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Autore: Kiarachu    25/12/2011    1 recensioni
Dicembre a Metro City. C'è il compleanno di Megamind e poi si avvicina il Natale. Roxanne non sa cosa regalare all'alieno blu e chiede consiglio a Minion. Scoprirà qualcosa che renderà il loro Natale molto Magico.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era l’inizio di dicembre, e a Metro City era scesa una spessa coltre di neve. I bambini giocavano nel parco, tirandosi palle di neve, costruendo fortini per giocare alla “guerra”, e pupazzi più o meno elaborati.
 
Megamind si era equipaggiato bene per il gran freddo, inventando una sottotenuta che lo proteggeva e teneva al caldo. Anche Minion era ben equipaggiato, per evitare che l’acqua della boccia si congelasse.
E pure i robocervelli, che pattugliavano regolarmente la città in cerca di crimini minori, erano stati modificati per l’inverno.
Era comunque un periodo tranquillo, perché per via del freddo e delle tempeste improvvise, i criminali se ne stavano a casa, al caldo.
 
Così sia Megamind che Roxanne avevano del tempo da dedicare a se stessi si potevano riposare dal lavoro di difensore e reporter.
Avevano avuto anche tempo per festeggiare come si deve il compleanno di Megamind, il 10 di dicembre.
Avevano invitato tutti i loro amici comuni: il direttore Hudson, Wayne e Bernard. 
 
L’alieno blu aveva deciso di invitarli a casa sua, nell’appartamento.
Minion aveva approntato il tavolo con gli stuzzichini, bibite ecc nella stanza TV.
Il direttore aveva già visto il lussuoso appartamento, quando Megamind  aveva deciso di fargli vedere che la sua idea di avere un conto in banca aveva fruttato.
Wayne e Bernard, invece, non avevano ancora visto l’appartamento, e dopo un breve giro erano rimasti piacevolmente sorpresi.
 
“Allora…vi piace? Non ve l’aspettavate eh?”, chiese il difensore ai due, con un sorrisetto beffardo stampato  sulle labbra.
Wayne era allibito “Wow…niente male! E chi se lo aspettava! Lo sai che ti invidio? Ho una bella collezione di DVD pure io, ma non ho un televisore…così…mmmh…sarebbe divertente, ogni tanto, trovarsi qui per una serata di maratona di vari film, che ne pensi?”, finì l’ex eroe sorridendo.
 
L’alieno blu annuì “Si. Sarebbe una bella idea. E tu Bernard, che ne dici? Ti piace il mio appartamento?”, chiese all’uomo dai capelli scompigliati
Il bibliotecario era a bocca aperta, ma  si ricompose quasi subito, adottando la sua tipica espressione sarcastica “Mh…niente male…ci sono poche cose che mi stupiscono…e devo dire che il tuo appartamento è una di quelle, adesso che l’ho visto.”.
Wayne ridacchiò e disse con tono giocoso, facendo l’occhiolino “Ed io so un'altra cosa che ti ha stupito…eh, caro?”.
 
Bernard arrossì, shockato dalla sua affermazione “WAYNE! Ti prego! Così mi metti in imbarazzo. Ahem…comunque si, QUELLO mi ha stupito non poco.”, finì languidamente, guardando il suo ragazzo.
Minion e Megamind erano improvvisamente arrossiti (beh, non Minion…lui aveva fatto un espressione shockata) “Ragazzi! Non voglio nemmeno IMMAGINARE di cosa stiate parlando, quindi, per favore, smettetela!”, disse balbettando l’alieno blu.
Tutti risero e Megamind si imbronciò, ma poi sorrise come un bambino quando vide i regali.  
 
L’alieno geniale aveva ricevuto regali da tutti: Minion gli aveva regalato un nuovo set, fatto da lui, di guanti da laboratorio e da lavoro da difensore di pelle bianca e nera.
Alcuni di quelli da lavoro erano senza spuntoni e l’eroe aveva apprezzato, dicendo che avrebbe comunque continuato ad usare anche quelli con le borchie, ma che quelli erano perfetti per occasioni mondane o celebrazioni.
Roxanne gli aveva regalato una sciarpa di morbida lana, fatta da lei, nera con il suo simbolo, la saetta, alle estremità “Son sicura che ti terrà caldo, e la potrai usare quando andremo a fare qualche giro.”, gli disse sorridendo.
Era molto felice del regalo “Ma certo, mia cara! Mi piace molto, grazie!”, commentò e baciò dolcemente la sua ragazza.
 
