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Autore: MarchesaVanzetta    29/12/2011    1 recensioni
Io e Airlys siamo tornate a sfidarci!
Bene, questi sono i 30 prompt di Fanworld sui quali abbiamo scritto degli slice of life di... hem difficile dirlo xD
Vanno dalle quaranta alle cinquanta parole, più o meno. Dovevano essere quaranta ma poi abbiamo cambiato per motivi tecnici :D
Trenta momenti della vecchia generazione, quindi.
Dedicata a Airlys, come sempre.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Airlys' Challenge'
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 [Foglie gialle; James Potter, Sirius Black]

Un ragazzo dai disordinati capelli neri sedeva sulle rive del Lago Nero, fissando il lento cadere delle foglie gialle che sporcavano la superficie del lago.
“Non siamo così anche noi, Ramoso” lo rassicurò Sirius, mettendogli un braccio intorno alle spalle.
 

[Paura del buio; Minerva McGranitt, Pomona Sprite]

Pomona odiava l’oscurità, temeva ciò che non sapeva o che non poteva vedere. Al contrario suo, che si vestiva di buio.
“Stai tranquilla, non ti può far niente” cercò di calmarla.
“Grazie di esserci sempre, Minnie” bisbigliò riconoscente.
 

[Università; Severus Piton]

Non chiedeva tanto: poter avere una vita normale, essere all’università e non in un castello pieno di magia a progettare di uccidere persone. Avrebbe voluto lamentarsi dei professori, studiare disperatamente per gli esami e avere affianco a sé Lily.
Solo questo.
 

[Coperta; Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde; Slash]

“Salazar, cosa ci fai qui? È tardi…” gli disse Godric, dopo averlo trovato vicino al lago, coperto solo dal mantello leggero.
“Penso” rispose laconico.
Senza dire una parola il biondo avvolse entrambi nella coperta e, baciatolo, si addormentò sulla sua spalla.
 

 

[Sito web; Albus Silente; AU]

“Signore, questo sarebbe il sito web dell’istituto… va bene?” chiese il tecnico. Silente era un uomo influente e la sua scuola l’orgoglio della nazione, ma era comunque un vecchietto probabilmente incompatibile alla tecnologia…
“Perfetto. Arrivederci” lo congedò, continuando a giocare col drago sullo sfondo.

 

[Cosplay; James Potter, Peter Minus; Slash, AU]

“Peter? Cosa sarebbe quella cosa che indossi?” domandò sospettoso James, fissando la mise dell’amico.
“Oh niente, un vestito da Sailor Moon. C’è la fiera del cosplay, domani…” rispose.
“Forse è meglio se lo togliamo, nevvero?” disse James, avvicinandosi sempre più…
 

 

[Attentato; Lucius Malfoy, Narcissa Black, Severus Piton]

“Severus! Narcissa! Chiunque si trovi qui! Chi è stato?!” gridò Lucius fuori di sé, vagando per la sala comune.
I due amici si dileguarono in fretta, consci dell’ira provocata dal loro attentato ai capelli del biondo con una pozione colorante fucsia.

 

[Servizio in camera; Remus Lupin, Sirius Black; Slash]

“La diciassette ha chiesto nuovamente il servizio in camera!” sbuffò il proprietario dell’hotel.
“Tranquillo, vado” si offrì Remus, conscio di quale servizio in camera gradisse l’ospite.
“Sirius! Ancora?” chiese fintamente seccato il licantropo, prima di fiondarsi sulle labbra del fidanzato.
“Sai? Amo i tuoi lavoretti estivi…” mugolò.
 

[Amici di letto; Lucius Malfoy, Severus Piton; Slash]

C’era stato un tempo in cui pensava che essere amici di letto fosse come essere amici di banco: bisognava voler bene al bambino vicino a te.
Adesso per Severus era chiaro che era solo l’ennesimo modo per essere fottuto da Malfoy.
 

