Anime & Manga > BeyBlade
Ricorda la storia  |      
Autore: Akira Haru Potter    13/12/2011    6 recensioni
“Il dolore ha un sapore unico insieme a un po’ di dolce.”.
Non ricordò dove avesse sentito questa frase, probabilmente in qualche serie televisiva o film, ma in quel momento Takao non poté che esserne totalmente d’accordo.
Si era trovato a litigare – come durante i vecchi tempi - con Kai per una strategia sbagliata, architettata dallo stesso giapponese, e non facevano altro che darsi colpe a vicenda.
Sembrava tutto nella norma, urla e borbotti connessi.
Certo però che, quando in un determinato momento si era sentito tremendamente offeso e mortificato per gli insulti del russo, non si era sicuramente aspettato un bacio da quest’ultimo.
(KaixTakao)
[II Posto al "Pillole D'Ispirazione Contest"]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



----

Autore
: Akira Haru Potter
Titolo: Just like cotton candy.
Fandom: Beyblade
Pillola/e di ispirazioni scelta/e: 11. Il dolore ha un sapore unico insieme a un po' di dolce.; 18. A volte nella vita bisogna essere bastardi.
Personaggi e Pairing: Takao Kinomiya, Kai Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Professor Kappa; KaixTakao
Genere: Sentimentale, Commedia
Rating: Verde
Avvertimenti: What if; Shonen-Ai; One-Shot
Note ed eventuali dell'autore: La storia è ambientata alla fine della terza stagione, anche se le descrizioni fisiche sono della prima. Quindi è per questo che Kai ha gli occhi “cremisi” o Takao gli occhi oltremare xD. Non è una fic ‘profonda’, ma è una commedia leggera, senza pensieri, quindi spero che per questo non venga svantaggiata, anche perché è nata proprio per non essere complessa e per farsi su due risate o per sospirare un ‘Aww’ commosso! Il titolo significa: “Proprio come zucchero filato” ed è data più o meno da una frase – idiota – che Takao dirà a Kai.
Introduzione:
“Il dolore ha un sapore unico insieme a un po’ di dolce.”.
Non ricordò dove avesse sentito questa frase, probabilmente in qualche serie televisiva o film, ma in quel momento Takao non poté che esserne totalmente d’accordo.





Just like cotton candy.

Quando si svegliò dal proprio sonnellino, durante il pomeriggio di una qualunque giornata estiva, Takao si mise seduto nel proprio letto, grattandosi la lunga chioma scura mentre osservava un punto indefinito della stanza; era stato svegliato da alcuni rumori molesti, provenienti dalla camera adiacente alla propria.
Come un flash ricordò improvvisamente di come, alcuni giorni prima, i suoi pazzi compagni di squadra avessero deciso di riunirsi al vecchio team e di far tornare a brillare i Bladebreakers.
Di ciò Kinomiya non poteva che esserne contento, visto quanto gli erano mancati.
Gli erano mancate tantissimo le risate, le avventure, ma anche i litigi che sfociavano all’interno del gruppo. Erano una grande famiglia che si voleva bene, ma che non poteva fare a meno di discutere.
E certamente in quel momento vi doveva essere un’accesa discussione, perché sentì la voce di Max urlare: << Allora vedremo chi ha ragione dei due, Rei-chan! >>.
<< Come vuoi tu, Maxie. >> l’interpellato invece sembrava aver tirato un sospiro rassegnato << Ma almeno così ti convincerai di come io abbia ragione. >>
<< Ma anche no! >> poi venne sbattuta la porta scorrevole della stanza, segno che uno dei due era uscito da lì, che poi si era scoperto essere l’americano, visto che si era subito dopo fiondato nella sua camera, saltando nel letto per augurargli il buongiorno.
Sicuramente certe cose non sarebbero cambiate mai.

