Note dell'autore: è il flusso di
pensieri di Petunia la notte del 31 ottobre 1980, mentre cerca di far
addormentare Harry, cantandogli la ninna
nanna di Brahms, la quale accompagna il corso della storia. Ho cercato di
evidenziare il contrasto tra il suo perbenismo e il mondo della magia, il dolore
per la morte di sua sorella, il suo difficile rapporto con lei e la promessa
fatta a Silente di far sentire Harry a casa. Non so se è un po’ troppo “buona” la
sua rappresentazione, però in fondo è come ho sempre immaginato Petunia, ho
cercato di calarmi nel suo “punto di vista assolutamente babbano” il più
possibile (perché io sono magica, come ha
detto Pottermore xD ). Petunia è una persona affettuosa nei confronti dei
bambini piccoli e di Dudley, nel corso dei libri è sempre lei l’unica a compiere
le pochissime gentilezze riservate ad Harry, per cui spero di avere
interpretato bene la sua contorta figura. Spero vi piaccia! Buona lettura!
Noticina: ci
sono alcune frasi in cui si rivolge direttamente a Harry e una in cui si
rivolge a Lily. Possono essere intese sia come un pensiero, sia come frasi
dette ad alta voce!
Nella Fine il Principio
“Lullaby and
goodnight,
with roses bedight,
With lilies bedecked is baby's wee
bed…”
“Lilies”…
Perché ho scelto di cantargli proprio
questa ninna nanna?
Trattengo le lacrime. Non devo
piangere. Non davanti a lui.
Continuo a cullarlo.
Domani cercherò una foto della tua
mamma, piccolo Harry, la metterò sul tuo lettino, così lei potrà vegliarti. E
dormirai.
Che notte... meno male che avevamo ancora
la vecchia culla di Dudley nel ripostiglio.
“…Lay thee
down now and rest,
may thy slumber be blest,
Lay thee down now and rest,
may thy slumber be blest...”
Cielo. Non sentivo parlare di incantesimi e di Lily da tantissimo
tempo ormai, è assurdo dover riprendere i contatti con quell’universo nella “notte
delle streghe”. La vita ha proprio uno macabro senso dell’umorismo...
Odiosi maghi, odioso mondo della
magia, perché mi fanno questo?
Prima la magia ha sempre oscurato la
mia esistenza agli occhi di mamma e papà, adesso mi strappa dalle braccia mia sorella
e mi lascia con questo neonato tra le braccia.
Ha ragione Vernon, sono solo degli
esseri folli. Come si può pensare di lasciare un bambino così, in una cesta,
davanti ad una porta? Nemmeno una parola di conforto, nemmeno qualcuno che ci
spieghi per bene come si siano svolti i fatti, come ci dovremmo comportare.
Solo la fine di una vita e il
principio di un’altra.
Solo una stupida lettera di
quell’Albus Silente.
Ciò che ha scritto rimarrà per sempre impresso nella mia
mente.
“Tua
sorella ha fatto da scudo col suo corpo, si è sacrificata per lui. Ha imposto su
Harry un’antica magia...”
“Lily e
James sono morti per salvarlo”.
Il mio respiro si blocca di nuovo. Non posso ancora
crederci. Sono dei maghi, possono fare qualunque cosa! Non è possibile morire
così da un momento all’altro. Non in quel
modo.
Possibile che esista un incantesimo di morte e non uno di
vita?
Stringo Harry tra le mie braccia e continuo a cantare, trattengo
a stento i singhiozzi.
“…Lullaby and good
night,
thy mother's delight
Bright angels around,
my darling, shall guard…”
Come piange questa piccola creaturina, è come se Lily avesse
trasmesso la sua vita in lui. Non ho mai visto nessun neonato disperarsi con così
tanta forza. Per fortuna Dudley dorme, non si è accorto di nulla il mio
bambino.
“…They will guide thee from harm,
thou art safe in my arms
They will guide thee from harm,
thou art safe in my arms…”
Rimarrai al sicuro tra le mie braccia, Harry, te lo prometto.
Sarai al riparo da quel mondo crudele e incosciente. Non ci sarà più nessun
“mago oscuro”. Non ci sarà più alcuna magia nella tua nuova casa.
Sì, sarà questa la tua nuova casa, come ha scritto
quell’Albus...
“Finché Harry può chiamare ‘casa’ il posto dove vive un consanguineo
della madre là non può essere toccato e colpito nemmeno da Lord Voldemort. Sei
l’unica sua parente, Petunia.”
Dovremo proteggerlo da qualcosa che nemmeno conosciamo,
pazzesco.
Cosa gli racconteremo quando crescerà? Cosa diremo? Che i
suoi folli genitori sono morti per combattere un’insulsa “guerra magica” invece
di badare a lui? Che si erano schierati contro un essere crudele e malvagio?
Gli parleremo di maghi, incantesimi e maledizioni senza perdono?
E cosa diranno le persone quando vedranno questo bambino? Come
spiegheremo la sua presenza e la sua strana cicatrice? E se Harry cominciasse a
fare delle piccole magie?
Niente sarà più come prima.
Dovremo iniziare una nuova vita io e te, Harry. Una vita
fatta di bugie.
Una vita di sotterfugi.
Santo Cielo, che notte.
Soffro ancora silenziosamente, tento ancora di cacciare
indietro le lacrime.
Perché continui ad urlare, Harry?
Dormi, Harry. Ti prego.
“…Good evening, good night,
covered with roses,
With tiny fingernails hidden,
slipping under the blankets,
Tomorrow morning, if God wills,
you will wake again
Tomorrow morning, if God wills,
you will wake again…”
Come sono belli i tuoi occhi, Harry. Belli e terribili.
Uguali ai suoi.
Un ricordo costante di lei e del mondo da cui sono sempre
stata esclusa.
Un ricordo costante delle cattiverie che ti ho fatto, Lily.
Non sono mai stata una vera sorella. Finché eri viva ho
sempre nascosto l’affetto che provavo per te. L’ho sempre annegato nel rancore,
nel livore, nell’invidia. E adesso è troppo tardi per rimediare. Non sono mai
stata brava a cogliere il momento giusto. Eri tu quella impulsiva, quella
coraggiosa... non io.
Dio, quanto mi manchi adesso, Lily.
Come sono stata sciocca, Lily.
Potrai mai perdonarmi,
Lily?
“…God evening, good night,
watched over by tiny angels
Who show the little
Christ Child's tree in dreams...”
Finalmente Harry ha smesso di piangere. Mi guarda
incuriosito adesso, protende le sue mani verso di me. Mi stringe un dito con la sua piccola mano. Com’è
forte la sua presa, sembra quasi che non voglia lasciarmi più. Gli
accarezzo i capelli teneramente.
Gli angeli da lassù veglieranno su di te, Harry, insieme a mamma
e papà. Dormi adesso, piccolo,
dormi.
“...Sleep now, blessed and sweet,
look at dream's paradise
Sleep now, blessed and sweet,
look at
dream's paradise…”
Ecco, finalmente il sonno cala sui suoi occhietti stanchi,
lentamente le sue palpebre si chiudono. Lo poggio delicatamente sulla culla e gli
rimbocco le coperte. Lo guardo un’ultima volta. Sembra sereno. Sorride.
Dormi, Harry.
Dormi e non pensare.
A coloro che sono giunti fin qui: grazie! Se voleste lasciare una recensione, anche piccina picciò, ve ne sarei davvero grata, anche se è solo per dirmi di non tediarvi ulteriormente con cose del genere.
Ultima cosa:
forza team Grey’s Anatomy! *sventola bandierina*