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Autore: kait    16/01/2012    1 recensioni
La prima guerra mondiale sta per scoppiare. Un incontro inaspettato convince il dottor Watson che è suo dovere ri-arruolarsi per difendere la patria e le vite delle giovani reclute. Ma... come la prenderà Holmes?
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Cinque modi per impedire al tuo amico di arruolarsi



NdT: Chiedo perdono per il ritardo con cui pubblico il nuovo capitolo. Banalmente ho avuto problemi con il dannato internet! Come anticipazione vi dico solo che è adesso che Holmes comincerà a fare sul serio...



Numero Tre: Aggressione Fittizia


Era circa mezzogiorno quando finalmente ritrovai la direzione giusta. Era strano. Avevo vissuto in questa città per la maggior parte della mia vita, e tuttavia c'erano alcune parti di Londra che mi erano completamente estranee, o che erano cambiate tanto drasticamente negli ultimi anni che non riuscivo più a riconoscerle. Holmes si era spesso lamentato, da quando era in pensione, che questa Londra non era più la sua Londra, e io cominciavo a chiedermi se era ancora la mia. Avrei potuto essere anche a Costantinopoli, per quanto ne sapevo. Era anche difficile chiedere indicazioni a qualcuno, poiché la maggior parte delle persone tendeva a considerare il mio abbigliamento inconsueto e i miei modi un po' concitati come segni di una mente instabile. Avevo pensato di chiedere a Morris, ma naturalmente ero piuttosto diffidente nei confronti del ragazzino e delle sue alleanze. Dubitavo che mi avrebbe portato di nuovo fuori strada, ma decisi comunque di non correre il rischio. Non si poteva sapere quanto Holmes lo avesse influenzato.

Finalmente mi imbattei in una via che mi era familiare, e da lì riuscii a rimettermi sulla strada giusta. A questo punto, però, ero diventato estremamente paranoico verso le persone che mi circondavano. Ovunque guardassi mi sembrava di vedere un potenziale complice di Holmes. Ogni conducente di carrozza, ogni venditore ambulante, ogni donna e ogni bambino avrebbero potuto essere al suo comando. Evitai tutti gli sguardi e presi la via più breve per la mia destinazione, camminando il più veloce possibile senza attirare l'attenzione. Sapevo, ora, che non vi era livello al quale Holmes non si sarebbe abbassato pur di impedirmi di arruolarmi. Era così che dovevano sentirsi i criminali a cui aveva dato la caccia durante tutta la sua carriera. Non c'era da meravigliarsi che fosse celebre nei quartieri malfamati di Londra: per quanto mi riguardava, avrei preferito essere inseguito dai mastini dell'inferno. Mi armai di coraggio e proseguii per la mia strada.


Ero a due sole strade di distanza dall'ufficio di reclutamento quando udii un grido. Voltai lo sguardo in quella direzione. Una folla si stava radunando all'angolo della parte opposta della strada. Poi vidi un uomo staccarsi dal gruppo e correre nella mia direzione.

Ogni fibra del mio essere mi stava implorando di non lasciarmi coinvolgere, che quello era sicuramente un altro diversivo ad opera di Holmes, e tuttavia non potei trattenermi dal fermare l'uomo nella sua corsa.

Che cosa diavolo sta succedendo laggiù?” gli chiesi, senza perdere tempo in convenevoli. L'uomo mi rispose sullo stesso tono.

C'è un tizio grosso come un orso che sta ammazzando di botte una donna.” ansimò, “Sua moglie, credo. Dice che gli è stata infedele e che gliela farà pagare. Vado a cercare un poliziotto, la ucciderà se nessuno interviene.”

L'uomo mi spinse da un lato e corse via. Io non opposi resistenza. Dal fondo della strada le grida divennero più alte e disperate. Nessuno aveva intenzione di aiutare questa donna? Metà del mio cervello era assolutamente convinta che ci fosse lo zampino di Holmes, in qualche modo, ma l'altra metà insisteva che non avrei trovato pace finché non mi fossi accertato della situazione. Mi diressi dunque verso la parte opposta della strada, e mi feci strada tra la ressa di spettatori che fissava con aria sciocca quella che era certamente una scena degna di nota.


