Capitolo 1: Tutto è come deve essere! Era il 15 Novembre e Hermione stava seduta sul davanzale della finestra dell’ormai conosciuto dormitorio femminile di Grifondoro, pensava…pensava che tutto sarebbe andato bene da allora in poi…Harry non c’era, nemmeno Ron, si erano ritirati prima perché dovevano affrontare Voldemort, ma lei non aveva resistito al richiamo della sua amata scuola. Flash-back Harry era chino su un libro di magia oscura cercando qualche informazione sui possibili incantesimi di protezione e studiando qualche incantesimo, Ron stava sonnecchiando sul divano rosso posto accanto al camino, ormai perennemente acceso, anche d’estate, era il 5 Agosto e le ricerche degli Horcrux avevano già dato speranzosi frutti, ne avevano scovati già tre, e non si sapeva se il così detto “medaglione” custodisse ancora l’anima di Voldemort; Hermione stava preparando una pozione per le ferite da curare con urgenza e per eventuali dissanguamenti, quando tre eleganti gufi batterono alla finestra chiusa per colpa dell’aria gelida. Hermione si alzò incuriosita, si era completamente dimenticata della scuola, prese la sua lettera e, notato il maestoso sigillo, capì subito di cosa si trattava; una nota di malinconia l’aveva invasa, non sarebbe potuta andare ad Hogwarts, le ricerche e gli amici erano più importanti di tutto; Harry le si era avvicinato, le aveva messo una mano sulla spalla con fare affettuoso e le aveva sussurrato all’orecchio “va”…Hermione si era girata di scatto, con le lacrime agli occhi, ma non aveva detto niente, lo aveva abbracciato ed era tornata a dedicarsi alla sua pozione… Fine flash-back Hermione stava ancora fissando la neve che, sottoforma di leggeri fiocchi, scendeva dal cielo nonostante tutto, sereno, un cielo che mostrava il suo stato d’animo, era così da quando, due giorni prima, aveva ricevuto prima una stranissima lettera dal San Mungo e poi da Harry, dove la rassicurava, era tutto finito, lui e Ron erano salvi, dovevano solo prendere una decina di pozioni al giorno per garantire il funzionamento di tutte le parti danneggiate, stavano al San Mungo. Ma presto sarebbero stati dimessi. Hermione avrebbe sfruttato le vacanze di Natale per andare a trovarli e offrire loro tutte le cure di cui avevano bisogno. La porta alle spalle di Hermione cigolò, la mora si girò e vide la sorridente faccia di Ginny, la sua migliore amica, che la guardava con affetto - Sei ancora lì? Non devi pensare ancora a loro, stanno bene, ora- - Lo so, ma non ce la faccio è più forte di me- ribatte Hermione con un sorriso - Lo so… Harry mi manca, ma ora che tu-sai-chi non c’è più potremo stare insieme, io lo amo, mi manca più di ogni altra cosa, non vivo senza di lui, hai mai notato i suoi profondi occhi verdi? E i suoi capelli? O e i suoi occhiali sempre ro… - Ginny conosco Harry da quando avevo 11 anni!- le ricordò l’amica, sorridendo tra sé e sé, Ginny era davvero cotta! Hermione, però, dal canto suo, non aveva ancora trovato l’anima gemella, ma era sicura che ci fosse tempo, aveva solo 17 anni, quasi 18, ma era sempre molto giovane!, a volte invidiava Ginny, ma da brava amica, quando incontrava gli occhi sognanti della rossa qunado pensava al suo amato Harry, metteva da parte la gelosia e si mostrava in un profondo sorriso. Tutto era perfetto, tutto era come doveva essere.