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Autore: Valdec    01/09/2006    4 recensioni
Perchè ti sei allontanata? Perchè non mi hai permesso di accompagnarti? Una storia un pò triste, spero faccia riflettere
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi hanno sempre detto che scrivere sia utile, mi hanno sempre detto che mettendo su carta i miei pensieri tutto si sarebbe risolto, tutto sarebbe poi andato per il verso giusto. Oggi seguo questo consiglio, io, tu lo sai bene amore, non ho mai seguito il flusso d’idee altrui, ho sempre mantenuto la mia autonomia, ma oggi non posso, oggi ho bisogno di sentirmi ancora per un ultima volta parte di un qualcosa di più grande, oggi voglio sentirmi parte di un insieme. Io e te, questo era il mio insieme, io e te che superavamo i limiti dell’immaginabile, io e te che andavamo oltre i bigotti pregiudizi, che scoprivamo quanto fosse bello amare, che camminavamo per ore lungo la riva del mare, che ci confidavamo le nostre paure. Limpido più del cielo estivo, limpido e cristallino come le mie prime lacrime versate per te, era il nostro sentimento;  amore ricordi quanto odiavi la mia razionalità? Mi rimproveravi spesso di esser troppo fredda, cinica, calcolatrice fino all’inverosimile, come ti stupiresti adesso, sono diventata la persona che mai avrei voluto essere, mi disprezzo, ma tu forse ora mi ameresti ancor di più, se ciò fosse possibile; mia dolce ossessione, adesso io piango, mi dispero, mi dilanio e strazio l’anima al tuo sol pensiero, non è rimasto più niente della vecchia me, mi hai cambiata, mi hai fatto diventare debole e forte, gioiosa e infelice, pensare a noi due mi provoca uno sconvolgimento tale da far vacillare ogni mia certezza, tranne la più triste e dolorosa, mia dolce tortura, io e te non potremo più condividere nulla, niente, tranne il ricordo, ormai mi lega a te. Perché ti sei allontanata ? Perché non mi hai permesso di accompagnarti? Io l’avrei fatto, per te mi sarei immolata, per te avrei dato tutto.

Chiudo gli occhi, i dolci ricordi pulsano nella mia testa, voglio riviverli, “creati una nuova vita, esci dall’oscurità”, stolti, credevano che mi importasse più nulla? Adesso ci sono solo io, nuovamente solo io, non c’è più l’insieme al quale tanto vorrei riappartenere, insicura, debole, non più fredda e indolente, ma ancora sola.

Era estate, da lì a poco avrei compiuto 26 anni, tutto nella mia vita era perfetto, avevo già un ottimo posto di lavoro, nonostante mi fossi laureata da solo un anno, la mia chiassosa famiglia, che tanto temevo e tanto stimavo, mi amava, qualsiasi ragazzo al mondo avrebbe fatto follie per me; io però ero vuota, sembra banale a dirsi, ma io mi sentivo svuotata, così come un freddo involucro che aspetta di esser riempito, e la mia linfa vitale è presto arrivata, tu arrivasti, tu mia linfa, mia ragione di vita, mia unica speranza, vissi il mio amore per te in modo estremo, così come un’adolescente, in realtà avevo superato da parecchio tempo quella fase, eppure tu diventasti la mia ossessione, il mio pensiero felice e io fui tutto questo per te, anime gemelle, non ci avevo mai creduto fino ad allora. Inizialmente non ci piacemmo, costrette a lavorare in un troppo ristretto spazio, a contatto per innumerevoli ore al giorno, sprecammo i nostri primi mesi in stupidi litigi, che a ricordarli, amore, scoppiavamo a ridere, come eravamo stupide. Poi, quella sera, ti dissi tutto ciò che non pensavo avrei mai avuto il coraggio di rivelare ad anima viva “Riesco a gioire solo quando so di essere nella tua mente”, mi sorridesti cristallina, mi sentì umiliata, non avevo mai esternato i miei sentimenti per nessuno, pensai che mi avresti riso in faccia o che magari mi avresti lanciato una delle tue solite battutine velenose, mi sbagliavo, continuasti a sorridermi e poi, inaspettatamente, scoppiasti in lacrime e mi baciasti. Da quell’istante seguirono molti baci e altrettante lacrime, ma la nostra unione non sarebbe stata scalfita nemmeno dalla più affilata delle spade, almeno così credevamo, non avevamo calcolato la natura, lo scorrere degli eventi; precisamente sei estati dopo il nostro primo incontro tutto finì, te ne andasti da me con il sorriso sulle labbra, felice, così come ti avevo conosciuta. Se tu fossi con me adesso avrei potuto vivere serenamente la mia ormai inoltrata vecchiaia, mio dolce amore, io ho continuato a vivere il film della mia vita, senza più curarmi di come sarebbe andato, mi sono semplicemente comportata come un automa, sotto gli occhi di quelli che erano soliti definirsi miei amici, ma che non avevano mai appoggiato la nostra unione, mi sono sposata, ho avuto due figli, e adesso sono nonna, ti ho chiusa nel mio cuore e solo oggi ti sto facendo uscire, i medici mi hanno detto che potrei non vedere più il nuovo giorno, ma non posso andarmene senza prima aver almeno accennato del nostro amore. Mia figlia, la maggiore, sa tutto del mio passato, sa tutto di noi, è venuta a conoscenza del nostro amore da uno dei miei presunti amici di gioventù, nemmeno lei mi, anzi ci, ha comprese, come il resto del mondo ha solo saputo giudicare, quanto è facile giudicare, anche la persona più inetta lo saprebbe fare, amore, non ho mai creduto al paradiso, né nella visione dantesca, né tantomeno nell’ottica cristiana, quindi credo che se anche io oggi dovessi cessare di vivere non avrei più modo nemmeno di ricordarti, prima che tu mi lasciassi avrei voluto dirti tante cose, avrei voluto fare tante cose, ma il tuo tempo è scaduto prematuramente e il mio, ironia della sorte, sembra non voler più cessare, nonostante io lo desideri molto, l’ultima cosa che mi sento di scrivere sono le scuse per mio marito e per i miei figli, non ho mai donato loro amore, non so più cosa sia l’amore e non li biasimo se loro non siano affatto legati a me, vi chiedo scusa, ma infondo io sono morta nell’estate del mio trentaduesimo anno d’età.

                                                                                                                                  

                                                                                                                                       Per sempre tua

  
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