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Autore: Anastasia_Malfoy    09/12/2011    4 recensioni
[Seguito di 'Ad un Passo dalla Fantasia. Ad un Passo dalla Realtà']
Asia, dopo due anni di Accademia, è finalmente diventata Auror. Durante questi anni il suo rapporto con Draco è diventato sempre più forte. Ma non è stata l'unica a muoversi. Cosgrave e i suoi sottoposti sono sempre più determinati ad avere la ragazza, e una conquista del genere significherebbe una cosa soltanto: il caos.
Su Draco, poi, grava il peso di una visione: la visione della sua morte.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'And you thought it wasn't real...'
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Una ragazza si svegliò, stiracchiandosi con un sorriso. Anastasia Berri, che tutti i suoi amici chiamavano semplicemente Asia, adorava svegliarsi col suo tempo la mattina. Adorava svegliarsi con l’odore del caffè e il fischio del bollitore del thè. Adorava svegliarsi tra le lenzuola bianche morbide e profumate, di lei, di lui. Adorava svegliarsi dopo avere fatto l’amore e sapere che lui stava preparando la colazione, perché era un maledetto romantico, anche se faceva di tutto per non dimostrarlo. Il sorriso sul suo volto si allargò, mentre afferrava una camicia del suo fidanzato, appoggiata alla sedia della loro camera da letto. Era riempita dalla luce del sole, che quel giorno era stato clemente anche con l’Inghilterra. Era un anno ormai che aveva ottenuto il controllo totale dei suoi poteri. La giovane Tempestae Dominatrix era riuscita a dominarsi ed era in grado di vivere emozioni intense senza abbagliare o allagare l’intero Stato. E pensare che credeva di aver raggiunto il controllo due anni prima.

 

Asia alzò gli occhi al cielo, andando in cucina. Casa loro. Era casa loro quella. L’avevano comprata insieme, dopo un’estate fantastica all’insegna del divertimento, prima che lei iniziasse l’Accademia. Erano già passati due anni. E quello era diventato il loro piccolo nido. Piccolo, appunto. Ma avevano ricordi in ogni singolo angolo della casa. Probabilmente perché avevano fatto sesso in quasi ogni angolo di essa…

 

-Chi è?- chiese una voce alle spalle della ragazza, le cui mani erano sui suoi occhi per impedirle di vedere.

 

-Il lupo cattivo.- rispose la ragazza, ridacchiando e afferrando le mani dell’uomo per depositarvi su un bacio.

 

-Buongiorno, amore.- le disse, con un bacio mozzafiato.

 

Come ogni loro bacio, d’altronde.

 

-Buongiorno, Draco.-

 

Draco Malfoy. A volte Asia faceva fatica a pensare a quello che le era successo appena tre anni prima. Insomma, aveva vissuto per tutta la sua vita nell’ignoranza, nell’inconsapevolezza di essere una strega, per poi scoprire che quello che sognava la notte, il ‘mondo di Harry Potter’, non era altro che una realtà nascosta agli occhi di molti. Della quale lei faceva parte. E che le aveva regalato la migliore storia d’amore che avesse potuto vivere in mille e mille altre vite ancora.

 

-Pronta per il grande giorno?- chiese il ragazzo, prendendo una tazza del suo Earl Grey.

 

-No. Ma è qualcosa che devo fare. E poi il peggio è passato. Devo solo sapere a quale squadra verrò assegnata.- rispose lei, preparandosi la sua tazza di latte e cacao e una goccia di caffè. –Spero di non essere assegnata alla tua.-

 

Draco si soffocò all’affermazione della ragazza.

 

-Grazie mille. E io che pensavo di passare un po’ di tempo con te anche a lavoro.- disse, un po’ offeso.

 

-Malfoy, non mettere il muso.- gli rispose, alzandosi e mettendosi a cavalcioni su di lui.

 

Ancora mezza nuda, come lui.

 

-Perché altrimenti che mi fai?- le chiese, leccandole leggermente le labbra rosse.

