Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ato    11/12/2011    25 recensioni
«Io? Ginny, sono un disastro. Ci ho messo sei mesi a capire cosa intendeva con trasfigurazione impossibilissima».
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Becoming clown

 

A chi ha il sorriso importante come il mio.

 

 

«Ginny, non essere assurda».

«Non lo sono. Ti sto facendo notare l’evidenza. Al massimo potresti dire che sono ovvia».

«E di grazia cosa ci sarebbe di ovvio nella supposizione che Draco Malfoy sia pazzo di me?»

C’erano state notti in cui le loro mani si erano sfiorate come per caso; nessuno di loro ne aveva ricavato una scintilla o un bagliore di elettricità, ma qualche volta, quando le dita di Draco si erano strofinate sulla stoffa della sua camicia, entrambi si erano colti a osservare quell’intreccio come davanti alla più preziosa delle rarità.

A cena Draco le rivolgeva lo stesso sguardo, e poi lo riempiva di domande così riservate da sembrare impronunciabili anche al lume della mezzanotte, nei corridoi deserti.

«Non la smette mai di guardarti, te ne sei accorta persino tu».

Hermione giocò con una mollica di pane e la gettò nel suo piatto, ancora mezzo pieno. «Siamo diventati amici. Ma stai fraintendendo. Non mi guarda come… non è uno di quegli sguardi che rivolgi a una persona con cui immagini di uscire una sera o l’altra. Non sorride nemmeno».

«Vero. Non ti sorride mai. E cosa fa?»

«Non lo so», abbozzò lei, pensosa. «Mi prende in giro anche se ha smesso di insultare il mio sangue. Fa dell’umorismo su qualsiasi cosa. Mi punzecchia in continuazione… una volta è arrivato a farmi il solletico», elencò Hermione, con espressione quasi oltraggiata.

«Merlino, è più grave di quanto immaginassi», annuì Ginny, lanciando un’occhiata al tavolo di Slytherin.

Le candele sospese a qualche metro da terra soffiavano ombre cupissime sugli allievi intenti a parlottare davanti alla tazza di caffè che li avrebbe tenuti svegli tutta la notte. Draco Malfoy aveva occhi che dell’ombra amavano la segretezza, così della sua sagoma si intuivano i contorni intrecciati a fili di capelli biondi, il mento sostenuto da mani pallidissime, e la linea delle labbra un poco arricciate.

 

***

 

Natale sapeva di neve caduta dagli alberi di un ricordo infinito, di malinconia e luci sempre accese.

«Granger, ho visto tutte le sfumature della tua disperazione quando la McGranitt ha suggerito di leggere questo libro e tu già sapevi che è praticamente irreperibile».

«Sai Malfoy, se fossi stato un altro ti saresti disperato anche tu, invece di misurare tutta la mia… costernazione».

«E perché avrei dovuto disperarmi? Io il libro ce l’ho».

Hermione fu certa che le brillarono un po’ gli occhi, quando Malfoy cacciò dalla cartella Trasfigurazioni impossibilissime: come renderle possibili. Solo per bacchette avanzatissime.

Lo osservò quasi famelica, mentre lui se lo rigirava tra le mani un po’ insicure. Un istante dopo, si ritrovò il libro tra le braccia. «Buon Natale, Granger».

Hermione si piegò appena sotto il peso di quel tomo voluminoso, sorridente.

Sorrise tantissimo, un po’ per lei e un po’ per lui.

 

***

 

«Sai, Ginny, avevi ragione».

«È un anno che ti ripeto che non hai bisogno di preoccuparti dei M.A.G.O.».

«Non intendevo quello. E poi forse ho sbagliato l’interpretazione di una runa».

Ginevra alzò gli occhi al cielo, esasperata. Attese la spiegazione di Hermione respirando la prima aria d’estate.

«Non ha ancora sorriso».

«Ma io non immaginavo che la situazione fosse così grave. Merlino, quanto siete strani».

«Sai cosa c’era scritto sull’ultima pagina del libro che mi ha regalato a Natale?» Hermione si tormentò un po’ le mani, strofinandole sulla camicia proprio come faceva lui quando la toccava fingendo di non volerla abbracciare. «C’era scritto che magari leggendolo avrei smesso di annoiarlo con tutte quelle domande sul fatto che non sorride mai, anche se riesce a ridere di tutto. Diceva che il sorriso l’aveva perso dopo due minuti alle prese con una trasfigurazione impossibilissima».

«E tu?»

«Io? Ginny, sono un disastro. Ci ho messo sei mesi a capire cosa intendeva con trasfigurazione impossibilissima».

«Cioè?»

Hermione socchiuse gli occhi, scorgendolo in lontananza. «Trasformare se stesso dalla mia nemesi al mio ragazzo».

L’altra tirò un sospiro profondo. «Quindi tu ora conti che se gli comunichi che ci è riuscito, gli salterà in mente di sorriderti?»

«Certo che no!», ribatté Hermione, convintissima. «Però magari invece di prendermi in giro, preso dalla soddisfazione ammetterà che per trasfigurare un chicco di riso in un naso da clown devi avere il sorriso sulle labbra».

«E che se ne fa Malfoy di un naso da clown?», domandò Ginny, in tono ragionevole.

«Non lo so».

 

Hermione lo seppe l’ultimo giorno di scuola, mentre cercava di far ragionare quell’attaccabrighe del suo nuovo ragazzo. Malfoy aveva usato il naso da clown per ridere di lei, dopo averlo sistemato a tradimento sul suo viso, approfittando del fatto che fosse stremata dal solletico.

 

«Non ti sorride, Hermione. Ti solletica. Pensa che il tuo sorriso sia più importante del suo».

 

 

 

È una di quelle cose che speravi finisse in un aborto. Invece poi la finisci, la leggi e dici: almeno così posso ridere di me XD

E spesso rido qui: Click

Filomena

   
 
Leggi le 25 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ato