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Autore: mikilily    13/12/2011    6 recensioni
Salve ecco una piccola Shot su Draco e Hermione. Lui è stato colpito da un fastidioso sortilegio e solo lei, Hermione Granger , nuovo ministro della magia può aiutarlo... leggete e recensite se vi va.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Palle di neve.

Una tormenta aveva coperto Londra, costringendo gli abitanti della grande metropoli a rintanarsi in casa, solo pochi erano i temerari che uscirono dalle rispettive case per recarsi al lavoro, una di questi era Hermione Granger, il nuovo Ministro della Magia.

-Ministro- la chiamò un uomo dall’atrio appena mise piede al ministero.

-Ministro- ripeté il vecchio uscere avvicinandosi verso di lei con ampi passi.

-per fortuna è arrivata. Le ho mandato un gufo poco fa, deve averlo mancato- la donna si girò appena a guardare il vecchio soppesando le sue parole era sempre stato tragico il vecchio Alfred che continuò il suo monologo con la sua frase preferita:- è successo un disastro-.

-disastro-, disse sollevando gli occhi al cielo – un altro disastro tipo galline nell’ufficio misteri o cancellini impazziti che cancellano le parole che i maestri babbani scrivono nelle lavagne-

-No peggio. Che cosa vuole che sia essere scoperti dai babbani al confronto del sortilegio di cui è stato vittima Draco Malfoy-.

Hermione si bloccò di botto guardando il piccolo uomo che le parlava e per un attimo la sua mente si estraniò da tutto il resto.

Da quando non vedeva Draco, da quella notte, quella notte di lavoro di un anno prima.

Quella notte, il suo cuore riprese a battere e cessò all’improvviso quando le loro strade si divisero: lui accettò l’incarico in Francia e lei divenne ministro della magia.

Per un anno aveva portato nel suo cuore, il segreto, per un anno e solo quando era sola e triste, si confortava ricordando quella notte.

-Ministro tutto bene?- chiese ancora il piccolo uomo.

-si tutto bene-

-chi avete mandato, per spezzare l’incantesimo- chiese accelerando il passo per arrivare il prima possibile al suo studio e chiudersi dentro nascondendosi ancora al mondo, nascondendo il suo cuore al mondo.

-nessuno Ministro lui è venuto qua, la sta aspettando nel suo studio- Hermione divenne pallida.

-nel mio studio- ripeté come frastornata da quella notizia.

-si ministro non sapevo dove farlo andare-

- no va benissimo- disse arrivando finalmente davanti all’enorme porta di legno, abbassò piano la maniglia ed entrò nel grande studio.

Tutto era come l’aveva lasciato la sera prima, le carte del processo Taylor, alcune leggi da firmare, i biglietti della partita di Ginny e le cartoline di Ron e Luna che ogni settimana gli spedivano da ogni parte del mondo ma una cosa quella mattina era diversa l’odore di sandalo e menta, il suo odore, l’odore di Draco e il cuore riprese a battere come un pazzo.

Camminò svelta attraversando tutta la sala senza degnare di uno sguardo l’uomo che si era seduto nella penombra della stanza.

Un leggero schiocco alleggiava nell’aria a intervalli regolari di circa tre minuti uno dall’altro, sollevò curiosa il viso verso la parte in cui sapeva si trovava e lo vide. Il suo viso diafano era contratto, livido di rabbia, i cappelli biondi ricadevano scompigliati sulla fronte e una chiazza di neve delimitava tutta la zona in cui era seduto.

-Malfoy, ha qualche indizio da fornire ai nostri auror per identificare chi le ha fatto questo sortilegio-

-No- rispose secco- se l’avessi non sarei venuto da te Granger- mentì Draco.

Hermione, invece, rimase stupita dal tono ancora più gelido del solito ma poi ricordò:- tra di noi non è successo niente, ricorda, niente- disse quella notte e lei scaccio i ricordi dalla mente, il suo calore dalle mani e le sensazioni che il suo cuore provò furono relegate nella parte più nascosta del muscolo.

Lontano, sempre più lontano affinché mai potesse ricordare che quella era stata la notte più bella della sua vita.

-Granger stai bene? Sembri sfasata-. Disse il biondo.

-si benissimo- rispose mentendo.

-allora da quando sei in questa situazione- disse indicando la palla di neve che colpì proprio in quel momento la spalla di Malfoy.

-due mesi-

-è successo qualcosa in particolare in questi mesi- chiese Hermione abbassando un poco il capo verso il blocco su cui prendeva appunti.

-hai tagliato i capelli- disse Draco evitando di rispondere alla domanda che il Ministro li aveva posto.

Hermione lo guardò stupita alzando finalmente il viso incontrando così i suoi occhi grigi.

-ti stanno bene- disse il biondo e nessuna palla di neve lì s’infranse sulle spalle per molti minuti, tanti minuti in cui guardò negli occhi la donna di fronte a lui.

-hai notato qualcosa di strano in questi due mesi: hai conosciuto persone nuove, incontrato qualcuno dei vecchi amici che magari ti odia, hai fatto degli sgarbi a qualcuno?- chiese Hermione interrompendo il contatto visivo, cosi che, le palle di neve ripresero a scagliarsi sul biondo.

-conosco persone ogni giorno Granger, sono un’avocato. I miei amici non mi odiano e di sgarbi ne faccio da quando sono piccolo non vedo perché punirmi ora-ammise il biondo.

-beh ti lanciano delle palle di neve, non delle maledizioni senza perdono-

-Le piacerebbe fossero maledizioni Ministro?-domando acido.

