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Autore: ShedMySkin    06/12/2011    2 recensioni
-Granger.-
Mi voltai verso il buio:gli occhi spalancanti e gonfi di lacrime,erano increduli di vederlo,ma al contempo il mio cuore,il mio corpo sprizzavano di sollievo nel sentirlo così vicino,al pensiero che avrei potuto sfiorare le pallida pelle del suo viso mi sentii in paradiso.
Rimasi immobile,in attesa,incapace di muovermi,parlare e tanto meno pensare.
-Cosa stai facendo?-chiese,avvicinandosi sempre di più,pericolosamente a me:in un mese,non avevo dimenticato nessun particolare del suo viso…ma i suoi occhi metallici con mia grande sorpresa,umidi e lucidi,mi guardavano e vi trovai il riflesso del mio dolore,se non di uno più grande ed intenso che forse non sarei mai riuscita a capire.
-La ronda notturna.-riuscii finalmente a pronunciare qualche parola:il tutto,con un filo di voce flebile e rotto.
-Intendo: cosa stai facendo della tua vita?-
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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~ Gocce di memoria







Una ragazza razionale come me ha solo e sempre letto teorie sull’amore e la sua manifestazione. Leggendo quelle pagine di libri aride e vuote,non avrei immaginato la forza di un sentimento del genere. Mi ha letteralmente travolta, lasciata senza fiato, consumandomi. Mi ha fatto provare sensazioni che non potrei mai descrivere a parole. Ero totalmente irrazionale nelle mie scelte e avevo paura di quel sentimento così forte ed inarrestabile che cresceva in me senza controllo: era come una fiamma sottile, alimentata dalla passione, che scorreva sotto la mia pelle.
Una cosa esatta,però,c’era nei libri che ho letto: amori così grandi e devastanti non hanno quasi mai un lieto fine. Ma chi avrebbe mai detto che per me avrebbe avuto il volto di una persona che credevo destare dal più profondo del mio cuore?
Eppure,i suoi occhi grigi e freddi come il metallo,quando erano puntati nei miei,marroni e caldi,sembravano sciogliersi. Il cuore batteva all’impazzata,veloce e così forte da farmi quasi male:mi sembrava che potesse uscirmi dal petto da un momento all’altro,mentre una scarica elettrica attraversava il mio corpo.
Possibile che quell’angelo infernale avesse scelto proprio me? Sì. Era la mia dolce realtà. Il mio dolce sogno. Però,i sogni non possono durare per sempre: prima o poi si ha un brusco risveglio.
Abbassai gli occhi sul libro di Shakesperare che stavo leggendo, bagnandolo di lacrime che sembravano cadere dall’alto come pioggia: goccia dopo goccia..


[Queste gioie violente hanno fini violenti. Muoiono nel loro trionfo come la polvere da sparo e il fuoco che si consumano al primo bacio…
William Shakespeare ROMEO E GIULIETTA, atto II, scena VI]




*** Settembre 1997
-Ron! Per l’amor del cielo!-Sbottai mentre lo sgridavo : da vero irresponsabile,usufruiva come sempre della sua carica di prefetto per farsi beffa di un gruppo di ragazzini ignari ed impauriti del primo anno.
-E dai Hermione!-rispose,sorridendo e correndomi in contro con un frisbee zannuto tra le mani.
-Questo lo prendo io.-dissi,infuriata,mettendolo nella borsa mentre,a passi lunghi e ben distesi,mi avviavo allo scompartimento dove Harry ci stava aspettando.
-Hermione!-gridò Ron,seguendomi e cercando di stare dietro alla mia falcata furiosa.-Sei arrabbiata?- Sbuffai,mentre aprivo la porta scorrevole dello scompartimento entrando con passo di guerra.
-Sei così infantile Ronald.-Poi mi rivolsi al ragazzo con gli occhiali e i capelli corvini a cui volevo infinitamente bene.-Ciao Harry!-
-Hei ragazzi,sempre a discutere eh…- ci fece l’occhiolino e scoppiò e ridere,mentre Ron si accomodava al suo fianco ed io davanti a loro. La conversazione,poi,prese la solita piega: di domande e risposte retoriche: “Come stai?Passate bene le vacanza?Novità?”. Capii al volo che tutti e tre non avevamo voglia di affrontare argomenti troppo delicati o seri. Almeno per il momento.
Il viaggio trascorse in modo piacevole:Harry e Ron giocavano agli scacchi dei maghi,in cui Ron era davvero bravo e ad ogni vittoria scoppiava in esultanze di trionfo e talvolta al limite della decenza. Io,come al solito,ero immersa in un libro sulla mitologia greca,che mi aveva davvero affascinata. Sbirciai il paesaggio che scorreva veloce fuori dal finestrino sospirando piano guardando l’armonia della natura e come gli elementi si sposassero in modo perfetto: avevo appena letto una leggenda sull’anima gemella.
