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Autore: NanaBianca    18/12/2011    7 recensioni
Da grande appassionata del telefilm Buffy, voglio provare a mischiare un po' le carte per vedere cosa ne esce fuori. [NO Cross-over] [Spoiler Terza Stagione] [Damon/Nuovo Personaggio]
Klaus è partito portando Stefan con sé. Tra Elena e Damon l'intesa e l'attrazione fisica diventano sempre più potenti. Ma qualcosa sta per succedere a Mystic Falls. Summer Reed, l' attuale cacciatrice, si reca in questa piccola cittadina alla ricerca di un pugnale: l'unica arma in grado di sconfiggere Klaus.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Stefan si svegliò con lentezza provando un forte senso di disorientamento. Aveva la bocca impastata, la vista offuscata e per di più percepiva un senso di scomodità che non risparmiava nessuna parte del suo corpo.
Dopo qualche secondo realizzò di trovarsi rannicchiato sul sedile posteriore della macchina di Klaus.
Gli ultimi secondi vissuti prima di perdere conoscenza gli ritornarono alla mente accompagnati da delle spiacevoli fitte alle tempie.
Si guardò intorno, ma capì subito di trovarsi in luogo dove non era mai stato. Era una sorta di parcheggio isolato, e di fronte a lui lampeggiava la scritta di un bar.
Sentendosi ancora frastornato scese dall'auto ed entrò nel locale.
Quando mise piede in quella classica taverna dall'aria rustica, vide Klaus seduto al bancone che sorseggiava ciò che probabilmente era dello scotch. Intorno a lui: tavolini ribaltati, corpi dilaniati, chiazze di sangue e silenzio. L'aria torva dell'ibrido, che pur avvertendo la sua presenza di non si voltò a guardarlo, gli lasciò intendere l'esito di quell'avventata e assurda missione omicida.


*** ***



Elena e Bonnie parlarono per quasi tutta la notte. Elena volle sapere per filo e per segno tutto ciò che era accaduto, soprattutto le parti che riguardavano Stefan.
“Non era lo stesso Elena...Aveva uno sguardo spento, e per di più ha aggredito Alaric...” Bonnie riportò la sua versione della storia con le impressioni che aveva avuto a riguardo; per lei, Stefan, ora che girava nell'orbita di Klaus, aveva di nuovo rinunciato alla sua umanità, e non voleva che Elena si ostinasse ad amare il ricordo di una persona che era ritornata ad essere un mostro.
“Sì, ma Stefan sa del suo anello, stava solo reggendo il gioco Bonnie... è così...deve essere per forza così!” ad Elena, invece, il fatto che lui avesse attaccato Alaric era la conferma di ciò che sperava con tutta sé stessa; Stefan non aveva rinunciato alla sua umanità, ed era al servizio di Klaus solo per tenere al sicuro lei e Damon. Questo pensiero rinnovò la sua fiducia nel futuro e la fece stare subito meglio.


