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Autore: Imi    02/09/2006    5 recensioni
Il finale proposto per l'anime tv non mi andava a genio e così ho deciso di ripensarlo dando un po' più spazio all'azione e ai personaggi che ho amato di più!Spero vi piaccia!Buon divertimento!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

Ciao a tutti! Eccomi qui al rientro dalle vacanze con il prossimo capitolo. Vi aspetta qualche doverosa spiegazione sulla battaglia appena conclusa, rivelazioni e confusi pensieri…pronti per leggere!? Al prossimo capitolo…buon divertimento e continuate a commentare!

 

 

 

CAPITOLO 6 – Rivelazioni e pensieri

 

Kyle uscì lentamente dalla stanza chiudendo la porta senza fare rumore. Sospirò forte un po’ per la stanchezza, un po’ per il sollievo.

-Come sta?

Chiese Pam che lo aspettava nella penombra del corridoio. Kyle la guardò sorridendo.

-Dorme. Gli ho dato un tranquillante che lo terrà addormentato almeno per un po’…così non dovrà sentire troppo male…il naso è rotto e le ferite sono profonde. Ma guarirà: Ryan ha una costituzione molto forte.

-Sai..- continuò Pam –siamo tutte curiose di sapere…ci siamo riunite di là…forse hai qualcosa da dirci..

Kyle abbassò la testa costernato.

-Me lo aspettavo…si in effetti credo sia giunto il momento di parlarvene…

Pam sorrise sorniona: il momento per parlarne con loro era passato da un pezzo, ma meglio tardi che mai! La mewmew tenne per sé i commenti e si limitò a precederlo nella grande sala computer ormai adibita a luogo di riunione collettiva.

Tutti si girarono a guardarli mentre facevano il loro ingresso, ma Kyle aveva la certezza che in realtà stessero guardando solo lui.

C’era silenzio e tensione. Molte domande e dubbi galleggiavano nell’aria e lui era lì per dare una risposta. Era giusto. Così doveva essere.

Si sedette con calma accanto a Strawberry che, nonostante fosse ancora ferita, non ne aveva voluto sapere di restarsene nella sua camera a riposare ed era tutta raggomitolata nella poltrona fluttuante.

Si schiarì la gola. Poi parlò.

-Di certo avrete molte domande da farmi e molti pensieri per la testa- esordì –ma se non vi spiace prima tenterò di spiegare le cose come stanno e risponderò ad ogni vostro dubbio più tardi..

Nessuno fece obbiezioni.

-La storia comincia molti anni fa quando Ryan era ancora un bambino; io ero l’assistente di suo padre, un acuto scienziato che aveva rinvenuto delle tracce dell’esistenza del popolo alieno sulla terra secoli prima. Aveva anche scoperto dell’esistenza dell’acqua cristallo e stava conducendo delle ricerche per trovarlo e utilizzarlo in favore dell’ambiente. I suoi studi però lo portarono a scoprire anche l’oscura presenza di Profondo blu, che secoli fa era stato sigillato in una dimensione parallela, condannato, a causa della sua malvagità e ambizione, a restare immateriale per sempre. I dati di cui entrò in possesso il padre di Ryan indicavano però che l’alieno stava cercando di risvegliarsi.  Decidemmo così di rendere note le nostre scoperte per scongiurare un pericolo tanto grave, ma Profondo blu ci precedette sul tempo. Una sera, mentre io e il piccolo Ryan eravamo fuori, diede fuoco alla casa distruggendo quasi tutti i dati a nostra disposizione e uccidendo i suoi genitori. Da quel momento io e Ryan abbiamo giurato di vendicarli, proseguendo gli studi e fermando Profondo blu. È stato Ryan a creare il progetto mew e come sapete per non correre rischi con voi ha sperimentato gli effetti prima su di sé. Questo gli ha valso la capacità di trasformarsi in gatto a piacimento, anche se solo per pochi minuti. Ma c’era di più. Il suo dna aveva subito una mutazione proprio come era successo a voi e Ryan aveva esultato convinto di poter usufruire della trasformazione. Eppure, dopo molti tentativi falliti, aveva scoperto che un gene recessivo del suo patrimonio biologico bloccava la metamorfosi. Tutti gli studi successivi furono inutili; niente pareva in grado di aggirare l’ostacolo. Credetemi- fece vagare lo sguardo sull’auditorio silenzioso e attento –per lui fu un duro colpo. Pensò anche di interrompere il progetto visto che non poteva avervi parte attiva, ma aveva fatto una promessa e io lo convinsi ad andare avanti, assicurandogli che avremmo trovato una soluzione per il suo problema. Perdonateci se non ve ne abbiamo mai parlato prima, ma era inutile credere di poter far affidamento sulle sue forze… Inoltre, come vi ho già detto, per Ryan era molto frustrante e non volevo che facendolo sapere anche a voi lui avrebbe sofferto di più.- tacque un attimo per riprendere fiato. Poi riprese –Non so di preciso cosa sia accaduto oggi e perché Ryan sia riuscito a compiere la metamorfosi…ma cercherò al più presto delle risposte. Bene- concluse poi –questo è quello che vi dovevo dire. Se avete delle perplessità chiedete pure.

