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Autore: AlessiaDettaAlex    04/12/2011    4 recensioni
Storia definitivamente interrotta
Ecco qua la famosa Sekai no Yami... una storia che riunisce le prime 4 serie di Pretty Cure e in cui accadrà di tutto.
Una fanfiction tragica ma con un lieto fine, un racconto introspettivo, d'azione, d'amicizia, di sacrificio, di forza, lealtà e coraggio. Qualcosa di eroico per certi versi, oppure "epico" come alcuni l'hanno definito. Scritta per un tributo alle leggendarie guerriere Pretty Cure oltre che ai fans del genere dark.
E, ovviamente, anche per un piacere personale di cimentarmi in una storia simile.
"Questo era ciò che di norma accadeva alle dieci magiche eroine, per cui ormai niente sembrava impossibile. Ma loro stesse spesso lo ammettevano: così era fin troppo facile vincere."
Genere: Drammatico, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Honoka Yukishiro/Cure White, Nagisa Misumi/Cure Black, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sekai no Yami


Il Primo Dragone
Le nove guerriere dormivano beatamente nelle loro tende e con le rispettive compagne. La notte era talmente profonda e silenziosa che sembrava non volesse svegliare di proposito le stanche ragazze. O forse semplicemente non c’era anima viva nel raggio di miglia che potesse disturbarle; persino gli animali sembravano aver cessato la loro esistenza, a meno che non avessero deciso di condurla nelle oscure profondità del pianeta, lontano da una superficie così desolante e ostile. Le uniche compagne di viaggio delle Pretty Cure erano in quel momento solo la luna e le tante pigre stelle che si potevano scorgere senza sforzo alcuno; chissà, sotto questo punto di vista era un bene che le città non esistessero più, e con loro fosse sparito anche l’inquinamento luminoso. Ma tutto questo non toccava per nulla le giovani ragazze che in quel momento dormivano beatamente, alcune più spaparanzate, altre rannicchiate tra le coperte come gattini; tutte comunque unite da sogni tranquillizzanti di un mondo dove tutto era come un tempo.
A vederle così non sarebbero sembrate neanche guerriere, se non fosse stato per le loro inconfondibili divise.
«Guardatele! Sembrano così indifese» ridacchiò un ragazzino dai capelli blu seduto su una grossa roccia rivolto ai suoi due compagni. Il più cupo degli altri due sbuffò.
«Drake, l’aria da cattivo non ti si addice proprio; è inutile che tu faccia affermazioni da malvagio stile anime shojo e affini» lo rimbeccò infatti. Al che, il giovane si voltò stizzito e gli fece la linguaccia.
«Smettetela tutti e due» ordinò il terzo oscuro personaggio che era rimasto a braccia conserte a fissare le tende. «Tu sei chiamato a testare la loro forza, Drake; e in quanto Dragone dell’Attacco mi aspetto che tu faccia loro saggiare la potenza fisica del Trio dei Dragoni. Ma non devi ucciderle!».
Il blu, che rispondeva al nome di Drake, sorrise mostrando per bene tutti i denti e pigolò:
«Stai tranquillo Hydras-sama! Domani gli farò vedere chi sono!» l’altro sorrise alla vitalità che ostentava il membro più giovane del trio. Poi si rivolse a colui che aveva punzecchiato il blu.
«Ryu! Dai andiamo; qui ci deve pensare Drake domani mattina» Ryu acconsentì e salutando il ragazzo con un cenno del capo si affrettò a raggiungere Hydras che stava già correndo via a gran velocità. Drake, rimasto solo, si appoggiò completamente alla roccia e, chiusi gli occhi, dormì.
 
«Abbiamo fatto bene a lasciarlo da solo?» fece perplesso Ryu, il ragazzo dai capelli verdi, mentre a grandi balzi affiancava il biondo Hydras.
«Non ti preoccupare, Drake è un bambino, ma non è uno sciocco. Farà quel che deve» asserì. Ryu mugolò qualcosa tra i denti, come per auto convincersi della veridicità delle parole del compagno. Ma Hydras colse la nota scettica del giovane e lo rimproverò:
«Non c’è vittoria se non c’è fiducia nei propri compagni di squadra; non fidarsi può essere estremamente pericoloso ed espone un punto debole che il nemico può sfruttare. Tra noi ci deve essere fiducia reciproca e unità» il verde ridacchiò sarcastico:
«Hydras, parli come un paladino della giustizia!» il biondo si bloccò all’improvviso. Al che Ryu si fermò anche lui e si voltò sorpreso. Il cielo stellato brillava sopra le loro ombrate figure.
«E tu parli come un idiota, Ryu. Secondo te perché quelle che tu chiami paladine della giustizia vincono ogni missione? Perché sanno quali sono le vere virtù nella vita e nella battaglia! I loro stolti avversari persero contro di loro perché essi ragionavano come ragioni tu» a quelle parole l’altro membro del Trio dei Dragoni abbassò lo sguardo imbarazzato. Poi, con estrema obbedienza, fece:
«Scusami Hydras» si inchinò leggermente in segno di pentimento ma non ricevette risposta dal biondo. Lui gli passò affianco e gli sfiorò semplicemente la spalla per farlo rialzare; poi riprese la sua corsa, seguito poco dopo dal compagno dai capelli verdi.
 