*** ***


Dalla finestra entrarono i primi chiarori dell'alba.
Summer e Damon se ne stavano sdraiati sul letto in religioso silenzio.
Lei, accoccolata sul suo petto, aveva esaurito tutte le lacrime di cui disponeva, ed ora non faceva altro che respirare con lo sguardo fisso in un punto indefinito.
Damon, con la punta delle dita, le sfiorava il braccio dalla spalla fino al gomito per poi risalire e riscendere con estrema delicatezza.
Summer si sentiva incredibilmente a disagio, e restava immobile nella paura di incontrare lo sguardo di Damon. Tra le tante emozioni con cui doveva aveva a che fare in quel momento, c'era anche l'imbarazzo. Non aveva mai pianto davanti a nessuno. Ricordò che quando il signor Harris morì, si chiuse nella sua stanza, si lasciò cadere dietro la porta, concedendosi due lacrime silenziose, e poi si obbligò a smettere. Quella stessa sera andò a caccia di vampiri, sentendosi più distaccata e spietata del solito. Non aveva mai pianto così tanto, ed ora si sentiva svuotata ma anche piacevolmente leggera. Il problema, in quel momento, era solo Damon; lei non aveva mai mostrato il suo dolore o le sue debolezze a nessuno, e non sapeva come comportasi, ma le parole del vampiro dettarono la scena togliendole ogni altra opzione.
“Vuoi che ti lasci riposare?”
Summer pensava che la voce di Damon, in quel frangente così inviolabile, le sarebbe risultata qualcosa di stonato e fastidioso, ed invece, con suo grande stupore, le risuonò gradevole e dolce.
Annuì pensando di aver momentaneamente scansato un attimo di tremendo imbarazzo; avrebbe solo dovuto tenere la testa bassa ed aspettare che il vampiro uscisse dalla stanza. Ma non andò così.
Damon si spostò sul fianco facendo sì che lei si ritrovasse con la schiena sul materasso. Summer continuò ad eludere i suoi occhi, ma quando il vampiro le accarezzò dolcemente il viso non poté fare a meno di guardarlo.
Il vampiro provò una sensazione con non riuscì a decifrare, ma soprattutto si sentì strano all'idea di doverla lasciare.
Accarezzò il suo volto e osservò quel sangue secco che aveva sotto l'occhio - il segno di quel taglio rimarginato - con apprensione e dispiacere.
Gli occhi si soffermarono anche sulle sue labbra. Le desiderò intensamente, ma cambiò rotta posandole un delicato bacio sulla fronte.
Summer restò impietrita e, quando lui si scostò dal suo corpo, si sentì improvvisamente raggelare.
Damon la vide trasalire e le sistemò addosso la coperta con un gesto non troppo accurato: volle farla sembrare un'azione meccanica ed istintiva.
Si alzò dal letto e cercò un ultimo sguardo di Summer prima di andarsene, ma quando questo non arrivò tempestivamente si girò e si avviò verso la porta. Solo quando Damon fu di spalle lei lo guardò provando una sensazione che le strinse il petto.
Le bastarono pochi minuti per cadere in un sonno profondo, al contrario di Damon che, entrato nella sua stanza,  non ci provò neanche a riposare; subito si riempì la vasca per smaltire un po' di stress e per interrogarsi sulle strane sensazioni che provava.


*** ***


Damon si stava abbottonando la camicia quando il campanello di casa suonò.
Subito andò ad aprire, e decisamente non si aspettava la persona che gli comparve davanti.
“Summer è in casa?” Lily gli fece un'occhiataccia contrariata, e non lo degnò neanche di un saluto. Lei non amava avere a che fare con i vampiri e, anche se non giudicava le scelte di Summer, di certo non le capiva.
Damon le fece segno di accomodarsi.
“E' qui...ma si è appena addormentata, ed anche se probabilmente sei la sua amichetta del cuore, non ti permetterò di svegliarla” l'insolenza, come sempre, era il suo marchio di fabbrica.
“Non sei nella posizione di poter fare il gradasso con me Damon, quindi ti consiglio vivamente di moderare i toni...” Lily, anche in quel caso, mantenne la solita calma e gli parlò con un tono placato e relativamente diplomatico.
Il vampiro fece una smorfia infastidita. Ne aveva abbastanza di tutte le persone più forti di lui che non gli permettevano di essere prepotente; era una falciata al suo carattere!
“Quindi cosa farai? Andrai a svegliarla, dopo che ha passato un'intera notte a piangere, solo per non darmela vinta? ” le disse con la consueta arroganza.
Lily si immobilizzò con un'espressione sorpresa.
“Summer...Summer ha pianto?” la strega era incredula.
“E' quello che si fa in questi casi...o almeno quello che fate voi donne...noi uomini siamo meno rumorosi!”
Lily si voltò in alto verso la rampa di scale. Damon sembrava serio, e lei non riusciva a credere alle sue orecchie.
“Ho bisogno di parlarti Damon...ma non qui”
Il vampiro la guardò incuriosito, poi fece una smorfia di assenso e con la mano le indicò la porta.


*** ***



Damon e Lily decisero di andare al Grill e presero posto al bancone ordinando subito da bere.
“Allora?...Cosa devi dirmi?” a Damon venne servito il suo scotch e guardò nauseato quell'assurdo centrifugato di frutta e carote che aveva ordinato la strega.
“Davvero Summer ha pianto?”
“Perché ti sorprendi tanto?...E' per caso un'automa di tua creazione?” il vampiro non riusciva mai ad essere serio, e diceva sempre qualche parola di troppo.
“Non è da lei...e soprattutto non è da lei farlo davanti agli altri...se lo ha fatto con te” si girò a guardarlo “Significa che per lei sei importante...” Lily, in quel momento, realizzò che non poteva più trattare Damon con disprezzo. Se Summer ci aveva visto del buono, allora doveva fidarsi del parere della sua amica.
Il vampiro annuì sentendosi spiazzato e vagamente terrorizzato.
Anche lei era importante per lui, ma questa consapevolezza iniziava a schiacciarlo.
“Allora Lily...Summer mi ha parlato dell'incantesimo che le hai fatto...sicura che funzioni? Abbiamo visitato già un terzo delle case e lei non ha sentito niente...” preferì cambiare argomento.
“Il medaglione può essere ovunque Damon...potreste anche trovarlo nell'ultima casa che vi resterà da visitare...statisticamente non lo esclude nulla...”
Damon per un attimo ci sperò, ma subito rinnegò quel pensiero sentendosi ridicolo.
“Beh Damon...ripasserò stasera... prenditi cura di lei!” la strega si alzò e si infilò il suo cappotto.
Il vampiro annuì, riprovando nuovamente quella strana oppressione al centro del petto che iniziava davvero ad infastidirlo.


