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Autore: more_    16/12/2011    20 recensioni
«Louis è il padre del mio bambino» dissi sottovoce con tono piatto. Mio cugino spalancò gli occhi appena sentì quelle parole e si alzò dal letto di scatto, squadrandomi.
«Chi è quella testa di cazzo?» gridò sottovoce per non farsi sentire, né da Nathan né da Anne e gli altri. Io annuii abbassando lo sguardo. Harry si abbassò verso di me e mi mise le mani sulle spalle «Dimmi che stai scherzando! Lui non può essere il padre di Nathan!»
«Secondo te non ricordo con chi ho fatto sesso, Harry? E’ lui, Louis Tomlinson. Mi piaceva, molto temo fa, peccato che lui mi abbia solo usata! Veniva al mio stesso liceo a Doncaster, e ora non ci credo che sia qui, dall’altra parte della casa. Guarda un po’ tu che coincidenza!» chiarii mentre altre lacrime di rabbia scendevano sul mio volto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Filled with sorrow, filled with pain
Knowing that I am to blame

 

«Spero di far bella figura» disse Zayn scendendo dalla sua moto mentre si trovava proprio davanti casa di Zia Anne, io ero di fonte a lui con le braccia incrociate per ripararmi del leggero venticello di metà novembre. Era passato più di un mese dall’arrivo di Louis in casa, e le cose tra me e lui andavano di male in peggio: spesso e volentieri ci mandavamo frecciatine provocatorie e insulti gratuiti, l’odio l’uno verso l’altro era stato inizialmente generato da me e io l’avevo spinto solo a comportarsi di conseguenza con i miei modi di fare, non sopportavo averlo in giro per casa, non sopportavo più tenere quel grande segreto per me. Harry mi ripeteva ogni giorno di trovare il momento giusto per dirglielo, di mettere l’odio da parte e la sincerità al primo posto, ma io non ci riuscivo, mi irritavo sempre quando ero con lui. Nathan invece adorava la sua compagnia, voleva giocare sempre con Louis, avevano un legame speciale.
«Vedrai, andrà tutto bene» rassicurai Zayn aggiustando il colletto della sua camicia bianca e poi sorrisi alzando i miei occhi verdi e puntando i suoi marroni «e poi tu e Harry avete quasi la stessa età» continuai dopo trascinando le mie mani sui suoi fianchi.
«Mi preoccupo molto per tuo figlio, insomma.. potrebbe prenderla male»  Zayn era molto agitato, sentivo le sue mani su di me tremare e continuava a torturarsi il labbro inferiore.
«Calmati okay? E’ ancora un bambino» dissi baciandolo dolcemente sulle labbra, facendole schioccare.
 Zayn nel giro di un mese e poco più era diventato una parte importante della mia vita. Un bel giorno mi aveva confessato che provava qualcosa di più oltre alla semplice cotta e mi aveva chiesto di fare coppia fissa con lui, e io avevo accettato rivelandogli che provavo gli stessi sentimenti.
Negli ultimi quattro anni non avevo trovato una persona come lui, oltre a Niall, nessuno si era affezionato così tanto a me, soprattutto dopo aver saputo che ero madre di un bambino e Zayn, invece, era rimasto pur sapendo tutta la verità.
«Chissà, forse un giorno mi chiamerà anche “papà”»  disse cingendomi la vita con le braccia, lo guardai per qualche secondo e poi scossi la testa.
«Credo che l’unico che chiamerà “papà” sarà Louis. Voglio dirglielo, è lui il padre» risposi con aria dispiaciuta a bassa voce. Zayn sopirò e poi annuì approvando quello che avevo detto.
«Hai ragione» concluse sorridendo lievemente, sorrisi anche io e mi baciò la fronte.
Poco dopo entrammo in casa, Zayn era dietro di me e mi stringeva forte la mano, mi voltai verso di lui e gli sorrisi per rassicurarlo, notai che si guardava intorno abbastanza spaesato.
«Mamma!» gridò Nathan venendomi incontro. Mi abbassai verso di lui e lo abbracciai teneramente, vidi i suoi occhi roteare verso la figura di Zayn che guardava la scena imbarazzato.
«Tesoro, lui è Zayn» dissi presentando Zayn a mio figlio che mi teneva la mano un po’ intimorito.
«Ciao» incominciò Zayn abbassandosi all’altezza di Nathan «mi chiamo Zayn, e scommetto che tu sei Nathan» continuò dopo sorridendo, mio figlio annuii e sorrise «so che ai bambini piacciono gli animali, così ti ho portato questo» disse infine uscendo dalla tasca del giubbotto un leone in miniatura. Nathan fece un grosso sorriso spalancando gli occhi e gridò un’entusiasmante “grazie” per poi scappare verso gli altri per far vedere il suo nuovo gioco.
«Non dovevi» dissi a bassa voce a Zayn mentre lui si rialzava, riprendendomi la mano.
«Ci tenevo» si limitò a rispondere alzando gli occhi su tutti gli altri, che erano seduti sul divano in salotto. Lo incoraggiai a camminare verso di loro, trascinandolo con me.