Per un tempo incalcolabile regnò il silenzio. Erano notizie sconvolgenti. Era una verità strana da capire e accettare, soprattutto per Strawberry.

Poi fu Lory a prendere la parola.

-Kyle..- disse timidamente.

-Si?

-Come…come sta Ryan?

Kyle sorrise dolce: era tipico di Lory preoccuparsi prima delle cose veramente importanti e lui era stato imperdonabile nel dimenticarsi di comunicare lo stato di salute dell’amico.

-Meglio…ora sta dormendo..- rispose.

Strawberry si sentì un po’ rincuorata. Non si era ancora ripresa del tutto dallo shock di vederselo tra le braccia al posto di Mark, ma era contenta che stesse bene. Gli doveva molte scuse e molti ringraziamenti: le aveva salvato la vita. E poi c’era quella frase che non le dava pace. “Ti deluderò di nuovo..aveva detto Ryan prima di svenire.

-Ora che il suo gene recessivo è stato sbloccato credi che potrà compiere di nuovo la trasformazione?- chiese Gish.

-non lo so- ammise Kyle –dovrei analizzare le sue condizioni, ma non me la sento di effettuare delle analisi su di lui adesso. Ha molte ferite ed escoriazioni…il naso è rotto e ha già perso abbastanza sangue..

-Appena si sentirà meglio credo sia opportuno verificare- commentò gelido –abbiamo bisogno di tutte le forze possibili in battaglia..

-Ora proporrei di ricostruire quello che è successo - replicò per tutta risposta Kyle –così forse riusciremo a capire cosa ha sbloccato Ryan e perché Profondo blu sia scappato.

Tutti annuirono: come al solito Kyle dava prova di essere un tipo pratico e affidabile che non perdeva mai di vista l’obiettivo.

-D’accordo- disse Pam a nome di tutti –da dove vuoi che cominciamo?

-Tu cosa ricordi?- chiese Kyle.

-Sono intervenuta assieme a Pie per portare via Ryan che era già a terra ferito, ma Profondo blu non si è lasciato ingannare dalla mia manovra diversiva e ha colpito Pie.

-Io sono svenuto, il colpo è stato molto forte..- mormorò Pie pensieroso –e poi non ricordo nulla…

-Subito dopo sono arrivati Tart, Paddy e Mina: tutti e tre sono stati colpiti e atterrati mentre io cercavo inutilmente di avvicinarmi a Ryan..- continuò serafica Pamquell’alieno maledetto è davvero spaventosamente veloce!

-Già- borbottò sottovoce Gish.

-Rimasta da sola sono riuscita ad evitare i suoi colpi per un po’, ma poi mi ha colpita proprio mentre Strawberry e Gish sono apparsi. Questo è tutto quello che ricordo.- concluse la mewmew.

L’attenzione si spostò allora su Gish e Strawberry, ma fu lui a prendere parola con tono seccato.

-Non guardate me! Quel maledetto mi colpito alle spalle e sono subito caduto al suolo. Anche io non ricordo nulla.

Era evidente che lo infastidiva dover ammettere di essere stato colpito senza nemmeno essere riuscito a reagire, ma in fondo era proprio quello che era successo.

-Strawberry??- chiese Kyle visto che la ragazza non accennava a voler parlare.

Lei sollevò gli occhi su di lui: erano occhi spaventati. Evidentemente era ancora troppo sconvolta, ma il suo racconto era assolutamente essenziale per capire, visto che era rimasta l’ultima.

-Coraggio- le disse l’amico rassicurante –è importante per noi sapere..

Lei annuì con forza: lo sapeva benissimo che doveva raccontare quello che era successo anche se non riusciva a comprenderlo e anche se il solo pensare a tutta la paura che aveva provato la faceva sentire male.

-D’accordo- esordì poi cercando di non lasciar trapelare il suo smarrimento.

Si accomodò meglio sulla poltrona e tirò un sospiro mentale.