*** ***


Damon ritornò a casa e subito si diresse verso la stanza di Summer.
Bussò leggermente, ma aprì senza aspettare una risposta. Lei stava ancora dormendo, e si avvicinò al comodino posandoci sopra il cibo da asporto che aveva preso al Grill per lei.
La osservò e con un gesto istintivo le accarezzò i capelli, ma quel lieve spostamento bastò a svegliarla.
“Non volevo svegliarti...” sussurrò.
Summer si girò nella sua direzione e lui si accovacciò per guardarla dritto negli occhi.
Lei si sentiva ancora imbarazzata e a disagio, ma lo sguardo dolce del vampiro la costrinse a rivelare ciò che aveva pensato per tutta la notte.
“Quindi è così? Oltre a non essere un mostro... sei addirittura un bravo ragazzo ...” Damon sorrise, anche Rose, in punto di morte, gli aveva detto qualcosa di simile.
“Ti sbagli...sono cattivo...e te lo dimostro subito” Damon prese il telefono dalla tasca del pantalone e le scattò una foto.
“Questo, Summer, è il tuo attuale aspetto!” disse mostrandogliela.
Summer afferrò il telefono con velocità alzando la schiena; aveva gli occhi gonfi e tutto il mascara sciolto.
“Ok. Cattivo è dire poco! Sei un essere abietto!” si sentì avvampare, ma non ebbe il tempo di riversargli addosso tutta la dovuta rabbia, perché Damon si affrettò a baciarla.
Summer ricambiò il suo bacio passandogli una mano tra i capelli, ma quando questo finì si sentì nuovamente a disagio.
Si guardò intorno e cercò subito un diversivo.
“Cosa mi hai portato?” chiese, guardando in direzione del comodino.
“Praticamente tutto quello che c'è sul menù del Grill”
“Non credi di aver esagerato?” Summer sorrise nel vedere quella montagna di pacchetti che ricoprivano il mobile, e il vampiro lo notò sentendosi soddisfatto.
“Ma se mangi per quattro persone!”
“Non è vero, e comunque vai al diavolo!”
“Ummm...il fatto che riesci ad inveire contro di me... significa che stai meglio?” Il tono del vampiro passò da giocoso a dolce nel giro di un attimo, ma lo sguardo di Summer si fece infinitamente triste.
“Significa che...sto cercando di non pensarci...”
Damon capì di aver fatto un grosso errore ad averglielo ricordato, ma subito cercò di rimediare.
“Fammi spazio” usò il solito tono dispotico, ed alzò le coperte scoprendola.
“Cosa?! No! Neanche per sogno! Lasciami in pace!” Summer era esterrefatta; cosa gli faceva credere che lo volesse ancora nel suo letto? Per i suoi gusti, si era mostrata debole abbastanza. Ma il vampiro le mise un braccio dietro la schiena e l'altro sotto le ginocchia, e la gettò sull'altra piazza del materasso.
Si sdraiò sul letto mettendo le mani incrociate dietro la nuca e Summer lo guardò allibita; Tarzan era tornato alla riscossa!
“Potresti gentilmente lasciarmi da sola?” il 'gentilmente' era ovviamente ironico.
Il vampiro scosse dispettosamente la testa in segno di negazione.
“Damon!” la cacciatrice iniziò ad arrabbiarsi bonariamente, ma il vampiro si girò sul fianco e l'attirò a sé facendo aderire i loro corpi e facendole appoggiare la testa sul suo braccio.
Summer sospirò rassegnata.
“Non farai mai niente di quello che ti dico, vero?” sussurrò teneramente, facendogli delle carezze dietro l'orecchio.
Il vampiro chiuse gli occhi ed annuì come un bambino soddisfatto delle proprie marachelle.
In quel momento Summer capì che Damon si stava prestando ad essere la sua distrazione; ed inoltre realizzò che aveva passato un'intera notte a coccolarla, e questo significava che lei non gli avrebbe mai più negato un po' di tenerezza, perché quell'antipatico vampiro se l'era guadagnata tutta.