«Salve a tutti» disse imbarazzato mettendo la mano libera in tasca. Zia Anne si alzò subito dal divano e lo salutò stampandogli due baci sulla guancia, ai quali Zayn rimase un po’ interdetto, quasi sconcertato. Mi venne da ridere e poi lo presentai a tutti gli altri, che lo salutarono con una stretta di mano per uno. Notai che Zayn mandò una frecciatina a  Louis quando si salutarono, ci fu uno scambio di sguardi particolari tra loro due  che non riuscii a decifrare.
Mentre cenavamo zia Anne fece molte domande a Zayn: da dove veniva, quanti anni aveva, che scuola aveva frequentato e tante altre cose che stavano mandando in fumo il cervello del povero ragazzo.
«Siamo davvero felici che Mylène abbia trovato un ragazzo come te» concluse mia zia sorridendogli, Zayn ricambiò il sorriso e poi si voltò verso di me e mi baciò la fronte.
«Mi ritengo molto fortunato» rispose stringendomi la mano.
«Mamma! Mi sono scordato di farti vedere una cosa!» esclamò Nathan scendendo dalla sedia con un balzo e correndo verso la sua cameretta, guardai confusa Harry e lui mi fece le spallucce, dopo un po’ lo vedemmo arrivare con un foglio in mano e un enorme sorriso stampato in faccia. Lui salì di nuovo sulla sedia accanto alla mia e mi porse il foglio.
«Oggi la maestra ha detto di disegnare la mamma, papà e io..così ho disegnato te» indicò una figura un po’ strana con dei lunghi capelli scuri le braccia lunghe e le gambe corte e una specie di quadrato celeste come vestito «questo sono io» continuò puntando una figura più piccola «e questo è Louis, perché per me è come un papà» disse infine indicando l’ultima figura più alta delle altre due con una maglia a righe e le gambe lunghe.
Spalancai gli occhi e portai una mano sul petto. Harry e Zayn si voltarono verso di noi con aria preoccupata mentre Louis sembrava molto confuso.
«L’ha capito persino Nathan» disse Harry quasi a bassa voce distogliendo lo sguardo da me e mio figlio.
«Harry!» lo richiamai sbattendo il foglio sul tavolo. Nathan mi guardò male e cerco di riprendersi il foglio, ma non ci riuscì.
«Scusami Mylène, ma io non ce la faccio più. Devi dirglielo, okay? Se non lo fai tu lo faccio io!» gridò sfogandosi. Tutti avevano lo sguardo rivolto verso di noi, e mi sentii messa in soggezione.
«Harry, per favore» continuai quasi sull’orlo delle lacrime, non poteva farmi questo, non ora.
«Mi spiegate cosa sta succedendo?» chiese Louis alzando la voce.
«CAZZO LOUIS, NATHAN E’ TUO FIGLIO. POSSIBILE CHE NON TE NE SEI ACCORTO?» urlò Harry alzandosi dal tavolo. Mi sentii cadere il mondo sulle spalle, la prima lacrima iniziò a scendere sul mio viso.
 Zayn mi strinse la mano ancora più forte e guardò in malo modo Harry «Va tutto bene» mi sussurrò dolcemente. Scossi la testa e guardai Louis che era rimasto sconvolto dalla notizia, riuscivo a leggere il terrore nei suoi occhi. Mi alzai di scatto dal tavolo e corsi in camera scoppiando letteralmente a piangere. Harry mi aveva “tradito” dovevo dirlo io, non lui, era una mia faccenda, non sua.
«Mylène?» alzai gli occhi e vidi Louis proprio sotto la porta della mia camera, aveva lo stesso sguardo di prima e la voce gli era uscita tremante. Mi asciugai velocemente le lacrime e guardai in basso.
«Vai via» dissi con tono freddo e distaccato.
«E’ vero quello che dice Harry?» si avvicinò piano verso di me, io annuii leggermente e singhiozzai ancora.
«Cosa ti viene in mente se ti dico: la festa di Joyce Lambert il due giugno duemilaotto, un vestito corto nero e un caschetto bizzarro?» gli chiesi voltandomi verso di lui con il viso in fiamme, un po’ per l’imbarazzo un po’ per la rabbia.
«Tu» rispose mettendosi una mano sulla bocca «perché mi hai tenuto all’oscuro di tutto?» aveva gli occhi lucidi e la sua voce era alterata, quasi infastidita.
«Louis.. io.. davvero volevo dirtelo, solo che..»
«TU DOVEVI DIRMELO» gridò puntandomi un dito contro avanzando verso di me, sobbalzai. Nella mia stanza entrarono anche Harry e Zayn. Harry prese per le spalle Louis e lo allontanò da me mentre Zayn si sedette affianco a me sul letto cingendomi con le braccia.
«Avevo paura» singhiozzai infine chiudendomi nelle spalle abbassando lo sguardo. Louis strattonò Harry e uscì fuori dalla mia stanza, poco dopo sentimmo un tonfo secco proveniente dall’ingresso.
Abbracciai Zayn per trovare un po’ do conforto mentre davo libero sfogo alle mie lacrime, lui mi accarezzava dolcemente la schiena rassicurandomi.
«Mylène, mi dispiace» disse Harry abbassandosi verso di me.
«Vattene! Non voglio vederti più!» gridai con rabbia indicando la porta. Harry mi guardò dispiaciuto e con gli occhi lucidi, uscì dalla mia stanza.

 



______________________
Eccomi di nuovo qui, con l nuovo capitolo :D
Finalmente Louis ha scoperto tutto. Battiamo le mani a Harry u.u
AHAHAHAHAHAH
Ora siete curiosi? è.é
Se si, dovete aspettare un po' :D
Vi volevo avvisare che il primo capitolo ha superato le mille visualizzazioni, grazie mille a tutti *-*
#sempreinfissaconlegifs AHAHAH
Okay basta. CIAAAOOOOO.


 

   
 
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