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Autore: Willow Black    16/01/2012    4 recensioni
[Sospesa - A revisione compiuta questa storia verrà eliminata per poter essere nuovamente pubblicata.]
Un anno dopo la sconfitta di Ashura, un nuovo nemico minaccia l’equilibrio del mondo. La battaglia contro la follia non è ancora conclusa e questa volta non servirà solo il coraggio per vincere.
Un anno dopo la sconfitta di Ashura, una parte del passato di Maka celata nell’ombra riemergerà alla luce e qualcuno appartenente a quel passato tornerà a farle visita.
Una nuova guerra è sul punto di scatenarsi e Maka non dovrà solo combattere la follia: riuscirà a superare il suo rancore nei confronti di chi l’aveva tradita e abbandonata anni addietro?
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Nuovo Personaggio, Soul Eater Evans, Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Una cena ad alta tensione
 

Maka posò l’ultimo piatto sul tavolo di legno scuro e si voltò per dirigersi ai fornelli e controllare la pasta che stava cuocendo.
Agiva quasi in automatico, crucciata e sommersa dai vari pensieri che le affollavano la mente. Ovviamente ruotavano tutti attorno a un elemento in comune: Elle.
Era da quando l’aveva vista che la minore delle Albarn si domandava il perché della sua improvvisa apparizione.
Da quando era accaduta quella cosa, all’incirca dieci anni fa, Elle se n’era andata via, sparendo come se non avesse mai fatto parte della vita di Maka.
Non che la bionda fosse dispiaciuta della sua partenza: le ultime parole che le aveva rivolto gliele aveva urlate contro.
Vattene e non far mai più ritorno! Non ti perdonerò mai! Ti odio, Elle!
All’epoca Maka non doveva avere più di sei anni, eppure aveva compreso immediatamente lo sbaglio della sorella, anche se i suoi genitori tentavano di nasconderglielo.
E così Elle, quella notte, con lo zaino rigonfio della sua roba e i suoi nove anni di vita gettati sulle spalle, aveva oltrepassato quella porta con l’intenzione di non far più ritorno fra quelle mura…
-Nyaa, perché hai messo quattro piatti?- domandò Blair, entrando allegra in cucina.
Maka si riscosse dai ricordi e prese la pentola della pasta, ormai pronta, per svuotare il contenuto nel colapasta.
-Pensavo che le avresti sbattuto la porta in faccia- fece tranquillo Soul, ancora seduto sul divano e intento a guardare la televisione.
-E cosa te lo fa pensare?-
-Lo sguardo assassino che le hai rivolto per tutto il tempo oggi pomeriggio-
-Ma di chi state parlando?- chiese confusa Blair guardando prima l’uno e poi l’altro.
-Di mia sorella- rispose fredda Maka, prendendo il colapasta e vuotando i fusilli nella terrina trasparente.
-Oh, che bello! Non mi hai mai parlato di questa tua sorella, Maka! La vorrei tanto conoscere ma stasera vado a mangiare fuori! Nyaa!- e così dicendo la gatta aprì la porta d’ingresso e uscì salutando.
Nel frattempo Soul spense la televisione e si diresse in cucina, appoggiandosi a una sedia.
-Maka-
-Cosa vuoi?-
-Cos’è successo fra te ed Elle?-
La meister iniziò a mescolare la pasta con il sugo, facendo finta di niente.
Soul le si avvicinò, ma nel momento che stava per dire qualcosa, il campanello suonò.
-La prossima volta non avrai così fortuna- fece la buki, andando ad aprire.
Maka non disse nulla e si preparò mentalmente a quella che sarebbe stata una “cena ad alta tensione”.
-Ciao! Devi essere la buki di mia sorella! Oggi non ci siamo affatto presentati!-
La voce di Elle risuonò dal corridoio allegra e cordiale, proprio come se si fosse trattata di una semplice visita di piacere. Ma Maka sapeva che in realtà c’era dell’altro, doveva esserci dell’altro!
