Ok. Incipit breve e scontato. Ma credo che raccolga in se tutto il senso di questo mio breve scritto.
Torniamo a noi.
Questa mia amica, dicevo, non è la semplice ragazzina con la quale esci il sabato, scambi vestiti (che poi per noi sarebbe impossibile data la sua nanezza?, nanità?, puffolosita?) e [s]parli di qualsiasi essere di genere maschile incontrato anche per sbaglio sul pianeta terra.
No!
La mia amica è quella che mi completa,
quella che anche tramite parole poco fini mi dice che mi vuole bene,
quella che un domani, quando verrà a trovarmi a casa mia, mi despotizzerà dal mio letto, da mio marito, dai miei figli e forse, per clemenza, mi lascierà dormire sul mio divano.
Mi ama e la amo. E' strano l'affetto che proviamo l'una per l'altra.
Ma l'unico modo per dimostrarcelo è il sorriso.
Quando siamo insieme tutto si riaccende. Sorridiamo come due sceme senza capire perchè.
Lei è più grande di me di qualche mese, ma è piccolina di statura... è la mia Nana lei.
Ma non una nana qualsiasi. No!! Lei è piccola e malefica.
La mia Nana Malefica.
Un piccolo concentrato di malignità e stronzagine celato da un sorriso perfetto e da un affetto incommensurato.
E' bella. Piccola. Dolce.
E' stronza. Vendicativa. Malefica.
Eppure è perfetta così com'è.
Con le sue definizioni strambe riguardo la sottoscritta, le sue minacce riguardo la mia morte e i suoi bacini improvvisi e dolci....