E' il seguito di "Il 14 luglio di Gilbert Beilschmidt".
Francis Bonnefoy aprì la porta dell’attico, che i suoi ricchi ma inesistenti genitori gli avevano messo a disposizione, con addosso solo un asciugamano legato in vita.
Gilbert sogghignò quando vide che nella mano destra di quel ragazzo biondo, appoggiato allo stipite della porta, c’era un bicchiere di vino rosso.
-Beviamo già dal mattino, Bonnefoy?-
-Sei sempre il benvenuto, Beilschmidt- replicò Francis prima di farsi da parte per farlo entrare in casa. Una volta che la porta fu chiusa, forse per un alito di vento improvviso o forse perché, proprio in quel momento, le mani di Francis avevano deciso di prendersi una vacanza, l’asciugamano bianco cadde sul pavimento di marmo lasciando il francese completamente nudo sotto gli occhi dell’albino.
-Quanto sei teatrale, rana- sibilò Gilbert, prima di bloccare Francis contro la porta.