Ehi…salve a tutte! Scusate la lunga attesa, ma ero in vacanza e non ho avuto tempo di informarvi della mia partenza.

Per farmi perdonare ora gioco duro, e scrivo a mille come un siluro!…scusate, non era mia intenzione citare Timon&Pumba….baciJ J J J J

……..So dove potrebbe essere…

F, esaltata: - dove?-

A: - seguimi…-

F: - dove stiamo andando?-

A: - corri! Hai dei soldi?-

STUMP…Il ragazzo aveva ricevuto un colpo in testa, infertogli dall’amica ansimante…

F, con la fronte corrugata: - tu e il tuo maledetto vizio di non dire mai nulla! Ora mi dici dove vuoi andare con i miei soldi!-

A: - ok! Dato che insisti! Dobbiamo andare al FunnyPark…è il posto dove siamo stati insieme per l’ultima volta…prima che io…- abbassò lo sguardo e l’amica, percependo il suo stato d’animo, gli afferrò un braccio e iniziò a correre verso la stazione…

I due salirono sul treno e, in un paio d’ore, giunsero a destinazione…

F: - sei sicuro che sia qui?-

A: - no…-

F, esterrefatta: - ma?! Pensavo ci avessi ragionato su…-

A: - bhè…diciamo che se ti assomiglia almeno un po’, è qui…-

F: - eh…speriamo…tu vai verso la ruota, io vado di qui- disse, indicando una giostra alla sua sinistra…

A, fra sé e sé: - ma perché ci devo andare io verso la ruota?! Dannazione Sana…dove sei?- si bloccò…il battito del suo cuore accelerò e diminuì allo stesso tempo…il piede sinistro raggiunse il destro…poi il ragazzo rimase immobile…davanti a quella giostra così alta, impallidì un poco…lei si stava avviando proprio lì!

Non ebbe tempo di pensare al suo malessere…solo corse, e saltò sulla carrozza della ragazza…

S: - Akito?-

A: - cosa stai facendo?-

S: - cosa fai tu? Sai quanto è alta…-

A: - rispondimi Sana!-

S: - io…niente…volevo solo divertirmi un po’…e non essere di peso a nessuno!-

A: - sciocca! E pensavi davvero che io non ti avrei trovata qui? Una che vuole fuggire lo fa bene…-

S, con la voce più umile: - non pensavo che tu…saresti venuto…dopo quello che ti ho detto…-

A: - come avrei potuto non preoccuparmi? Come potrei lasciarti andare?-

S:- io…io non lo so! Ti ho dato solo dei dispiaceri…vorrei solo sparire dalla tua vita!-

A: - E CREDI CHE QUESTO NON MI FAREBBE SOFFRIRE?!-

S: - ma…Soshi, il bambino…-

A: - io tengo moltissimo a te…SANA, IO TI AMO…QUANDO LO CAPIRAI! E ti amo anche per i tuoi sbagli, per i tuoi difetti…perché per me sono sempre più piccoli dei tuoi pregi…io voglio solo stare con te…e, il bambino…sarà tuo figlio! Imparerò ad amarlo…-

S: - abortirò! Domani…ho già fissato l’appuntamento…chiederò a Reiko di accompagnarmi! Questa era un’ultima gita con lui…con il piccolo Akito!-

A: - gli avresti dato il mio nome?-

S: - sì…-

A:- non puoi farlo…non farlo per me!-

S: - non lo faccio solo per te! Soprattutto lo faccio per me! Io provo una gran vergogna per quello che ho fatto…lui sarebbe solo il frutto di un errore…che mi ha allontanato da tutto ciò che mi è più caro! E poi…un figlio alla mia età è una cosa impossibile…io lavoro per la mia immagine…un figlio me la infangherebbe…e scaverebbe sempre di più una fossa tra me e i miei amici…un solco alimentato dalla vergogna…la mia non sarebbe più vita!…-

A: - fallo…ma solo se è quello che vuoi…-

S: - lo voglio! E…io voglio…- una lacrima iniziò a scorrerle sul viso, che sembrava fatto di porcellana…dipinto con gli smalti più pregiati…- IO VOGLIO STARE CON TE! NON MI LASCIARE…-

A, asciugandole la goccia salata, abbracciandola poi: - sono qui!-

Senza che se ne rendessero conto avevano completato il giro panoramico…ma per due spiriti innamorati, non c’è miglior prospettiva che guardare l’uno negli occhi dell’altra…le iridi sorridono, e le pupille trasmettono qualcosa di interiore…un sentimento vero…nell’esteriorità degli occhi, che fa bene all’interiorità del corpo e dell’anima…

F, correndo commossa incontro all’amica: - SANAAAAAA! SANAAAAAAA….dov’eri?-

S: - sono sempre stata qui-

F: - non scherzare!-

S: - domani abortirò…è la cosa giusta…e non mi rammarico della mia decisione…dopo l’operazione tornerò a casa…e tutto tornerà come prima…-

F: - sei sicura?-

S: - mai stata così determinata!-

F: - tornerai da tua madre?-

S: - sì! E non mi allontanerò mai più da tutti voi! Perché ora ho capito che voi non mi giudicherete mai…perché mi volete bene…-

F: - …per come sei! Sì! È una promessa?-

S, abbracciando, stringendo a sé l’amica: - croce sul cuore!-

E così fu…la ragazza, accompagnata da colei che per prima aveva commesso un ugual errore, venne operata…non provò alcun dolore dalla separazione del feto…perché non sarebbe MAI stato suo figlio…sentì solo di aver perso qualcosa…ma ciò che aveva ritrovato valeva infinitamente volte di più…e non lo avrebbe più scambiato per nulla al mondo…

R: - allora? Stai bene?-

S, abbozzando un sorriso: - sì!-

R: - vieni a casa…-

S: - sì…ma a casa mia…dalla mia famiglia, dai miei amici…capisci, vero?!-

R: - sì…-

S: - MAMMA…SONO A CASA!!! J J J J J -

FINE

Ebbene sì…questo era l’ultimo chappy…spero vi sia piaciuto…baci, bacioni…aspetto con ansia vostri commenti! J J J J J