*

“Il dolore ha un sapore unico insieme a un po’ di dolce.”.
Non ricordò dove avesse sentito questa frase, probabilmente in qualche serie televisiva o film, ma in quel momento Takao non poté che esserne totalmente d’accordo.
Si era trovato a litigare – come durante i vecchi tempi - con Kai per una strategia sbagliata, architettata dallo stesso giapponese, e non facevano altro che darsi colpe a vicenda.
Sembrava tutto nella norma, urla e borbotti connessi.
Certo però che, quando in un determinato momento si era sentito tremendamente offeso e mortificato per gli insulti del russo, non si era sicuramente aspettato un bacio da quest’ultimo.
Aveva addolcito in modo tremendamente rapido il suo dolore, trasformandolo in un calore all’altezza del petto che gli bruciava senza fargli alcun male.
Se ne chiese il motivo, visto che era proprio davanti al suddetto, ancora intento a divorargli le labbra come se non ci fosse stato più un domani.
E a lui, sinceramente, non poteva fregar di meno del fatto che forse avrebbe dovuto fermarlo, visto che, davanti ai loro occhi, vi erano i restanti componenti della squadra visibilmente scioccati.
Però quello era il suo primo bacio, e gli piaceva così tanto che non avrebbe voluto smettere mai.
<< Mh, Kai, non ti sembra il caso di far respirare il povero Takao? >>.
Dopo un ultimo schiocco, il russo si staccò dalle sue labbra gonfie e ciliegine per le lappate.
La lingua di Kai sapeva di fragole.
<< Hn. >> e Hiwatari, ignorando la presenza di Takao che lo osservava ancora sognante, gli svolazzò la propria sciarpa in faccia, per poi dirigersi verso Rei, Max e il professore, parlando con loro di una nuova strategia per Driger.
Kinomiya, in tutta risposta, era rimasto scioccato dalla mancanza di tatto dell’altro.
Cioè, non che ora pretendesse il matrimonio: magari gli sarebbe piaciuto che quello gli avesse detto una cosa come: “Mi dispiace, bello mio, ma è stata soltanto una botta e via per sfogare lo stress.”.
Nemmeno quello, considerando meglio la frase, sarebbe stata una risposta idonea alla situazione, ma Takao avrebbe preferito mille volte quella frase che l’indifferenza di Hiwatari sull’accaduto.
“A volte nella vita bisogna essere bastardi.”.
Non ricordò nemmeno da dove avesse tirato fuori quella citazione – quel giorno ne stava facendo uscire davvero tante, come conigli dal cilindro di un mago – ma a pelle pensò che il suo amico russo avesse preso quella frase come una filosofia personale.
Solo che al posto dell’‘A volte’ vi era stato sostituito il ‘Sempre’.

*

<< Posso sapere qual è il tuo problema? >>.
Kai Hiwatari si voltò nella direzione del giovane campione del mondo.
Si erano trovati seduti sulle pedane di legno che portavano al dojo, mentre gli altri membri della squadra erano chissà dove  in giro per la casa.
Occasione perfetta per Takao per tentare almeno di capire il suo compagno di squadra.
<< Non ho alcun problema. >> esalò quello in un sussurro, mentre incrociava le braccia al petto.
<< Ah, sì? >>.
Il blader russo sospirò.
<< Ascoltami bene, Kinomiya: non ho problemi per la testa, soprattutto con te. >>
<< Sul serio? Beh, io penso invece che un problemino, noi due, ce l’abbiamo per davvero. >>
Un altro sospiro del ragazzo dai capelli bicolore.
<< Sto parlando, in particolar modo, del bacio di prima, Kai. >>
Rimasero alcuni momenti in silenzio.
<< Non ho niente da dire al riguardo. >>
<< Ah, no? Beh, secondo me invece qualcosa me la dovresti dire. >> sbottò il blader giapponese, mettendosi le mani sui fianchi << Mi piacerebbe sapere perché all’improvviso ti viene voglia di baciarmi, visto che il minuto prima mi stavi riempiendo di insulti. >>.
Hiwatari sospirò.
<< E’ stato solo un bacio, Kinomiya. >>
<< A me è sembrato più di uno, Kai. >>
<< Tutto questo non ha senso. >>
<< Non ha senso il fatto che tu dica che non abbia senso! >> asserì il ragazzo dagli occhi oltremare.
Kai si era alzato dalla sua postazione e si stava dirigendo all’interno della casa.
<< D-Dove vai? >>.
<< Lontano da te. >>
<< Non pensavo che fossi così fifone, Kai! Non ti voglio mica mangiare: voglio solo sapere perché l’hai fatto! >> cercò di fermarlo, afferrando un suo braccio, ma il ragazzo dai capelli bicolore si scostò bruscamente al suo tocco e non lo guardò negli occhi.
Takao rimase fermo, con la mano ancora alzata, intenta a stringere un braccio immaginario sospeso nell’aria, prima di prendere nuovamente il braccio di Hiwatari, così da voltarlo e attirarlo a sé.
Vide gli occhi cremisi di quello scintillare per quel gesto.
Senza volerlo fece un sorriso compiaciuto: << Potrei comprenderti se mi trovassi attraente come un cucchiaio ad un magnete, ma vorrei sentirlo direttamente dalle tue labbra. >>
L’altro sembrò ipnotizzato al movimento delle sue di labbra.
Probabilmente ripensava al contatto avuto appena un’oretta prima. E anche Takao lo faceva.
<< Perché devi sempre essere così bastardo? >> gli chiese il campione del mondo in un sussurro roco, che l’altro sembrò ignorare << Ma pur essendolo, riesci a provocarmi ferite dal sapore dolciastro, proprio come quello dello zucchero filato. >>
Hiwatari parve sorpreso, tanto da sgranare leggermente gli occhi.
<< Che romanticheria, Kinomiya. Non è da te. >>.
<< Parlare così tanto non è da te, baka. >> gli rispose a tono con un enorme ghigno, prima di coinvolgerlo in un bacio travolgente, che mozzò il fiato ad entrambi.
Rimasero forse minuti a baciarsi, finché Kai non decise che il suo orgoglio era stato infangato per troppo e scostò malamente l’altro.
Al fruscio delicato della sua sciarpa candida, seppe che il giovane dai capelli bicolore l’aveva lasciato nuovamente in trance.
Il ghigno di Takao tornò più splendente che mai.


