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Autore: _aspasia_    04/12/2011    2 recensioni
Mi sono sempre detta che Harry Potter era sacro e che le mie idee malate non dovevano sfiorarlo. Ma dopo luglio io non me la sono sentita di lasciarlo definitivamente, relegarlo in un angolino del mio cuore a riempirsi di nargilli o gorgosprizzi. E il mio cervellino ha partorito questo, perchè il fandom ha mietuto una nuova vittima per le dramione. Siate buoni; anzi no, perchè sono le critiche che ci fanno crescere. E ora vi lascio alla one shot, ricordate; non abbiamte MAI buone intenzioni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La perfezione è sempre stata la meta per me. Qualcosa da cercare continuamente, agognare, quell’afflato che mi faceva aprirei libri, esercitarmi senza tregua. Essere perfetta.  Per me. Per lui.
Per noi.
Ma poi mi sono resa conto che la perfezione era irraggiungibile, o almeno lo era con lui che era stato il mio migliore amico, il mio confidente, il mio primo vero amore.
Capelli color del tramonto, quando il sole riesce a sbucare dalle nubi onnipresenti sul cielo di Britannia e si immerge nel Mare del Nord, tingendo tutto di cremisi. Cremisi come i suoi capelli, cremisi come il sangue che ci ricopriva quando ci baciammo per la prima volta.
Non ho rimpianti di quello che abbiamo vissuto insieme, in quei momenti ero felice, ero innamorata. Pensavamo di essere perfetti insieme, di essere destinati a vivere insieme dopo tutte le avventure vissute insieme. Ma forse solo il Bambino Sopravvissuto dopo tutte le sofferenze provate aveva il diritto di trovare la donna della sua vita già a 17 anni.
Ma noi no.  Era il nostro re, ma non quello del mio cuore. E alla fine ci siamo lasciati, senza drammi, senza litigate furiose perché eravamo troppo legati per lasciarci definitivamente. Avevamo vissuto troppe cose per rinunciare a noi, alla nostra magica Triade.
Ed è stato allora, quando mi si apriva davanti agli occhi un futuro meraviglioso, da eroina magica con i miei più cari amici al fianco che ti ho visto per la prima volta con occhi nuovi.
Eri bello, bello come la luna. Forse lo eri sempre stato, o forse no.
La guerra ti aveva tolto tutto, la famiglia, l’onore, probabilmente anche la dignità. Ma era rimasto il nome e i strascichi che ne derivavano, e il tuo maledetto orgoglio da puro sangue e la tua tipica camminata a testa alta, non degnando minimamente di uno sguardo coloro che tu non ritenevi degni di te. Anche se eri un traditore. Anche se eri un Mangiamorte.
Parevi il figlio della luna, con i tuoi capelli così biondi da sembrare fili di argento. La tua pelle diafana riluceva di un pallore lontano. I tuoi occhi erano ghiaccio, e come stiletti mi trapassarono da parte a parte, io Mezzosangue con i colori del sole, che ero il tuo opposto.
Siamo sempre stati agli antipodi te ed io, io l’eroina, tu il traditore; tu un serpente dall’eleganza innata io un grifo spavaldo. Tu purosangue, ultimo erede di una famiglia centenaria, io nata babbana.
Ci siamo odiati, insultati, picchiati. Incredibilmente mai ignorati, come se non potessimo sopportare di stare definitivamente senza l’altro; e per noi di due casate da sempre nemiche l’unico modo per parlarsi, per vedersi erano le nostre lotte continue, e le nostre frasi d’amore insulti.
Ma in quel momento cambiò. Lontano da Hoghwarts, lontano dagli amici di sempre ti vidi con altri occhi, e in quell’istante decisi che tu dovevi essere mio. Non importava quello che avrebbero detto Ron o Harry e neppure Ginny, non importava quello che avrebbe detto l’intero Mondo Magico. Io ti volevo. Volevo accarezzarti i capelli che parevano fili d’argento, volevo sfiorarti le labbra, volevo specchiarmi in quei laghi ghiacciati.
Ti volevo Draco.
 
E non mi sarei arresa per nulla al mondo, perché noi Grifi guardiamo in faccia il pericolo, e non ci arrendiamo mai.
Tu eri il mio pericolo.
Occhi di ghiaccio, pelle di luna, capelli di madreperla, e sangue puro. Cosa avevi in comune con me? Io, membro della Fantastico Trio, io amica del Bambino Sopravvissuto, io paladina del Mondo Magico, io semplice secchiona mezzosangue. E tu, bello da far male, solo come pochi e un marchio a testimoniare i tuoi sbagli e la tua vergogna.
Guardami Draco, ora che siamo insieme. Finalmente, pelle contro pelle. Luna e sole, serpe e grifo. Guardami mentre ti bacio, mentre mi confondo con te, guardami mentre gemo il tuo nome.
Guardami mentre bacio quel marchio, come se si potesse togliere sotto il passaggio delle mie labbra. Ma non lo voglio cancellare Draco, quel marchio è parte di te, ti ha reso ciò che sei. Simboleggia i tuoi sbagli, e simboleggia il tuo coraggio perché sei riuscito ad andare avanti, nonostante i pregiudizi, nonostante nessuno di fidasse più di te. E con quel coraggio Draco, sei diventato un po’ grifo pure tu.
Ma chi dice che le serpi non ne abbiano?
E chi dice che i grifi non sappiano ingannare?
Baciami Draco, baciami.
Insieme, la perfezione è nostra.



Vi prego...lasciatemi un commentino!!!! Mi fareste veramente felice!!!
  
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