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Autore: Dr3aDSouL    23/12/2011    1 recensioni
quanto conta per un uomo credere nei propri ideali e difendere quelle determinate cose o persone?! più della sua vita a volte...ma spesso ciò in cui crediamo, dagli altri viene calpestato inesorabilmente.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo...in balia del tempo che scorre inesorabile...vivo per miracolo dalla pressante guerra combattuta, nel nome della propria fede, nel nome della difesa di un credo, di un ideale...la sua armatura porta i segni di ciò che è avvenuto...
rotture, ammaccature...a poco a poco i pezzi cadono, mentre arranca in un deserto arido e dal sole bollente...intorno a lui distese infinite di sabbia, al suo orecchio non gunge alcun suono...
le urla di dolore che pocanzi avevano varcato i suoi timpani ora sembrano lontane anni luce...la sua spada, usata come bastone, è piena di sangue...sangue di vittime uccise per difendere ciò in cui credeva...
cosa servita a poco visto l'esito finale...ed ora e li...cammina a fatica, le forze lo abbandonano passo dopo passo, mentre il dolore delle ferite riportate si fa sempre più pressante...la sua mente inizia pian piano da impazzire...
lasciando spazio alla disperazione...fermarsi li...arrendersi...ed aspettare la morte sopraggiungere...ora non è tanto triste come scenario...è quasi una liberazione...eppure una parte di lui non molla...
sarà quell'ultimo bagliore di speranza folle che ancora alberga nel più profondo del suo animo?! ...non saprebbe cosa rispondersi...ha vissuto il passato, conosce il presente...l'incognita del futuro e solo un x senza definizione...
non può far altro che congetture...arriverà prima la madre nera che tutto mette a tacere...o la luce che gli ridarà forza e coraggio...impossibile ipotizzarlo...d'un tratto, la sua vista annebbiata dalla stanchezza, vede qualcosa che non si sarebbe mai aspettato...
in mezzo a quella landa desolata dove non cresce nulla...lui vede un piccolo villaggio...sembra essere pieno di vita e del tutto estraneo alla guerra combattuta a pochi passi...che sia forse un miraggio frutto di quell'insane caluria?! ...
c'è solo un modo per scoprirlo...animato dalle ultime forze, a grandi passi, arriva alle porte di questo villaggio...aperte, quasi ad ospitare quelli che come lui sono in difficoltà...non era un miraggio è tutto reale...
dentro la città vede persone che sorridono, bambini che si rincorrono, signore che si recano a fare la spesa...è tutto così assurdo...al punto di chiedersi «e se fossi già morto e questo fosse il paradiso in terra?!­­»
...ma le ferite gli provocano ancor più dolore...era ancora vivo...non sa spiegarsi come questo piccolo pezzo di terra si sia tenuto alla larga dagli orrori del mondo e dalla guerra...
ora la speranza in lui sembra cresciuta, e facendosi coraggio inizia ad entrare in questo villaggio...ma quando il primo piede varca la porta...qualcosa sembra mutare...le persone iniziano ad allontanarsi dalla strada centrale...
lo guardano con aria schifata...molti parlano tra di loro deridendolo...le madri portano via i figli...gli uomini serrano porte e finestre...cosa è successo?! ...perchè si comportano così di fronte ad un cavaliere stanco e ferito...
cosa potrebbe mai fargli lui di male...eppure nessuno sembra volerlo aiutare...la speranza inizia a crollare vertiginosamente...si inginocchia al suolo...chiede invano aiuto, ma nessuno gli presta soccorso...
cade a terra agonizzante...è uno straniero in quella terra, e nessuno vuole avere a che fare con lui...nella sua mente gli tornano in mente le scene della guerra...i nemici uccisi...gli scontri a cavallo...
la freccia che lo disarciona...il cavallo trucidato a sangue...i suoi amici che corrono in suo soccorso e cadono uno ad uno per difenderlo...il suo re che credeva giusto che scappa in ritirata abbandonando tutti...
l'esercito nemico che avanza travolgendo tutto ciò che incontra...la sua immane fatica nel liberarsi dalla morsa degli avversari e scappare via in direzione del deserto...le lacrime coperte dal sangue che gli sgorga dal capo...
la fuga nella notte, incurante della direzione e della meta prese...quei ricordi mai come ora sono vivi più che mai...altre lacrime scendono dal suo volto...credeva di averle consumate tutte...ma evidentemente non era così...
avrebbe voluto tanto perire per salvare almeno un suo amico...la colpa dentro di lui per esser stato la causa di molte morti è enorme...gli sarebbe piaciuto spiegare a queste persone timorose, che lui non voleva il male, anzi...
voleva creare un mondo dove tutti sorridessero e fossero felici...un eresia probabilmente...ma bisognava provarci...voleva spiegar loro che lui non aveva attaccato mai nulla, ma si era sempre difeso...
chissà se loro lo conoscevano, o se sapevano i peccati di cui si era macchiato che gli rodevano il cuore...fatto sta che nonostante la sua sofferenza, ancora nessuno gli si avvicinava a dare soccorso...
e fu così, che tra le lacrime ed una forte agonia, spirò...al centro di quel meraviglioso eden uscito fuori dal nulla, lontano dalla pazzia dell'uomo...passò qualche minuto dalla sua morte...
le persone iniziarono ad avvicinarsi...lo spogliarono della sua armatura, rubarono quel pò di denari che aveva con se, gettarono la spada...coprirono il cadavere con un telo e lo portarono via...
a pochi passi fuori dal villaggio...vi era un crepaccio di cui non si vedeva la fine...senza esitazione vi gettarono dentro il corpo martoriato del cavaliere...la cui immagine sparì lungo la discesa...tutto tacque...
fu come se quel giorno nessuno fosse entrato in quel villaggio...sarebbe finita così per lui...morto senza scampo...dimenticato da tutti, nessuno avrebbe più ricordato le sue parole, i suoi gesti, il suo cuore...
col tempo nessuno avrebbe ricordato più il suo volto, quantomeno il suo nome...sarebbe scomparso nell'oblio eterno della dimenticanza...perchè questo è ciò che tocca agli stranieri senza posto...
perchè è così che vieni considerato ed al tempo stesso etichettato da chi ti vede diverso...è facile puntare il dito contro qualcuno, molto più facile che puntarlo contro noi stessi...e per chi è straniero...
l'unica consolazione e che l'oblio arrivi presto, molto più di quanto uno pensi...!!
  
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