*** ***


Klaus e Stefan misero piede nel bar di Gloria.
L'ibrido non aveva proferito parola e Stefan, anche se era curioso, non domandò nulla riguardo alla serata.
Erano le sette di sera, e Klaus si meravigliò del fatto che il bar fosse chiuso. Per un attimo venne colto da un tremendo dubbio, ma entrando nella sala notò Gloria che puliva il bancone.
La strega alzò lo sguardo verso di lui.
“Sei tornato!?”
L'ibrido non rispose e continuò ad avvicinarsi.
“Vieni...c'è una cosa che devi vedere” la strega si asciugò le mani con uno straccio e lo condusse per le scalette che portavano alla sua stanza.
Stefan li seguì in silenzio.
Quando Gloria aprì la porta, Klaus vide Katherine legata alla sedia ed imbavagliata.
“Cosa significa?”
“Credo che sia tollerante alla verbena...ha provato a scappare e...mi ha dato un bel po' di filo da torcere...” Gloria si tolse il foulard e fece vedere a Klaus il segno del suo morso.
L'ibrido si avvicinò a Katherine con un'aria torva ma piacevolmente incuriosita.
“Ahhh Katerina...tu e i tuoi giochetti...” disse osservandola nei suoi occhi carichi di terrore.
“Quanto tempo ci vuole per smaltire la verbena?”
“Due o tre giorni...dipende dalla quantità che ha ingerito...”
Klaus le afferrò il collo e lo strinse con forza.
Katherine, che già era imbavagliata, non riuscì a respirare e si sentì morire.
“Quando tornerò...mi divertirò a torturati nei modi più crudeli che si possano concepire...” Klaus lasciò la presa sul suo collo e Katherine iniziò a tossire dentro la stoffa.
“Come quando tornerai? Dove stai andando?” Gloria era preoccupata, significava che avrebbe dovuto badare a quella vampira pericolosa e instabile.
“Ritorniamo a Londra...”
Stefan, ovviamente, si sentì preso in causa e si chiese quando sarebbe finita quella dannata storia.


*** ***


Damon si addormentò, e quando aprì gli occhi si ritrovò da solo sul letto di Summer. Sentì il rumore dell'acqua e capì che lei stava sotto il getto della doccia.
Si chiese per quanto tempo avesse dormito con lei affianco, ma subito si rimproverò mentalmente per quel pensiero scemo e di poco conto.
Si alzò e si avviò in salotto dove lo attendeva la sua amata bottiglia di scotch, ma il campanello suonò senza neanche dargli il tempo di finire il primo bicchiere di una lunga lista.
Andò ad aprire e, come immaginava, si trovò davanti la strega.
Con un gesto della mano la fece accomodare.
“Vuoi dello scotch?” chiese, mostrando il suo bicchiere.
“No, ti ringrazio. Summer?”
“E' sotto la doccia...segui il rumore dell'acqua e troverai la sua camera!” i convenevoli si erano esauriti offrendole da bere; accompagnarla fino alla stanza dell'amica sarebbe stato decisamente troppo!
Lily annuì e si avviò per la rampa di scale.
Entrò nella stanza di Summer e dopo qualche minuto la vide uscire dal bagno con un asciugamano intorno al corpo.
La cacciatrice restò impietrita e poi portò il volto verso il basso.
“Mi dispiace...ti ho lasciata da sola...” asserì con titubanza. Il senso di colpa, per aver lasciato Lily da sola ad occuparsi del corpo di Kendra, non l'aveva abbandonata neanche per un istante.
“Non devi preoccuparti...so quanto sia difficile per te...” Lily, come al solito, con i suoi modi angelici, la rassicurò facendola sentire un po' meglio.
Summer annuì e si diresse verso il comò per prendere della biancheria.
“E quindi...hai pianto?” le domandò sentendosi ancora incredula.
Summer s'immobilizzò.
“Suppongo che sia stato Damon a dirtelo...”
La strega annuì e Summer si sedette sul letto accanto all'amica.
“Ho reagito come una persona normale... adesso quanto tempo ci vorrà prima che riesca a sentirmi meglio?” chiese ingenuamente guardandola con gli occhi lucidi. Summer aveva reagito alla morte del signor Harris in tutt'altro modo. Si era chiusa in sé stessa e per parecchio tempo si era sentita in un ruolo recitato, in cui nulla le veniva spontaneo e tutto era visto e vissuto con distacco. Adesso, invece, si sentiva sé stessa e se ne sorprendeva.
Lily le sorrise dolcemente.
“Kendra... ci mancherà sempre...ma con i giorni...quel dolore forte che sentiamo adesso passerà...dobbiamo solo aspettare... ma non si sa mai quanto” alla strega si riempirono gli occhi di lacrime, ma si sforzò di mantenere il sorriso.
Summer annuì “Dov'è ora?”
“L'agenzia di pompe funebri sta portando il suo corpo a New York...ed io una volta ritornata lì mi occuperò del funerale...parto adesso”
“Vengo con te...” Summer non voleva più lasciarla da sola, adesso sentiva di poter gestire la cosa senza dover scappare.
“Bene...allora ti aspetto in macchina” la strega si alzò ed uscì dalla stanza per permettere a Summer di prepararsi.
Arrivò in salotto e con un cenno del capo salutò Damon.