Secondo la mitologia greca,infatti,gli esseri umani avevano una forma diversa rispetto a quella attuale: erano dotati di quattro braccia,quattro gambe e due teste. Un giorno gli dei,gelosi,separarono con un fulmine l’essere e dispersero le persone in tutta la terra. Da allora, racconta la leggenda, ogni persona dedicò la propria vita a cercare quell'unica persona che l’avrebbe completata e resa felice. Avrei trovato anche io la mia metà? Subito un pensiero mi invase la mente:e se io non avessi avuto una metà?Un’anima gemella? Scossi la testa,facendo ondeggiare i boccoli castani,e un lieve sorriso si poggiò sulle mie labbra: non era il momento per i drammi adolescenziali, ero abbastanza matura per non cadere con simili leggerezze.
In quel momento,la porta scorrevole dello scompartimento si aprì,facendomi sobbalzare per la sorpresa:due ragazzi,fecero il loro ingresso,con eleganza e arroganza. Uno aveva i capelli scuri e occhi azzurri,l’altro capelli biondissimi e occhi grigi. Zabini e Malfoy. Senza perdere un secondo,Harry si alzò in piedi e disse,a denti stretti:
-Fuori.-
-Calmati Potter.-disse Malfoy,con la sua voce fredda ed impassibile: un brivido mi percorse la schiena.-siamo solo venuti a vedere se lo scompartimento è libero.-
-Ma è evidentemente occupato.-disse Harry,furioso per l’interruzione.-Quindi,fuori!-
Successe tutto nell’arco di una frazione di secondo:i suoi occhi grigi sfiorarono i miei,che si immersero in quello specchio d’argento fuso,rifiutandosi d’emergere,mentre il mio cuore aveva perso un battito. La sue labbra,sottili e pallide,si strinsero in una morsa,come per trattenere delle parole inopportune:ma,effettivamente,in quel momento qualsiasi parola sarebbe stata superflua.
Avevo sempre considerato Malfoy come un cretino arrogante e presuntuoso,e lui non mi considerava di certo meglio. Dal punto di vista fisico lo avevo sempre giudicato accettabile,ma niente di più. Eppure,qualsiasi insulto avrei potuto rivolgergli,mi moriva in gola,soffocato da quello sguardo diverso da quello di sempre.
Sembrava più maturo,deciso e tremendamente misterioso.
Quando distolse lo sguardo per lanciare un’occhiata glaciale ad Harry,un dolore fisico mi attraversò:come se fossi in astinenza da qualche genere di droga. Possibile che fossi già arrivata a quel punto,nel giro di un secondo? Sospirai come per scacciare quei pensieri.
-Andiamo,Draco.Non mi voglio mischiare alla plebaglia.-disse Zabini,che era già uscito,riportandomi alla realtà. Malfoy lo seguì,senza più guardarmi,uscendo con la sua solita distratta eleganza.
-Che seccatura.-disse Ron,mentre Harry si sedeva e ricominciavano a giocare da dove avevano lasciato. Puntai nuovamente lo sguardo fuori dal finestrino,rielaborando ciò che era successo. All’improvviso,immaginai,dal nulla,una realtà in cui io e Malfoy potevamo stare insieme:le sua labbra sulle mie,che si muovevano delicate ma decise,le sue braccia che mi avvolgevano,le mie mani affondate tra i suoi capelli morbidi…
Mi riscossi immediatamente. Arrossendo.
Guardai il libro che avevo in grembo.
“Maledetta leggenda greca!” Pensai.Era sicuramente colpa sua. Io non provavo niente per Draco Malfoy. Ero pronta a giurarlo. Eravamo geneticamente opposti e appartenevamo a due mondi diversi. Respirai profondamente e ispirai tutta l’aria che avevo nei polmoni,scacciando quell’inutile fantasia con essa.
-Hermione stai bene? Sei brodeaux.-osservò Ron,guardandomi curioso.
-Sì,ho solo caldo.-risposi prontamente,senza tradire nessuna emozione,mentre il treno rallentava,in prossimità di Hogwarts.
“Non mi seccherai più,Malfoy,te lo garantisco! Né nella realtà né tanto meno nella mia fantasia!” Promisi a me stessa,mentre buttavo via il libro nella spazzatura.



-Ragazze ho una novità!-disse Calì a voce alta,facendo sobbalzare me e Lavanda,sedute dalla parte opposta della tavolata in sala grande: i pettegolezzi tra amiche dopo un’estate lontane non poteva di certo mancare di primo mattino.
