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Autore: Miryel89    07/04/2004    1 recensioni
E se una ragazza entrasse per sbaglio nel 4° libro di Harry Potter? E se Silente le dicesse che non deve cambiare nessun evento nel corso della storia? E se ci fossero avventura non previste? E se ci si mette anche l'amore, come farà a restare tranquilla, senza pensare alle conseguenze! Con colpi di scena e amori confusi, vi presento questa fic, totalmente nata da un grosso progetto che ho in mente da molto tempo! Leggete e Commentate (Remus Rulez!)
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Harry Potter and the enchanted well
(ovvero: Harry Potter e il pozzo incantato)

AVVERTENZE: tutti i personaggi non sono miei (tranne la protagonista) ma appartengono a J.K. Rowling e alla Warner Bros.! Io li uso solo per storpiarne le avventure. 
leggete e commentate please! 
by Chi-chan89

Capitolo 2. Tipica giornata di un’italiana media a Hogwarts.
“È insopportabile! Vi giuro che non lo reggo!” 
Era Miriel mentre usciva dalla lezione di Trasfigurazioni della Mcgranitt. Non aveva l’aria di essere molto contenta! 
“Oooh, andiamo Miriel! La Mcgranitt sarà anche brutta, ma non è insopportabile!” la ammonì Ron, alzando un sopracciglio. Miriel sbuffò rivolgendo a Ron un’occhiata furente. 
“Non parlo della Mcgranitt, razza di scemo!” sbottò stringendo al petto i suoi libri “Ma di quel tizio!” e indicò con la testa verso Malfoy che passava accanto a loro e gli sorrideva da un solo lato della bocca, ghignando eccitato.
“Oddio, quanto lo odio quando ci guarda così!” disse Hermione passandosi una mano sulla faccia, adirata.
“Ha quei capelli insulsi e gretti e quella faccia da #BIP#!” gli diede corda Miriel, proprio accanto ad Hermione.
“E quel nasino dritto, proprio da vero odioso!” proseguì Hermione, più arrabbiata che mai.
“E quell’aria da riccone! Si crede proprio un divo! Ma chi se lo sposa!!” 
Harry e Ron si scambiarono uno sguardo curioso, poi sospirarono borbottando tra loro qualcosa che doveva essere: “Ragazze…”
“Ragazze, ora dovete separarvi… abbiamo Divinazione! Parlerete dopo male di Malfoy, ok?” disse Harry in tono sarcastico, poi indietreggiò alla vista delle due quasi furibonde. 
L’atmosfera fu calmata quando Hermione vide avvicinasi Cedric Diggory a loro, con una strana faccia imbarazzata. Si fermò proprio davanti a loro.
“Ciao!” disse rivolto solo a Miriel, senza degnare di sguardi Harry,Ron ed Hermione, che si guardavano esterrefatti.
Era molto imbarazzato ma non perse la sua baldanza.
“Ehm…ciao!” rispose Miriel confusa e accennando un sorriso a colui che sinceramente non sopportava molto, giusto gli faceva pena per la fine che avrebbe fatto dopo…per altri dettagli, leggetevi il 4 libro!
“Posso presentami?”
“Ciao Diggory! Si, sto bene, non ti preoccupare! No grazie, me li porto da solo i libri! Certo che qualche volta desidero studiare con te, sempre se non sono di troppo disturbo…” sbottò d’un tratto Ron, con le braccia incrociate al petto e un broncio terribile. Cedric e gli altri si voltarono verso di lui.
“Cosa intendevi dire con quella roba, Weasley?” chiese Cedric un po’ confuso e con voce amabile.
“Che potresti anche salutarci, o no? Non è che magari vuoi una tazza di the e biscotti per parlare meglio?” continuò Ron, profondamente offeso dal comportamento di Cedric.
“Ron, ti stai rendendo ridicolo!” lo ammonì Miriel, guardandolo torvo.
“Mpf…” fu il commento del rosso, che si girò dall’altra parte.
“Miriel ha ragione, Ron! Cosa ti importa di Cedric in fondo?” gli sussurrò Harry in un orecchio.
“Giusto!” sbuffò lui, ma tenendo ancora il suo broncio.
“No, Weasley ha ragione! Ciao ragazzi, tutto bene?” sorrise stranamente dolce. Non sembrava affatto il Cedric Diggory spaccone e presuntuoso…
“Si!” rispose Harry alzando le spalle “tutto ok!” 