-Gish era appena stato colpito e io…ero rimasta sola…sapevo che dovevo fare qualcosa e farlo in fretta perché Ryan era a terra svenuto chissà da quanto tempo. Se Profondo blu l’aveva colpito in pieno non c’era speranza per lui…io…pensavo fosse un semplice umano…non avrebbe potuto sopravvivere a un suo attacco…- prese un nuovo respiro per ricacciare indietro quel fastidioso groppo alla gola –Ho evitato i suoi attacchi per un po’, ma non riuscivo a colpirlo perché era troppo veloce.. ma poi la mia caviglia si è stortata e sono caduta per terra. Lui è venuto verso di me e mi ha colpito senza però uccidermi. Poi ha tentato…io…non so come spiegarvelo…ha tentato di strappare qualcosa da me…- si portò le mani al petto –da qui, come se avesse voluto prendermi il cuore…e io sentivo sempre più male e poi è apparsa una luce, ma non capivo da dove provenisse…e poi si accesa un’altra luce..io non l’ho vista, ma l’ho percepita…era come…- si fermò un attimo prima di ammetterlo –era come quella del cavaliere blu…era la stessa forza vitale, solo…più forte…e ho visto Profondo blu arretrare e poi…

-Poi è scappato- concluse un voce roca e sofferente dallo stipite in ombra della porta.

-RYAN!- esclamò Kyle balzando in piedi –ma cosa diavolo ci fai qui??? Dovresti essere a letto addormentato!!

Ryan fece spallucce: non aveva preso i sonniferi che Kyle gli aveva passato. Aveva bisogno di pensare, di capire. Qualcosa gli era sfuggito e sentiva che era un dettaglio troppo importante per poter rimandare: era rimasto lucido e cosciente, semisoffocato dal dolore, ma poi finalmente aveva capito!

-Siediti almeno! Razza di incosciente!!- disse Kyle cedendogli il posto. Ryan sorrise ironico al rimprovero dell’amico mentre valutava la proposta. Avrebbe preferito non sedersi accanto a Strawberry, ma le sua gambe non lo avrebbero retto ancora per molto e non poteva permettersi di svenire o di essere messo forzatamente sotto sedativi.

Così prese posto nella poltrona evitando accuratamente di rivolgere a sinistra lo sguardo per non rischiare di incontrare quello di lei: era troppo concentrato a non gridare di dolore ad ogni movimento per riuscire anche a mantenere alte le sue barriere e gelido il suo sguardo.

-Bene…ecco il nostro eroe!- commentò Gish sarcastico.

Ryan lo ignorò.

-Ho alcune cose da dirvi che penso possano interessarvi- disse soltanto.

-Giusto..- continuò l’alieno imperterrito –ad esempio potresti spiegarci cosa diavolo pensavi di fare andandotene tutto solo soletto da Profondo blu! Ci hai messo tutti quanti in pericolo!

Ryan questa volta non riuscì a trattenersi dal rispondere.

-Pensavo fosse logico!- sibilò con aria saputa –sono andato da lui per chiudere un conto in sospeso…e per sbloccare la mia metamorfosi…di solito in situazioni di pericolo il corpo dà fondo a tutte le sue energie…pensavo fosse facile da capire!- continuò con tono polemico –senza contare che nessuno ti ha chiesto di venire a salvarmi!

-Saresti morto se Pam non fosse arrivata in tempo!- borbottò Gish risentito.

-Ho già ringraziato Pam…ma ti ricordo che se non ci fossi stato io, ora saresti morto anche tu!

Ryan fissò l’alieno con aria di sfida: Gish sostenne lo sguardo per un po’, cercando disperatamente qualcosa da replicare, ma poi dovette piegarsi alla dura logica dei fatti. Lui non era servito a niente: era stato l’umano a salvarli tutti, anche se era difficile da ammettere.

-Micetta mia…- disse poi tra i denti –non riuscirai a convincermi di nuovo ad aiutarlo…

Poi si rincantucciò in un angolo a braccia conserte, deciso a non profferire più parola.

Ryan però non si era potuto impedire di lanciare un rapido sguardo verso Strawberry: allora era stata lei a convincere gli altri ad andare a cercarlo! Il suo cuore si fece inspiegabilmente più leggero.

Ma non c’era tempo da perdere in sciocchezze.

- Bene – proseguì quindi – ora possiamo parlare di cose serie!

-Ryan- lo interruppe però subito Kyle –hai idea di come tu sia riuscito a compiere la metamorfosi??

-Certo!- rispose il ragazzo sicuro sorridendo misteriosamente. L’attenzione di tutti si rivolse verso il biondino, che manteneva, nonostante il dolore fisico fosse molto forte, un’aria di sicurezza invidiabile.

-Il fatto è- continuò quando il brusio di voci si fu calmato –che Profondo blu ha fatto un piccolo errore che gli costerà caro…anzi….carissimo…- sorrise con un ghigno quasi diabolico per poi riacquistare l’espressione di impassibilità che aveva sempre.

Paddy si agitò impaziente sulla sedia. Tutti lo fissavano aspettando risposte, ma fu Strawberry la prima a perdere la pazienza.

-Insomma! Vuoi spiegarci si o no com’è successo!??- sbottò con la sua solita aria bellicosa.

Ryan sorrise con aria di superiorità come faceva sempre quando lei perdeva le staffe, anche se dentro di sé, si sentì molto sollevato nel constatare che la ragazza sembrava non aver accusato un colpo troppo duro.