-In effetti, sì. Io sono Soul Eater Evans, l’arma più cool di tutta Death City- sentì dire dalla sua buki la meister.
Egocentrico esibizionista, pensò divertita, mentre portava la terrina in tavola.
-Questo è ancora da vedere… Ma Chibi Chop dov’è?- chiese Elle.
Maka strinse i pugni. Detestava quando la chiamava così!
-In cucina-
Dei passi che si avvicinavano veloci e poi la figura snella e slanciata di sua sorella che entrava in cucina, sorridendo.
-Ciao!- la salutò.
Maka si limitò a fare un cenno con il capo.
-Ti ripeto la domanda di oggi: cosa sei venuta a fare qui?- disse con voce tutt’altro che amichevole.
Elle cambiò subito espressione, assumendone una enigmatica e rimase in silenzio senza smettere di fissare Maka.
-Ehi! Ehi! L’atmosfera non può farsi così elettrica già adesso, rischiate di mandare in cortocircuito la luce voi due!- disse Soul, in un disperato tentativo di calmare la sua meister che sarebbe scoppiata da un momento all’altro.
-Il tuo partner ha ragione, Maka. Dopotutto sono solo venuta per la cena- fece la rossa, riassumendo l’atteggiamento gioviale con cui era entrata.
-A cui ti sei autoinvitata- puntualizzò acida la bionda.
-Sottigliezze… Ma perché ci sono quattro piatti?-
-Perché Blair ha detto all’ultimo che sarebbe andata a mangiare fuori- rispose Soul, lanciando a Maka un’occhiata che equivale ad un “non farti venire una crisi isterica”.
-Blair? E chi è?- continuò Elle, prendendo posto al tavolo.
-È la nostra gatta- rispose la bionda iniziando a distribuire la pasta.
-E un gatto ha bisogno di un piatto per mangiare?-
-Diciamo che è una gatta con dei poteri magici e riesce a trasformarsi in umana- fece Soul, sedendosi anche lui.
-Forte. La vorrei proprio conoscere…-
Maka, dopo aver riposto il piatto in avanzo nella credenza, si sedette anche lei iniziando a mangiare nel più completo silenzio.
-Non è la prima volta che vieni a Death City, vero?- domandò Soul, rompendo il silenzio glaciale che era sceso fra le due Albarn.
-No. Da qualche anno lavoro per la Shibusen e di solito vengo qui per portare il resoconto della missione-
E come mai ricompari nella mia vita proprio in questo momento?
Maka si versò dell’acqua nel bicchiere e bevve senza prestare realmente attenzione a quello che Elle stava raccontando.
Perché la Shibusen dovrebbe fidarsi di una come te?, pensò scoccando l’ennesima occhiataccia alla sorella.
Così capricciosa, così testarda, così completamente inaffidabile!
O forse era cambiata in quei dieci anni? No, era impossibile…
Quando Elle finì il suo piatto di pasta si alzò e disse:
-Vorrei rimanere anche per il secondo, ma devo andare-
-Sicura?- chiese Soul.
Non trattenerla, non trattenerla!
Elle annuì.
Il ragazzo accompagnò la rossa alla porta, un po’ dispiaciuto per il semplice fatto che non era riuscito a capire cosa avesse diviso le sorelle in passato.
-Vi ringrazio per la cena- disse Elle.
-Ah, Maka!- chiamò a voce più alta.
Cosa vuole ancora!?
-Ci vediamo domani! Ciao ciao!-
E la porta si richiuse.
Soul tornò in cucina:
-Chissà cosa intendeva con “ci vediamo domani”… Io comunque sono sempre più dell’idea che tua sorella sia simpatica, cosa ti spinge ad odiarla tanto?-
Uno spietato Maka-Chop mise fine alla tentata conversazione. 

Angolino dell'Autrice:
Buonasera a tutti quanti!
Guarda il caso: ho pubblicato proprio mentre mia madre mi chiama per la cena! :P
Comunque spero di non aver deluso le vostre aspettative con questo capitolo che non mi convince poi molto...
Voi cosa ne pensate? Lasciate pure una recensione ^^
Buona cena e al prossimo capitolo!
Dark Elle

 
  
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