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Autore: Vale11    07/12/2011    4 recensioni
Se il mare ti chiede di non lasciarlo dormire da solo, tu cosa fai?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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In tutta onestà, accadde tutto piuttosto velocemente.

Ci volle poco più di mezzo secondo per registrare il fatto che quella figurina con la testa rossa non fosse Saoirse. Un bambino, mai visto prima. Un bimbo sperduto? Difficile. E aveva addosso dei vestiti talmente assurdi che fu tentato di piantarsi a metà corsa per studiarli. Pantaloni celesti? Che sciocchezza. Credeva forse di essere un soldato, quel ragazzino?

Soldati

La seconda cosa che riuscì a registrare fu che un buon numero di soldataglia inglese stava approdando sulla spiaggia. Spiaggia in mezzo alla quale si trovava pure lui, piantato sulla sabbia come un cretino, con davanti un ragazzino che non sapeva più se fissare il capitano pirata o i soldati che arrivavano alle sue spalle. O la nave dalle grosse vele bianche che galleggiava placida al largo, con la sicurezza di chi sa che non può essere colpito e si prepara a un lauto banchetto. O a una simpatica sparatoria, in ogni caso. Controllò le pistole. Asciutte. Due colpi contro…

Quanti erano?

Una trentina di soldati.

Ottimo.

Con i suoi compagni arrivava a sei colpi. Forse avrebbe potuto chiedere alla soldataglia di Sua Maestà Britannica di incolonnarsi in sei file da cinque per vedere se con una pistolettata a testa fossero riusciti a farli fuori tutti, ma poteva già immaginare la risposta.

Situazione poco simpatica, gli ricordò il suo cervello.

 

Hansi passò dall'estasi del ritorno al panico del non-capisco-cosa-sta-succedendo nel giro di pochi secondi. Se prima si stava beando del profumo di alberi, mare, spuma marina e compagnia bella, adesso sentiva chiaramente di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Probabilmente circondato dalla gente sbagliata. Quel pirata che aveva davanti somigliava pericolosamente al capitano della Jolly Roger. Oh, se la ricordava. Quale bambino sano di mente avrebbe mai potuto scordarsi di James Hook, capitano della nave pirata dell'Isola che non c'è?

Era la gente che aveva alle spalle, che non sapeva identificare. Sembravano i soldatini che aveva visto ad Harrod's, a Londra, quando ce li avevano portati tutti insieme.

 

Smee si appostò con Starky dietro il tronco di un grosso albero e gettò un'occhiata alla spiaggia. Scena poco rassicurante, poco ma sicuro. 

Fra James Hook e i soldati inglesi c'era un ragazzino, che pareva essere il motivo della corsa suicida del suo capitano. Anche se dalla sua faccia, ora, traspariva più sconcerto che sicurezza. Il mistero numero N di Jas Hook. Scambiò uno sguardo col compagno, prima di controllare la carica delle sue due pistole.

 

Da quel momento in avanti le cose accelerarono considerevolmente, se possibile. Forse allertati dai movimenti fra gli alberi, forse dall'improvvisa apparizione del pirata, o forse chissà per quale altro imponderabile motivo, gli inglesi presero la mira sulla camicia bianca di James Hook e disciplinatamente, da bravi inglesi, aprirono il fuoco. Prima di gettarsi sul ragazzino per proteggerlo, l'unico pensiero che attraversò il cervello di Jas Hook fu che gli inglesi fanno tutto con metodo. Ammazzare compreso. Probabilmente lui era nato in Inghilterra per sbaglio, visto l'ammontare di istinto che infilava in tutto ciò che faceva.

 

Hansi si trovò schiacciato fra la sabbia e il petto del capitano pirata, senza possibilità concreta di respirare adeguatamente, sentendo i sibili delle pallottole a pochi centimetri dalla sua testa. Quando tutto quel casino cessò, si sentì tirare in piedi a viva forza e spingere fra gli alberi da un James Hook frenetico che, per qualche motivo, aveva deciso che la sua vita fosse degna di salvezza.

 

Smee porse il braccio al suo capitano coprendone la ritirata con un colpo che, miracolosamente o meno, centrò precisamente il petto del più vicino degli inseguitori. Gli altri inglesi si fermarono per qualche istante, dando al piccolo drappello di pirati un minimo di vantaggio. Si sentì tirare per la manica. Si voltò, vedendo il ragazzino indicare con una mano un viottolo nella foresta.

"Mia sorella vive da quella parte, possiamo rifugiarci da lei"

Mai in tutta la sua vita aveva visto gli occhi di James Hook spalancarsi in quel modo.

 

"Tua sorella, ragazzino?"

"Si. Ha una capanna nella foresta, lavora il ferro. Possiamo andare da lei"

Il tempo subì un'ulteriore accelerata.

 

Starky spinse Hansi dietro un albero e fece fuoco, sentendo i soldati avvicinarsi pericolosamente, nello stesso momento in cui Smee si rendeva conto che sulla camicia bianca del suo capitano si stava allargando una grossa chiazza di sangue all'altezza del fianco destro.