Il direttore gli regalò un copri volante, nero con saette sul lati e le sue iniziali sopra e sotto “Ho chiesto aiuto a Minion per questo. Spero ti piaccia, figliolo. Così quella macchina sarà ancora più customizzata.”, disse sorridendo e facendo l’occhiolino al suo ex-carcerato.
Megamind fece un ampio sorriso, con gli occhi che gli brillavano per il regalo, e affermò  “Ma è bellissimo! Grazie direttore! Lo metterò sul volante appena abbiamo finito qui.”.
 
Wayne gli regalò una cosa molto utile per la sua carriera di difensore di Metro City: la tessera di appartenenza al gruppo dei Super Difensori. L’ex eroe aveva contattato il gruppo per dire che si era ritirato per…problemi tecnici (anche se non era vero, come sapevano Minion, Megamind, Roxanne e Bernard) e gli aveva detto che a Metro City c’era un nuovo eroe: Megamind.
Avevano già sentito la notizia, e volevano contattarlo dopo averlo sorvegliato per un po’, per vedere se non era un altro dei suoi piani malvagi.
 
Ma Wayne aveva tagliato la testa al toro contattandoli e dicendo che c’era da fidarsi. E così avevano mandato la tessera all’ex eroe per il nuovo difensore.
L’alieno blu era commosso e ringraziò profusamente il suo ex-rivale, dicendo che non avrebbe tradito le loro aspettative.
 
Bernard, per sdebitarsi dei generosi regali che Megamind gli aveva fatto, gli aveva regalato delle pubblicazioni molto rare che sapeva che mancavano nella enorme biblioteca dell’alieno.
Le aveva prese dai fondi di magazzino della biblioteca pubblica, chiedendo al suo capo, dopo aver spiegato la sua idea.
Il bibliotecario non aveva obiettato e così Megamind era al colmo della felicità.
Erano libri d’arte e scientifici abbastanza vecchi e difficili da recuperare, anche per uno con tutti quei contatti come Megamind.
 
Aveva ringraziato tutti profusamente per i magnifici regali, sorridendo felicemente “Molto bene, visto che Natare si avvicina, vorreste venire qui anche per quella celebrazione? Sarei molto felice.”, l’ex-criminale chiese ai tre.
Fecero tutti e tre una faccia triste “Io lo festeggerò in famiglia, con mia moglie, figli e parenti vari. Scusa, Megamind…potrei comunque venire qualche giorno dopo Natale, se ti va.”, rispose il direttore.
Mentre Wayne e Bernard dissero che lo avrebbero passato a casa di Wayne, con sua madre “Sai…non ho ancora avuto modo di far conoscere il mio ragazzo a mia madre, e lui non ha più nessuno con cui passare il Natale. Magari verremo un altro giorno, o anche a Capodanno, se organizzi qualcosa, piccol…ehm…amico mio!”, disse allegramente Wayne, correggendosi all’ultimo secondo. Sapeva quanto Megamind odiasse essere chiamato “piccoletto”.
 
L’alieno blu si incupì un poco, ma poi capì le loro motivazioni “Va bene, e probabilmente organizzerò una serata per Fine Anno. Così ci si potrà trovare in quell’occasione. Buona idea. Beh, godetevi il Natare in famiglia e ci si sentirà.”.
Detto questo finirono la festa mangiando i deliziosi manicaretti preparati da Minion e chiacchierarono amabilmente, fino a tardi.
 
Poi i tre ospiti ritornarono alle loro abitazioni, Wayne nella “Fortezza Solitaria”, con il suo ragazzo e il direttore a casa propria.
Minion, Roxanne e Megamind sparecchiarono tutto, buttarono via le varie carte e fiocchi dei regali, separandoli in vari bidoni per la raccolta differenziata – un'altra cosa che Megamind aveva introdotto a Metro City – e mettendo via i regali nei loro posti giusti.
 
