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Autore: a cello song    07/01/2012    5 recensioni
2017. Su 6 miliardi di persone al mondo, 3 miliardi sono maghi. Nessuno quasi fa più caso alle differenze di sangue, e la percentuale dei dotati di magia è talmente alta che sono ben pochi i Babbani ignari di questa realtà – non che sia del tutto una catastrofe. Se non fosse che, come provano le statistiche, solo il 15% delle maghe incinte di figli Babbani sopravvivano al parto. E che non sempre il neonato sia sano.
2020. A settembre, la componente maga sulla terra viene stimata a 4.5 miliardi di persone.
A settembre, un nuovo insegnante di Pozioni si presenta agli studenti.
A settembre, un vecchio mago deve fare i conti, di nuovo, col proprio destino
A settembre, qualcuno segue le orme dei propri antenati, interessandosi di cose oltre la propria portata.
Da settembre, si riaprirà la chiusura?
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Pubblicata anni fa, ripresa in mano e corretta. La fanfiction si colloca nella nuova generazione di Harry Potter e tiene (purtroppo) conto della V stagione di Merlin - so, occhio agli spoilers ;D
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La storia è un cross-over HP/Merlin, è vero, ma già da come si legge in questo capitolo di Merlin c'è solo lo stesso Merlino. Nient'altro.
La storia si colloca nel contesto della Nuova Generazione potteriana, e nello stesso XXI secolo per quanto riguarda Merlin; l'unica cosa riguardo questo fandom che è necessario sapere per comprendere un po' gli avvenimenti è che [SPOILER QUINTA STAGIONE, 5X13] Artù, il re del passato e del futuro, è morto. Merlin invece è ancora vivo e aspetta. Perché quando Albion avrà bisogno di lui, Artù rinascerà.
That's all, folks!





Prologo

Should we shout, should we scream
"What happened to the post war dream?"


 
2017, il famoso ‘ Diciannove anni dopo ’.
James Potter frequenta il secondo anno ad Hogwarts, suo fratello Albus, sua cugina Rose Weasley e Scorpius Malfoy attendono di essere Smistati.
Parallelamente, nel Ministero della Magia del New Hampshire, il Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici, l’Ufficio per la Salute Magica e Babbana e l’Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale sono in fermento. Su 6 miliardi di persone al mondo, 3 miliardi sono maghi. I matrimoni tra maghi e Babbani acquistano campo sempre maggiore, nessuno fa più caso alle differenze di sangue, e la percentuale dei dotati di magia è talmente alta che sono ben pochi i Babbani ignari di questa realtà – non che sia del tutto una catastrofe.
Se non fosse che, come provano le statistiche, solo il 15% delle maghe incinte di figli Babbani sopravvivano al parto. E che non sempre il neonato sia sano.

2021.
Allarme generale.
I decessi post parto si diffondono come un’epidemia.
Il Ministro Kingsley Shacklebolt decide di prendere provvedimenti: nell’estate di quest’anno, in fretta e furia, si dà il via ad un progetto segreto, noto solo ad alcuni Ministri della Magia.
I sotterranei di Hogwarts vengono ampliati, nuove stanze costruite, le serre ingrandite e rifornite. L’anziano Lumacorno dà le dimissioni, e una nuova misteriosa figura giunge ad Hogwarts.
A settembre, la componente maga sulla terra viene stimata a 4.5 miliardi di persone.
A settembre, un nuovo insegnante di Pozioni si presenta agli studenti.
A settembre, un grande mago che da tempo si pensava morto rivela la sua presenza al mondo, nascosto sotto mentite spoglie.
A settembre, Neville Paciock e qualche altro ‘vecchio amico’ si ritrova coinvolto in affari ben più grandi di lui, senza via d’uscita.
A settembre, qualcuno segue le orme dei propri antenati, interessandosi di cose oltre la propria portata.
Da settembre, si riaprirà la chiusura?
 
 
Di blackout
 
Where did I go wrong? I lost a friend
Somewhere along in the bitterness
And I would have stayed up with you all night
Had I known how to save a life?

