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Autore: Ilaryf90    21/01/2012    1 recensioni
Che cosa sarebbe successo se Kurt e Sebastian si fossero trasferiti alla Dalton nello stesso periodo?
"Tutto sarebbe cambiato da quella mattina in poi e Kurt non era pronto per affrontare uno stravolgimento della sua routine quotidiana. D’altra parte quella era stata la scelta migliore: Burt e Carole avevano deciso di utilizzare i soldi della loro luna di miele per pagare l’ingente tassa della Dalton e rendere la vita di Kurt più tranquilla, senza la costante paura di essere aggredito da ragazzi che pensavano di avere il diritto di spingere altri studenti contro gli armadietti solo perché si ritenevano superiori."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I want to know everything about him

 

 

Il giorno precedente

 

Per Sebastian Smythe quello era il primo giorno nella nuova scuola, la Dalton Academy, ma il ragazzo non era per niente spaventato dal fatto che sarebbe stato tutto diverso dal suo vecchio liceo. Lui era uno duro, sapeva cavarsela in qualsiasi situazione e riusciva sempre ad uscirne fuori a testa alta, senza farsi tanti problemi.

Fu proprio con questo atteggiamento che Sebastian varcò la soglia della Dalton quella mattina per dirigersi verso l’aula di scienze, una delle sue materie preferite.

Era sempre stato l’alunno prediletto, il più amato dagli insegnanti per la sua determinazione e forza di volontà: spesso, infatti, anche se non aveva studiato moltissimo in qualche modo riusciva ad incantare i professori utilizzando al meglio le sue doti teatrali, sfoggiando un sorriso smagliante.

Una volta entrato in classe si sedette ad uno dei banchi vuoti tirando fuori dallo zaino il quaderno per gli appunti e la penna. Nel frattempo entrarono anche altri studenti chiacchierando tra di loro ed il silenzio che c’era fino a qualche secondo prima si tramutò in un vero e proprio caos.

Il gruppo di ragazzi che si stavano dirigendo verso i loro posti sembrava piuttosto preso da una conversazione che doveva essere divertente, visti gli schiamazzi dei partecipanti: uno di loro era impegnato nell’imitazione di uno dei presenti che non appariva molto felice di quella situazione, anzi era piuttosto imbarazzato.

Infatti, proprio il diretto interessato cercò di far ritornare tutto alla normalità.

“Ragazzi, vi prego. Almeno non in classe, di fronte a tutti” disse il ragazzo moro, con i capelli sistemati da una parte con un’enorme quantità di gel e due sopracciglia perfettamente triangolari.

Blaine, è troppo divertente fare la tua imitazione. Hai mai rivisto una tua esibizione per caso? Sei un fenomeno!” disse con entusiasmo il biondino che lo stava prendendo in giro fino ad un attimo prima, continuando a saltellare da un lato all’altro della stanza, muovendosi tra i banchi.

Sebastian osservava la scena divertito e non aveva potuto fare a meno di notare il povero ragazzo che, in quel momento, avrebbe sicuramente preferito essere altrove piuttosto che assistere alla sua derisione.

Qualcosa di lui lo colpiva: aveva un certo fascino che non lo lasciava indifferente.

Era ipnotizzato dal suo modo di parlare e gesticolare, dalla sua mano che andò a coprire per un momento i suoi occhi per l’imbarazzo di quel teatrino improvviso.

Sebastian continuava a tenere il suo sguardo fisso su Blaine – così lo avevano chiamato i suoi amici – quando tutti si accorsero improvvisamente della presenza del nuovo arrivato e concentrarono su di lui la loro attenzione.

Uno di questi, un ragazzo moro, gli si avvicinò con un grande sorriso.

“Ciao, tu devi essere nuovo. Piacere “ aggiunse subito porgendogli la mano. “Io sono Nick e loro sono Jeff, David, Thad, Trent e Blaine”.

A turno i ragazzi si presentarono rivolgendogli frasi di benvenuto.

Quando Blaine gli porse la mano Sebastian pronunciò la parola “Piacere” con un tono differente e fissandolo intensamente negli occhi, ma nessuno ci fece caso.

“Buongiorno, ragazzi” dichiarò a gran voce il professore entrando in aula.

Immediatamente tutti si sistemarono ai propri posti e Jeff, il biondo amante delle imitazioni, si sedette accanto a Sebastian.

“Hai da fare dopo la lezione? Noi andiamo a prenderci un caffè al bar della scuola. Vuoi unirti a noi?” gli propose Jeff in un sussurro, cercando di non farsi sentire dal professore che aveva appena cominciato a fare l’appello.

“Volentieri” rispose Sebastian, spostando il suo sguardo verso destra dove Blaine stava sfogliando con interesse il libro di scienze.

 

*

 

La lezione passò piuttosto in fretta.

Forse perché Sebastian non vedeva l’ora di trascorrere un po’ di tempo con i suoi nuovi compagni.

Forse perché Blaine aveva avuto un certo effetto su di lui che lo stava mandando fuori di testa.

Mentre Sebastian raccoglieva le sue cose e le rimetteva nella borsa Jeff gli disse che lo avrebbero aspettato in corridoio, ma quando lui li raggiunse Blaine non era con loro.

“Ragazzi, dove è Blaine?” chiese Sebastian, piuttosto deluso dall’assenza del ragazzo.

Gli altri assunsero subito delle espressioni perplesse in quanto lui aveva notato immediatamente che Blaine non era lì e sembrava davvero dispiaciuto.

