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Autore: mikilily    06/01/2012    7 recensioni
Ennesima Dramione, oramai la mia passione. In questa FF, parlerò del rapporto che Hermione ha con la perfida suocera Narcissa. Qui la Lady è molto cattiva con la Grifondoro... Descriverò, quindi, alcuni momenti della vita passata di Draco ed Hermione e dell'imminente arrivo di Narcissa nella villa Londinese dei due per le vacanze di Natale, causa di questa visita è l'improvviso ricovero al San Mungo di Lucius.
spero vi piaccia...credo che ci saranno si e no 4 capitoli...
kiss.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Intrecci d'amore tra Serpeverde e Grifondoro.'
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2.Rivelazioni destabilizzanti.

Si era girata in fretta per celare al marito le lacrime, ma i suoi occhi non riuscirono a trattenerle e si sentì stupida ancora una volta.

Stupida e inferiore a quella donna che sempre l’aveva guardata con disgusto. Narcissa non le aveva mai nascosto l’antipatia che provava nei suoi confronti, essere una nata babbana, un’ex Grifondoro, un’eroina per il mondo magico e una madre, che lavorava per giunta presso il ministero della magia, non aiutavano certo a farsi apprezzare dalla suocera. Per Draco, l’unico erede del grande e rinomato casato dei Malfoy-Black sperava in un partito migliore.

Avevano pensato a una bella purosangue, magari bionda come Daphne Greengrass. Ligia e mansueta, come Pansy Parkinson che per Draco aveva sempre avuto un debole e già negli anni scolastici era più volte entrata nel suo letto. Avevano auspicato per il loro unico figlio una moglie che sfornasse un solo erede e si dedicasse per il resto della vita a organizzare serate danzanti e the con le altre donne dell’élite magica.

 Hermione differiva da quest’idea che Narcissa e Lucius avevano come futura lady Malfoy, lei lavorava e sodo, aveva un cervello e lo faceva funzionare poi aveva sfornato non un erede bensì tre pargoli e se fosse stato per Draco, i piccoli Malfoy sarebbero stati almeno una decina.

-Detesto vederti in questo stato- disse Draco abbracciando sua moglie da dietro stingendo un po’ e accarezzandole cosi il ventre.

-Non è colpa mia, appena sento il suo nome, mi viene da piangere-

-avvolte, esageri sai-

-certo è facile per te. È tua madre ti ama più della sua vita mentre e me che odia. Se potesse…-

-ti prego Hermione, non continuare diresti una cosa cattiva che non pensi-

-certo, tu non vuoi mai sentire-

Draco sbuffò sciogliendo l’abbraccio con Hermione, prendendo così ad asciugare le stoviglie.

-la descrivi come una strega cattiva delle fiabe babbane,- Hermione non replicò ma Draco con quella frase aveva centrato il nocciolo della questione. Sua madre era una strega e per di più cattiva. La matrigna di Biancaneve le faceva un baffo a Narcissa Black. -… come se lo facesse apposta-concluse Draco.

-ma lei lo fa apposta. Lei ce la mette tutta per mettere zizania tra di noi, lei aspira a farci lasciare, è sempre stato cosi. Hai dimentico quando ha insinuato che stavi con me solo per i bambini?- disse continuando a sfregare la pentola sporca di sugo.

-come aveva detto, ah si : “ non penserai che Draco sia innamorato di te, non sei alla sua altezza. L’hai incastrato, se no non ti avrebbe mai sposata”- concluse Hermione in una realistica imitazione del tono freddo e distaccato con cui Narcissa si rivolgeva a lei.

-forse hai dimenticato- continuò ancora la riccia,- quando mi ha umiliata davanti a tutti al ballo di primavera al manor, dicendo che tu preferivi le bionde costringendoti a ballare con Daphne, perché tanto io ero incinta e non potevo fare sforzi-.

-quello era…-

-quello è niente in confronto a quello che mi ha fatto passare l’ultima volta che l’ho vista-replicò Hermione senza farlo finire di parlare.

