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Autore: _aspasia_    09/12/2011    1 recensioni
Cosa pensa il povero George dopo la morte del fratello? Tema affrontato da molti, spero di non cadere nel banale.
Io amo quei due, e quando ho letto la morte di Fred ho quasi lanciato il libro sul muro.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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È incredibile come ci si riesca sentire soli anche in mezzo ad una famiglia troppo numerosa, e troppo chiassosa. Non me n’ero mai accorto prima, mai. Perché c’eri tu al mio fianco, sempre. E vivevamo nel nostro mondo fatto di scherzi, di risate, di tiri vispi e mappe del malandrino imparate a memoria.
Ma ora non più.
Ho lasciato la nostra camera com’era, con i nostri due letti con i nostri poster, come se tu fossi ancora qui; ma forse fa ancora più male. A volte ci penso e mi dico che dovrei togliere tutto, per non illudermi più. Perché quando mi sveglio alla mattina dopo una sbronza colossale di Whisky incendiario per dimenticare, faccio fatica a mettere a fuco e vedendo le tue cose mi illudo che tu sia di fianco a me, a dormire. Tuttavia torno lucido e mi dico che non potrà accadere, che tu non ci sei più e che adesso sono solo. Solo nel nostro negozio di scherzi, che vende sempre bene, ma che per ora non riesce più a produrre nulla, perché eri tu il mio fuoco Fred. Perché senza di te io sono solo George, e forse nemmeno questo.
La notte prima di andare a dormire vorrei parlarti ancora, chiederti se sono stato un buon fratello, se ti manco anche solo la metà che manchi tu a me; vorrei sapere com’è morire e se stai bene. Ma non posso, e i dubbi sul fatto di averti reso felice, di essere stato un buon gemello mi dilaniano perché non riesco a trovare risposta.
Mi manchi Fred, e il problema è che qui tutti se ne rendono conto. Gli occhi degli altri sono sempre puntati su di me pieni di pietà, perché anche loro stanno soffrendo ma se ne rendono conto che quello che sente di più la tua mancanza sono io. Sempre insieme, dal momento della nascita. Eravamo sicuri che saremo anche morti insieme, invece no. Dovrò invecchiare da solo, come ricordo di noi con la barba solo quel giorno del Torneo Trimaghi.
Perfino Harry mi guarda con  compassione, lui che di solito era quello che veniva guardato così, e diciamocelo a volte ci si crogiolava pure nel suo dolore. Ora lo capisco, perché stare nel tormento, pensare a quello che avremmo potuto fare è allo stesso tempo il miele più dolce e il fiele più amaro.
So che devo andare avanti Fred, che se fossi qui tu mi daresti un botta in testa, o forse mi lanceresti addirittura un bolide e mi diresti che non posso ammuffire; noi siamo sempre stati allegri. Noi, appunto. Non ho mai imparato ad essere felice da solo, senza di te vicino.
Ma andrò avanti, perché lo devo a te. Perché sapevamo che in guerra muore qualcuno, è solo che mai si pensa che potrebbe essere uno dei nostri, uno a cui si vuole bene, e quando succede è terribile, ti sembra di affogare nel dolore. Ma ci riuscirò Fred, magari chissà troverò persino una moglie.
Lo so che stai ridendo, non fare lo scemo.
Quando troverò qualcuna che mi capisca anche solo la metà di come lo facevi tu beh allora saprò che è quella giusta, e chissà magari avrà anche lei un amore per gli scherzi. Anzi penso proprio che dovrà averlo, altrimenti sai che noia? E se avremmo un figlio, beh lo chiamerò come te. Perché tanto avrà sicuro i nostri capelli rossi e il nostro sorriso malandrino.
Ogni tanto mi chiedo, se dove sei adesso, ti sia concesso non avere buone intenzioni. Sarebbe divertente non trovi dare fuoco ala tunica di San Pietro? Chissà…sinceramente non lo so, penso che sia come dormire, o semplicemente non ne ho la più pallida idea, e mi ci arrovello perché vorrei che tu mi raccontassi tutto, come quando eri con me.
Mamma soffre, sai Fred? Le mancano le nostre battute sui suoi maglioni, sul fatto che non ci sapesse distinguere;  e piange. Pensa che non me ne accorga ma la vedo che quando mi guarda le spuntano le lacrime, perché sono rimasto solo io. Ma c’è ancora il tuo riflesso dentro me e non se andrà certamente, perché io rimarrò così, e nei miei occhi, nel mio cuore tu ci sarai sempre.
Perché io non ti dimenticherò mai Fred.
Nessuno lo farà, mai e poi mai.
Nemmeno quello schiopodo di Percy, lui e i suoi calderoni non a norma. Tutti ti pensano, anche Prefetto Perfetto anche se non lo vuole ammettere dopo che a fatto il volta gabbana tornando con la coda fra le gambe.
Per Merlino Fred, sto cominciando anche a fare monologhi strappalacrime a causa tua. Ma non ci posso fare niente, non ci riesco, perché tu dovresti essere qua con me a inventare nuovi scherzi per gli alunni di Hogwarts. Trovare nuovi modi per far imbestialire Gazza, trovare un modo per far allagare i sotterranei di quei Serpeverde.
Ma tu non ci sei.
Merlino Fred, lo vedi come mi riduci?
Mi manchi Fred, ricordati però, che rimarremo insieme fino all’ultimo, e che non avremo mai e poi mai buone intenzioni.




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