[Pigiama; Lily Evans, Molly Prewett; Femslash]

“Lo so! È rosa, ha su un orso, è ridicolmente infantile ma… mia mamma mi ha costretta a portarlo e…” sbottò Lily, in imbarazzo per quel pigiama orrendo.
“Tranquilla amore, si può sempre togliere…” le disse Molly, baciandola sul naso.
 

 

[Telefilm; Lily Evans, Petunia Evans]

“Lily, spicciati, inizia il telefilm!” gridava sua sorella nei pomeriggi d’inverno, quando entrambe tornavano a casa da scuola.
Ora che lei tornava a casa solo per le vacanze quell’abitudine si era persa, così come molte altre.

 

[Popcorn; Remus Lupin, Sirius Black; Slash]

“Amore?”
“Sì?” sbuffò Remus, stanco delle continue domande di Sirius. Decisamente, non avrebbe dovuto portarlo a casa sua.
“Perché hai le granaglie per uccelli?” chiese, indicando i chicchi di mais.
“Per fare il pop corn” spiegò in fretta.
Gli occhi di Sirius si illuminarono.
“Dove lo compriamo a Diagon Alley?”

 
[Candela; Minerva McGranitt, Pomona Sprite; Femslash]

“Ecco fatto. Vedi? È semplice” disse Minerva, trasfigurando una candela in rosa e porgendola a Pomona con un unico gesto fluido.
“Farai la prof di trasfigurazione da grande, Minnie!” pronosticò la morbida Tassorosso.
“Spero proprio di no!” rispose ridendo Minerva.
 

[Abito da sposa; Lily Evans, Molly Prewett; Femslash]

“Ho sempre desiderato indossarne uno” sospirò Molly, fermandosi davanti un negozio per spose.
“Lo indosserai al nostro matrimonio!” disse risoluta Lily, stringendole la mano e pensando già a quanto sarebbe stata bella la sua Molly avvolta nel bianco.
 

[Cappuccino; Mr Evans, Horace Lumacorno]

“Mi scusi, potrei avere un cappuccino?” chiese sommessamente il signor Evans, a disagio all’interno dei Tre Manici di Scopa.
“Prego?” chiese cortese Rosmerta.
“Una burrobirra” lo salvò Lumacorno, con già la lussuria negli occhi.
 

[Scarpe col tacco; Lily Evans, Narcissa Black; Femslash]

“Morgana, non è possibile! Come fai a camminare su questi trampoli?!” chiese Lily, di nuovo per terra. Ancora non capiva perché la sua fidanzata avesse voluto insegnarle a camminare sui tacchi.
“Perché sabato prossimo c’è la festa di Epona. E sarai perfetta” rispose Narcissa, pensando allo stupore dei genitori nel vederla.
 

[Lenti a contatto; Minerva McGranitt, Poppy Chips; Femslash]

“Vedi Minnie? Con queste lenti babbane sei bellissima!” le disse Poppy, dopo averle fatto indossare le lenti a contatto che le aveva spedito sua cugina.
“Ammettilo, me le dai solo per evitare di prestare attenzione a dove lanci i miei occhiali, la notte” insinuò Minerva.
“Forse” ammise ridendo la ragazza.
 

[Statistiche; Lily Evans, Narcissa Black; Femslash]

Era statisticamente impossibile che a lei arrivasse la lettera per Hogwarts.
Era statisticamente impossibile che lei finisse a Grifondoro.
Era statisticamente impossibile che lei si innamorasse di Narcissa.
Al diavolo le statistiche! pensò Lily, abbracciando la bionda.
 

 

[Sogno irrealizzabile; Horace Lumacorno]

Aveva sempre voluto essere un mecenate, avere intorno a sé le più brillanti menti del mondo, essere ricordato da loro come un amico.
Eppure, ai primi tentativi di Lumaclub falliti, Horace sembrò gettare la spugna: forse era un sogno irrealizzabile…

 

[Gesto di pace; James Potter, Lucius Malfoy; Slash]

“Stanza delle necessità, dieci in punto. L.M.”
Con quel biglietto in mano, James si era avvicinato alla porta del settimo piano.
Due labbra fredde si mossero subito sulle sue, per poi staccarsi.
“Questo sarebbe un gesto di pace, Malfoy?” chiese
“Come ti pare” ripose, baciandolo ancora.