Minion si ritirò in camera sua per dormire e la coppia se ne andò a letto, nella stanza di Megamind.
“Allora, campione, piaciuti i regali?”, chiese Roxanne, accoccolandosi vicino a Megamind nel letto, sussurrando la domanda all’orecchio.
“Mh mh…son tutti molto belli…son davvero contendo di essere passato dalla parte dei buoni. Se avessi saputo che avrei ricevuto più regali così, avrei cercato di passare a quel lato molti anni fa!”, dichiarò allegramente l’ex-criminale.
 
Roxanne rise “Che sciocco, e lo avresti fatto solo per i regali? O per altro?”, chiese dolcemente abbracciandolo ancora di più.
L’alieno sospirò e ridacchiò “No, se avessi saputo che ti avrei resa felice, lo avrei fatto anche per quello. Come sai già, avevo una cotta per te anni fa e…beh…penso che se mi avessi fatto capire che essere un buono valeva di più che essere cattivo, sarei cambiato per te. Sul serio!”, finì dolcemente, chiudendo gli occhi e arrossendo.
 
La reporter sorrise ed arrossì, ma lui non la vide perché era girato di schiena “Che dolce che sei, e adesso che ti conosco un po’ meglio, son sicura che lo avresti fatto. Anche perché non eri mai stato un vero malvagio. Se lo fossi stato, non avresti avuto tutte quelle premure per me o per i passanti. Posso dire, comunque che eri – e sei - un ragazzaccio ed un eterno bambino, ma alla fine quella parte di te mi piace anche adesso.”, dichiarò ridacchiando ed accoccolandosi ancora di più.
 
Megamind arrossì ancora di più a quella dichiarazione “Ehm…beh…si, in effetti ADESSO non faccio fatica ad ammettere che hai ragione. Ho conosciuto criminali che erano MOLTO peggio di me, e rabbrividisco al pensiero che sarei potuto diventare come loro, se non fossi stato “educato” al “Carcere per Criminali Dotati”. Molti dei miei zii ritenevano che un criminale può anche avere una morale, e modi raffinati, ma essere comunque un…mmh…cattivo ragazzo. E poi quando ho incontrato te…beh…come ho detto, se tu mi avessi chiesto perché ero così, io ti avrei spiegato tutto, e magari sarei diventato buono comunque, se tu mi avessi capito e mi avessi chiesto di cambiare.”
 
La reporter annuì “Hai ragione…e penso di aver avuto una…mmh…cotta per te in passato, anche se non lo avrei mai ammesso. E mi chiedo perché non ti ho mai chiesto le tue motivazioni. Forse era per il fatto che ero così arrabbiata per tutti quei rapimenti. Ma mi rendevo conto che avrei dovuto chiederti qualcosa…ma il mio risentimento verso di te e anche il mio orgoglio non mi facevano “vedere” che cos’era sbagliato. Adesso che sto cominciando a conoscerti meglio, so che cos’era che volevo sapere e so anche che non eri malvagio fino al midollo, perché comunque avevi inventato dei macchinari e delle cose che erano decisamente utili per il genere umano. Ma allora queste cose non le sapevo, anche se sapevo che era tutto uno spettacolo tra te e Wayne.”.
 
Megamind annuì “Hai ragione. Beh, è inutile piangere sul latte virsato, fortunatamente – o sfortunatamente? – altri eventi hanno permesso la nostra unione, ed il mio passaggio da criminale a difensore di Metrocity. E adesso son veramente contento. E spero che lo sia anche tu.”, l’alieno blu disse dolcemente alla sua reporter preferita.
Lei rise per la sua pronuncia scorretta “È “versato”, tesoro.”, e poi disse che era veramente contenta di come le cose fossero andate, anche se avevano rischiato di morire in quell’occasione, ma per fortuna tutto era andato bene.
 
Poi si misero più comodi, chiusero gli occhi e si augurarono dolcemente la buona notte.
Erano tutti e due stanchi per l’intensa giornata, e si addormentarono subito, avendo poi un sogno comune molto bello, grazie al LEGAME.
 
Continua…
 
  
 
 
  
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