Naruto guardava con aria dubbiosa il padre che dall’altra parte della scrivania guardava tanti,ma tanti fogli bianchi,senza rivolgere uno sguardo a quello scricciolo di Naruto.
Quella mattina Minato aveva portato con sé il figlio Naruto perché Kushina doveva andare Alla Riunione Internazionale Dei Mangiatori di Ramen e lei ovviamente,non poteva proprio perdersela,così a Minato era toccato il compito di sorvegliare Naruto.
Naruto,per attirare l’attenzione del padre,fece vari tentativi.
Regnava stranamente,il silenzio,si sentiva solo il vento che attraversava le foglie per scuoterle leggermente,l’ Hokage chiuse gli occhi per godersi quella tranquillità …. “Ahhhh”cominciò a piangere Naruto che ruppe volontariamente quella tranquillità.
“Naruto perché stai piangendo?”disse il padre avvicinandosi a lui.
“Niente,avevo voglia di piangere”rispose il piccolo indifferente.
“Meno male,credevo che non ti sentissi bene”disse ritornando alla sua scrivania.
Naruto decise che i suo adorato papà non poteva cavarsela così per tutta la giornata.
Dopo nemmeno cinque minuti Naruto cominciò a piangere di nuovo.
“Che vuoi adesso?”domandò il padre.
“Mi è caduto il ciuccio”fece il bambino come se non sapesse nulla.
“Tieni il ciuccio Naruto e fai il bravo che ho da fare” disse ritornando al suo lavoro.
Niente,nemmeno questa volta lo aveva fatto.
Dopo una mezz’oretta circa,Naruto pianse di nuovo.
“Naruto che c’è?”fece Minato
“Voglio stare in braccio!”replicò con le lacrime agli occhi.
“Subito tesoro,perché non me lo hai detto prima?”
Naruto contento batté le manine,ma vide il padre allontanarsi e chiamare: “Tsunade-sensei, può tenermi Naruto per un po’,fino a quando non si addormenta?”
“Certo” disse una donna entrando nella stanza,aveva dei capelli biondi e lunghi e sembrava molto forte.A Naruto scesero le lacrime.
“Piccino,ma quanto sei bello!”disse la donna prendendo in braccio Naruto “Vieni da Tsunade”
“No”rispose Naruto piangendo
“E perché no?Dopo ti porto a fare un giro per Konoha ….”
“No ho detto!Stai zitta brutta vecchia decrepita!”rispose Naruto.
“Che cosa ha detto questo moccioso?A chi ha dato della vecchia?”pensò la donna,che non si trattenne nel dare un pugno in testa al bambino.Ora Naruto piangeva per il dolore.
“E’mai possibile che non stai mai tranquillo?”disse il padre portandosi una mano alla testa.
Naruto pianse così tanto per quel colpo,che subito si addormentò per poi svegliarsi qualche ora più tardi:l’ora della pappa.
Finalmente avrebbe avuto il padre per sé,ma non fu così.
“Kakashi,ti dispiacerebbe guardarlo per un attimo mentre vado dai consiglieri a portargli questo foglio?”
“Si figuri sensei,si prenda tutto il tempo che vuole!”rispose un ragazzo con una maschera che gli copriva quasi tutto il volto.
“Cosa?Papi te ne vai di nuovo?Chi mi dà da mangiare?”domandò il piccolo sporgendosi dalla culla.
“Mi dispiace il dovere mi chiama,fai il bravo questa volta!”rispose l’uomo uscendo.
Kakashi prese in braccio Naruto e lo mise sulle sue gambe pronto per imboccarlo.
“Mangio da solo,grazie!”disse Naruto prendendo il cucchiaio dalle mani di Kakashi,che guardava stupito il bambino che un secondo prima aveva detto che il padre doveva dargli da mangiare.
“Lo sai che sei proprio brutto con questa maschera?Perché non te la togli,dato che ancora deve venire Carnevale?”Domandò Naruto al giovane ambu.
“Mi piace e no credo di stare così male”rispose
“Guardati allo specchio un po’ di più la mattina …”
“Certo che non somigli proprio a tuo padre …. Più a tua madre per essere precisi,sei così piccolo e rispondi così,figuriamoci quando avrai la mia età!”rispose Kakashi imbarazzato portandosi il braccio dietro la testa.
Naruto mangiò quasi tutto … sì quasi perché, non appena entrò il padre nella stanza,sfruttò un momento di distrazione di Kakashi per buttargli un cucchiaio a dosso,sporcandolo.
“Ops,non l’ho fatto opposta”disse Naruto con l’aria da falso innocente.
Kakashi così fu costretto ad andare via e rimase da solo con il padre,finalmente.
Naruto nel corso del pomeriggio fece di tutto per attirare l’attenzione del padre,ma senza successo.
Era il momento di ritornare a casa e Minato andò vicino alla culla per prendere Naruto e riportarlo a casa,ma lui, con le braccia incrociate, fece no con la testa.
“Non vuoi ritornare a casa con me?Ti ho fatto qualcosa?”domandò Minato
Naruto lo guardò senza neppure rispondergli e,questa volta,fece sì con la testa.
“Ti chiedo perdono per qualsiasi cosa abbia fatto,adesso possiamo andare?” disse cercando di farsi perdonare.
“Non è abbastanza”Rispose con il broncio Naruto.
“E che cos è che vuoi?”
“Mi dai un abbraccio?”disse il bambino con gli occhi dolci.
“E’ per questo motivo che non hai fatto che disturbarmi per tutto il giorno?”
“Sì”disse facendo il movimento con la testa.
Minato prese in braccio Naruto e abbracciati ritornarono a casa.