Titolo: Ridere di cuore
Fandom: OnePiece
Rating: verde
Genere: Introspettivo
Tipologia: Flash fic
Avvertimenti://
Spoiler://
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono e la storia non
è stata scritta a fini di lucro
Credits://
Trama: Nami riflette sulla sua nuova vita insieme alla ciurma
Note: Come prompt ho usato la frase: Se vedi una persona che riesce a
sorridere quando tutto va male, probabilmente è
perché ha già pensato a chi dare la colpa
Passava molto tempo ad osservarli, quella di valutare le reazioni e il
carattere di chi aveva davanti era sempre stato il suo passatempo
preferito.
Anzi, più che un passatempo all’inizio quello era
un impegno irrinunciabile, dato il lavoro che svolgeva.
Essere una ladra di tesori non era una cosa facile, soprattutto per una
ragazzina che attraversava il mare da sola.
Ormai però la sua vita era cambiata, anche se questa
abitudine non l’aveva mai abbandonata.
Ora si sentiva a casa, in famiglia, finalmente al sicuro.
Un tempo, quando ancora rubava con l’astuzia i tesori dei
pirati e di chi le capitava a tiro, era un esperta delle espressioni
facciali ed era anche molto brava a fingere calma quando tutto andava
male.
“Se vedi una persona che riesce a sorridere quando tutto va
male, probabilmente è perché ha già
pensato a chi dare la colpa”. Questa frase l’aveva
sentita da qualche parte, ma rispecchiava pienamente la vecchia lei.
La ladra che era un tempo sorrideva sempre, e con lo sguardo cercava
una via di fuga, un sotterfugio per rubare altro oro o per salvarsi la
pelle.
Nami sospirò, ripensare a quel periodo della sua vita non
era piacevole. Portava sempre a galla brutti ricordi.
Però adesso per fortuna la sua vita era cambiata, era felice
e non avrebbe rinunciato ai suoi amici per nulla al mondo.
Luffy fece una mossa strana avvinghiandosi per gioco a Usupp senza
riuscire più a slegarsi da quella posizione scomoda.
Lei li fissò per alcuni istanti e poi scoppiò a
ridere. Quei due erano davvero buffi.
In un secondo le balenò nella mente che ora quando rideva lo
faceva con il cuore, non più con la testa e questo pensiero
le fece piegare nuovamente le labbra verso l’alto.
Sì, ora dopo tanto dolore, aveva finalmente trovato la
felicità.