C'è troppa vita in tutto quello che muore.
C’è
troppa vita in tutto quello che muore:
l’agonia di chi brucia davvero poco prima del tracollo,
disperazione.
È l’emozione di un filo sfilacciato che porta il
mio nome,
e non è giusto che poi mi resti solo rassegnazione
È la luce del
mattino, improvvisa e violenta, è sapere
che poco può restare
e che tutto si può
dimenticare.
La rivelazione che la luce ferisce invece di rischiarare,
che vorrei un buio pietoso, come una coperta di sale per
disinfettare.
Vorrei ancora sperare che
non tutto debba bruciare, che
ti potrei salvare
Perché non la voglio la disperazione, la rassegnazione,
l’agonia di chi non vuole bruciare fino a collassare
perché ho paura, paura, paura, paura
cosa rimarrebbe, di me, con tutta la vita che mi hai
fatto morire?