Qualche minuto dopo il vampiro vide Summer scendere con una borsa in mano.
“Dove vai?”
“Torno a New York per qualche giorno...” il vampiro capì subito che aveva delle questioni da sbrigare a causa della morte della sua amica, ma quella notizia lo spiazzò ugualmente.
Annuì e la vide avvicinarsi alla porta. Subito fece una faccia contrariata.
Se ne andava così? Senza neanche salutarlo?
Summer aprì la porta e si voltò verso di lui.
“Damon....Grazie!” disse sorridendo.
Il vampiro le sorrise, ma quando sentì il rumore della porta che si chiudeva una sensazione di vuoto lo pervase annientando quell'espressione. Si guardò intorno e la casa gli sembrò immensa.


*** ***


Qualche ora dopo, qualcuno bussò nuovamente alla sua porta e subito pensò che fosse lei.
Aprì e si ritrovò di fronte Elena.
“E' successo qualcosa?” chiese scostandosi per farla entrare, e soprattutto notando la sua aria cupa.
“No. Sono.. solo passata per chiederti come sta Summer...”
“Summer sta bene...”
“E' bello che tu le sia stato accanto...” la ragazza lo guardò con orgoglio. La sera prima, Damon non aveva perso tempo a correre da lei, e questo Elena l'aveva percepito con chiarezza.
Damon si sentì infastidito. Ancora quella sensazione di oppressione al petto che non riusciva a spiegarsi. Era legata a Summer, eppure quando stava con lei non la provava. Quindi erano gli altri a provocargliela; loro e quelle dannatissime congetture da vecchie pettegole!
“Cosa ti fa pensare che le sia stato accanto?”
“Non ne ho dubbi Damon...ieri eri preoccupato per lei e non puoi negarlo...”
Il respiro di Damon si fece più sonoro.
Odiava! Odiava immensamente quando gli altri gli facevano notare questo genere di cose! La sua umanità...era quello il problema! Forse stava dannatamente venendo a galla e gli altri lo stavano notando. Era snervante!
“Ok Elena. Mi hai smascherato! Sono un tenero orsacchiotto pieno di apprensione per gli altri...quando mi ricordo di non ucciderli, ovviamente!”
“Puoi dire quello che vuoi Damon...ma sono i fatti quelli che contano...”
“Come vuoi Elena...ora se vuoi scusarmi, Summer è momentaneamente partita ed io vorrei godermi un po' di ritrovata privacy...magari... standomene nudo per casa. Ah ma se vuoi restare lo stesso per me non ci sono problemi... sarei una vera carogna a privarti di un simile spettacolo!“ il vampiro iniziò a sbottonarsi la camicia ed Elena lo guardò contrariata.
“Messaggio ricevuto!” disse arrabbiata e divertita dirigendosi verso la porta.
Damon era davvero al limite della sopportazione. Nuovamente si ritrovò a notare quanto la casa gli sembrasse enorme, vuota e silenziosa senza Summer, e quella sensazione lo faceva impazzire.
Se il loro rapporto era davvero diventato così intimo come dicevano gli altri allora...era il caso di distruggerlo!




Angolino di NaNa***
Eccomi qui^^
Come potete vedere sono sempre la solita cattivona pronta a cambiare le carte in tavola! XD
Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono questa fic ed oggi un ringraziamento particolare va a tutti quelli che hanno messo la fic nelle Preferite/Ricordate/Seguite ...perché ormai avete superato la 50ina!!!Me felice *.*
Spero che il capitolo vi sia piaciuto^^
Un bacione a tutti!!!






  
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