Draco girò il capo stranito, sapeva che tra sua madre e sua moglie era successo qualcosa ma nessuna delle due aveva detto niente Narcissa di punto in bianco aveva rifatto le valige ed era andata via mentre Hermione si era rifiutata di nominare il nome di sua madre per mesi.

-eh cosa è successo- Hermione rimase zitta un secondo, prima di sbuffare sonoramente.

-ha detto che avevi altri figli con la tua segretaria, quella che hai licenziato due anni fa perché aveva sbagliato i conti. Mi ha fatto trovare delle foto che ti ritraevano con lei e dei bambini- Draco rimase fermo, nemmeno respirava.

-è stato un incubo, ogni giorno un indizio sul tuo tradimento. Una foto, un messaggio su una pergamena- Hermione continuava a parlare mentre Draco incredulo non sapeva cosa dire, si era tenuta quel segreto per due anni. Per due anni aveva sofferto per quelle assurde bugie.

-era una bella donna, Stefani, ricordo che aveva i capelli lunghi e biondi, gli occhi azzurri, un colpo alto sinuoso magro sembrava Daphne. Daphne è sempre stata la preferita di tua madre lo dice sempre l’ha detto anche a Eltanin-. Draco aveva scollegato il cervello molto tempo prima …

-c’hai creduto?-chiese.

Hermione si morse il labbro cercando di trattenere le lacrime ma quelle scendevano copiose.

-c’hai creduto, perché eri strana, non facevamo l’amore in quel periodo eri fredda-ripeté Draco, incredulo per quella rivelazione. Lei non si fidava di lui, lei aveva creduto a quelle assurde parole.

-lei era bella, io un relitto avevo tre figli piccoli, un lavoro che mi spremeva come un limone e non avevo mai il tempo da dedicare al mio corpo ai miei capelli-Draco la fissava con gli occhi sbarrati sempre più incredulo.

-cazzo c’hai creduto- ripeteva.

-stiamo insieme da sedici anni e tu credi alla prima panzana che dice mia madre-enunciò

-la foto-cerco di discolparsi Hermione

-sei una strega brillante Granger, un tempo avresti riconosciuto al volo un magi ritocco-la ragguardi il marito.

-sono gelosa, sei contento. Vuoi sentirti dire che ho paura di perderti. Ecco te lo dico- disse lasciando il resto dei piatti nel lavello, asciugandosi con foga le mani sul grembiule che indossava ed uscendo poi dalla cucina senza girarsi verso il marito.

Raggiunse in un secondo la sua stanza, buttandosi a peso morto nel letto portando al petto il cuscino stringendolo stretto.

Draco la segui poco dopo e senza indugiare la strinse a se.

-è colpa mia se sei insicura? Chiese sussurrando all’orecchio della moglie.

-sono io che non ti dimostro il mio amore, io che manco-

-NO- disse cercando di rassicurare Draco ma tremando come una foglia tra le sue braccia.

-Io ti amo, ho amato solo te nella mia vita-. disse il biondo.- Rifarei tutto quello che ho fatto -. Terminò.

-Se non fossi rimasta incinta, non ci saremo mai sposati. Non avresti mai disubbidito ad un loro volere e il contratto con Daphne non sarebbe mai stato annullato-. Disse Hermione divincolandosi dalla stretta di Draco sedendosi sul letto.

-lo so io e lo sai tu Draco, il nostro matrimonio è un matrimonio riparatore-

-che dici?-

-scusa voglio stare sola questa notte- disse Hermione facendo violenza al suo cuore che non voleva lasciare suoi marito solo nella stanza patronale, ma i piedi si alzarono e s’incamminarono fuori dalla stanza che da anni condividevano e la condussero fino ad una delle stanze degli ospiti. Si barricò dentro e lì, finalmente, esternò tutta la sua frustrazione.

 Lo scompenso che quella donna portava ogni volta che si pronunciava il suo nome o si aspettava una sua visita, era tale da distruggere tutto quello che di buono avevano creato.

SPAZIO AUTRICE.
SE RIESCO POSTO L'ARRIVO DELLA STREGA...
UN BACIO CARE E BUONA EPIFANIA.

   
 
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