________________________________________________________________
La ragazza alza la
cornetta del telefono compone il numero che ormai conosce a memoria ..
«ciao…disturbo?...»
«no, non ti
preoccupare non sto facendo nulla…»
«nemmeno io…sono
sola soletta in casa»
«Come sola?»
«eh si, i miei non
ci sono e non hanno chiamato nessuno…»
«ah…mi piacerebbe
essere li..»
«vuoi venire?»
«non vorrei dare
noia»
«io ti avevo
chiamato per chiederti se volevi venire a dormire qua…»
«dici sul serio?»
«si…la donna delle
pulizie viene domani mattina alle 9…basta che vai via prima del suo arrivo»
«ok…sei sicura?»
«certo»
«ok allora arrivo
tra un oretta»
«va bene…a dopo
amore..»
«a dopo piccola
mia»
il suono metallico
del citofono si spande per il soggiorno della casa, la ragazza dai lunghi
capelli tinti va ad aprire la porta in preda al panico…
«si?»
«sono io…»
«il secondo piano
con l’ascensore»
Il portone si apre
e il ragazzo dai capelli tinti di nero entra nell’atrio del condominio, chiama
l’ascensore e sale al secondo piano.
Vede la sua
ragazza sulla soglia, con dei pantaloni di un tony grigio e un golf nero che
nasconde una maglietta aderente nera.
L’ascensore si
apre e lei vede il suo ragazzo uscire con uno zaino il suo cappotto nero e i
suoi capelli pieni di jel. Vede i suoi occhi azzurri e dolci che la guardano
felici.
Si avvicinano, lei
gli da un bacio sulla bocca gli prende lo zaino e lo poggia su una panca, poi
sorridendo gli da un secondo bacio più profondo del primo. Gli fa fare il giro
della casa finche lui non tira fuori dal suo zaino shinig e si sistemano in
salotto a guardarlo.
La luce abbassata,
il film che prosegue, due scatole per la pizza vuote e una lattina di birra per
terra. I divani gialli appena puliti e due ragazzi abbracciati.
Il braccio di lui
passa dietro la vita di lei, che appoggia la testa sul petto del suo ragazzo
terrorizzata.
Finito il film la
casa è buia e silenziosa, si guardano negli occhi… quegli azzurri di lui
incontrano quelli verdi di lei, per alleggerire l’imbarazzo che provava la
ragazza esclama:
«complimenti!bel
film da farmi vedere di notte!»
«era tutto
calcolato, volevo farti paura…»
La ragazza prende
le scatole vuote della pizza le porta in cucina le butta insieme alla lattina,
poi torna in salotto toglie il dvd e spegne la televisione, poi si volta con
una faccia interrogativa
«che si fa?»
«hai sonno?»
«non lo so…»
«dove dormi?»
«dormiamo?»
«dormiamo»
«o in camera dei
miei ma non mi sembra il caso o in camera mia ma temo che non sia saggio o in
salotto»
«vada per il
salotto…»
Lei si dirige
verso camera sua, prende un cuscino e una coperta con stampato sopra una luna
piena che si affaccia sul mare notturno calmo e tranquillo.
«ho preso solo un
cuscino…forse non basta…»
«basta non ti
preoccupare»
«ok…»
Lei si avvicina fa
spazio, mette il cuscino di morbide piume e si accoccola vino a lui.
«vuoi dormire?»
«non lo so»
«non devi
preoccuparti»
«non lo so, è un
occasione che capita una volta ogni mai…»
Il silenzio si fa
pesante lui avvicina la sua faccia e la bacia un bacio profondo che fa capire
che lui la desidera da tempo.
«scusa…»
«di che»
«il bacio non è
stato molto dolce»
«è stato
bellissimo»
«hai il respiro
affannoso…sei agitata?se vuoi ci mettiamo a dormire…»
«no non voglio…»
Lei gli prende la
mano e la porta verso il suo cuore
«che fai?»
«voglio farti
sentire una cosa»
La mano di lui
sente dentro al dolce petto di lei un cuore che batte forte, quasi impazzito
«è il tuo cuore?»
«si…»
«hai paura?»
«si…tanta»
«è normale…»
Lui la bacia ancora, stavolta più dolcemente è un bacio
profondo ma dolce la mano di lui scende sotto la maglietta e incontra le pelle
calda di lei.
Lui si toglie la
maglietta e lei comincia ad accarezzare il suo petto, si fa baciare e lui in
fine le toglie la maglietta.
Un reggiseno di
pizzo nero leggermente imbottito, nuovo, messo per l’occasione
«ci avevi
pensato?»