L'uomo che era andato in cerca di aiuto non aveva torto quando aveva definito l'aggressore un orso. Capelli e barba tutti aggrovigliati, spalle massicce e almeno un metro e novanta di altezza: non vedevo altri paragoni possibili. E tuttavia ciò che davvero mi impressionò furono il ringhio che contorceva la sua bocca e la furia nei suoi occhi. Erano questi che lo rendevano veramente simile a una bestia. Il bruto aveva afferrato una donna per i capelli e l'attirava a sé, cosicché il viso di lei fosse all'altezza del suo. Questo viso sarebbe stato attraente, se non che era deformato dalla paura e dal dolore mentre la donna tentava freneticamente di liberarsi dalle braccia che la imprigionavano. Potevo vedere una macchia di sangue che si allargava tra i suoi capelli chiari, subito sopra alla tempia.

Non riflettei e non esitai un attimo. Il mio pugno colpì l'aggressore al lato della testa.

Il colpo ebbe all'incirca l'effetto di una puntura di zanzara; l'uomo fece un giro su sé stesso, gettò a terra la donna e rivolse la sua attenzione a me.

Ehi! Che cosa credi di fare?” ruggì, come una tigre stuzzicata da un bastone appuntito.

Lascia in pace quella donna.” Cercai di mantenere la voce il più ferma possibile. Ora che lo vedevo da vicino mi sembrava almeno due metri di altezza.

Questo non ha niente a che fare con te. Ora sparisci e lascia che me la veda io con mia moglie!”

Improvvisamente mi resi conto di tutti gli occhi puntati su di me. La folla assomigliava al pubblico di un circo. Davvero non c'era nessun altro che volesse aiutare questa povera donna?

Non farò niente del genere.” dissi. L'uomo si avvicinò minacciosamente. Mi ero sbagliato pochi minuti prima: era senza dubbio due metri e dieci.

Questa è la tua ultima occasione. Tornatene alla tua bella casetta e smetti di ficcare il naso in faccende che non ti riguardano.”

La prego” quest'ultima frase venne dalla donna, che giaceva ancora bocconi sul marciapiede. Alzò lo sguardo verso di me, gli occhi iniettati di sangue. “Faccia come dice. Sarà peggio se lui...”

Tu sta zitta!” sbraitò l'uomo a sua moglie, e le rifilò un calcio nel fianco.

Non riuscii più a contenermi e gli sferrai un pugno nello stomaco. L'uomo ringhiò e cercò di restituirmi il colpo con la furia di un indemoniato. Io schivai tutti i suoi cazzotti e lo colpii di nuovo ad un fianco. Questa volta lui mi rese la pariglia, stendendomi con un colpo di quelle sue mani gigantesche. Riuscii a malapena a rotolare via prima che con un piede mi schiacciasse la testa sul pavimento. Sentii la donna trattenere il fiato per lo spavento. Allungai una gamba e con un calcio gli feci perdere l'equilibrio, e lui cadde a terra con un potente THUD. Aspettai, ansimando. Non si rialzò più.

Lentamente mi alzai in piedi e mi diressi verso la donna ferita. Sedeva esattamente lì dov'era caduta, fissando il punto in cui giaceva suo marito.

Lui... lui starà bene?”

Scossi la testa. Avevo già incontrato questo tipo di donna fin troppe volte. Entro la sera successiva sarebbero probabilmente tornato l'uno nelle braccia dell'altra, come se tutto questo incidente fosse stato solamente un bisticcio tra innamorati. “Sopravviverà.” borbottai. “Lasciate che dia un'occhiata a voi.”

Il più gentilmente possibile le piegai la testa verso destra. La macchia di sangue non si era allargata, quindi probabilmente aveva già smesso di sanguinare. Quello era un buon segno. E tuttavia avrebbe dovuto essercene molto di più, e, cosa ancora più strana, non riuscivo a trovare la ferita... Realizzai all'improvviso. Mi avvicinai le dita insanguinate e le annusai. Era proprio come sospettavo. Inchiostro. Inchiostro rosso.


Holmes?” chiesi. La donna sorrise.

Ah, ma come ci ha scoperti?”