 

La ragazza approfittò della situazione per catturare le labbra di Draco, che la accarezzava tenero, ma anche passionale, fino a quando lo sentì sorridere sulla sua bocca. Prima di farle il solletico.

 

-Non osare, Malfoy! Sai che lo odio!- rise, aggiustando la camicia.

 

-Dovevo punirti. Mi hai fregato la camicia. Anche se ti trovo sexy.- ghignò, portando la sua tazza di thè alla bocca.

 

-Strozzatici.- gli rispose, aprendo la finestra ai gufi che portavano i giornali, quello babbano e quello magico.

 

I maghi si erano attrezzati anche per recapitare i giornali babbani a tutti quei ‘sanguesporco’ che non volevano abbandonare completamente il proprio mondo. Li pagò entrambi, per poi aprire quello babbano e leggere le notizie principali.

 

-Ci sono novità?- chiese Draco, aprendo la Gazzetta del Profeta.

 

-Si. C’è stato un alluvione a New York che ha intasato la città, più del solito. Il sindaco ha chiesto ai meteorologi come sia possibile una cosa del genere. Ha nevicato in Marocco.- rispose la ragazza, sospirando.

 

-Ammirevole. Perché il sospiro?-

 

-Tu.. mi hai detto che non ci sono Dominatori da un sacco di tempo, che io sono la prima Dominatrix da un secolo.. ma ne sei proprio sicuro?- chiese, passandosi una mano tra i capelli.

 

-Non più.- rispose Draco.

 

-Allora non sono l’unica a pensarlo.- sbottò lei. –Quando avevi intenzione di dirmelo?-

 

-Ci stiamo lavorando su io ed Harry, ma non è nulla di ufficiale. Tra l’altro non sappiamo nemmeno se sia di nostra competenza. Se fossero Dominatori non ci sarebbe motivo di chiamare gli Auror, basterebbero gli hit wiz. Ma se fossero anche una setta.. se fossero come te.. sarebbe una scoperta interessante.- rispose, posando il giornale sulla tavola e sistemando tutto con un colpo di bacchetta. –Adesso preparati. È il tuo giorno questo, in fondo.-

 

E con un bacio sulla fronte, si dileguò in bagno, lasciando Asia in balia dei suoi pensieri.

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Asia tremava. Non aveva mai tremato nella sua intera vita. Era nervosa e sentiva a pelle che quel giorno sarebbe successo qualcosa. Una vocina nella testa le diceva che quel qualcosa avrebbe dovuto essere la fine dell’Accademia, ma lei non ci credeva. Il nervosismo le faceva pensare robe strane, molto strane. Poi il fatto che Draco non potesse stare con lei la rendeva ancora più nervosa. Non sapeva perché ma gli Auror già in servizio dovevano trovarsi già nell’aula al Ministero adibita alle manifestazioni pubbliche, seduti al loro posto. Non che avesse bisogno di lui in senso stretto, ma pensava che avrebbe potuto dirle qualcosa di intelligente che l’avrebbe calmata.

 

In più c’era pure il problema riguardo la squadra a cui sarebbe stata assegnata. Conoscendo il proprio ragazzo, Asia sapeva che Draco avrebbe provato a corrompere Harry affinché fossero nella stessa squadra. Ma ovviamente aveva delle speranze. Lei, così come tutti gli apprendisti Auror che avevano frequentato l’Accademia con lei, sognava di entrare nella squadra di Ron Weasley. Non perché era Ron, o meglio non solo, ma perché la sua squadra era stata fondata da Harry per le missioni speciali e queste missioni includevano avventure assurdamente pericolose ma anche molto utili in termini di carriera. Ovviamente avrebbe significato che prima o poi uno dei membri sarebbe divenuto Capo degli Auror, e in un futuro prossimo Ministro della Magia e poi conquistare il mondo…

 

-Hey, Asia!! Tutto bene?-

 

Haley Steins era stata una delle prime persone a fare amicizia con Asia. Era affabile, molto affabile. Dolce, carina, bionda, molto bionda(stava cominciando a pensare fosse una costante nella sua vita), occhi verdi e molto protettiva. Russel Sark, Auror da quasi nove anni, già a capo di una squadra sua e insegnante all’Accademia aveva sfruttato la piccola Dominatrice e altre due colleghe per poter sviluppare la capacità magica di Haley. Per Asia era stato piuttosto divertente vederlo col culo a terra per una magia involontaria.