-Proprio tu me lo chiedi!?- rispose in tono ironico –guarda che la colpa della mia trasformazione è tua!!

Ryan incrociò le braccia trattenendo a stento un’esclamazione di dolore e recitando la sua solita parte di antipatico. Tutti gli altri li stavano fissando stupiti.

-è stata Strawberry??- chiese quasi più a sé stessa che a lui, Pam.

-Ryan- sospirò Kyle cercando di mantenere la calma –credo sia meglio che ci spieghi…

Il ragazzo si prese ancora qualche minuto per fissare il suo sguardo in quello di un Gish sempre più smarrito e infuriato, poi replicò con sufficienza.

-In effetti è una cosa molto buffa! Se penso che l’abbiamo cercato così tanto…e invece ce l’avevamo sotto agli occhi!- fece una pausa gustandosi con piacere l’attenzione tesissima attorno a lui poi riprese –cosa sono quelle facce? Sto parlando del cristallo Mew! È stato lui a sbloccare la mia trasformazione!

Un brusio di esclamazioni e sguardi inquieti pervasa la stanza.

-Il cristallo mew!!- proruppe Tart –Tu sai dov’è???

Ryan sorrise con paterna benevolenza, ma non fece in tempo a rispondere perché Strawberry era scattata in piedi a pugni chiusi e si era precipitata davanti a lui.

-E allora si può sapere cosa cavolo centro io!!!?????- urlò minacciosa.

Lui la guardò intensamente. Per un attimo la maschera cadde e Strawberry vide molte cose negli occhi di Ryan, cose che le fecero andare i pensieri in subbuglio e che le riportarono alla mente con un’incredibile forza le emozioni contrastanti che aveva provato quando aveva capito che era stato lui a salvarla e non Mark.

Ma durò solo un istante.

Ryan distolse lo sguardo e l’incantesimo si ruppe.

-E’ molto semplice- replicò lui con noncuranza -Il cristallo mew…è dentro di te, Strawberry…- la guardò intensamente – nel tuo cuore.

La ragazza lo fissò per un istante sbattendo istupidita le palpebre.

Poi chiuse gli occhi e svenne.

 

Qualcuno venne a bussare discretamente alla porta della sua stanza e Strawberry lanciò uno svogliato “avanti” in direzione dell’uscio ancora chiuso. Da sotto le coperte udì distintamente la voce di Lory.

-Strawberry..? Scusami, stavi riposando! Mi dispiace, non volevo disturbare. Torno…più tardi…

-No, resta…- la pregò Strawberry emergendo dal suo rifugio di stoffa con i capelli scarmigliati –in realtà non stavo affatto riposando…

Si sistemò alla meno peggio la casacca che le era andata di traverso, pensando con nostalgia al suo comodo pigiama, mentre Lory le sorrideva accomodandosi sulla poltrona a lato del suo letto.

-Con tutti questi pensieri che mi girano in testa è impossibile trovare requie…- si giustificò sbuffando Strawberry e chiese cortesemente –avevi bisogno di qualcosa?

-No, no!- si affrettò a rispondere Lory –volevo solo sapere come stavi…

La guardò con un po’ d’apprensione poi proseguì.

-Immagino che tutto quello che è successo oggi ti abbia parecchio scosso…hai perso conoscenza per due volte e sei ancora ferita…insomma ero un po’ preoccupata- si giustificò arrossendo –in realtà lo siamo tutti quanti.

Strawberry le rivolse un sorriso intenerito: Lory era davvero una ragazza dolce e sensibile, ma in fondo sapere che le sue amiche si preoccupavano di lei le dava molto coraggio.

-Non dovete preoccuparvi!- esclamò con quanta più allegria riuscì a simulare –sono di fibra indistruttibile!!

Aggiunse tastandosi il bicipite in atteggiamento da culturista e sfoggiando un sorriso sicuro.

-Non c’è bisogno che tu finga con me…- la rimproverò dolcemente Lory –lo so che c’è qualcosa che ti preoccupa.

Strawberry la fissò per un istante, stupita. Poi abbassò lo sguardo. Forse era davvero il caso di parlarne con qualcuno, forse sfogare un po’ dei suoi dubbi le avrebbe fatto bene e non dubitava che Lory sarebbe stata un’ottima custode dei suoi tormenti. Tuttavia, qualcosa la bloccava ancora. Anche l’amica aveva avuto delle giornate difficili, anche lei era stata ferita duramente, anche per lei le ultime notizie erano state una novità sconvolgente…

-Possiamo parlarne se ti va…- propose di nuovo la ragazza sistemandosi gli occhiali sul naso.

Strawberry soppesò ancora per qualche istante la questione, poi decise che forse, per questa volta, poteva anche permettersi di lasciarsi andare…in fondo nessuno sapeva quanto a lungo sarebbe potuta durare quella tregua e il modo migliore per prepararsi alla prossima, inevitabile, battaglia era quello di arrivare lucida e con la mente sgombra da pensieri inutili. Le ferite fisiche potevano aspettare e, tutto sommato, sapeva benissimo che non sarebbe riuscita a chiudere occhio se non si fosse sfogata un po’.  

