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Autore: shesmara    03/01/2012    3 recensioni
Mi chiamo Arizona, ma tutti mi chiamano Nixie.
Sono una tipa che passa abbastanza inosservata tra le tante bellezze platinate che inondano la nostra scuola.
Ma amo Nick, il più bel ragazzo che abbia mai visto. E vorrei tanto che si accorgesse davvero di me, e non mi vedesse solo come l'amica sfigata del fratello sfigato.
Farei qualsiasi cosa per far si che Nick si accorgesse che esisto anche io. Persino esprimere desidere alle 11:11.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1.

Apro gli occhi, appena sento il mio cane che mi sta leccando tutta la faccia.
Buongiorno anche a te, Stitch!”
Si, il mio cane si chiama Stitch come il mostricciatolo del cartone, Lilo e Stitch.
L'ho chiamato così perchè quando i miei genitori lo portarono a casa stavo guardando proprio quel cartone e appena lo vidi mi sembrò uguale.
Lui è la mia sveglia personale, viene sempre a chiamarmi il mattino. Se non mi sveglia lui, sono di cattivo umore per tutto il resto della giornata.
Gli faccio segno di salire sul mio letto, e lui con un rapido salto mi raggiunge.
E' piccolo di taglia, sembra un pastore tedesco, ma in miniatura e perciò posso coccolarlo per bene. Do una rapida occhiata alla sveglia. C'è il tempo per giocare un po' con Stitch, fare una doccia, colazione e poi mi verrà a prendere Joe, con il suo cartoccio.
Non si può definire propriamente una macchina, ma visto che i miei genitori non mi vogliono far prendere la patente, perchè sono convinti sia un pericolo pubblico, mi accontento del suo mezzo.

Arizona, sbrigati! I pancakes sono caldi” mi grida mia madre dalla cucina.
La porta si apre, e spunta mio fratello “Hai sentito mamma? Devi sbrigarti! Stitch, vieni con me!”
“Sta giocando con me, non vedi sgorbio?”

Ora non più” chiude la porta con Stitch al suo fianco, che trottola con il muso alto, e il portamento fiero, è un piccolo principino.
Sei odioso, Jonathan” gli grido a mio fratello. Devo avere sempre l'ultima parola, altrimenti non sono soddisfatta.
E' una piccola peste . Cinque anni, capelli biondi, magrissimo, quasi uno stecchino. Mi sorprendo che ancora non sia stato spazzato via, in qualche giornata di vento.
Ok, è il momento di alzarsi e prepararsi. Mi aspetta una lunga giornata di scuola, tra verifica di spagnolo, interrogazione di matematica e relazione sugli insetti in biologia. Ma ce la posso fare. E' un giorno come tanti altri, dopotutto.
Apro l'acqua della doccia, e aspetto che diventi calda. Amo fare la doccia calda, quasi bollente. E' ottima per svegliarsi, per scacciare via i pensieri e rilassarsi.
Il getto dell'acqua mi bagna completamente e inizio a pensare.
A chi posso pensare se non a Nicholas? Nessunissimo pensiero? Mi sforzo di cercare qualcos'altro a cui pensare, inutilmente.
Inizio a fare scommesse con me stessa su come sarà vestito oggi.
Maglietta bianca, con il collo a V e attilata, jeans neri e converse. Ne sono sicura.
Quasi come sono sicura che quell'oca di Lucy le farà gli occhioni da gatta morta tutto il giorno, finchè non sarà riuscita nel suo intento: portarlo dentro il suo letto.
Mi vesto velocemente, scegliendo a caso nel mio armadio. Un vestito vale l'altro, perciò mi metto la gonna alta a fiori e la camicetta bianca. Abbino tutto a delle ballerine azzurre.

Ciao tesoro” mi saluta mia madre “ecco i pancakes!”
Buongiorno, ne mangio solamente uno!” guardo l'ora, e mi accorgo di essere in ritardo.
Allora gli altri li posso mangiare io?” chiede mio fratello, e con una smorfia acconsento.
Sento il clacson della macchina di Joe suonare appena fuori da casa.

Arrivo” urlo, come se potesse sentirmi.
Mi infilo il giubbotto, mi do una rapida occhiata allo specchio ed esco di casa.
Presentabile, penso. Che non è per niente male, considerando che alcune volte sono uscita di casa pensando: -che cessa che sono- oppure -vatti a nascondere- e questi modesti pareri sono tutti frutto della mia mente disattata.
Mi giudico sempre male, perchè almeno sono già pronta al giudizio degli altri che non hanno mai giudizi positivi. Lo so per certo perchè passo la pausa pranzo a scuola con Joe a sparlare di ogni singola persona che passa davanti a noi.

