Capitano.
Ecco come amavamo chiamarti.
Ci piaceva l’idea di essere tuoi “amici”.
Ero sempre il primo, quando si trattava di radunare la Banda per ascoltare tutti insieme un nuovo racconto o vivere un’altra delle nostre avventure.
In quei momenti riuscivo perfino a sentirmi “a posto”, non il più piccolo, il più goffo.
E ora che sei partito per l’ultimo viaggio, cosa mi rimane?
Ci sono solo i ricordi di storie fantastiche e grandi imprese forse mai compiute.
Ma non dimenticherò.
Sono semplicemente un ragazzino di dieci anni, ma almeno questo posso promettertelo.
Perché vivere nel cuore di chi resta è non morire mai.
§ NdA:
Vi chiederete perché ho aggiornato così presto,
*voce fuori campo: ceeeeerto, tu speraci*
Ah, be', l’ho fatto per un semplice motivo: augurarvi un felice anno nuovo, a tutte voi, ragazze mie (e ragazzi, secondo le ultime novità). Sono contenta che la raccolta continui a piacervi, anche se l’autrice lascia un po’ a… ehm… desiderare… =D
Bene, e con questa drabble su Robin dopo la morte del capitano chiudiamo, almeno per quest’anno. Baci e auguroni a tutti! *.*
-Emma