Dice lui guardando
il corpo semi nudo della ragazza
«si…me lo sono
scelto apposta»
Lui le sorride lei
ricambia, si baciano ancora e ancora e ancora finche senza neanche accorgersene
la ragazza è rimasta con gli slip di pizzo e basta lui mostra boxer neri
semplicissimi e la guarda, è titubante tutto è stato perfetto lei era
rilassata ma lui ha paura di farle male,
di rovinare l’atmosfera
Lei capisce perché
è preoccupato e gli mette una mano sul cuore anche il suo batte più veloce del
normale, sorride, abbassa le mani agli slip se li sfila e li butta giù dal
divano lui la guarda stupito e felice senza muoversi.
«non so che devo
fare…»
Lui capisce che
non può farsi condurre, allora si sfila i boxer e comincia ad accarezzarla, poi
la bacia partendo dalla fronte fino all’ombelico poi scende ancora un fremito
di piacere corre lungo la schiena di lei, lui risale fino alla bocca la bacia
poi si porta sopra di lei, la bacia di nuovo con dolcezza, dopo pochi
secondi sente un dolore e adora quella
sensazione, si sente parte di lui, lo sente dentro di se fino a che un piacere sconfinato non si impossessa di lei allora lo
sente uscire e accasciarsi al suo fianco mette le mani sotto la coperta e poi
l’abbraccia.
Gli da un bacio
dolcissimo sulla gota rossa e le sorride
«grazie» dice lei
«di che?»
«di avermi reso la
ragazza più felice della terra»
Un pesante
silenzio si impossessa della stanza lei è tranquilla felice senza nemmeno una preoccupazione
«ti amo»
Queste due
semplicissime parole, importanti, significative, difficili, azzardate, dubbiose,
rompono il silenzio in maniera particolarmente forte.
«c-cosa?»
«ti amo…»
«…»
«mi sembrava il
momento giusto per dirtelo, mi hai reso felice dalla prima vota che ci siamo
visti, sei speciale e stanotte è stata la cosa più emozionante della mia
vita…sei insostituibile…»
Lei era sconvolta,
felicissima, ma sconvolta
«anche io… ti
amo…dio non l’ho mai detto a nessuno…io ti penso dalla prima volta che ho visto
i tuoi occhi e stanotte è stata la cosa più dolce che potevi regalarmi, sei e sarai
sempre nei miei pensieri»
Si girano ancora
nudi sotto alla coperta che ormai profuma di loro si guardano negli occhi, si
baciano, a lungo e dolcemente fino a quando non si addormentano l’uno nelle
braccia dell’altro
Quello che rimane
della notte passa rapidamente e il sole fa capolino, la sveglia di lei suona e
gli fa capire che non era un sogno…
«amore?»
«mmmh…»
«devi alzarti…»
«mamma non voglio
un lavoro»
«ihihihi…piccolo?
Amore mio?»
«emh? Si, ci sono,
sono sveglio…»
Il loro occhi si
intrecciano e al ragazzo gli viene dato il più bel bacio di buon giorno che si
possa desiderare
«ti amo»
«ti amo»
Sorridono. Lei si
alza mostrando il suo completo di pizzo nero, si mette un golfone va verso il
bagno
Dopo pochi secondi
torna di corsa da lui bianca come un cencio
«io sarò in
cinta?»
Il ragazzo diventa
viola
«cosa?»
«non abbiamo usato
il preservativo!sarò in cinta!»
«shhh… si che
l’abbiamo usato, ci ho pensato io per evitare l’imbarazzo…»
Lei riprende
colore, anzi diventa rossa
«sul serio?ah
ook…»
«non ti
preoccupare…»
«sei un angelo»
«e poi si
chiamerebbe o marta o Filippo…»
«chi?»
«il bambino che
sarebbe nato!»
Lei gli tira una
cuscinata e torna in bagno a finire di lavarsi pensando che nessuno dei due
nomi gli piaceva, cosi decise di urlare:
«sbaglio! ELISA o
ANTONIO!»
I due si mettono a
ridere
Dopo mezz’ora
erano sulla soglia della casa e si salutavano, un bacio diverso da tutti gli
altri, un bacio che dava inizio ad una storia seria, una senza segreti, dove ci
si mette in ballo tutto, dove si ama fino all’ultimo, un rapporto di grado
superiore e bisognava parlarne con i genitori perché le cose serie hanno bisogno
di essere fatte alla luce del sole oltre che sotto la luna…
_______________________________________________________________