 

-Si.- rispose Asia all’amica, con un sorriso.

 

-Avevi la faccia che hai di solito quando hai i tuoi sogni di gloria!- disse la biondina, con finta, forse, aria civettuola.

 

-I miei non sono mai sogni di gloria. Io faccio progetti per il futuro, Haley.- le disse Asia, facendole l’occhiolino.

 

Risero insieme finché la mora non sentì un peso sulle sue spalle.

 

-Mie dolci e leggiadre damigelle, dopo due anni di faticoso lavoro eccoci a qui a raccoglierne i frutti!-

 

Le due ragazze risero di nuovo. Non sapevano mai se Ian Knight ci fosse o ci facesse. Aveva molto fascino, indubbiamente, con i suoi occhi grandi e incredibilmente chiari e i capelli neri, e questo gli aveva subito procurato una vaga reputazione. Asia non ne aveva voluto sapere, ma Haley aveva provato(diceva fosse stata una delle notti migliori della sua vita, ma Asia pensava sempre bene di sorvolare su certi dettagli). Harry pensava di sfruttarlo come infiltrato. Aveva dimostrato buone capacità di improvvisazione e in più aveva una notevole abilità nel defilarsi quando la situazione si faceva troppo complicata. Asia scherzava con Draco, dicendo che Potter aveva visto troppi film babbani.

 

-Oh, Ian, mio fedele messere, siamo qui oggi a coronare i nostri sogni.- rispose Haley.

 

-O a farci raccomandare dai nostri capi per farci assegnare a squadre importanti.- disse una voce cattiva alle loro spalle.

 

“Maledetto Will Bohman!”, pensò Asia.

 

-Ragazzi, preparatevi. Sta per iniziare la cerimonia. E ricordatevi quello che vi ho detto. Fate finta di essere soli lassù e tutto andrà bene! Spacchiamo tutto!!- disse Keith Hirsch, altro caposquadra molto giovane che si era dimostrato subito molto socievole e alla mano.

 

Si spostarono tutti e trenta gli allievi ordinatamente, prendendo posto nelle prime file della navata a sinistra rispetto al leggio da conferenza. Da lì si sarebbero alzati, non appena il Capo degli Auror, nonché il Bambino che è Sopravvissuto Harry Potter, avrebbe chiamato il proprio nome, avrebbero pronunciato il giuramento e poi si sarebbero seduti nell’altra navata, insieme agli Auror già in servizio, in simbolo della loro assegnazione a una squadra.

 

Asia alzò lo sguardo verso quello che a pochi minuti sarebbe diventato il suo capo. Indossava un completo elegante nero, rigorosamente babbano, senza cravatta e lasciando i primi i due bottoni della camicia grigio perla aperti. Con gli anni aveva imparato cos’era l’eleganza, almeno. Harry aprì il suo discorso con un saluto di benvenuto e i soliti convenevoli che la Berri aveva sentito tante volte nei telefilm americani, al momento della consegna dei diplomi. Cominciò a chiamare gli apprendisti, e allora Asia iniziò a prestare veramente attenzione.

 

-Ace, Summer.- chiamò Harry.

 

Summer Ace era una ragazza carinissima che nascondeva dietro a un paio di occhi da cerbiatta una vera serpe. Molto sarcastica, a volte rasentava la cattiveria, ma difendeva sempre a spada tratta chi ne aveva veramente bisogno. E questo piaceva molto ad Asia.