Un tuono.
Tremolio della lampadina, blackout.
« Ci mancava anche questa! » Esclamò. Lasciò cadere i fogli che aveva in mano sulla scrivania e si gettò a sedere sulla sedia imbottita, passandosi una mano tra i capelli scarlatti. La pelle era pallida, il viso segnato da profonde occhiaie, una tazza di caffè era vuota.
Chissà quante altre l’avevano imitata.
Qualcuno bussò, dapprima piano, poi con maggiore insistenza.
«Avanti!» Sbottò, con un tono che rasentava la seccatura. Dopotutto, quella era una seccatura. E non sapeva ancora quanto.
«Lumos», sussurrò la seconda voce prima di entrare. «Ci mancava il blackout, vero?» L’uomo si avvicinò alla scrivania, la bacchetta alla mano che illuminava la stanza, e osservò distratto i numerosi fogli sparsi sopra di essa.
Un altro tuono illuminò la stanza, mostrando occhiaie altrettanto evidenti. «Quante tazze di caffè hai bevuto?» Chiese l’uomo, prendendo in mano il bicchiere di porcellana e riponendolo su quello che sembrava un lavandino, in una stanza contigua a quella.
«Sette, al massimo»
«Non ci credo. Ne avrai bevute almeno il doppio.» Sorrise lui. Quel sorriso finto, tirato, comprato al supermercato e indossato alla bell’e meglio.
«Ma non hai del lavoro da fare, tu?»
«...E poi hai i nervi che scattano alla prima affermazione. Dovresti diminuire la caffeina e prenderti un po’ di vacanza, sai?»
«Certo! Di questi tempi, il Ministro mi concederà proprio una vacanza! Ho già prenotato il volo, parto per Roma domani mattina, guarda! Concedere una vacanza a me ora sarebbe come aver licenziato un Auror nel ’97, Kirk. Lo sai.» Era esasperante; lui, quella situazione, il mondo.
«No, è proprio di questo che volevo parlarti. Non è che sono venuto qui apposta, sai? Ho tanto lavoro quanto te, di questi tempi.»
«Cosa c’è, allora? Mi licenziate? Tutto di guadagnato per la mia, di salute. Non so per quella degli altri, però! Forse qualche neomamma avrebbe da ridirne... Ah già, no, perché l’85% di loro muore.»
«Calmati. Non vogliamo licenziarti, solo, ecco... farti cambiare aria.»
I suoi occhi s’illuminarono. Era chiaro, ed era la migliore notizia che potesse giungerle quel giorno. Era chiaro, e pareva quasi impossibile che stesser veramente accadendo. Ora. In quell’istante.
«Kingsley ha firmato?» Chiese, con viva speranza.
«Sì, Shacklebolt ha firmato. I lavori sono cominciati una settimana fa, e presto sarà tutto pronto. Hanno una squadra efficiente, nel Regno Unito... quasi quanto noi.»
«E presto avranno anche il miglior laboratorio che esista al mondo, giusto?» Rilassò i muscoli della schiena accasciandosi sulla sedia imbottita che aveva nel’ufficio, felice dell’ottima notizia. Non potrebbe andare meglio di così, pensò.
«Giusto. E tu sarai una delle prime persone ad usufruirne, giusto?»
«Non far finta di non saperlo, Kirk.»
«Ti giuro che il Ministro non mi ha detto niente.»
Sospirò. «Sì. Il Ministro mi ha chiesto di capeggiare la squadra di ricerche, là. Insegnerò Pozioni, tanto per avere una copertura, e nel “tempo libero” lavorerò veramente. Credo che da settembre gli studenti avranno più vacanze di quante possano immaginare, visto che alcuni dei loro professori saranno con me.»
Kirk alzò un sopracciglio. «Ah sì? E chi?»
«Neville Paciock, tanto per cominciare. Erbologia. Lui mi è essenziale; senza Paciock, posso anche abbandonare tutto. Non so chi saranno gli altri.»
«E così, hai deciso di prendere la cattedra ad Hogwarts, insegnare Pozioni di mattina e cercare di salvare il mondo la sera? Hai accettato tutto ciò? Dio, perché vuoi andartene così, abbandonare tutto ciò che hai qui?»
Prova un po’ ad indovinare?, pensò. I muscoli della schiena erano di nuovo contratti, ora. Aveva cantato vittoria troppo presto.
D'altronde, quando si trattava di Kirk, cantava sempre vittoria troppo presto.
«Non si tratta di abbandonare, ma di lasciare temporaneamente. Là potrò svolgere il mio lavoro meglio che qui, questo è ovvio. Lo sai.»
«E così, non appena il Ministro te lo ha proposto, tu hai accettato subito, non è così?»
Annuì.
«Mio dio, tu stai scappando.»
Il silenzio scese sulla stanza, perfido. Un silenzio carico di verità, amarezza, passato.
Stava scappando, era vero. Senza neanche rendersene conto, stava scappando dall’America, dal New Hampshire, dal Ministero del suo paese, da tutto.
Ma scappare avrebbe risolto qualcosa? O tutto ciò che era fonte di turbamento avrebbe continuato ad essere tale anche nel Regno Unito? Anche in Irlanda, il paradiso per antonomasia, a sua opinione?
Non si scappa dai guai. Quelli ti seguono sempre, cambiando nome e identità. Non si scappa da qualcuno; il suo ricordo ti segue sempre, tatuato nella memoria. Non si scappa dall’amore, quello ti raggiunge sempre, ovunque vai. Ogni volta che ti lasci indietro qualcosa, questa peserà sulla tua ombra. E al crepuscolo, inevitabilmente, te la ritroverai davanti, ingigantita dalla luce, dalle lacrime, dal tempo.
« E anche se fosse? »
 
e camion blu.
 
When destiny calls you, you must be strong


C’era silenzio, lì intorno. Un innaturale silenzio. L’aria era cosparsa da una nebbiolina leggera, il cielo si nascondeva dietro una coltre di nuvole grigie e tutto sembrava riposare cullato dai colori grigio bianchi della mattina. Innaturale silenzio.
Un camion blu squarciò quell’aria di inusuale candore e spezzò il silenzio col rumore del suo clacson potente. Erano passati anni, ma se c’era una cosa cui stentava ad abituarsi erano le macchine e i loro clacson terribilmente fastidiosi.
La barba e i capelli albi lasciati sciolti al vento addormentato, un cappellaccio in testa e la borsa a tracolla stretta a sé, il vecchio continuò a camminare come se niente fosse successo. O stesse succedendo.
Ma la sua meta era precisa e definita, ce l'aveva stampata in testa e non si sarebbe fermato fino all'arrivo. Era tempo, di nuovo, di fare i conti col destino.
 


Forse la maggior parte di voi che avevate la storia tra le seguite si starà chiedendo chi io sia, diamine.
E che diavolo di storia sia questa.
Per quanto riguarda me, forse mi conoscevate col nome di Lady Oonagh; e la storia era "Samhain, Cailleach e Tir Na N'Og". Abbiamo un po' tutti cambiato spoglie, ora.
Quel che volevo dire è che la storia l'ho ripresa in mano, modificata e voglio riprovarci, perciò ho aggiornato il testo di quello che prima era il primo capitolo.
Sì, ecco, era giusto per farvelo sapere.

   
 
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