Quando il sole sorse sulla vuota terra, le Pretty Cure si alzarono dai loro giacigli. Erano solo le otto del mattino quando tutte e nove le ragazze si ritrovarono a distruggere le loro vecchie capanne per continuare il loro viaggio alla ricerca del covo di Heru. Ma non appena ebbero concluso i preparativi per il cammino, un ragazzo dai capelli blu saltò agile su una roccia affianco a loro.
«Ehilà, ragazze!»
Nagisa sbuffò lasciando penzolare senza forze le braccia:
«E adesso chi sarebbe questo? Sembra uscito direttamente da Dragonball!»
«Quel ragazzo stava in compagnia di Sora, me lo ricordo» affermò gravemente Cure Aqua.
«E sento che non porta niente di buono -coco» aggiunse Coco che viaggiava comodamente sulla spalla di Nozomi.
«Mi presento! Io sono Drake del Trio dei Dragoni, detto Primo Dragone o anche Dragone dell’Attacco!» gridò il blu prodigandosi in un inchino fanciullesco. Le nove ragazze lo fissarono basite.
«E com’è che ti dovremmo chiamare, scusa?» si domandò Saki, confusa da tutti quegli appellativi. Karen e Komachi nel frattempo confabulavano tra loro:
«Sì, Karen, convengo con te: non può avere più di dieci anni»
«Beh, dai... se volessimo essere buoni gliene darei anche dodici... solo per i muscoli»
Urara invece si avvicinò ad Honoka e le chiese:
«Scusa... ma noi dovremo combattere con questo bambino?»
Drake, infastidito dalla generale poca attenzione che le guerriere gli riservavano, prese la parola:
«Smettetela tutte! Per voi sono solo Drake, io. E ho quattordici anni!»
Silenzio di tomba.
Improvvisamente la voce candida di Mai si alzò:
«Saki, mi devi venti yen»
«Ho detto basta!!» sbottò il ragazzino gesticolando da sopra la roccia. «Se non l’aveste capito io sono vostro nemico, fedele servitore di Heru-sama e Primo membro – nel senso di più piccolo – del Trio dei Dragoni! La mia forza è nella statistica d’attacco, e nessuna di voi ragazzine riuscirà a fermare la mia potenza!» urlò Drake al limite dell’ira tagliando l’aria con rapido movimento del braccio e provocando un potente vento freddo.
Le ragazze si portarono i pugni al volto nel tentativo di ripararsi. Beh, sì, era forte. Drake era rimasto fermo lì, su quella roccia, completamente eretto mentre squadrava le Pretty Cure dall’alto della sua posizione. I suoi capelli blu elettrico erano cinti da una fascia gialla che li manteneva nella loro caratteristica formazione a spazzola. Indossava una tuta nera aderentissima, con le maniche strappate in modo da far risaltare i muscoli dell’avambraccio; completavano il quadro un paio di polsini, una fascia sulla vita, delle scarpe da ginnastica e una sciarpa sventolante tutte del medesimo colore giallo. Il volto da bambino che prima aveva fatto sorridere le guerriere adesso era mascherato dal minaccioso gelo che emanavano i suoi occhi blu, mentre fissava severamente una per una tutte le Pretty Cure.
Cure Dream lanciò uno sguardo a Cure Black, che annuì.
«Fatti sotto Drake!»





Note di Me.

E rieccomi. Leggere la ff di Konan mi ha messo voglia di continuare questa xD chissà perché *fissa eloquentemente la sua kohai*
Beh! Ecco rivelati altri tre personaggi fondamentali della storia. Essi sono Drake (pronuncia all'inglese: Drèik), Ryu e Hydras (pronuncia: Hidràs) e sono il Trio dei Dragoni. Potete immagina il motivo della scelta dei nomi: Drake---> somiglia a drago; Ryu----> "drago" in giapponese; Hydras---> si richiama all'idra un tipo di drago a più teste.

Or bene! Glory, grazie per le miridiadi di complimenti *O*  Mentre Konan sì è vero, quel capitolo ci ho messo abbastanza a farlo. Era importante per me, volevo descrivere bene i sentimenti della povera Sora! E grazie ^_^ bayleef contieniti altrimenti rischi di dare di matto xD lo so, siamo tutti felici che Hikari abbia lasciato il gruppo! E grazie dei compliments alla scrittura! Infine White grazie infinte delle bella recensione! Mi assumerò le mie responsabilità per quanto riguarda latino (in fondo ormai ho 18 anni da quasi due mesi *____*) xDDD
Beh, grazie a tutti e alla prossima - spero presto - pubblicazione.
Saluti,
Glo.
   
 
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