 

Fu assegnata alla squadra di John Stewart, Auror specializzato nella neutralizzazione di oggetti oscuri.

 

-Ackles, Jared.-

 

Jared era strano, in senso buono. Faceva sempre battute e voci strane, e spesso improvvisava dei balli che facevano ridere tutti. Era un po’ un clown, ma lo adoravano tutti. Fu assegnato alla squadra di Jen Cunningham, che si occupava di raccogliere le profezie in giro per il Regno Unito.

 

Dopo fu il turno di Violet Allen e Janet Anderson, che furono entrambe assegnate alla squadra di Michelle Rose, squadra molto abile nello spionaggio e nell’inseguimento.

 

Sorrise a Mark Baston, seduto accanto a lei. Mark era il nipote di Oliver, molto dolce, simpatico e testardo. Ma anche insicuro. Ogni volta che entrava in classe alle lezioni, si guardava attorno meravigliato di essere arrivato fino a lì. Ad Asia ricordava un po’ Neville. Fu con grande sgomento di tutti che fu assegnato alla squadra di Adam Martin, auror molto esigente, quanto preparato. Era giovane, ma aveva fatto presto carriera, tanto che Harry gli aveva dato il permesso di scegliersi personalmente i suoi compagni di squadra.

 

-Berri, Anastasia.-

 

Asia si alzò lentamente e con grazia, salendo piano i gradini che l’avrebbero portata sul palco. Estrasse la bacchetta dalla tasca, impugnandola con la mano destra. Si avvicinò a Harry e portò il pugno che teneva la bacchetta sopra il cuore.

 

-Giuro solennemente, sulla mia magia, sulla mia anima e sulla mia bacchetta, di servire e proteggere il Ministero da qualsiasi magia oscura esterna e non. Giuro di proteggere tutti gli innocenti davanti a qualsiasi atto oscuro. Sui miei poteri.- esclamò infine, alzando al cielo la bacchetta, come avevano fatto i suoi colleghi prima di lei.

 

-La tua magia, la tua anima e la tua bacchetta saranno affidate adesso al caposquadra… Ronald Bilius Weasley.-

 

Quando Asia sentì quelle parole si sentì davvero di mollare la bacchetta per abbracciarlo e baciarlo, mentre la sala si riempiva di sussurri e mormorii. Era emozionata, anche perché l’ultimo Auror a far parte della squadra era entrato tre anni prima. la ragazza annuì, per poi, scendere dal palco e avvicinarsi al proprio capo, che le porse la divisa con un sorriso stampato sul volto. Si sedette, quando Harry interruppe la cerimonia.

 

-Volevo dire due parole a voi, ragazzi, prima di continuare. Ho scelto di assegnare la Signorina Berri a Weasley perché si merita il posto. Quella ragazza, al contrario della maggior parte di voi ha conseguito i voti più alti in tutte le materie, è brava sul campo e si è dimostrata molto abile anche con gli incantesimi senza bacchetta. Senza contare i suoi poteri extra. Non appena sentirò anche un solo pettegolezzo riguardo la sua assegnazione alla mia squadra migliore per la sua relazione con un nostro collega, be’, sappiate che chi mette in giro queste voci verrà licenziato seduta stante. Abbastanza chiaro?- disse, lanciando loro uno sguardo truce.

 

Il mormorio cessò, lasciando posto a un’aria di sentita ammirazione. La ragazza era rossa dall’imbarazzo. Mark le strinse la mano, leggermente, dandole forza.

 

La cerimonia finì tranquillamente e senza altra interruzioni. Quando furono congedati da Harry, le due navate di sedie furono sostituite da tanti piccoli tavoli rotondi con un suo colpo di bacchetta. Non appena la ragazza si alzò, sentì due braccia stringerla forte da dietro, e lasciarle un bacio sulla nuca.

 

-Allora non hai provato davvero a corrompere Harry.-  disse Asia a Draco, che aveva gli occhi lucidi.