-Emh,calmati Calì.- dissi,osservando le sue mosse piuttosto nervose,mentre si sedeva di fronte a noi e si torceva le dita delle mani:era evidente che non stava più nelle pelle.
-Dai racconta…-disse Lavanda,rassegnata all’idea di dover restare seduta l’intera serata per ascoltare gli ultimi scandali di Hogwarts.Io,alzai gli occhi al cielo,mentre finivo i miei cereali.
-D’accordo.-disse Calì,calmandosi. Respirò profondamente,si guardò a destra e a sinistra,per assicurarsi che non ci fossero ascoltatori indesiderati,poi parlò,con la voce ridotta a un sussurro:
-Padma e Zabini stanno insieme!-
Io e Lavanda ci guardammo,sorprese. Il fatto che ci fosse un interesse reciproco non era una novità,ma il fatto che la cosa fosse così ufficiale,non era da Blaise.
-Quando è successo?-chiese Lavanda,precedendomi.
-Ieri sera dopo la cena di benvenuto!-disse Calì,con aria sognante verso il tavolo dei Serpeverde,che si trovava alle spalle mie e di Lavanda, guardando sua sorella gemella seduta di fianco al suo nuovo e bellissimo fidanzato: un accessorio che tutte le ragazze avrebbero voluto avere.
-Beata lei.-sospirò Lavanda.
Blaise Zabini,riscuoteva molto successo a scuola:i suoi occhi celesti,i suoi capelli neri e i suoi modi arroganti e superiori erano molto apprezzati dalle ragazze di Hogwarts. Era il classico ragazzo che si era costruito il personaggio del ribelle tenebroso e incompreso: a parer mio era tutto fumo e niente arrosto.
Lui e Malfoy,erano tra i ragazzi più richiesti ed ambiti.
Il solo pensare il suo nome però mi diede un brivido,totalmente irrazionale. Non c’era motivo. Lui era Malfoy. Io ero la mezzosangue.
Mi congedai dalle altre,senza guardare il tavolo dei serpeverde: non ne avevo il coraggio e la voglia. Rivedere i suoi occhi d’argento mi avrebbe mandato in stato confusionale,e non avevo certo bisogno di un ritardo il primo giorno di scuola.
Scacciai con forza Malfoy dalla mia testa,e frugai nella borsa in cerca del mio orario.
Prima materia della giornata:Pozioni.
Perfetto. Era una delle mie materie preferite,inoltre quell’anno avrei avuto un nuovo professore,quindi sarebbe stato opportuno sbrigarsi.
Mentre scendevo nei sotterranei,un flash mi attraversò la mente. Frugai nella borsa,con modo frenetico.Avevo dimenticato il libro sul tavolo,in sala grande mentre portavo a Ron gli appunti di erbologia.
“Accidenti!”Risalii le scale di corsa,correndo attraverso il corridoio al piano terreno,senza vedere nemmeno a chi davo spallate o chi c’era. Quando una voce fredda ma vellutata,chiamò il nome,in un modo che fermò il mio povero cuore,gia provato per la corsa:
-Ehi Granger!-
Mi arrestai completamente girandomi,ansimante e leggermente rossa in viso.
-Che vuoi Malfoy?-mormorai,cercando di essere il più maleducata possibile.(per quanto la riserva d’aria che avevo nei polmoni me lo permettesse.)
Inarcò freddamente un sopracciglio biondo mentre mi veniva in contro.Strano.Era solo. Non era da lui;di solito era affiancato dal solito gruppo di idioti che lo veneravano.
Soprattutto,ragazze. Ma,come biasimarle?Indossava la camicia a maniche lunghe della divisa,rimboccata fino ai gomiti;la cravatta allentata e i capelli erano lisci e ricadevano sulla fronte fino a coprire una parte del suo sguardo(di sicuro,merito di qualche pozione fissante).
Era bellissimo.
Poi,un sorriso malizioso si disegnò sulle sue labbra sottili,mentre frugava nella sua borsa. Eh no. Questo era troppo per il mio cuore. Mi dimenticai di respirare mentre lo guardavo.
-Hai dimenticato il tuo libro di pozioni,sul tavolo dei grifondoro,e quello svampito del tuo amichetto si è dimenticato di prenderlo.-
Non badai nemmeno al fatto che mi stava porgendo il teste di pozioni. Ero totalmente persa nei suoi occhi metallici,riflessi nei miei,dorati.
Mi guardò incuriosito.
-Che c’è?Non lo vuoi?Posso sempre buttarlo.-
Lo presi e lo strinsi al petto.