Sospirò scuotendo la testa.

-Cosa ne pensi di questa situazione, Lory?

La mewmew rifletté un attimo prima di rispondere.

-Be…ci siamo trovati in situazioni migliori…ma forse anche in situazioni peggiori…Voglio dire: l’ultima battaglia contro Profondo blu è stata davvero delicata e decisiva. Ora sappiamo quali sono le sue reali possibilità di attacco e anche che abbiamo due nuove armi contro di lui...questo ci favorisce…

-Ma anche se abbiamo scoperto di avere due nuove armi è tutto inutile se non riusciamo a capire come usarle!- esclamò Strawberry –ora so che ho il cristallo mew dentro di me, ma non ho la più pallida idea di come sfruttane i poteri!

-Sono sicura che quando sarà il momento saprai esattamente cosa fare- le rispose l’amica appoggiandole una mano sulla spalla.

-E se non dovessi capirlo? Se dovessi sbagliare qualcosa? Insomma Lory, ci hanno sempre detto che il cristallo era l’unica arma che ci poteva salvare…e ora sono io quell’arma…la responsabilità è tutta mia! Certo, questo mi da molta più decisione e coraggio e fiducia, ma mi carica di una responsabilità terribile! Non si tratta più solo di noi…ma di tutta l’umanità e anche del popolo degli alieni!

Strawberry guardò Lory con occhi tristi cercando una consolazione.

-Sai…Strawberry – cominciò la mewmew dopo un lungo silenzio –in fondo si è sempre trattato di tutta l’umanità…non è mai stato solo un gioco…noi siamo sempre state chiamate a difendere l’umanità…questa volta non sarà diverso! Kyle ha deciso che da domani si occuperà personalmente di te e dei tuoi poteri…. E anche noi ti aiuteremo…

Guardò l’amica cercando di infondere nel suo sguardo quanta più sicurezza possibile, sperando in cuor suo di averle dato un po’ di quell’ottimismo che neppure lei in quel momento possedeva. Strawberry le sorrise, ma la preoccupazione non era svanita dal suo cuore. In fondo in fondo lo sapeva meglio di chiunque altro: essere speciali era sempre stato un’arma a doppio taglio. Ti faceva sentire importante e utile, ma allo stesso tempo ti rendeva diversa dagli altri e restavi sola. Sola con le tue responsabilità. E anche se le sue amiche le promettevano di aiutarla, lei sapeva che al momento cruciale tutto sarebbe comunque dipeso da lei, tutto sarebbe stato sulle sue spalle, nelle sue mani, nel suo cuore… questo, doveva ammetterlo, le faceva davvero paura.

Lory interruppe bruscamente i suoi pensieri.

 –Vogliamo parlare adesso dell’altra cosa che ti rende nervosa?- chiese con semplicità.

Strawberry sussultò visibilmente e si sentì inspiegabilmente arrossire.

-Di..di…cosa??- balbettò confusa.

Lory le lanciò uno sguardo complice.

-Del cavaliere nero, Strawberry…sbaglio o non ti aspettavi che fosse Ryan?

-Certo che non me lo aspettavo!- sbottò lei sulla difensiva –come potevo immaginarlo! Era uguale a Mark…così ho creduto che fosse lui! Non c’è niente di strano!

-Interessante che Ryan sia diventato esattamente la copia del prototipo di ragazzo ideale che Profondo blu aveva creato per te… - osservò Lory con apparente leggerezza.

Strawberry si sentì confluire improvvisamente tutto il sangue al cervello.

-Sono molto stanca…- disse secca –se non ti dispiace vorrei riposare un po’ invece che perdere tempo con simili idiozie!!

E subito si infilò nuovamente sotto le coperte.

-MaStrawberry…ti stavo parl…- cercò di replicare Lory, ma l’amica tagliò subito corto.

-Buonanotte!..e chiudi bene la porta quando esci…

Lory restò per un attimo a guardarla incredula. Poi sbuffò benevolmente e si alzò dalla poltrona. Prima di uscire però esitò sulla soglia.

-Forse non sono affari miei, Strawberry, ma credo che tu debba rifletterci…non è un’idiozia come dici tu… pensaci…- aggiunse prima di chiudere la porta alle sue spalle.

Strawberry rimase a lungo pensierosa a fissare il muro. Forse Lory aveva ragione: cercare di scappare non serviva. Ma la testa le faceva così male! La sentiva così pesante e piena di pensieri! Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di potersi concedere un po’ di sonno, quel sonno nero e vuoto che libera la mente e guarisce le ferite del corpo, quasi per magia.