 

-Ho provato a farlo, ma diciamocela tutta, in pozioni non hai poi grande intuito. E poi tu hai bisogno dell’azione.- le rispose, baciandola.

 

-Niente regalo?- chiese, lei, con un ghigno sadico sul volto.

 

-Speravo me lo chiedessi.- le rispose, ridacchiando.

 

Draco si spostò di lato, mostrandole le figure che aveva provato a nascondere.

 

-O mio dio!- esclamò la ragazza, lasciandosi abbracciare.

 

I Big 7 si erano riuniti. Stella stava stritolando la sua migliore amica, soffocandola nei suoi foltissimi capelli, così come Adele che stava deliberatamente piagnucolando. Dietro di loro c’erano sia Roberto che Lex che Daniele. Si staccò piano dalle ragazze, per poi sprofondare nel petto di quest’ultimo, che l’accolse con un sorriso.

 

-Alla fine ce l’hai fatta davvero, eh?- le chiese, affondando il viso nei suoi capelli.

 

-Avevi qualche dubbio?- gli chiese, staccandosi, mentre si asciugava una lacrima traditrice dal volto.

 

-Caspita, quanto mi siete mancati!- disse Asia, con un sorriso radioso sul viso.

 

-Già, l’ultima volta che ci siamo visti è stata, quando? L’anno scorso?- mugugnò Lex, prendendo per mano Adele. Con cui stava insieme da due anni ormai, visto che frequentavano pure la stessa università.

 

-Be’, non potevamo mancare, no?- le chiese Roberto, prendendole le mani tra le sue per depositarvi un bacio.

 

Parlarono ancora, sfottendosi reciprocamente, ma tanto gentilmente. Quei due anni erano stati un incubo per loro. Erano tutti sempre impegnati, tra Accademia e Università e spesso non avevano nemmeno il tempo di vedersi. Si sentivano spesso, certo, quasi ogni giorno, ma non era la stessa cosa. Erano abituati a vedersi ogni giorno, sempre e interrompere così repentinamente quel contatto per loro era stato orribile.

 

-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!! Non  ci posso credere, non ci posso credere, non ci posso credere!!!- disse una furia bionda correndo da Asia e soffocandola.

 

-Haley, Haley, per l’amor di Morgana, non respiro!!!- disse Asia, tossicchiando.

 

-Oh, salve, Draco. E salve anche a voi, stranieri!- rispose la ragazza, con sorriso radioso sul viso.

 

-Ehm, Haley, loro sono i miei migliori amici Stella, Adele, Roby, Lex e Danny. Ragazzi, lei è Haley, mia amica e collega.- li presentò Asia.

 

-Nonché gran rompiballe.- aggiunse Draco, serio.

 

-Ha parlato Ken.- rispose Haley per le rime.

 

-Be’, mi dispiace Barbie, ma questa volta passo.- celiò Draco, facendole l’occhiolino.

 

Haley e Draco avevano un rapporto molto amichevole, nonostante gli insulti che si lanciavano molto spesso. Ma si volevano bene, in fondo, e Asia li lasciava perdere alzando gli occhi al cielo.

 

Si congedarono e Asia decise di andare dal suo caposquadra.

 

-Caposquadra Weasley.- lo salutò, con un sorriso.

 

-Oh, Asia, ci conosciamo da due anni ormai. Non c’è bisogno di essere così formali solo perché adesso dovrai eseguire i miei ordini.- scherzò lui, stringendole una spalla.

 

-Donnola, sta attento a quello che fai.- lo minacciò Draco, lanciandogli un’occhiataccia.

 

-Sto tremando di paura!- rispose Ron, alzando gli occhi al cielo. –Asia, domani vieni in ufficio. Dobbiamo discutere di alcune cose insieme.-

 

-È una missione?- chiese la ragazza.

