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Autore: Willow Black    14/01/2012    4 recensioni
[Sospesa - A revisione compiuta questa storia verrà eliminata per poter essere nuovamente pubblicata.]
Un anno dopo la sconfitta di Ashura, un nuovo nemico minaccia l’equilibrio del mondo. La battaglia contro la follia non è ancora conclusa e questa volta non servirà solo il coraggio per vincere.
Un anno dopo la sconfitta di Ashura, una parte del passato di Maka celata nell’ombra riemergerà alla luce e qualcuno appartenente a quel passato tornerà a farle visita.
Una nuova guerra è sul punto di scatenarsi e Maka non dovrà solo combattere la follia: riuscirà a superare il suo rancore nei confronti di chi l’aveva tradita e abbandonata anni addietro?
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Nuovo Personaggio, Soul Eater Evans, Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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“Lei”, colei che riesce a bloccare un Maka-Chop
 

La ragazza terminò di leggere l’ultima frase del capitolo e alzò gli occhi dal libro che teneva sulle ginocchia, rivolgendo il viso al sole. I caldi e rassicuranti raggi le sfioravano la pelle trasmettendole una sensazione piacevole e di intorpidimento e la giovane meister comprese come aveva fatto la propria buki ad addormentarsi appena finito di mangiare.
Una piccola folata di vento alzò le pagine del volume ancora aperto e spinse i codini biondi della ragazza di lato, portando con sé il profumo di quella primavera che era sbocciata prepotente e con qualche settimana di ritardo.
Maka inspirò a fondo e sul suo viso comparve un sorriso indirizzato a nessuno in particolare, anche perché lì attorno non c’era nessuno tranne Soul che russava piano sdraiato su uno dei tanti plaid sparsi sull’erba.
Approfittando di quella bella domenica di sole lei e i suoi amici avevano organizzato un picnic nel boschetto che cresceva dietro alla loro scuola, piazzandosi nel loro luogo preferito: uno spiazzo soleggiato con alle spalle gli alberi e una magnifica vista di Death City di fronte.
Maka chiuse il libro e lo ripose nella borsa che aveva di fianco. Quando sfiorò il suo quaderno di scuola le passò per la testa l’idea di mettersi a ripassare per il giorno dopo, però la scartò ripensando al tepore che trasmetteva il sole anche se non si sentiva affatto assonnata.
A differenza di lei, Soul invece pareva dormire profondamente.
Sembra così indifeso quando dorme, pensò la giovane meister soffermandosi a osservare il viso dell’albino.
Arrossì lievemente sulle guance e spostò la sguardo altrove. Negli ultimi tempi, quando pensava a Soul, Maka si sentiva così confusa. Gli voleva bene, non v’era ombra di dubbio. D'altronde era la sua arma, normale che gli volesse bene! Ma se ci fosse stato qualcosa in più?
La meister distinse la figura alta e snella della sua amica più cara seduta sul muretto che percorreva il perimetro del boschetto. Tsubaki era rivolta verso la città e, con la testa sulle sue ginocchia, stava Black Star.
Maka sorrise. Quei due stavano insieme da quasi un anno ed erano diventati praticamente inseparabili. La bionda si ricordava ancora il giorno in cui l’amica le aveva mostrato timida l’anello che le aveva regalato il suo meister. Riportava una stella avvolta da un fiore d’argento e Black Star aveva detto che rappresentava perfettamente loro due: una graziosa camelia che veglia costantemente sulla propria stella nera.
Ma loro non costituivano la sola coppia nel gruppo: anche se solo da qualche mese e in maniera ancora non ufficiale, era chiaro a tutti quanti che si fosse instaurato un bel rapporto non solo d’amicizia fra l’erede di Shinigami e la figlia dell’ormai defunta Medusa.
Kid e Crona. Maka non aveva pensato a coppia più azzeccata di loro due: timidi, riservati, però così dolci assieme! Certo non ci fosse stato Ragnarock a rompere le scatole di tanto in tanto, sarebbero stati perfetti!
Però la perfezione più bella presente nel mondo pareva sfuggire al giovane Shinigami: stava bene con Crona, certamente, ma a volte si lasciava assalire da un dubbio che gli dava il tormento. Infatti Kid sembrava incerto sul fatto di rendere ufficiale la sua relazione con la meister dai capelli rosa per il semplice fatto che lui era uno shinigami e lei la figlia di una strega. Temeva il giudizio della gente e soprattutto quello di suo padre.
Ovviamente era solito confidarsi con le sue armi, le sorelle Thompson, e una volta Patty l’aveva sorpreso, dicendo: “Se ami davvero Crona, degli altri non te ne dovrebbe fregare proprio niente! E poi lei è tanto dolce e gentile, perché il Sommo Shinigami dovrebbe avere qualcosa contro di lei?”
Non era da Patty dire cose del genere, però Maka non poteva far altro che approvare cosa aveva detto la più giovane delle sorelle. E poi se Kid avesse fatto soffrire Crona in qualche modo, la bionda gliel’avrebbe fatta pagare...
La ragazza si alzò e andò ad appoggiarsi al muretto, contemplando la città e viaggiando fra i suoi più intimi pensieri.
Dei passi alle sue spalle la fecero tornare alla realtà e la bionda pensando che si trattasse di Soul, disse:
-Sai che quando dormi russi? Volevo fartelo presente dato che…-
Ma fu un’altra voce a interromperla.
-Come fai a dirlo? Eri sempre la prima ad addormentarti, Chibi Chop…-
Maka si irrigidì stringendo le mani a pugno.
Quella voce, quella maledetta voce… E poi quel stupido nomignolo che le aveva affibbiato tempo addietro…
Il vento spirò nella sua direzione portandole un profumo difficile da distinguere: era qualcosa che sapeva di libertà e di vento stesso.
-Cosa vuoi?- domandò dura la bionda senza voltarsi.
-Io ho attraversato l’oceano per venire fin qua e tu mi accogli in questo modo?- continuò la voce.
Maka fece un lungo e profondo respiro.
-Makaaa…- iniziò a dire a voce bassa.
Poi si voltò di scatto facendo comparire un volume di cinquecento pagine se non di più dal nulla nella sua mano ed esclamò:
-Chop!-
Ma il suo micidiale colpo fu bloccato dalla misteriosa figura che aveva intercettato la traiettoria del libro con una mano.
-Non sei affatto cambiata- disse quella, sfoggiando un sorriso sornione.
Maka le lanciò un’occhiata carica di risentimento e scura in volto scandì:
-Nemmeno tu, Elle-

Angolino dell'Autrice:
Grazie a tutti per non esservi fermati al prologo! :D
Allora... Cosa ne pensate? Fatemi sapere le vostre opinioni ^^ 
Dark Elle
 

  
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