidante, quasi in attesa di qualche romanticheria da parte sua.
Dopotutto, anche il paesaggio di quel giardino conferisce romanticismo a quel momento.
Quello, al contrario, scrolla le spalle indifferente, come a voler dire: “Questa rivelazione non mi ha certamente cambiato la vita, dude.”.
<< Ma come, niente? >> piagnucoli proprio come un bimbo capriccioso << Non hai nessuna parola d’amore da dirmi, Kai? >>.
<< Ti sembro il tipo? >>.
<< Sinceramente? No, ma pensavo, sai, visti i grossi sentimenti che provi nei miei confronti, mi avresti fatto una dichiarazione con i fiocchi, o che so io. >>
<< Sei una donnicciola che vuole ripetuto trenta volte l’amore che provo nei suoi confronti? >>.
<< Assolutamente no! >>.
<< Allora non pretendere troppo da me. >> dichiara quello deciso << E non pensare che io smetta di chiamarti Kinomiya immediatamente. Per me sarai sempre quel moccioso Kinomiya che devo battere a tutti costi. >>.
<< Ma è quel moccioso che ami. >> gli bisbigli con malizia, per poi avvicinarti al suo orecchio e mordicchiarglielo leggermente.
Un secondo ghigno si fa strada sul tuo viso al gemito scappato dalle labbra dell’altro.
<< Ed è anche quel tipo di moccioso che sa sciogliere i tipi duri e insensibili come te. >> continuò ancora, per poi baciarlo profondamente.
Lo zampillare della fontana copriva in sottofondo i vostri gemiti da innamorati, decretando così la nascita della vostra storia.





*Note D'autore finali:
Bene, finalmente approdo qui con una KaixTakao! La mia coppia preferita in assoluto!
E con la prima di cinque storie partecipanti al "Multifandom Contest" di Fatafaby89!
Mi sono divertita un sacco a scriverla, anche perchè adoro questi due idioti xD Ho cercato di dare il meglio di me con questa fic, spero che anche voi la possiate apprezzare, o almeno possiate darmi dei consigli su come migliorare!
Ne ho molto bisogno *__*
Baci <33

Anto*



   
 
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