“E’ andato di corsa a studiare in biblioteca. Ha un esame molto importante a breve e non vuole sprecare neanche un momento” gli rispose Nick. “Diciamo che l’ultimo periodo è stato un po’ più impegnativo per tutti e lo studio è passato in secondo piano…”.

Intanto si erano avviati verso una grande stanza con dei tavolini e un bar per gli studenti. Si misero a sedere mentre David andò a prendere il caffè per tutti.

“Sai, poi Blaine ha anche le prove con gli Usignoli…” aggiunse Thad, riprendendo il discorso di prima.

“Usignoli?” chiese Sebastian, incuriosito.

“Il Glee Club della Dalton. Cantiamo, balliamo e, soprattutto, ci divertiamo un sacco!” lo informò Trent.

Qualche minuto dopo tornò David con un vassoio e cominciò a distribuire i caffè ai suoi amici.

“Di cosa stavate parlando senza di me?” chiese, curioso.

“Stavamo dicendo a Sebastian cosa facciamo con gli Usignoli” rispose Nick, prendendo la sua tazza di caffè tra le mani.

“Sai cantare, Sebastian?” gli domandò David, sedendosi all’unico posto rimasto libero.

“Diciamo che canto spesso sotto la doccia e qualche volta improvviso dei balletti, quando sento una canzone che mi piace alla radio”.

“Beh, allora ti andrebbe di unirti a noi?” gli chiese entusiasta Nick, per poi tornare a sorseggiare il suo caffè.

“Sì, sarebbe magnifico. Abbiamo sempre bisogno di nuove voci nel nostro gruppo” affermò Jeff, appoggiando la proposta dell’amico.

“Potrei anche tentare. Mi piacerebbe molto” disse Sebastian, accogliendo l’invito, pensando subito che in quel modo avrebbe visto Blaine anche al di fuori dell’orario di lezione.

“Domani ci incontreremo per decidere la scaletta per le Provinciali” disse Trent. “Puoi venire, tanto entrerà anche un altro nuovo membro, oltre a te”.

“Siamo sicuri che Blaine con la scusa dello studio non sia invece andato a trovare il suo amico per prepararlo al primo giorno alla Dalton?” domandò Jeff, con un sorrisetto malizioso.

“Smettila, Jeff” lo riprese David. “Lo sai che Blaine lo considera soltanto un amico. Non c’è niente di più tra di loro”.

Sebastian si sentì un po’ tirato fuori dalla conversazione.

Gli altri notarono il suo sguardo confuso, perché giustamente lui non poteva sapere di cosa stessero parlando.

“Il ragazzo che domani si unirà agli Usignoli è un grande amico – e Jeff, sottolineò con enfasi la parola ‘amico’ – di Blaine. Non fanno altro che uscire insieme e scambiarsi sms sdolcinati ma Blaine nega l’evidenza e continua a fare finta che tra di loro non ci sia niente di più di una semplice amicizia”.

Dopo un attimo di silenzio in cui tutti si concentrarono sul proprio caffè Sebastian intervenne. Voleva saperne di più su quel ragazzo così, se veramente Blaine era interessato a lui, avrebbe scoperto quale era il suo tipo ideale e sarebbe stato più semplice conquistarlo.

“Chi sarebbe questo ragazzo?” chiese quindi Sebastian, assumendo un’espressione fintamente disinteressata.

“Si chiama Kurt” rispose David. “E’ molto gentile e ha un grande talento. Sono contento che entrerà a far parte della nostra famiglia”.

“E come mai si trasferirà alla Dalton?” continuò a domandare Sebastian, intenzionato a raccogliere il maggior numero di informazioni su quel Kurt.

“Da quello che so ha avuto dei problemi con un ragazzo nella sua scuola” rispose Nick, guardandosi intorno e abbassando il tono di voce per non permettere ad orecchie indiscrete di ascoltare.

Blaine non ha voluto dirmi altro: so solo che è una situazione un po’ delicata. Qui alla Dalton potrà finalmente stare più tranquillo. Lo spero proprio per lui”.

Tutti gli altri annuirono silenziosamente mentre Sebastian stava già pensando a come avrebbe potuto avvicinarsi a quel Kurt per poi allontanarlo il più possibile da Blaine.

Quello per lui era il momento giusto per una relazione, più o meno seria, e Blaine era l’obiettivo perfetto. Se solo avesse trovato un modo per distrarre il suo caro Kurt.

Mentre un piano si stava formando nella mente di Sebastian gli altri continuarono a parlare tranquillamente tra di loro, ignari del fatto che di lì a poco l’equilibrio del loro gruppo sarebbe stato sconvolto.

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autore

 

Come potete notare, questo secondo capitolo è piuttosto breve in quanto è di passaggio, serve a chiarire in che modo Sebastian fosse a conoscenza della situazione in cui si trovava Kurt.

Sono riuscita a pubblicarlo dopo tanto tempo perché ho avuto un esame e molte cose da fare, poi non vi nascondo che ho voluto portarmi avanti con la storia così da essere più tranquilla ed avere qualche capitolo pronto in più.

Il fatto è che mi sono accorta di avere un’idea poi quando mi sono messa a scrivere i personaggi mi guidavano verso un’altra direzione.

Tutto questo per dirvi che la mia idea iniziale è stata stravolta e non so dove mi porterà!

Anche se nessuno ha lasciato una recensione ringrazio le 7 persone che hanno inserito questa storia tra le seguite e una persona che l’ha inserita tra le ricordate.

Fatemi sapere cosa ne pensate, accetto anche le critiche, anzi ne ho bisogno!

Alla prossima,

 

Ilaryf90

   
 
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