Forse avrei dovuto andarci un po' più pesante, dottore?” domandò una voce alle nostre spalle. L'uomo-montagna si era appoggiato su un gomito e ci guardava con una scintilla di malizia, come uno scolare che è appena riuscito a fare uno scherzo al maestro. Mi alzai in piedi.

Avrei dovuto capirlo che un uomo della sua stazza non va al tappeto così facilmente.” Cercai di suonare il più indifferente possibile, ma dentro di me ero furioso. Nascondere i miei vestiti e ordinare a un ragazzino di rubarmi il portafogli era una cosa, ma farmi credere che la vita di una donna era in pericolo era veramente troppo.

Mi diedi una spolverata e tentai di radunare tutta la dignità che mi restava.

Immagino che abbia lasciato a uno di voi due una lettera.”

Immagina bene, dottor Watson.” rispose la donna. Recuperò la lettera da sotto le sue numerose gonne e me la passò. La folla di spettatori intorno a noi non si era dissipata, e più di una persona cercò di leggere il messaggio da sopra la mia spalla.


Mio caro Watson,

tutto questo non le fa venire in mente il caso Adler? Che teneri ricordi. Sapevo che non avrebbe mai resistito dal soccorrere una signora bisognosa di aiuto. Spero che non abbia colpito Bert troppo forte. Siamo stati spesso avversari sul ring, ma credo che ammetteremo entrambi di aver conosciuto tempi migliori. L'adorabile Cassandra l'ho conosciuta a teatro, e sono sicuro che avrà recitato perfettamente la parte della donzella in pericolo. Deve sapere che sono stato proprio io a presentarli l'uno all'altra, tanto tempo fa. Ci crederebbe se le dicessi che sono felicemente sposati da quasi venticinque anni? E lei che mi accusa di non avere un lato romantico! Ah, ma avremo un bel po' di tempo per riflettere sugli anni trascorsi quando farò ritorno stasera.

Lei ha opposto una resistenza notevole, amico mio. Non mi aspettavo nulla di meno.

Cordialmente,

Holmes


Finii la lettera e rivolsi di nuovo la mia attenzione alla coppia, che aveva trascorso il tempo della mia lettura complimentandosi l'un l'altro sulla rispettiva abilità di recitazione e rassicurandosi che non si erano fatti male. Questa scena affettuosa era talmente in disaccordo con quella di cui ero stato testimone cinque minuti prima che non potei fare a meno di restarne sconcertato.

Holmes ha per caso informato uno di voi due degli altri suoi piani?” chiesi. Cassandra mi guardò perplessa.

Altri piani? Noi credevamo che questo fosse una sorta di scherzo molto elaborato. Non mi ero resa conto che ci fossero altri piani.”

A dire la verità, dottore” disse Bert, il benevolo uomo-montagna, “non abbiamo idea del perché Holmes ci abbia chiesto di metter su questa scenetta per lei. Tutto quello che ci ha detto è stato che ce ne sarebbe stato molto grato, se l'avessimo fatto.” Guardò sua moglie. “Abbiamo pensato che glielo dovevamo.”

Sospirai. Perché tutti i cospiratori di Holmes dovevano essere così infernalmente amabili?

Capisco. Beh, avete entrambi recitato la vostra parte a puntino. Ci sono proprio cascato in pieno. Ora se volete scusarmi...”. Stavo per andarmene quando Cassandra mi afferrò per una spalla.

Dottor Watson, le chiedo scusa.” disse. “È chiaro che ci siamo lasciati prendere un po' troppo la mano. Ci permette di scusarci invitandola a pranzo a casa nostra? Ho della carne fredda che mi è avanzata dall'arrosto di ieri sera, e lei ha l'aria di non aver mangiato nulla da stamattina.”

Avrei voluto che non lo dicesse. Non mi ero reso conto di quanto fossi affamato finché lei non aveva introdotto l'argomento. Il mio stomaco brontolò traditore, e fui estremamente tentato dall'accettare l'offerta. Ma sarei stato un vero idiota se non avessi imparato nulla dalle mie precedenti esperienze della giornata.

È stato Holmes a chiedervi di invitarmi a pranzo, non è vero?”

Oh, beh” disse Cassandra, prendendo Bert per mano, “Non posso dire che non ci ho provato...”



  
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