“Bene!” Cedric ripose lo sguardo su Miriel, che si guardava intorno spaesata. Il ragazzo le prese la mano!
“Sono Cedric Diggory, e tu?” chiese un po’ imbarazzato. Sinceramente nessuno si aspettava che avesse una reazione simile.
“Ehm…Miriel! Ehm…a proposito Hermione, per curiosità…a lo smistamento hanno detto il mio cognome per intero? E, soprattutto, come lo hanno pronunciato?” chiese in preda al panico…Cedric glielo avrebbe chiesto di sicuro.
“Mi pare avessero detto Miriel Maki!” disse Hermione con gli occhi al cielo e un dito sulle labbra.
“Oh, bene!” fece fintamente allegra ma perplessa dentro. Poi guardò Cedric mentre le baciava la mano…LE BACIAVA LA MANO? 
“Oh-mio-Dio!” sussurrò Hermione spalmandosi una mano sulla faccia, in segno di disgusto. Ron e Harry si guardarono esterrefatti.
Miriel aveva fatto una faccia disgustata. Però Cedric le faceva tanta pena!
“Ci vediamo stasera…a quattrocchi!” gli disse lui, poi scoccò uno sguardo su Harry, Ron e Hermione.
“Ci vediamo!” disse con eleganza, poi li oltrepassò e si diresse alla sua lezione!
“Mpf…patetico!” commentò Ron, sempre più imbronciato. 
“Sembra che Cedric si sia preso una cotta per te Miriel! Congratulazioni!” esclamò Harry sarcastico. Sorrideva da vero stupido, e questo non era affatto carino da parte sua!
“Ma stai scherzando!?” dissero all’unisono Miriel e Ron, estremamente disgustati.
“Io invece dico che è così!” fece Hermione, accostandosi a Harry “Bè, ora dovete correre! Arriverete in ritardo a Divinazione se non vi muovete!” 
“è vero! Forza allora! Miriel, Ron, andiamo!” 
Mentre salivano le numerose scale che li avrebbero portati a divinazione, cadde un profondo silenzio tra i tre. Erano in fila indiana sulle scale partendo da Harry, all’inizio della coda e proseguendo a Miriel e dopo Ron, che se ne stava un po’ distante, ancora imbronciato.
Miriel si accostò a Harry.
“Ma che cos’a?” chiese un po’ preoccupata e dando un’occhiata di sfuggita a Ron, che teneva lo sguardo basso sbuffando.
“Non badargli! È geloso!”
“Geloso di cosa?”
“Di Cedric! Ma non preoccuparti, Ron è geloso di tutti quelli che hanno qualcosa in più di lui!” rispose prontamente Harry con sguardo e tono noncurante.
“Crede davvero che Cedric abbia qualcosa in più di lui o di qualunque altra persona qui a Hogwarts?” chiese esterrefatta da ciò che avevano appena sentito le sue orecchie.
“Forse si! Ma credimi, Ron è geloso di te, di Hermione, dei suoi fratelli e forse anche di me!” 
Miriel non poté fare a meno di pensare che era vero. In seguito Harry avrebbe litigato con Ron proprio per quel motivo: la gelosia!
Era una cosa davvero stupida, ma Miriel poté notare che nei tre personaggi c’era una piccola cosa da valutare: ognuno era diverso dall’altro.
C’era Hermione, profondamente matura e sicura di se. Fin troppo per la sua età.
C’era Harry, un ragazzo dal carattere sinceramente normale per avere 14 anni. Cresceva di cervello in base alla sua età e alle sue esperienze.
E poi c’era Ron, che si poteva considerare forse infantile in alcuni punti di vista! Sempre geloso e in competizione.
Miriel forse si avvicinava a Harry di carattere, ma aveva qualcosa di tutti e tre: le capacità di Harry, l’intelligenza di Hermione e la vivacità di Ron.
Tre elementi che poteva considerare benissimo perfetti per la casa di Grifondoro!
“Gli parlerò più tardi!” sospirò atterrita e ancora stupita di ciò che le aveva detto Harry.
“No!” esclamò Harry alzando un po’ troppo la voce, poi si voltò a guardare Ron che evidentemente non l’aveva sentito, così abbassò la voce “No! Lo feriresti soltanto! Gli passerà, non badargli!” 