 

-Non si parla di certe cose in pubblico. Ti faccio saper domani.- le rispose, con un sorriso gentile sul volto. –Fate i bravi, ragazzi. Io vado da Harry, dovremmo cenare alla Tana, se riesce a liberarsi…-

 

Dopodiché li salutò, lasciando i due piccioncini da soli. Che approfittarono della calma apparente per smaterializzarsi a casa loro. Subito Asia crollò sul divano, ridacchiando.

 

-Che c’è?- le chiese Draco, aiutandola a togliersi gli stivali di pelle nera che aveva indossato sotto la divisa.

 

-Non ci posso credere! Sono nella squadra di Ron!! Cioè, sogno di esserci da quando sono entrata all’Accademia e me ne hai cominciato a parlare!! Merlino, Draco, sono nella squadra di Ron!!- esclamò lei, sorridendo beata.

 

-Già. Ma sappi che non sarà una passeggiata la squadra è impegnata un giorno si e l’altro pure. Fa tutto il lavoro sporco che le altre squadre non possono fare.- disse, sospirando. –Mi hai chiesto se avevo provato a corrompere Harry per metterti nella mia squadra. In realtà ho provato a farlo per farti assegnare a qualsiasi squadra meno che a quella di Ron.-

 

La ragazza guardava il biondino passarsi le mani tra i capelli, nervoso e non poté fare a meno di sorridere.

 

-Hey, starò attenta. Lascerò attorno a me solo terra bruciata.- gli disse, prendendogli il viso tra le mani.

 

-Merlino, Asia, tu non sai cosa vuol dire. Non sai cosa vuol dire avere paura che le persone a cui tieni potrebbero non tornare a casa.- disse lui, stringendola.

 

-Non siamo in guerra.- sussurrò lei, rabbrividendo –La guerra è finita quindici anni fa.-

 

-Quello che farai sarà come essere in guerra!!-sbottò lui, guardandola negli occhi.

 

-Dray, per l’amor del cielo! Sapevo a cosa sarei andata incontro quando ti ho detto che volevo essere un’auror! Lo sapevo e te l’ho detto stesso, perché credo nelle mie capacità! Ed Harry ha ragione! Posso dare una mano in più alla squadra e posso farlo solo se sarò sul campo. Sono, o meglio, mi sento inutile dietro una scrivania!- rispose lei, alzandosi.

 

Il ragazzo sospirò, per poi alzarsi e baciare la ragazza con passione.

 

-Sono passati quasi tre anni e ancora non mi sono abituato del tutto al fatto che non posso metterti sotto una campana di vetro solo perché ti amo.- disse lui, appoggiando la testa sulla spalla della ragazza.

 

-Io a volte stento ancora a credere che sia tutto vero!- celiò la ragazza, con un sorriso sghembo sul volto.

 

-Ma siamo noi, no? Sempre noi?- le chiese lui con uno sguardo intenso.

 

-Si. Noi insieme, per sempre.-

 

E si unirono nuovamente in un bacio che sapeva di loro.

 

 

Spazio Autrice: Ma salve a tutti!!! Finalmente sto pubblicando!!! D: Avevo in mente i pubblicare il 30 novembre, visto che il 30/11 dell’anno scorso avevo pubblicato il primo capitolo di ‘Ad un Passo dalla Fantasia, ad un Passo dalla Realtà’, ma non ce l’ho fatta! *me dispiaciuta*

Ma ora sono qui. Piccolo messaggio: scordatevi la prima persona e il presente della scorsa storia. Questa mi piacerebbe farla un po’ più seria, anche se sempre oscenamente romantica. E ci sarà l’azione!! :S non so se è un bene o un male. D:

Non ci sono particolari riferimenti in questo capitolo.

Comunque su facebook, ho una pagina autrice, e lì c’è un album con tutte le facce dei pg della storia. Qui il profilo e qui l’album. Devo inserire i compagni di Asia e i suoi colleghi! D:

Detto questo, spero che vi sia piaciuto il primo capitolo e continuerete a seguire la storia!!

 

 

A presto!

Micaela

   
 
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