 

[Bambino inatteso; Severus Piton]

Sapeva di essere stato un bambino inatteso, non voluto. Una disgrazia per il padre, la madre, se stesso.
Già l’inizio della sua vita era stata segnata dal disastro e dal dolore, come poteva ora non inchinarsi a quel padrone orribile e potente?
 

[Carrello della spesa, Arabella Fig; Het]

Arabella spingeva il carrello della spesa, allungandosi a prendere dagli scaffali ciò che le serviva. A volte rimpiangeva il modo magico, ricordando di come sua mamma facesse tutto con fluidi movimenti del polso. Ma al sorriso del cassiere tornava coi piedi per terra e il cuore tra le nuvole.
 

[Responsabilità; James Potter]

Responsabilità. Faceva scorrere quella parola sulla lingua, cercando di carpirne il significato. Suo padre gliel’aveva ripetuta milioni di volte, quella parola.

Annoiato, andò fuori a volare, lasciando i compiti intatti e la stanza in un caos eccezionale perfino per lui.

 

[Fratello; Gideon Prewett, Fabian Prewett; Slash]

Le sue labbra andarono a posarsi lievi su quelle identiche dell’altro, assaporandone la consistenza e l’aroma. Si staccò col cuore in gola per sussurrare –o sentire sussurrata?- quell’unica parola…
“Fratello”
 

[Lampione; James Potter, Remus Lupin, Sirius Black; Slash]

James, attaccato al lampione, continuava a cantare stonato, completamente ubriaco.
Remus, l’unico abbastanza sobrio, cercò di staccarlo da lì, e lo fece sedere accanto a Sirius. Tornò dai due dopo aver recuperato Peter ma non appena li vide avvinghiati desiderò solo aver bevuto molto, molto, molto di più.
 

[Fatica; Peter Minus; Slash]

Odiava correre, con tutto se stesso.
Odiava sudare, puzzare e dover fare la doccia insieme a altre persone.
Ma se alla fine della corsa per attirare Piton in trappola c’era il sorriso soddisfatto di James, poteva anche fare un’eccezione.
 

[Competizione; James Potter, Lucius Malfoy; Slash]

Tra Grifondoro e Serpeverde c’era sempre stata una sana competizione. Ma da quando gli occhi di James e Lucius si erano incontrati per la prima volta, Hogwarts venne sconvolta. Arrivarono a competere addirittura sulle conquiste amorose e quando erano diventati l’uno la preda dell’altro, non si erano tirati indietro.
 

[Chat; Remus Lupin, Sirius Black; Slash, AU]

MesserLunastorta, all’alba delle tre e ventisette di notte, ancora lo stava importunando in chat, raccomandandogli di studiare e fare i compiti. Sbuffando Sirius digitò i suoi saluti e li inviò.
Scrisse poi altre due parole –quel ti amo sospeso da giorni- e ,chiudendo gli occhi, inviò.
 

[Cannolo; Remus Lupin, Sirius Black; Slash]

“Eddai, provalo! Te l’ha mandato tua zia dalla Sicilia! È ancora caldo…” lo stuzzicò Remus, tentando di fargli aprire la bocca.
“Mi vuole morto, quella strega!” esclamò.
Quando però il licantropo iniziò a leccare voluttuosamente la crema del cannolo, Sirius si mostrò subito più interessato…

 

 

[Orologio; Peter Minus]

Quell’orologio apparteneva alla sua famiglia da generazioni, e ora era tempo che lo avesse anche suo figlio.
“Tieni Peter. Onora la famiglia” gli disse sua madre, consegnandolo.
Fu con quell’orologio in tasca che condannò James, Lily, Sirius e Harry.
Fu quell’orologio che lanciò lontano nel Tamigi, per non dover portare quel peso fastidioso . Quello della sua coscienza.

  
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