Non era una cosa tanto bella non badare a una persona finché non avesse passato il suo momento nero. Miriel però decise che era giusto così e poi era stanca di parlare; erano ancora tante le scale da fare per arrivare a Divinazione e doveva risparmiare il fiato.
L’aria cominciò a farsi polverosa e il naso di Miriel cominciò a darle fastidio, iniziando a starnutire animatamente. Aveva una leggera allergia alla polvere, manifestata solo quando quest’ultima era eccessiva. Evidentemente non era curato quel posto. Dopo il ventesimo “Salute!” di Harry e Ron, arrivarono davanti al quadro di Sir Cadogan, che come al solito si preparò a combattere contro di loro.
“…SALVERò LA DAMA CHE AVETE RAPITO, STATENE CERTI!” urlò indicando con la pesante spada verso Miriel che era sul punto di buttarsi per terra dal ridere. Sir Cadogan cadde in avanti nel quadro…caduta causata dalla pesantezza eccessiva della spada! Era troppo mingherlino e piccolo per tenerla in mano. Harry e Ron si guardarono con gli occhi sgranati, poi sospirarono alzando gli occhi al cielo. 
“Sir Cadogan, è già arrivata la professoressa Coomar?” chiese Ron gentilmente, sorridendo al personaggio nel quadro.
“FATTI SOTTO, VILE ROSCIO! PASSERAI DI QUI SOLO DOPO AVER CALPESTATO IL MIO CADAVERE. RIUSCIRò A LIBERARE LA DOLCE ANCELLA!” gridò mostrando i pugni coperti dall’armatura dieci volte più grande di lui. Ron si girò verso Harry e sospirò alzando le spalle.
Miriel rise, poi si avvicinò al cavaliere.
“Loro sono miei amici! Possiamo passare ora?” sussurrò con gli occhi chiusi e un gran sorriso sulle labbra. Sir Cadogan si raddrizzò e prese un aspetto più cortese.
“Oh!” esclamò dando un’occhiata veloce a Harry e Ron “Mi dispiace! Certo, potete passare dolce ancella!” Miriel allargò il sorriso al quadro.
“Grazie!” 
Si avvicinarono alla porta e l’aprirono. Il terzetto sentì la testa svuotarsi. Tutto questo era causato dall’odore eccessivo di incenso nell’aria. 
“Oh-mio-Dio!” scandì Miriel entrando nella stanza e tappandosi il naso!
“Cosa vi avevo detto ragazzi?” era la voce della professoressa Coomar che era seduta - e dava le spalle ai tre - a capo tavola di un lungo tavolo e tutti gli studenti erano attorniati con sguardi di attesa “Potter, Weasley e la nuova arrivata avrebbero ritardato di 10 minuti! Abbiamo fatto bene ad aspettare!” 
“Ehm…ci scusi!” sussurrò Harry richiudendosi la porta alle spalle “Il quadro di Sir Cadogan ci ha dato dei problemi!”
La Coomar si voltò verso i tre con sguardo triste.
“Di nulla Potter! Non c’è bisogno che tu mi dica i dettagli, perché ne sono già a conoscenza!” Harry, Ron e Miriel si scambiarono un’occhiata di convinto scetticismo “L’importate è che a te non sia successo nulla! Purtroppo durante l’estate ho visto di nuovo il Gramo su di te! Mi dispiace ragazzo!” 
“Oh, non si preoccupi!” esclamò Harry con noncuranza poi abbassò la voce dirigendosi al posto insieme agli altri due “Ormai io e il Gramo abbiamo fatto amicizia! L’estate prossima lo inviterò a mangiare una pizza!” 
Ron e Miriel soffocarono a stento le risate e le tramutarono in tossicchi, poi si guardarono e questo provocò una risatina alquanto acuta di Ron.
“Bene…in fretta ragazzi, prendete posto! Devo cominciare la nuova lezione! Ok” cominciò la Coomar, poi si schiarì la voce con un colpetto di tosse e guardò tutti con i suoi grandi occhi “Quest’anno studieremo le stelle! L’astronomia è uno dei modi con cui possiamo avere delle predizioni! Badate che sarà difficile studiarla e ci vorranno calcoli matematici per le congiunzioni astronomiche!” 
La professoressa guardò verso Harry e si rabbuiò.
“Quest’anno ho visto per te nei pianeti e vedo che non sarà affatto un anno roseo!” 
