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Autore: shadesofsunset    21/12/2011    9 recensioni
Eleanor aveva chiuso gli occhi da un paio d'ore quando uno strano rumore risuonò nelle sue orecchie.
*Wvrom Wvrom Wvrom*
Aprì gli occhi lentamente e cercò di capire da dove quello strano suono provenisse. Non notando niente cercò di riaddormentarsi.
*Wvrom Wvrom Wvrom*
Di nuovo quel rumore! Ma cosa...?
I suoi pensieri vennero interrotti da un insolito oggetto comparso davanti casa sua.
Oh mio dio, non è possibile...
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.


Come solita routine quella sera, la dolce Eleanor, si trovava davanti alla tv a guardare la sua serie preferita : 'Doctor Who'.
Fuori faceva un freddo che ghiacciava il sangue e lei si era rifugiata sotto le coperte del suo letto.
Mentre guardava il dottore e Amy Pond in una delle loro solite imprese, Eleanor fantasticava con la mente. Anche se aveva diciotto anni la fantasia non le mancava e spesso la sua parte da bambina usciva fuori, sopratutto quando si trattava del Dottore. In fondo anche lei sperava che un bel dottore venisse e la portasse via per viaggiare nel tempo.
Poi però tornava alla realtà e si accorgeva di quanto questo fosse impossibile, e di quanto la sua realtà fosse orribile.
I suoi genitori erano morti in un incidente stradale, e lei viveva con una sua zia bisbetica sempre pronta a punzecchiarla.
Per di più circa un mese fa si era lasciata con il suo ragazzo, colui che adesso veniva definito da Eleanor 'pezzo di merda'.
Qualcuno si chiederà che fine abbiano fatto le sue amiche. Bhe Eleanor era molto estroversa e non aveva problemi a farsi amiche; a due in particolare era più legata : Alexandra e Janet.
Giusto pensando a loro la sua realtà le sembrava più rosea.
Mentre seguiva con attenzione il telefilm le squillò il telefono.
Di certo a chiunque in quel momento avrebbe risposto con un bel 'vaffanculo' e poi avrebbe chiuso la chiamata, ma non di certo lo avrebbe fatto ad Janet.
Anche se svogliatamente, prese il cellulare, che era nascosto sotto le coperte, e rispose.
«Successo qualcosa?» 
In realtà non era successo niente di grave, ma anche Janet seguiva 'Doctor Who' ed essendo una ragazza un po' emotiva...
«Janet non puoi piangere perchè Amy non si mette con il Dottore!...Janet lui è un signore del tempo e non puo' avere una donna mortale! Hai capito?...Ma un cavolo!....Brava, si ci sentiamo dopo...ti voglio bene anch'io» così chiuse la conversazione, tirò un sospiro, e tornò al dottore.


Eleanor aveva chiuso gli occhi da un paio d'ore quando uno strano rumore risuonò nelle sue orecchie.
*Wvrom Wvrom Wvrom*
Aprì gli occhi lentamente e cercò di capire da dove quello strano suono provenisse. Non notando niente cercò di riaddormentarsi.
*Wvrom Wvrom Wvrom*
Di nuovo quel rumore! Ma cosa...?
I suoi pensieri vennero interrotti da un insolito oggetto comparso davanti casa sua.
Oh mio dio, non è possibile...
Lentamente si alzò dal letto e prese un giacchetto che si trovava sulla sua sedia girevole rossa. Non le sembrava molto intelligente uscire di casa con quel freddo solamente in pigiama.
In punta di piedi uscì dalla camera e attraversò il corridoio per poi andare nell'atrio e uscire fuori.
La temperatura era ancora più bassa di quello che si aspettava, ma la sua curiosità era alle stelle.
Con piccoli passi si avvicinò a quello strano oggetto. Non ci mise nemmeno un secondo a riconoscerlo; prima aveva visto bene, era il tardis.
Già proprio così, non riusciva a credere a i suoi occhi.
Si avvicinò e cominciò a toccarlo come una reliquia sacra. 
Piano piano la sua mano accarezzava dolcemente quella cabina blu.
Si trovò davanti alla porta e vide la serratura. Quella serratura dove il dottore infilava la sua chiave e apriva la porta di quella meravigliosa creatura.
Appoggiò la sua guancia alla porta del tardis, e aprì le braccia quasi provando ad abbracciarlo.
Ad un tratto la porta si aprì di colpo con una forza tale che Eleanor cadde a terra ricevendo un duro colpo in faccia.
«Ops» una voce maschile risuonò nell'aria.
«Sono desolato, permetti che ti dia una mano» 

Eleanor si toccò la testa e alzò gli occhi. Davanti a lei c'era un giovane in giacca e papillon con la mano allungata verso di lei.
Lei prese la sua mano e lui la aiutò ad alzarsi. Poi si stropicciò bene gli occhi e guardò più attentamente il giovane.
«AH!» un piccolo urlo e un balzo indietro.

«Ma tu non puoi esistere!»
Il giovane alzò un sopracciglio e le si avvicinò. 
«Ehi ehi calma, io sono quì!»
Le si avvicinò ancora di più fino a guardarsi solamente negli occhi.
«Io sono il Dottore»
   
 
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