-non ho detto questo Signor Malfoy, dico che non è grave come lo vuol far apparire e secondo me sta nascondendo qualcosa- Draco si alzò di scatto scrollandosi la neve dalla giacca.

Era incazzato si capiva dalla sua espressione e dal passo a mo’ di marcia.

-guardami Granger- disse.

-guardami-

Hermione sollevò lo sguardo a sfidare il biondo che stava con tutte e due le mani sopra la sua scrivania e la guardava con astio.

-vuoi sapere cosa ho fatto in quest’anno-

-Non m’interessa Malfoy, ho chiesto cosa è successo nei due mesi in cui sei stato affatturato, non voglio...-

-ho scacciato dalla mente quella notte, ma non ci sono riuscito ogni volta che chiudo gli occhi vedo i tuoi che mi guardano. Ogni notte.

Ho cercato di trovarli sulle altre ma nessuna li ha come te, nessuna e te…sono stato con molte donne e credo che a una in particolare la cosa non sia piaciuta-.

-Malfoy-

-sta zitta e fammi finire-urlò Draco.

- ricordo quella notte, mi sentivo solo, c’era freddo e mia madre era morta da poco- Hermione spalancò un attimo la bocca.

-non sapevo-disse imbarazzata.

-era una cosa privata solo i miei amici più stretti sapevano. Comunque sono andato in un locale del centro, un locale babbano e sono riuscito a trovare tra tutte le donne che c’erano l’unica strega-.

-Malfoy non m’interessano le tue conquiste- si premurò di dire Hermione piu perche le sue orecchie e il suo cuore non volevano sentire, ma Draco ignorò le sue parole e continuò a parlare.

-ci sono andato a letto- Hermione sbuffò – ma non ho sentito niente, solo freddo tanto freddo i suoi occhi erano castani come i tuoi ma non eri tu, i suoi capelli ricci come i tuoi ma non i tuoi e poi non era una odiosa so tutto, non mi sbeffeggiava mi idolatrava. Odio essere idolatrato da persone che non mi conoscono. Così le ho detto che non ci saremmo rivisti perché non mi dava niente e lei si è un po’ offesa- Hermione alzò il sopracciglio osservando la neve che ricadeva sulla sua scrivania.

-offesa- ripeté.

-Mi ha detto una cosa sul mio cuore di ghiaccio e una litania ma non la ricordo perché mi ha schiantato-

-anche io l’avrei fatto-

-forse ti sei persa il punto della questione Granger se sto in questa situazione è colpa tua-

-mia, ma sei fuori. È solo colpa tua Malfoy evitavi di dire alle donne che le usi nessuna ti avrebbe fatto questo-.

-maledizione Granger io voglio te e non ti posso avete- urlo Draco facendola sobbalzare. –che vuoi che faccia che rimanga mummificato. Sono un uomo ho i miei bisogni-

-dovrei chiamare Harry questo è compito degli auror- disse Hermione cambiando argomento e abbassando il viso era colpa sua era lei che non poteva, lei che l’aveva rifiutato lei che l’aveva mandato via scacciato dal suo cuore per paura del giudizio. Lei era colpa sua aveva ragione lui era colpa sua.

-non osare chiamare Potter e umiliarmi più di quello che già sono-

-Io, non ho-

-certo Granger nega fino alla fine, continua-

-Ma cosa credi che solo tu hai sofferto, che solo tu soffri. Dopo quella notte per due mesi non ho fatto altro che piangere, tutti mi invidiavano, si complimentavano con me " il nuovo Ministro" ed io mi sforzavo di sorridere ma ero morta dentro, non mi sono accorta nemmeno che mi stavo uccidendo, piangevo, non mangiavo e dormivo male e poi avevo la nausea-.

Draco assottigliò lo sguardo.

-ho perso il bambino che aspettavo- i suoi occhi grigi erano ora una tempesta.

-immagino che avvisare il padre ti causasse fatica- le urlò battendo un pugno sulla scrivania facendo cadere le cornici che raffiguravano il magico trio.

-si la stessa che provo a vederti ora- rispose Hermione cercando di difendersi invano. Non aveva scusanti lo sapeva bene anche Ginny le aveva detto che avrebbe dovuto avvertire il padre del bambino, anche se ignorava chi fosse…se avesse saputo le avrebbe tolto il saluto.

-avevi detto che era meglio dimenticare la cosa-

-ho detto così perché tu non mi volevi. Tu non mi vuoi, tu mi odi che dovevo dire: pensami-.

-non capisci niente-

-Io ti amo- dissero in contemporanea bloccandosi poi a guardarsi con gli occhi sbarrati dalla sorpresa.

-tu mi ami- disse lui annullando la distanza tra i loro corpi prendendo con due dita il volto di Hermione e baciandole le labbra.

Il suo sapore il suo profumo il suo caldo corpo. Tutto quello mancava a Draco.

Il suo profumo, le sue braccia muscolose, le sue pozze ghiacciate e il cuore di Hermione riprese a battere felice.

Quando la lingua del biondo chiese l’accesso alla sua piccola bocca,, Hermione non fece resistenza, non ci riuscì e non riuscì a frenare le mani di lui su di lei le carezze sempre più audaci e i sospiri sempre più profondi. Fino alle spinte quando il suo membro entrò nella sua femminilità.

Dopo una due e tre spinte decise raggiunsero il piacere senza mai smettere di guardarsi.

-le palle di neve non ti colpiscono più- disse Hermione.

-perché il mio cuore ora non è ghiacciato, sta con la donna che ama.

E spera di starci per sempre- disse baciandole dolcemente la fronte.

SPAZIO AUTRICE.

Non so come è venuta, mi  sembrava un idea carina... che ne dite?.

   
 
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