“Se è per questo non mi preoccupo! Se morirò non avrò motivo di arrabbiarmi! Vorrò bene a tutti!” mormorò Harry con sarcasmo quando la Coomar distolse lo sguardo da lui “Ron, mi dispiace! Fatti abbracciare amico!” Ron e Harry si abbracciarono fingendo di piangere e dandosi pacche sulla schiena! 
“Amico mio!” urlò Ron fingendosi in preda alle lacrime.
“Su ragazzo! Passa più tempo che puoi con lui!” lo incoraggiò la Coomar con sguardo triste e sistemandosi gli occhiali, che gli erano scesi sulla punta del naso, con eleganza.
Ron e Miriel non ce la facevano più a trattenere le risate e avevano una dolorosa fitta vicino all’appendicite. Si tenevano le mani sulla pancia e si lanciavano sguardi divertiti.
Harry sorrise alla vista dei due che si sbellicavano nascondendo il viso dietro il libro di Astronomia.
La lezione fu piuttosto divertente, anche perché la Coomar non faceva che predire disgrazie e morte su Harry, che faceva finta di esserne sorpreso sbottando qualche “Mio Dio!”, “Dice sul serio?” o “Non ci posso credere!! È terribile” e Miriel e Ron che si sbellicavano! Ma quando Harry urlò un “CHE DISGRAZIA!” e si mise una mano davanti alla bocca in segno di terrore, i due buttarono un paio di penne a terra e, con la scusa di doverle raccogliere, cominciarono ad asciugarsi le lacrime che scendevano sulle guance. Miriel rise di più quando vide una delle cose che più desiderava vedere: le orecchie di Ron che si arrossavano! 
A cinque minuti dalla fine Silente entrò nell’aula di Divinazione con un sorriso sgargiante dietro la folta e lunga barba bianca. Gli occhietti azzurri vispi che si vedevano attraverso gli occhiali a mezzaluna si posarono su Harry, Ron e Miriel che sorrisero.
“Sibilla! Che piacere vederti!” disse Silente allargando le braccia. La Coomar si alzò dalla sedia e si diresse con un gran sorriso verso il preside. Silente le prese le mani.
“Albus! Qual buon vento ti porta? Ah! Aspetta, non dirmelo! Ti serve lei, giusto?” e indico Miriel che ridacchiava con Harry e Ron, poi guardò verso il preside e la Coomar e si rabbuiò! Che voleva silente da lei?
“Ohoh! Brava come sempre Sibilla!” mentì espressamente Silente. Tutti sapevano che lui pensava che la Coomar azzeccasse delle cose a casaccio!
“Grazie Albus! Troppo buono!” poi indicò verso Miriel e gli intimò con la mano di avvicinarsi.
“Buongiorno preside!” esclamò Miriel educatamente, ma con una sensazione di un mattone nello stomaco.
“Buongiorno!” rispose Silente con tono amabile. Poi guardò verso Harry e Ron “Dite al professor Vitious che la Signorina Miriel non si potrà presentare alla lezione di Incantesimi per un po’! ditegli comunque che saprà riprendere il programma!” 
Harry e Ron annuirono. C’era una strana velatura di serietà nella voce di Silente ed entrambi la notarono.
“Bene Signorina Maki. Per la prossima lezione dovrai predire il tuo futuro dell’intera settimana in base alle leggi matematiche e astronomiche che hai imparato oggi seguendo la lezione!” 
“Va bene professoressa! Mi permetta di dirle che è una cosa davvero affascinante!” esclamò con finto interesse e ammirazione.
Silente nascose un sorrisino mentre Harry e Ron cominciarono a ridere coperti dai libri.
Silente aprì la porta e fece uscire la ragazza poi la seguì a ruota. Miriel lanciò uno sguardo a Harry e Ron e gli fece segno che si sarebbero visti più tardi. I due annuirono. 
Quando arrivarono davanti allo studio di Silente, quest’ultimo pronunciò la parola d’ordine e il Gargoyle mostrò una lunga scala che si alzava. Miriel rimase a bocca aperta. Sul film era davvero bella ma dal vivo poteva dire che era una vera FIGATA! 
“Prego!” disse Silente quando la scala si fermò. Miriel salì e si trovò di fronte alla porta dello studio di Silente. Vi entrarono e una miriade di quadri guardavano curiosi l’entrata della ragazza. 
Il preside la fece accomodare sulla sedia davanti alla sua scrivania e si schiarì la voce sedendosi.