*

<< Ragazzi, ehm, c’è qualcosa che dovreste dirci? >> chiese loro Max il giorno dopo.
L’intera squadra stava facendo colazione come sempre a casa Kinomiya.
Poteva sembrare una normale scena quotidiana, se solo non ci fossero stati gli sguardi che Takao rivolgeva ad Hiwatari, piuttosto maliziosi e sdolcinati, e le frequenti occhiatacce del russo indirizzate al campione del mondo.
Per quegli atteggiamenti, soprattutto da parte del blader giapponese, i loro compagni di squadra non potevano non insospettirsi.
<< Noi? Assolutamente niente. Tu devi dire qualcosa, Kai? >> Kinomiya ammorbidì così il nome dell’amato – perché ormai era inutile negare l’evidenza – con tono zuccherino.
<< Hn. >>
<< Sarebbe il caso di tradurlo con un: “No.”. >> intervenne Rei al posto di Kai, mangiando il proprio riso compostamente.
<< Beh, ma ieri vi siete baciati così all’improvviso! >> esclamò il blader americano con il broncio, curioso come non mai.
Dopotutto, non era mica da tutti i giorni vedere Kai e Takao darci dentro in quel modo.
Nessuno si sarebbe aspettato i due rivali per eccellenza sbaciucchiarsi senza pudore!
E poi aveva una motivazione più che valida nel voler essere informato.
<< E’ stato un assalto piuttosto piacevole, su questo non c’è dubbio. >> ghignò il campione del mondo << Altro riso, Kai? >>.
In risposta quello gli porse la propria ciotola, facendosela riempire.
Gli altri erano rimasti a bocca aperta.
<< Da quando ti comporti da brava mogliettina, Takao? >>.
<< Pfft, non so di cosa tu stia parlando. >> asserì quello alzando il naso all’aria, come un bambino viziato che vuole sempre aver ragione, per poi riferirsi nuovamente al suo trovato amore << Ehi, Kai, andiamo a sgranchirci un po’ le gambe? >>.
<< Hn. >> annuì quello leggermente, prima di alzarsi e seguire il giapponese.
Il professore, che fino a quel momento aveva deciso di rimanere in silenzio, prese parola dopo pochi minuti dall’uscita dei due: << Decisamente, c’è qualcosa che non va in quei due. >>
<< Dici così perché si stanno baciando con trasporto davanti i nostri occhi? >> ed effettivamente, dalla finestra spalancata davanti il tavolino, potevano vedere i due blader baciarsi con evidente passione.
Max stese le proprie labbra in un ghigno malizioso, prima di rivolgersi a Rei: << Visto il comportamento di Takao da mogliettina premurosa, posso affermare che il bacio donatogli da Kai ha avuto più che effetto su di lui. Perciò è grazie a Kai che ora si comportano come due fidanzatini. Quindi paga pegno, Rei-chan! >>.
Sorridendo mesto, il cinese passò la cifra pattuita al biondo americano che, in tutta risposta, aveva allargato in modo spropositato il proprio ghigno.
<< Io l’ho sempre detto che quei due sono fatti per stare insieme! >> esclamò contento quello, prima di guardare soddisfatto la scena decisiva della sua vincita.




*Note Finali d’Autore:
Il mio primo secondo posto.
Ancora non ci posso credere: con quei due idioti di Kai e Takao ce l’ho fatta!
Sono riuscita ad arrivare almeno seconda! Il mio massimo era stato il terzo posto, ma sto pian piano raggiungendo il massimo!
Mi rende felicissima, davvero <3
Questa piccolina è stata più volte modificata, ma è piaciuta e spero che piaccia anche a voi che leggete adesso! Spererei davvero in un vostro commento per sapere il vostro parere o anche solo per aiutarmi a non commettere errori!
Baci <3

Anto*
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Akira Haru Potter