Ciao bellezza” mi saluta Joe.
Quando ti deciderai a toglierti questi occhiali da nerd? Non ti servono a niente e ti imbruttiscono soltanto” gli faccio presente. Quanto è bello prenderlo in giro.
Glielo dico sempre anche io” dice una voce alle mie spalle.
Una voce che conosco bene, la sua voce. Mi giro, esitante e impaurita.
-Vatti a nascondere, sei una cessa- mi dice la vocina stronza dentro di me.

Ciao” lo saluto, con un filo di voce. Così piano, che sono sicura non mi abbia nemmeno sentita.
Ha la maglia bianca, i jeans neri, e le converse. Ci ho azzeccato, sono quasi una maga.

Ciao, sono Nick” si presenta, facendomi un leggero sorriso, quasi impercetteìibile.
Sento che il mio viso sta per andare a fuoco.
Perchè non mi sono truccata? Sembrerò un mostro, e Nick starà già pensando di scappare a gambe levate urlando per tutta la città di mettersi al riparo a tutti quelli che incontra.

Si lo so, io sono Arizona Chambers. Ma chiamami Nixie”
Ok, mi piace come nome, sai?”
Sento Joe accanto a me, ridere divertito dalla scena comica che gli si sta presentando davanti e così lo fulmino con un'occhiattaccia.

E' venuto con noi perchè la sua macchina si è rotta” spiega.
E visto che Ryan non è potuto passare a prendermi sono venuto con voi, non ti dispiace vero?”
Certo che no, non è nemmeno mia la macchina, è di tuo fratello!”
Stupida, sei stupida. Che risposta era? Se volevo apparire un po' affascinante e interessante con questa uscita sono risultata solo infantile e anche un po' imbecille.
Lo vedo però sorridere, divertito.
Quanto è bello? Bellissimo. Ce l'ho a due metri di distanza e posso persino sentire il suo profumo. Annuso a pieni polmoni. Sono una maniaca, lo so benissimo. E mi potrebbero arrestare per stalking ma non ci posso fare niente.

Come stai?” mi chiede. Davvero gli interessa come sto?
Forse Dio esiste davvero, penso.

Bene, e te?” cerco di sembrare il più calma e normale possibile, ma sento le mie gambe tremare e sono sicura che tra poco sverrò. Nemmeno fosse una rockstar, ma è così bello.
Benissimo” mi sorride.
Non darle fastidio” lo minaccia Joe.
Lui fa una smorfia, è bellissimo.
In questo preciso istante la mia testa è piena di farfalle colorate, che volano liberamente.

Quanto sei scemo?” chiedo al mio amico.
Risponde Nick al suo posto “Tanto”
Scoppio a ridere, pessima mossa.
Joe spegne la macchina, e Nick scende andando incontro ai suoi amici palestrati e senza cervello. Lui almeno un cervello ce l'ha, anche se fa finta di non averlo.
E' tanto meglio di quello che da a vedere.
Ci saluta con un cenno della mano, e io mi sento svenire.

Hai visto che sorpresa?” Joe ride.
Gli tiro una manata sulla spalla “Stronzo, potevi anche avvisarmi!”

No, è stato così divertente”
Non tanto per me. Me la segno questa, capito?”
Joe annuisce, visibilmente divertito.

Sei stronzo!”
“E tu sei matta!”

Siamo perfetti l'una per l'altro allora” dico sarcastica.
Joe mi abbraccia “Io sono troppo per te!”

Nick è troppo per me” sospiro.
Ricominciamo con la storia? Potrei registarti, dici sempre le stesse identiche cose. Ma cosa ci trovi in lui?”
Non lo so, so solo che è come se mi avesse stregata, e davanti a lui mi dimentico tutto e divento un'ameba.”
Poetessa!”
Stronzo” gli ripeto.
Attenta con le parole, nanetta!”
Ha parlato Golia” scherzo, mentre entro in classe.
Ci vediamo dopo” mi saluta Joe, che va verso la sua aula, dall'altra parte del corridoio.
Davvero sono stata in macchina con Nicholas Jerry Jonas? Davvero ci ho parlato?
Ho paura di pizzicarmi e svegliarmi da quello che mi pare poter essere solo un sogno.

Salve bellezze (?) Ecco il secondo capitolo, non c'è molto da dire, perciò spero vi piaccia :)
Volevo ringraziarvi perchè già dal prologo la storia è stata preferita da tre persone, e seguita da 2. Significa tanto per me :')
Baci, Mara x


  
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