“Vedo che hai già fatto amicizia con il Signor Potter e il Signor Weasley!” sorrise Silente guardando la ragazza dagli occhiali a mezzaluna. 
Miriel deglutì a vuoto.
“Già! Harry e Ron sono molto simpatici!” rispose accennando un sorriso.
“Infatti! L’ho sempre detto anch’io!” allargò il sorriso poi avvicinò la sedia – trascinandola - alla scrivania e congiunse le mani e poggiò i gomiti sul tavolo “Allora! Ti ho chiamato perché devi darmi alcune spiegazioni…”
Miriel deglutì di nuovo, poi Silente riprese:
“…e io ne devo dare alcune a te! Comincerò prima con delle domande, in questo modo tutto sarà chiaro a me così saprò cosa doverti dire! Dunque: come ti trovi qui a Hogwarts? Sei spaesata o hai qualche problema?”
Miriel finse di riflettere poi tossì “Posso dire che è come se la conoscessi da tempo questa scuola! Non sono per niente spaesata e poi Hermione questa mattina mi ha mostrato molte cose! In più non ho problemi e sono stata accolta bene!” la voce tremava. Tossì di nuovo schiarendosi la voce. 
Silente annuì poi sorrise.
“Bene! Sono felice per te! Per le lezioni…”
“Oh, tutto bene, non si preoccupi! Sono a pari passo con gli altri!” rispose in tono noncurante.
“Ora tocca a me spiegare delle cose…a te!” sospirò poi proseguì “Ti sei ritrovata nel mezzo di questa scuola non perché eri a Durmstrang ma era comodamente seduta sulla sedia di casa tua davanti a qualcosa di quadrato che hanno i babbani! Sei finita nel libro perché la magia è in te e questa forza ti ha permesso i realizzare uno dei tuoi più grandi sogni!” 
Miriel aprì la bocca, boccheggiò un po’, poi riuscì a dire la sua “Ma…ma…come è possibile ciò? Io non capis…” 
“è stato possibile perché alla tua età di adolescente credi ancora a qualcosa di straordinario come la magia…quella vera intendo! Non quella dei trucchetti dei maghi babbani che io so che tu non hai mai sopportato! Mm?” Silente cercò la risposta nei suoi occhi. La vide deglutire e annuire. 
“…”
“Qualcosa di magico in te si è svegliato dopo che hai saputo tutto su Hogwarts grazie a libri e leggende pubblicate per hobby da maghinò che desiderano più di chiunque altri la rovina del mondo magico! Ma tutto questo rende la vita babbana magica ma scettica. Nessuno ci crede a queste cose! Nessuno crede che la vera magia esiste e che il mondo magico cerca in tutti i modi di non farsi avanti. I babbani non avrebbero la forza di accettare che qualcuno fa delle cose molto difficili usando la magia e rendendole subdole!”
“Professore, io credo di capire…”
“Noto in te uno sguardo meno confuso Miriel! Una cosa ti chiedo: tu sai molte cose riguardati quello che accadrà in questo anno scolastico e io ti chiedo di lasciare che avvengano senza cambiare o impedire nulla… come il litigio tra il signor Harry Potter e il signor Ronald Weasley!” poi abbassò gli occhi su quelli di Miriel “e la morte di Cedric Diggory! Morirà e nessuno potrà farci nulla! Neanche tu!” 
Miriel annuì posando una mano davanti alla bocca, quasi in preda alla disperazione! Sentiva il cuore colmo di colpa. Non ci aveva pensato ad aiutare Cedric, ma sicuramente in seguito avrebbe preferito aiutarlo, magari convincendolo che non era saggio partecipare al torneo Tremaghi!
“Poi…” riprese Silente in tono perentorio e alzandosi dalla sedia “Tu sai dell’esistenza di Tartufo!” 
-Sirius Black!- pensò Miriel togliendosi finalmente la mano davanti alla bocca.
“Io so che Harry si fida di te e te ne parlerà! Tu non devi parlarne con nessuno, mi raccomando! Cos’altro devo dirti? Ah si! Io, la professoressa Mcgranitt, la professoressa Sprite, Tartufo, Lupin e la signora Weasley siamo gli unici a sapere di te che vieni da ‘fuori’! acqua in bocca con Piton, Moody e gli altri! Ah proposito di Moody: fai finta di nulla qualunque cosa tu sappia di lui! Intesi?” disse infine e strizzò l’occhio alla ragazza! Miriel annuì di nuovo poi sorrise al preside. 