E invece non c’era verso di scivolare dolcemente in quel tanto agoniato torpore.  Per quanto la ragazza si imponesse di chiudere gli occhi e restare immobile, troppi pensieri bussavano sulle palpebre stanche perchè lei potesse davvero rilassarsi. E pensare che era letteralmente esausta!

Strawberry sospirò. Doveva smettere di pensare che non riusciva a dormire altrimenti si sarebbe solo innervosita ottenendo l’effetto contrario.

Aprì gli occhi rassegnata a fissare per tutta la notte quel fastidioso semi-buio e, come se quel gesto avesse spalancato le porte della sua mente, subito migliaia di pensieri affluirono turbinosi a turbarla.

“E va bene!” pensò fra sé e sé la mewmew “se non c’è altro modo per poter riposare un po’ vi affronterò tutti uno per uno…anche se sono così stanca!”   

Eppure, nonostante la decisione presa, era ugualmente molto difficile fare ordine, perché ai pensieri razionali e lucidi si affiancavano paure inconsce e sensazioni sfuggenti, ricordi e emozioni che non sapeva classificare.

Doveva stare calma. Forse le sarebbe servito ricapitolare gli eventi degli ultimi giorni. In fondo era cambiata la sua intera vita, il suo modo di guardare le cose.

Tanto per cominciare Mark si era rivelato una marionetta istruita a dovere per piacerle. Strawberry non fece fatica ad intuire perché Profondo blu l’avesse utilizzato: se il cristallo era custodito nel suo cuore era probabile che si nutrisse in qualche inspiegabile modo dei suoi sentimenti.

Strawberry sorrise triste: quel maledetto alieno l’aveva davvero raggirata per benino! Le aveva dato Mark, un punto di riferimento che lei credeva sicuro per nutrirla di una falsa speranza che poi le aveva tolto. Era chiaro che aveva progettato fin da subito di lasciarla spiazzata e col cuore a pezzi, forse sperando che non avrebbe più avuto la forza di combatterlo. E Strawberry c’era quasi cascata. Per fortuna l’alieno non aveva tenuto conto delle sue insostituibili amiche che le avevano ridato forza.

Poi aveva scoperto del cristallo mew.

Strawberry si portò istintivamente al petto una mano chiusa a pugno: non era la prima volta che lo faceva da quanto aveva saputo che proprio lì lei custodiva la chiave di tutto, l’arma che li avrebbe portati alla vittoria contro quel mostro. Era semplicemente incredibile anche solo immaginarla una situazione simile. Nel suo corpo fragile di adolescente lei racchiudeva un potere incommensurabile. Eppure non se ne era mai accorta! Come aveva potuto?

Quelle rare volte in cui la sua presenza si era manifestata, infondendole una forza speciale, lei, come una sciocca, aveva sempre pensato che  fosse per merito della vicinanza di Mark. Una sorta di forza dell’amore che l’aveva soccorsa. Che razza di ingenua! Che idiota!

In fondo però la consolava sapere che non era l’amore che provava per il ragazzo dai capelli scuri a darle forza: dopo tutto si era trattato di un amore fasullo, finto…anche se lei ci aveva creduto davvero e anche se il cuore le faceva male solo a pensarci…

Più che dolore si trattava in realtà di nostalgia, di un senso di smarrimento e di vuoto, di un fastidio inspiegabile che la prendeva alla bocca dello stomaco. Era stato bello avere Mark accanto, ma era stato solo un sogno ed era il momento di svegliarsi. Non esistevano persone perfette, avrebbe dovuto capirlo subito che quel ragazzo ineccepibile non poteva essere reale. Ma forse le era piaciuto continuare a dormire e fingere di vivere la realtà.

Ora però aveva aperto gli occhi e il mondo le appariva diverso, come se avesse sempre camminato a testa in giù.

Certo, il cambiamento era stato molto brusco, ma una volta che il suo cuore era riuscito a comprenderlo, anche accettarlo era stato più facile e, se prima aveva addossato tutte le colpe della sua condizione a Ryan, ora doveva ricredersi. Il cristallo mew era dentro di lei. Strawberry capiva perfettamente di non essere diventata una mewmew per caso, o per un capriccio del biondino, ma perché era il suo destino. Lei era una mewmew da sempre, da quando aveva iniziato a respirare, forse persino da prima, quando ancora si trovava nell’oscuro e caldo ventre di sua madre e non conosceva il mondo. Era suo compito, suo preciso dovere. Una mano invisibile l’aveva scelta e aveva scritto nelle stelle la sua strada. Questo le dava la speranza che forse, allora, ce l’avrebbe fatta ad affrontare Profondo blu e a sconfiggerlo.