-Perché me l’hai riportato Malfoy?-chiesi,fredda: ma la mia voce purtroppo era calda come un raggio di sole.
Lui fece spallucce e disse,assottigliando lo sguardo e tirando fuori un sorriso sghembo,scoprendo appena i denti bianchi e perfetti:
-Non volevo che tormentassi chiunque per la tua grave dimenticanza.-
Prima che potessi ribattere,si voltò e se ne andò,lasciandomi spiazzata. Il suo movimento,provocò uno spostamento d’aria,grazie al quale potei bearmi del suo delizioso profumo:era fresco, dolce,ma deciso, e allo stesso tempo delicato. Chiusi gli occhi per assaporare fino in fondo quel dolce oblio. “Ma che sto facendo?!”mi dissi,iniziando a correre verso i sotterranei. Sicuramente la lezione era già iniziata.
Appena entrai nell’aula,notai con piacere,che mancavano ancora un po’ di studenti. Così presi posto a fianco ad Harry,il quale mi lanciò un’occhiata tra il dubbioso e il curioso:
-Ho letto troppo un capitolo di storia della magia,e ho perso la nozione del tempo.- Quale alibi più perfetto per un’inguaribile studiosa come me?Rise e scosse la testa,mentre tirava fuori il materiale e sussurrava qualcosa a Ron,che rideva piano.
Ma perché avevo mentito?Sarebbe stato così scandolo dire quello che Malfoy aveva fatto per me?Beh,ovviamente sì. Sapevo che lui ed Harry erano nemici da sempre: stavo fraternizzando con il nemico.
Fortunatamente l’entrata del professore mi scostò da quei pensieri ridicoli. Io non provavo niente per Malfoy: pensavo che più volte l’avrei ripetuto e prima ci avrei creduto. Il nuovo professore era piuttosto grasso e bizzarro:indossava un vestito lungo e azzurro chiaro,che di certo non smagriva la sua figura. Ma, a parte ciò,aveva un viso tondo e gentile. Sorrise alla classe,presentandosi.
-Salve ragazzi,sono il professore Lumacorno. Insegnante di Pozioni.- Poi si girò,scoperchiando un calderone,da cui si levavano colonne fumo a forma di spirale. Sorrisi,tra me. Amortentia.
-Amortentia,ragazzi. Chi sa dirmi cos’è?-
-Una pozione?-disse una voce sarcastica,proveniente da un angolo dell’aula.
Zabini era proprio un idiota.
-E’ la pozione d’amore più potente al mondo.-Intervenni,acida.-Ha una tipica luminosità madreperla,e,come puoi notare,il suo vapore sale a spirali. Inoltre,ha una differente fragranza a secondo di chi l’annusa.-Conclusi,compiaciuta.
-Eccellente! Come si chiama signorina?-chiese Lumacona,avvicinandosi a me,con un espressione allegra e orgogliosa.
-Hermione Granger,signore.-
-Bene,signorina Granger.10 punti a grifondoro.Allora ragazzi,dovete sapere che…- Ma le sue parole si persero con la mia lucidità:risentì il suo profumo. Lo cercai con lo sguardo:impossibile,Malfoy era dall’altra parte della classe,intento in una discussione silenziosa con Zabini.
Poi,una rivelazione. Guardai il calderone a qualche metro da me,senza parole. Era assurdo. Io non provavo niente per lui. Ma più me lo ripetevo,meno ne ero convinta: stavo ottenendo esattamente il risultato opposto.
La lezione sembrò durare un’eternità.
Finsi di stare attenta,e seguii il professore con lo sguardo,quando,senza preavviso,incontrai un paio di intensi occhi d’argento.
Abbassai i miei d’oro,rossa in viso. Non osai riguardare la sua espressione. Era una situazione ridicola. Malfoy mi trovava disgustosa,come poteva provare il benché minimo interesse per me?
Eppure,per la prima volta in tutta la mia vita,un pensiero irrazionale si agitava in me come una bandiera in balia di una tempesta.
Stavo davvero diventando una di quelle adolescenti in preda ai subbugli ormonali?
Che cosa ridicola..



Salve a tutti :)
Sono sempre stata una fan della coppia Draco/Hermione e questa storia era stata pubblicata da me qualche anno fa con un altro account di cui ora ho miseramente perso la password-.-
Quindi ho pensato di riprenderla e riscriverla, perché l’avevo lasciata incompiuta! Spero non vi dispiaccia come inizio: ovviamente, è solo un piccolo assaggio. Vi anticipo solo che ci sarà un colpo di scena: Hermione saprà gestire anche quello? ;)
Al prossimo chaaapღ
  
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