“Ora puoi andare! Qualunque cosa tu voglia chiedermi basta cercarmi…”
“Bene! Arrivederci professore!” 
“Arrivederci!” 
Miriel uscì dallo studio di Silente più nervosa ma meno confusa. Era una cosa terribile non poter cambiare nulla e in più non poter impedire che Cedric morisse.
Quando arrivò alla Sala Comune dei Grifondoro ci trovò tutti: da Harry, Ron ed Hermione a Fred, George, Colin e Dennis Canon! Sorrise alla vista dei suoi tre amici e si precipitò a salutare Hermione che non vedeva dalla lezione della Mcgranitt! 
“Oh, che bello vedere che sei sana e salva!” disse Hermione avvicinandosi all’amica e sorridendole. Miriel rispose con lo stesso sorriso, poi salutò con la manina Harry e Ron che si stavano avvicinando.
“Allora! Harry e Ron mi hanno detto che sei stata da Silente! Non è che ciò capito molto, perché erano intenti a ridere per le sciocchezze scritte per Divinazione!” esclamò accigliata, rivolgendo un’occhiata ai due ormai vicini e ricominciarono a ridere: Harry era piegato in due e Ron – anche lui piegato in due - teneva una mano sulla spalla dell’amico per reggersi dal troppo sghignazzare!
Miriel aveva voglia di ridere. Sapeva già cosa aveva scritto: un sacco di disgrazie, tanto che Ron aveva predetto che sarebbe annegato per due volte e Harry avrebbe perso in una rissa (di cui Ron avrebbe scommesso su di lui e avrebbe perso dei soldi).
“Dopo mi fate leggere, eh? Così prendo spunto!” esclamò Miriel con sarcasmo (ma non del tutto e Harry e Ron lo capirono!), poi riportò lo sguardo su Hermione. 
“Allora, cosa ti ha detto Silente?”
“Mi ha spiegato parecchie cose di Hogwarts e gli ho dovuto dire tutte le cose che ho fatto l’anno scorso a Durmstrang! Non ce la facevo più a parlare di scuola!” mentì sbuffando, poi si avvicinò al divano della Sala Comune insieme ad Hermione.
“Ehi Miriel, ti va una partita a scacchi?” le chiese Ron urlando dal tavolo, mentre aveva appena finito una partita con Harry (ovviamente vinta da Ron) che si era stufato di giocare a causa delle sue numerose perdite!
“Se devo giocare per essere sconfitta meglio di no!” 
“Nessuno vuole giocare con me?” urlò Ron alle persone nella Sala Comune. Nessuno rispose. Ad un tratto Colin Canon si avvicinò.
“Posso giocare io! Però non so giocare! Mi insegneresti? Harry, perché non mi insegni tu? Sarebbe fantastico! Magari facciamo lezioni tutti i giorni! Mi piacerebbe proprio imparare a giocare a scacchi da te (in quel momento Ron gli si arrossarono le orecchie dalla rabbia – Veramente quello che vince sempre sono io! – pensò furente)!! Ma ti vedo un po’ stanco! Vuoi che ti prenda un bicchiere d’acqua? Un po’ di pane? Burrobirra? Forse ti chiedi come faccia a conoscerla… bè, quest’anno verrò anch’io a Hogsmeade e mi sono informato sui luoghi da visitare! Sarà uno spasso stare in tua compagnia Harry! Ci verrai vero? Verrai a Hogsmeade?” 
Harry sorrise con un curvarsi di labbra che sembrava forzato da un filo invisibile: “Non so Colin! Non ne ho idea!” tagliò corto poi si avvicinò a Hermione e Miriel che gli scoccò un sguardo esasperato, poi si alzò dal divano e andò ad aiutare Ron a sistemare gli scacchi nella scatola…tanto per passare il tempo!
“Tra un po’ scendete a cena!” annunciò la Mcgranitt entrando nella Sala Comune! Tutti annuirono e la prof. se ne andò.