Ma come doveva fare con il cristallo? Tutte le volte che aveva espresso il suo potere era stato indipendentemente da lei…chissà se c’era un modo per catalizzare i suoi poteri a comando o se agiva indipendentemente da lei. Anche questo era un mistero. Ma Lory aveva detto che Kyle si sarebbe occupato di lei personalmente e Strawberry sapeva bene che, se c’era qualcuno che poteva scoprire il meccanismo del cristallo, quel qualcuno era Kyle. La sua calma e la sua gentilezza le avevano sempre infuso molta fiducia e dopo tutto quel tempo trascorso insieme sapeva anche che era una persona estremamente seria e attenta. Si, doveva fidarsi di lui: lo stesso destino che le aveva affidato il ruolo di custode, aveva scelto Kyle come suo compagno di viaggio…doveva essere per forza la scelta giusta.

Strawberry si rigirò tra le coperte. Una parte dei suoi pensieri si era finalmente placata e la testa le sembrava meno pesante anche se un po’ di inquietudine continuava a rimanere nel suo cuore. Inquietudine e paura. Ma in fondo era normale, sapendo che li aspettava una dura battaglia e che Profondo blu, anche se era scappato una volta, stava di certo meditando un nuovo piano. Era furbo, quel maledetto, e la ragazza aveva lo spiacevole presentimento che avrebbe presto riordinato le idee e ordito un nuovo inganno…

Sospirò incrociando le braccia dietro la testa.

Doveva stare calma e lucida. Doveva avere fiducia nelle sue capacità e in quelle delle sue amiche e dei suoi amici…e di Ryan.

Già, Ryan.

Appena Lory aveva accennato l’argomento lei si era subito schierata sulla difensiva e l’aveva cacciata in malo modo. Non sapeva nemmeno bene perché si era comportata così: non era da lei! Eppure l’aveva fatto, per istinto di difesa. C’era qualcosa a proposito del ragazzo che ancora la turbava e questo non poteva nasconderlo, nemmeno a stessa.

Tanto per cominciare gli doveva un’infinità di scuse. Non che Ryan fosse esattamente il tipo di persona che merita di ricevere delle scuse; anzi, con quei suoi atteggiamenti arroganti le faceva davvero venire il nervoso! Era spesso sgarbato e non chiedeva mai scusa. Be…quasi mai…

In ogni caso lei aveva sbagliato e a differenza del ragazzo era stata educata a chiedere scusa quando doveva. L’aveva accusato di essere un egoista e un vigliacco e la sensazione che fosse andato da solo incontro a Profondo blu solo per dimostrarle il contrario non le dava pace.

È vero, lui aveva asserito di esserci andato per sbloccare la sua trasformazione, ma qualcosa le suggeriva che non era così. Non soltanto, quanto meno!

E poi in realtà Strawberry sapeva quanto Ryan tenesse al progetto e al mewteam. Kyle gliel’aveva detto più di una volta e anche lei l’aveva sperimentato direttamente in molte occasioni. In fondo in fondo doveva ammettere che  se Ryan non chiedeva scusa molto volentieri, allo stesso modo non si faceva pregare per andare in loro soccorso e non chiedeva mai una parola di ringraziamento. A volte negava addirittura di aver fatto qualcosa pur di non doversi prendere delle gratificazioni, quasi che si vergognasse delle buone azioni. Era davvero un tipo strano…

E poi lo aveva scambiato per Mark. Ma come aveva potuto sbagliarsi tanto? Eppure le vibrazioni di energia che emanava erano così simili alle sue! Eppure le sensazioni che Strawberry aveva provato sembravano così chiare…

Ma forse era stata solo autosuggestione. Si doveva essere così. Il desiderio di non accettare la realtà e la voglia di avere ancora Mark accanto a sé l’avevano spinta a credere che fosse lui.

“Deve essere andata proprio così” cercò di convincersi Strawberry.

Ma qualcosa dentro di lei si agitava ancora. Le tornarono alla mente i momenti terribili in cui l’aveva creduto ormai spacciato e poi il suo tono di voce quando aveva intimato a Profondo blu di non avvicinarsi più a lei e i suoi occhi tristi quando le aveva detto che l’avrebbe delusa e il suo corpo, esanime, tra le sue braccia, il suo viso pallido e senza vita adagiato nell’incavo della spalla a un soffio dai suoi occhi increduli. Quegli istanti erano sembrati eterni e Strawberry aveva sentito qualcosa dentro rompersi. E da quel momento non aveva avuto più pace.

E poi c’era stato quel momento infinito di poco prima, quando Ryan aveva abbassato la guardia e lei era riuscita a penetrare in una fessura della sua anima, attraverso i suoi occhi e aveva visto…cosa? Non lo sapeva. Non riusciva a capirlo, non riusciva a dargli un nome. Ma era qualcosa che non credeva potesse appartenere a Ryan: era uno dei tanti pezzi che non riuscivano a trovare collocazione nel puzzle della sua figura.

O forse si era sognata tutto?

L’ennesimo sospiro. Strawberry si raggomitolò sotto le coperte.

Un pensiero, nato indipendentemente dalla sua volontà, le riempì la testa.

