I PREPARATIVI
Nessuno parlava o si muoveva,
Kanon era sempre più convinto che non lo avrebbero accettato, poi Aiolos posò
la mano sulla spalla del ragazzo e con un sorriso lo fece avvicinare al gruppo.
Mu si alzò e li diede il ben tornato, Aldebarn lo sollevò prendendolo in
braccio e ridendo, Aiolia gli strinse la mano, Shaka non si scompose, ma con un
cenno del capo lo salutò, Shura gli diede una pacca sulla schiena, Desu lo
accolse con un ghigno, Milo lo salutò stringendogli l’avambraccio, Camus fece
lo stesso gesto e gli assistenti lo salutarono con un abbraccio.
-Kanon!?-
La voce di Saga ruppe il silenzio che si era creato, il gemello si girò e vide
Saga che stringeva la mano a Saori.
-Fratello… hai vinto la scommessa-
Si strinsero la mano a vicenda, non erano abituati a slanci di affetto,
entrambi cresciuti con un’educazione severa, ma negli occhi si poteva vedere
l’emozione del momento e la felicità di aver risolto i conflitti.
La festa dallo spogliatoio proseguì in un locale in città, al gruppo si era aggiunta
anche Shunrei la nipote di Dokho, che aveva attirato subito le attenzioni di Shiryu
e l’alcool, contro la volontà dell’allenatore, era iniziato a scorrere a fiumi.
Alla fine della serata erano rimasti Milo, che teneva tra le braccia
un’assonnata Shaina, Camus che era rimasto a controllare i suoi compagni dopo
la fuga di Aiolos, Dokho e Saga scrivendo e rispondendo ai messaggio della
ragazza, Kanon non aveva voluto partecipare perché per quella festa non si
sentiva incluso, Mu era andato via dopo poco insieme ad Aldebarn, il primo perché
si doveva prendere cura dello scatenato Kiki e il secondo aveva le lezioni di
cucina, Shura corteggiava una formosa cameriera latino americana del pub, Desu
era andato a sollazzarsi con due giovani clienti del locale, Aphrodite arreso
lo aveva lasciato ai suoi piaceri per ritirarsi a casa propria a farsi una
maschera di bellezza, perché essere sempre splendente era per lui un obbligo,
Marin e AIolia avevano scelto di stare più tranquilli, isolandosi in un angolo,
Saori dopo la partita aveva preferito a tornare a casa dei suoi zii insieme a
Aiolos e June guardava stanca Shaka sperando in una illuminazione divina.
-Ragazzi io direi di concludere qui la serata.- Propose un annoiato Camus dopo
che ebbero pagato il conto.
-Io direi di si, devo riportarla a casa.- Disse indicando la ragazza tra le
braccia.
-IO RIMANGO!- Urlò Desu, -Anch’io!-
Aggiunse Shura.
Li salutarono uscendo, Milo mise la ragazza sulla propria moto, svegliandola
con un buffetto, Camus lo seguì salendo
sulla Kawasaki e Aiolia accompagnava Marin a casa tenendola per mano.
-Bhe a domani allora!- Li salutò il ragazzo e la smeraldina prima di partire.
-Orvuar!- Aggiunse il francese.
Shaka camminava nella strada deserta, il silenzio era ciò che più apprezzava,
la tranquillità di quei pochi suoni che si sentivano ovattati in lontananza,
era il modo per accrescere la mente e il calcio era diventato il modo per
mantenere allenato il fisico oltre alla mente.
-Shaka!- Una voce di giovane lo riscosse e perse la pace che aveva trovato.
-Dimmi June.- Rispose senza voltarsi.
-Possiamo parlare?-
Non rispose, era una persona di poche parole e il fatto di dover discutere,
dopo una serata di casini, non gli andava.
-Ho capito.- La ragazza prese un respiro e continuò –Io so che non ti
interesso, non cercherò di convincerti, non mi umilierò per te, non meriti
nemmeno le mie lacrime, sai prima che ti conoscessi ero attratta da Shun, la
creatura più pura che avessi mai visto, ma poi sei arrivato tu, tu che sembravi
al di sopra di tutto e di tutti, rimanevi indifferente ad ogni evento, eri perfetto,
ma il fatto che tu ti senta così superiore in assoluto è ciò che non ti rende
perfetto.-
-Cosa vorresti dire con questo June?- Chiese non capendo il discorso dal
giovane.
-Tu mi attrai molto, in tutto devo essere sincera, ma voglio capire una cosa,
solo una, sei disposto a rispondermi?-
-Chiedi?-
-Noi ci siamo parlati poco, molto poco, eppure tu mi hai giudicata quando ho
cercato di conoscerti e di farmi conoscere a te, perché?- Domandò curiosa ma
sicura di non riuscire a reggere la risposta, qualunque sia.
Il biondo stette in silenzio, l’aveva zittito con una domanda che non si era
mai posto, lui che si era creduto in grado di rispondere a qualsiasi domanda,
doveva essere sincero non sapeva cosa dire, era un silenzio doloroso per June,
era stata giudicata, criticata senza che lui la conoscesse bene, solo su
supposizioni e quella era la cosa più dolorosa.
-Immaginavo.-Sussurrò tornando a casa in un pianto silenzioso.
Il telefono dava libero, Kanon era nella sua enorme camera, la stessa dove lui
e Pandora andavo per stare in intimità, una camera con ogni confort dove non
venivano mai disturbati, oggi gli sembrava immensamente vuota e aspettava ma
come le altre due chiamate pensava che non gli avrebbe risposto.
-Pronto?- Era una voce stanca di donna.
-Pandora…. Sono Kanon.-
Silenzio, era la cosa più imbarazzante, anche se era al telefono, lui non
parlava e lei non parlava.
-Volevi qualcosa?-
-Io … Io volevo scusarmi, per come ti ho trattato, per averti usata, per essere
stata la mia valvola di sfogo e volevo chiederti di rivederti nei prossimi giorni…-
Chiese speranzoso.
-Kanon…- Sospirò era veramente dura per lei potergli parlare –No, non posso
ancora parlarti, ti ho perdonato, ho pregato sia Saori e Saga di vincere per
farti capire chi sono i tuoi veri amici, ma non puoi, non puoi chiedermi di rivederti,
non adesso… Ora devo andare ciao .- Le ultime parole erano uscite con le
lacrime, aveva chiuso senza che lui potesse
risponderle e era stata dura per lei rispondergli.
-Pandora…- Si alzò, urlò ogni forma di insulto, blasfemia e di getto tirò un
calcio alla sedia facendola schiantare contro la porta.
Il suono dell’arrivo di un messaggio lo distrasse dalla furia distruttiva che
stava riversando sul mobilio della camera.
“Il 29 dicembre presentarsi davanti ai
cancelli della scuola alle 8:00, il ritiro invernale durerà fino al rientro a
scuola, ci alleneremo in montagna e tutto a spese dalla scuola.
Mister Dokho. ”
Era il messaggio che l’allenatore
aveva mandato a tutti gli elementi del club.
SpitFireScar