“Cedric Diggory a detto che dovrà vederti dopo cena… da sola!” ricordò Hermione a Miriel che sobbalzò facendo cadere un alfiere dalle sue mani. Harry, che guardava il fuoco, e Ron, che metteva i pezzi nella scatola degli scacchi, alzarono il viso su Miriel che sembrava un po’ indecisa sul da farsi. La sala comune stava per svuotarsi e nessuno aveva sentito ciò che aveva detto Hermione. Calò il silenzio. Harry tornò a guardare il fuoco ma aguzzò le orecchie e Ron aggrottò le sopracciglia poggiando sul tavolo la regina. 
“Non avrai deciso di parlare con lui, spero?!” le chiese seccamente.
Miriel levò lo sguardo da Hermione e lo posò su Ron. 
“Non lo so! Non ho ancora deciso!” disse incerta e con sguardo quasi colpevole. Non voleva ferire i sentimenti di nessuno e se Cedric si era innamorato di lei non voleva che morisse con il rimorso di essere stato respinto da una ragazza.
“non c’è neanche da pensarci!” la ammonì il ragazzo alzando un po’ la voce.
“Non hai il diritto di decidere per me Ron!” controbatté lei con tono altrettanto secco “Se deciderò di fidanzarmi o no con Diggory non è affar tuo!”
“Ma si può sapere che ci trovate tutte in quel Diggory? Solo perché sa giocare discretamente a Quidditch e perché ha battuto per pura fortuna Harry!” urlò sbattendo l’ultimo pezzo dei suoi vecchi scacchi nella scatola.
“Non è perché è bravo a Quidditch! E poi chi ti ha detto che ci trovo qualcosa di bello, è? Sei geloso per caso?” gridò lei di controbattuta. Ron fumava dalle orecchie e le sopracciglia erano arricciate ancora di più all’ingiù. Si scrutarono arrabbiati per un po’ e Ron non aveva nulla da dire. L’aveva spiazzato!
“…” 
“Non sono io a doverti dire di crescere Ron! Devi capire che non è affatto carino quello che dici degli altri! Stamattina non mi è piaciuto il tuo comportamento con Cedric! Non mi è piaciuto affatto! Non puoi comportarti sempre come un bambino!” il suo tono era freddo e la Sala Comune fortunatamente si era svuotata. Erano rimasti solo loro quattro. Harry ed Hermione si erano alzati e guardavano la scena stupiti e Miriel e Ron continuavano a mandarsi scintille. Ron boccheggiò.
“Tu…IO NON SONO UN BAMBINO!” urlò stringendo i pugni e camminando con passo svelto verso il quadro della signora grassa. Pronunciò la parola d’ordine a denti stretti e, quando il passaggio si aprì, vi uscì frettolosamente e bisbigliando epiteti esagerati.
Miriel sospirò e si buttò sul divano.
“Mi dispiace di avergli detto quelle cose, ma ho dovuto farlo!” 
“Forse capirà che è ora di cambiare!” gli fece eco Hermione, poi si alzò di nuovo e si avvicinarono tutti e tre al dipinto e raggiunsero gli altri a cena.
Fine 2° capitolo

Cosa ne pensate del two capitolo? A me piace! Nel prossimo tante cose vi verranno svelate! Ci vediamo nel terzo capitolo! Bye, bye! 
By
Chi-chan89 ^x^
Bacione a tutti!
W Slam Dunk e Harry Potter!

‘Anticipazioni a cura di Harry e Ron ’
Harry&Ron: cosa accadrà nella terza parte dell’appassionante fic che racchiude mille pericoli e problemi scolastici?
Harry: la nostra protagonista riuscirà ad avere più informazioni sul da farsi? Farà la pace con Ron?
Ron: cosa succederà alla lezione di Pozioni di Piton? 
Harry: Harry le rivelerà di Sirius? 
Ron: noi non lo sappiamo, ma attendete con ansia il terzo ed entusiasmante capitolo di “Harry Potter and the enchanted well”!
Harry: non perdetelo assolutamente o vi facciamo sputare lumache!
Chi-chan in tono sarcastico: grazie Harry di avermi ricordato la scena più disgustosa del secondo film! Credo che andrò di la a vomitare animatamente la cena.
Hermione: ha ragione Harry! Non ricordarle cose orribili…e di cose orribile Ron ne fa tante!
Ron: chiudi il becco! Mpf!
Hermione&Chi-chan: ora vi salutiamo dandovi appuntamento al terzo capitolo intitolato: “una faticosa cena!”! non è un gran che come titolo, ma è l’unica cosa che ho trovato opportuna! Non mancate e commentate numerosi!
^_^


  
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