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Autore: _Marika_    09/01/2012    7 recensioni
"Lei non è un oggetto. E' una donna, la mia donna. Nessuno deve permettersi di insultarla, di toccarla, di... guardarla.
Sì, come no".
Come si comporta un uomo con una donna troppo bella al suo fianco?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piedistallo.

 

I flash ti accecano, ma il tuo sorriso non si incrina.

Un sorriso smagliante, seducente, conturbante. Avanzi su quel palco con grazia, la mano posata sul fianco con la delicatezza di una farfalla.

Ma io so che quella mano, nonostante la manicure e le unghie perfette, è screpolata sulle nocche.

Ti volti, esibendo il corpo perfetto fasciato in un lungo abito rosa. Le spalle, scoperte, stuzzicano la fantasia di molti uomini qui dentro.

Ha un piccolo neo, proprio lì, alla base del collo, nascosto dalla massa di riccioli. Io lo so.

I flash continuano, imperterriti. Un battito sordo alle tempie mi fa ballare l'occhio. Devo smettere di venire a queste sfilate.

Sparisci dietro alle quinte. Odo commenti sul tuo fondoschiena che mi fanno imbestialire.

Dovrei essere abituato, no? Devo solo stare..

Ma hai visto che culo? Cazzo quella me la sbatterei in tutti i modi!”

...calmo.

Mi ficco le unghie nella carne dei palmi.

Dopo un paio di minuti riemergi, e di nuovo le fotocamere sembrano impazzire. Indossi dei jeans e dei tacchi vertiginosi.

So che hai il terrore di cadere dai tacchi e di romperti una caviglia. Non tanto per la caviglia, quanto per la figuraccia. Ogni volta che me lo dici non so se esasperarmi o ridere di te. Ma poi hai sempre un faccino così ansioso... e mi intenerisco, e così mi frego da solo.

Quei jeans ti stanno una favola.

Davanti ai fotografi ti sistemi i riccioli dorati con un gesto distratto. “Che bei capelli...” sospira una ragazza accanto a me.

Ma io so come sono i suoi capelli alle sei di mattina.

Ti volti di nuovo, e io non posso fare a meno di guardarti il culo. Cazzo. Quei jeans dovrebbero essere illegali.

Affondo nella poltroncina, concentrandomi sulla musica altissima e non sui commenti dei miei vicini.

Dio che figa...”

Merda. La musica non è abbastanza alta.

E cazzo, no, lei non è figa! Cioè. Lo è! Ma... non è solo figa, ecco. Non è solo un organo sessuale con un grazioso corpicino attaccato sopra, che esiste con il solo scopo di farvelo diventare duro. E' una donna. La mia donna.

Cazzo.

Ondeggi sinuosa fino alla fine della passerella, sicura come una tigre nella sua riserva di caccia.

Ma io so che è tutta apparenza. Una maschera.

Perché io ti ho visto piangere, ridere, urlare. Ho asciugato le tue lacrime. Ho accarezzato i tuoi capelli mentre nel sonno ti stringevi a me. Io, io, io. Sono stato io. Nessun altro.

Sono io ad accarezzare la pelle screpolata delle tue mani, d'inverno.

E d'estate sono io a ascoltare i tuoi lamenti sul cloro che ti rovina i capelli.

Sono io ad essere innamorato di te.

E tu ami me. Lo so. Lo so anche se ho mille incertezze. Lo so anche se durante le sfilate io non esisto, non sono altro che uno spettatore nella folla.

Una maschera.

Ah, una botta gliela darei proprio. Che gnocca.”

Ucciditi, deficiente.

Facebook è già pieno di stronzi come te. So che dovrei essere superiore, ma non ci riesco. Non riesco a rimanere impassibile leggendo le proposte oscene sotto le tue foto, i commenti di dubbia ironia sulla tua bacheca.

E i miei amici idioti che dicono che dovrei esserne orgoglioso! E' motivo d'orgoglio, una mandria di mentecatti arrapati che vogliono scoparsi la mia ragazza? Ma certo. Ovvio.

E anche tu..! Tu te ne freghi. Sotto sotto devi esserne lusingata.

Tu sei solo un oggetto per loro, non lo capisci? E' questa la cosa che mi fa imbestialire.

Non sei un oggetto. Sei una donna. La mia donna. Nessuno deve permettersi di insultarti, toccarti... guardarti.

Sì, come no.

Mi massaggio le tempie doloranti.

Perché devi essere così bella, amore mio? Se non lo fossi forse sarebbe tutto più facile. Forse non sarei qui a uccidermi di seghe mentali, mentre tu sorridi in passerella bella come il sole.

La musica si abbassa e partono gli applausi. Mentre la presentatrice ciarla al microfono le modelle escono tutte insieme sul palco.

Mi alzo e vado fuori. E' Dicembre e fa freddo, ma decido di aspettarti lì. L'aria gelida perlomeno sbollirà le mie idee omicide.

Ti vedo uscire e salutare le tua amiche, tutta bacetti e risatine.

Mi vedi.

La maschera cade.

Mi corri incontro con un sorriso che curerebbe il cancro. Lo amo, quel sorriso.

Ti abbraccio, ti bacio. Sai di lacca e di cosmetici.

Ma io so che profumo hai dietro il collo, dove c'è quel piccolo neo.

Intrecci le tue mani con le mie. Sono secche e rovinate dal freddo.

 

Per tutti sei la figa bionda sul piedistallo.

Per me... per me sei tutto il resto.

   
 
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