“Speriamo che sia accanto a me in battaglia. Ho bisogno di lui.”

Strawberry rimase interdetta. L’aveva pensato davvero?

Si sentì in imbarazzo e si strinse ancora di più su stessa.

Un barlume di raziocinio accorse a salvarla. Era normale desiderare un aiuto. Sapeva che Profondo blu era forte e aveva notato che la presenza del cavaliere nero lo aveva spaventato: era logico sperare in un suo aiuto.

Si, era logico, molto logico e razionale.

La ragazza sospirò internamente, mentre gli occhi, cedendo alla stanchezza si chiudevano lentamente.

Il respirò iniziò a divenire più regolare, mentre immagini confuse e confusi pensieri si affacciavano pigramente sfumando gli uni negli altri.

Il sorriso di Lory, la mano di Gish, Kyle che compariva con una torta, Mark che la abbracciava. Una frase: “mi dispiace, ti deluderò ancora!”. Poi due occhi. Erano quelli di Ryan, ma sfumavano e divenivano scuri. Poi Profondo blu che sogghignava “E’ solo un’illusione Strawberry!”. Una spada fendeva l’aria. “Non avere paura..” . una luce intensa di tramonto, poi una sensazione di caldo e di calma. Era al sicuro…c’era qualcuno che la stringeva e lei sapeva che era al sicuro. Si…lì nessuno poteva più farle del male.

Con un rantolo sommesso la ragazza cedette finalmente al sonno.

Gish, immobile sulla soglia, restò ancora un po’ ad ascoltare il suo respiro regolare.

-Dormi bene, piccola…- sussurrò poi e sparì nella penombra, silenzioso come era apparso.   

 

 

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Finalmente ho un po’ di tempo e posso ringraziare uno per uno i miei gentilissimi commentatori!!!

 

Aria93 : Grazie mille per il tuo commento…e scusa se non ti ho ringraziato prima! Cmq spero proprio che la piega che hanno preso gli eventi ti sia piaciuta! Ma ci saranno altre sorprese…continua a leggere!

 

Danya91: thanks! Hai commentato anche se avevi già letto!! Sono commossa!!! Doppio ringraziamento!

 

Fraise: grazie mille per i complimenti…la storia da semplice che era continua a intricarsi…spero ti possa piacere! Fammi sapere cosa ne pensi!

 

Hermy: ciao “fan” ^_^ !! Grazie mollissimo per i tuoi commenti…continua a leggere perché le sorprese non sono finite e i nostri amici ne avranno da faticare prima che mi decida a lasciarli in pace!!

 

Hikarykanna: e si…mi hai scoperta: Mark non mi sta proprio simpatico! Infatti l’ho fatto sparire subito!!! (hi hi…che perfida!!) e ho lasciato il campo libero ad altri pretendenti più simpatici e meno perfetti! Spero che il procedere della storia ti sia piaciuto…continua a seguirmi…e ad aggiornare le tue ff che seguo sempre con grande piacere… A presto!! (ah dimenticavo…stomaci è corretto, ma la prima forma segnalata sul vocabolario resta stomachi! ..come dire…su queste cose serie non mi posso sbagliare!!!^_^)

 

Ichigo_chan25: ecco qui il seguito…spero ti sia piaciuto! Fammi sapere e grazie per aver lasciato un commentino!!

 

Iuchia nanami: spero di aver aggiornato abbastanza presto!!! Grazie del “wow” e continua a leggere…devono succedere ancora moltissime cose…!

 

Kumiko Shirogane: vedo che in quanto a preferenze maschili siamo in sintonia!! Ryan e Gish sono assolutamente due personaggi bellissimi…spero di dare il giusto a tutti e due! Grazie dei commenti (troppo buoni!!) e continua a seguire la storia!

 

Lory 06 lory 06:ehm…non vorrei fare una gaffe imperdonabile ma la differenza di maiuscola non indica due persone diverse vero?? In caso contrario mi scuso tantissimo!!! In ogni caso, grazie mille per i complimenti (trooooppo gentili!!) e spero che il seguito ti sia piaciuto!

 

Mewby-chan: spero che il mio presto sia abbastanza presto! Il prossimo cap non tarderà ancora molto…continua a seguirmi e grazie mille per i commenti!!

 

Mew Pam: ciao! Sono contenta che il mio modo di tratteggiare quel simpaticone di Deep Blue ti piaccia…nell’anime in effetti l’ho trovato un po’ troppo anonimo: spero di averlo vivacizzato un pochino! Grazie mille per il commento…spero di vederne altri!

 

Ysi: spero che i cap seguenti ti siano piaciuti! Grazie mille per il tuo gentilissimissimo commento e continua a leggere…se ne vedranno delle belle!!

 

Grazie anche a tutti quelli che leggono senza commentare!!! Al prossimo cap.!! Ciao!

 

 

 

 

 

  
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