Brutta storia. Pessima.

Jas Hook appoggiò la schiena a un albero, prendendo la mira. Fece fuori un paio di soldati prima di rendersi conto che le pistole avevano fatto il loro dovere, e non l'avrebbero più aiutato. Le ficcò con rabbia nella cintura, cercando di prendere fiato.

"Quanto dista la capanna, ragazzino?"

 

Ecco perché da lontano l'aveva scambiato per Saoirse. Era suo fratello. Ma pensa tu, il destino è davvero un gran figlio di puttana. 

"Non è lontana, correndo ci arriveremo in pochi minuti"

"Correndo, ragazzino? Potrebbe essere un problema"

Spostò la mano dal fianco, la ritirò completamente macchiata di rosso. Nello stesso istante in cui Smee spingeva a terra la testa di Hansi per proteggerlo dai proiettili che avevano iniziato a grandinare su di loro.

"Sai correre, ragazzino?"

 

Hansi alzò gli occhi sul pirata, quanto la mano di Smee glielo permetteva. Annuì con la convinzione che possono avere solo i bambini.

"Vado veloce"

"bene, ragazzino. Com'è che ti chiami?"

"Hansi, signore"

Vide Jas Hook sopprimere una risata davanti al suo accenno di cameratismo militaresco.

"Ecco cosa farai, Hansi. Tu corri e portati dietro questi due, io copro la ritirata"

La mando di Smee si sollevò immediatamente dalla sua testa.

 

"Capitano, è un suicidio!"

"Smee, non è un suicidio. E' un ordine"

Con suo grande stupore, Jas Hook vide Smee fissarlo negli occhi.

"Non c'è nessun'asse da percorrere qui, signore. Mi rifiuto di lasciarla indietro a farsi ammazzare"

 

Gli occhi di James Hook potevano far paura, spesso e volentieri. Quel momento faceva parte degli spesso e volentieri sopracitati. "Smee, tu obbedirai, e seguirai questo ragazzino fino alla baracca di sua sorella. E lo farai adesso, o giuro sulla mia testaccia che ti ritroverai appeso a un albero senza riuscire nemmeno a chiederti come ci sei finito".

Smee strinse a se il ragazzino.

"Tornerò a prenderla, quando avrò visto dov'è la baracca."  

Perplesso, vide Jas Hook accennare un mezzo sorriso.

"Sei sempre stato il tipo dell'ottimista, tu. Fai un po' come ti pare. Adesso vedete di muovervi"

 

Vide i tre scattare nella foresta mentre sguainava la spada, preparandosi ad agire come diversivo. Uscì allo scoperto prendendo gli inglesi di sorpresa, riuscendo a farne fuori tre prima di ricevere un colpo alla nuca col calcio di un fucile.

Diversivo breve, ma intenso.

 

Smee e Starky avevano il fiatone, dopo aver seguito Hansi nella foresta per una decina di minuti a una velocità folle. Quando il ragazzino si precipitò dentro la capanna li accolse la vista di una ragazza coi capelli rossi, intenta a lucidare un coltello con un panno di pelle.

"Hansi? Che ci fai qui, Hansi? E chi è questa gente?"

Smee si tolse rispettosamente il cappello, Hansi sorrise suo malgrado. Era impossibile non adorare Smee.

"Smee e Starky, signorina. Della ciurma del capitano James Hook. Siamo stati attaccati, e vostro fratello ci ha portati qui da lei per un riparo"

Saoirse annuì, stringendo a se suo fratello.

"Dov'è il capitano?"

Smee fissò il pavimento.

"E' rimasto indietro a coprire la fuga"

 

Saoirse sentì tutti i muscoli irrigidirsi, terrorizzata. Gli era sicuramente successo qualcosa.

"Io sono Saoirse, restate pure quanto volete. Vado a cercarlo"

Smee la fermò per un braccio, indicando a Starky di proteggere la capanna con un cenno.

"Con tutto il rispetto, signorina, vengo con lei. E' il mio capitano, e lei è disarmata"

Saoirse sorrise, gettandogliuna spada e prendendo una sciabola con se.

"Questo lo dici tu"

 

Lo spettacolo che si presentò agli occhi di Smee e Saoirse fu tutt'altro che edificante. Una ventina di soldati stava trascinando sulla scialuppa il capitano della Jolly Roger coi polsi legati dietro la schiena. Precauzione inutile, considerando che era svenuto, ma indicava la paura che quell'uomo sapeva incutere. Saoirse strinse l'elsa della sciabola quando vide quanto sangue stava perdendo.

"Dobbiamo aspettare per liberarlo, signorina. Sono troppi, complicheremmo le cose"

Annuì, a metà fra la rabbia pura e il terrore.

"Il vostro nome, il capitano c'entra qualcosa?"

"perché me lo chiedi?"

Il vecchio pirata sorrise.

"E' gaelico, la mia lingua. E significa Libertà. Solo a lui poteva venire in mente una cosa del genere"

  
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