Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Emily Alexandre    12/12/2011    10 recensioni
Una sete incessante, infinite domande e nessuna risposta. I dubbi, lo smarrimento, il desiderio di ritrovare la via.
La gola riarsa, la sete che solo una persona può sopire.
Dalle parole della poesia di Pablo Neruda nasce questa breve one shot.
"-Sei un Malfoy. Un purosangue.
-Il mio sangue è puro, ma il resto... Il mio nome è un torbido seme che solo lei può far attecchire. Io sono una ragnatela di domande, lei è un fascio di voci luminose che mi rispondono. Ho bisogno di lei, madre.
-E lei lo sa?
Draco scuote la testa, poggiando il capo sulle gambe di Narcissa –Come posso dirglielo? Come posso farle comprendere che lei è la luce nel buio della mia vita?
-Chiedilo a lei. Avrà la risposta.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Leather and Libraries, the story of a love'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sete di te 

 
 

Sed de ti me acosa en las noches hambrientas.
Trémula mano roja que hasta tu vida se alza.
Ebria sed, loca sed, sed de selva en sequía.
Sed de metal ardiendo, sed de raíces ávidas.
Hacia dónde, en las tardes que no vayan tus ojos
en viaje hacia los ojos, esperándote entonces.

 

 
-Ho sete di lei.
-Spiegati.
-Ho sete di lei. Non posso spiegarlo, non ha senso, nè logica nè coerenza. Sono disperso nel deserto, vedo l’acqua ma non posso saziarmi. Ho sete di lei. È sbagliato?
-Ho perso da tempo la capacità di scindere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
-Sì ma...- insiste, cercando di andare oltre quella patina di freddezza, di scorgere cosa celino le ombre nere di quello sguardo –lei ha mai avuto sete, Professore?
-Ho sete ogni giorno. Una sete che non posso più saziare, perchè la mia fonte è perduta per sempre, e vago smarrito, la gola riarsa, la follia che mi offusca la ragione. Per me è tardi, ma non lo è per te.
-Ma il suo sangue...
-Metallo che brucia, il suo sangue. Sporco, immondo. Darei ogni cosa per una goccia ancora di quel sangue.
Draco apre la bocca e la richiude, scorgendo per la prima volta qualcosa in quell’uomo senza Dio e senza padrone. Severus Piton non serviva nessuno eccetto se stesso... E quella donna perduta per sempre.
-Lei può salvarti. Il suo sangue è sporco, ma la sua anima...- La colpa per la sua morte avrebbe macchiato le sue mani di sangue per sempre, ma quelle stesse mani l’avevano cinta tante e tante volte. –Lei può salvarti.
Lo congeda con un gesto secco, sperando che quel ragazzo in balia delle onde del deserto riesca a trovare la sua oasi.
 
 


 

Estás llena de todas las sombras que me acechan.
Me sigues como siguen los astros a la noche.
Mi madre me dio lleno de preguntas agudas.
Tú las contestas todas.
Eres llena de voces.
Ancla blanca que cae sobre el mar que cruzamos.
Surco para la turbia semilla de mi nombre.
Que haya una tierra mía que no cubra tu huella.
Sin tus ojos viajeros, en la noche, hacia dónde.


 

-Credevo di avere tutte le risposte ma non avevo che domande.
-Nessuno ha tutte le risposte, Draco.
-Lei sì. Credevo che sarei stato per sempre circondato dall’oscurità, dalle ombre che mi spiano, ma lei è come la luna, madre. Lei mi illumina. Lei ha le risposte alle domande che mi perseguitano da quando mi avete messo al mondo. Il peccato originale.
-Lei non è senza peccato.
-Eppure è così pura, madre. Lo vedo dai suoi occhi, dal suo sorriso.
Perduto. Smarrito. Assetato. Lo sguardo perso, bruciante, febbricitante. È suo figlio, il suo bambino... Ma è anche qualcosa che lo condannerà in eterno.
-Sei un Malfoy. Un purosangue.
-Il mio sangue è puro, ma il resto... Il mio nome è un torbido seme che solo lei può far attecchire. Io sono una ragnatela di domande, lei è un fascio di voci luminose che mi rispondono. Ho bisogno di lei, madre.
-E lei lo sa?
Draco scuote la testa, poggiando il capo sulle gambe di Narcissa –Come posso dirglielo? Come posso farle comprendere che lei è la luce nel buio della mia vita?
-Chiedilo a lei. Avrà la risposta.
 
 


 

Por eso eres la sed y lo que ha de saciarla.
Cómo poder no amarte si he de amarte por eso.
Si esa es la amarra cómo poder cortarla, cómo.
Cómo si hasta mis huesos tienen sed de tus huesos.
Sed de ti, sed de ti, guirnalda atroz y dulce.
Sed de ti que en las noches me muerde como un perro.
Los ojos tienen sed, para qué están tus ojos.
La boca tiene sed, para qué están tus besos.
El alma está encendida de estas brasas que te aman.
El cuerpo incendio vivo que ha de quemar tu cuerpo.
De sed.
Sed infinita.
Sed que busca tu sed.
Y en ella se aniquila como el agua en el fuego

 

 

-Salvami.
Le pareti dello stanzino dove lui l’ha trascinata sembrano soffocarla. Era pronta a combattere, ma quell’unica disperata parola l’ha svuotata da qualsiasi energia.
-Salvami.
Lo ripete scoprendo il braccio, mettendo a nudo la propria vergogna. Nero su bianco. Tenebre e luce.
-Salvami.
Cade in ginocchio, a capo chino, la gola riarsa.
-Ho sete di te.
Crolla anche lei e lo guarda negli occhi, perdendosi in quell’intricato groviglio di domande inespresse che sembrano schiacciarlo. Un’anima cieca, smarrita lungo un sentiero oscuro. Gli tende la mano e lui la afferra, portandosela poi alle labbra.
Brucia come fiamma impazzita che solo l’acqua può sopire.
Lui ha sete di lei.
Le prende il volto tra le mani, perdendosi nei suoi occhi scuri, così diversi da quelli tormentati dell’uomo che ha le mani macchiate di sangue.
Occhi sgranati per lo stupore e lo spavento, fiduciosi senza logica alcuna. Occhi che hanno risposte.
Le sue labbra formano una piccola o stupita, una pozza d’acqua che aumenta la sua sete... Sono dolci, umide, morbide. Nelle sue ossa divampa un incendio, ma le sue labbra sono fresche come acqua cristallina.
Beve, Draco.
Beve fino a perdere qualsiasi percezione di sé. Beve mentre le fiamme lo dilaniano e sembrano aumentare, ma non importa: ha trovato la sua oasi, le sue risposte, la sua luce.
E quando lei ricambia il bacio, quando Hermione beve dalle sue labbra, Draco viene distrutto e brucia come una fenice.
Per rinascere dalle sue ceneri.
Ossa nelle ossa.
Labbra nelle labbra.
Sangue nel sangue.
Sete infinita.

 
 
 




Note: Pausa studio, leggo questa poesia di Neruda e le mie dita fremono per scrivere questa storia. Non ha nè capo nè coda, me ne rendo conto, ma è stato più forte di me. La traduzione della poesia la trovate qui, io ho preferito lasciarla in spagnolo, lingua che amo, perchè la trovo infinitamente più bella.
Chiedo perdono per quest'ennesimo delirio e grazie a chi mi asseconda e non si è ancora stancato di leggermi.
Se volete mi trovate su facebook nel gruppo e nella pagina.

 

   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Emily Alexandre