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Autore: TTB Kun    23/01/2012    3 recensioni
Rieccomi subito pronto con la mia seconda Fanfic
questa mia seconda storia è una sorta di prequel alla mia prima ff, ovvero Past and Future (se non l'avete letta vi consiglio di iniziare da quella)
In questa nuova fanfiction di 15 capitoli racconterò dei retroscena sul passato di Kijani, padre di Kovu e cattivo della mia prima fanfiction
Articolerò la ff in 3 atti, nel primo parlerò di come Kijani è divenuto un vagabondo, nella seconda parlerò del suo primo incontro con Zira, mentre nel terzo racconterò di come è diventato il re delle terre del vento.
Detto questo vi auguro Buona lettura^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 15: Divertimento

 

Wingu confuso e preoccupato dalle parole di Kijani fece ritorno alla tana dal branco.

Ad aspettarlo c’era Mvua, vide il padre sbucare tra gli alberi, ma dietro di lui non c’era traccia di Kijani.

Il cucciolo si avvicino al re preoccupato: -Papà, dov’è Kijani? Pensavo doveste fare solo due chiacchiere.-

-Mvua ascoltami, Kijani ci ha preso in giro, ha solo finto di essere amichevole con noi, in realtà.... non so neanche io quali fossero le sue intenzioni. Però mi ha detto che ha cercato di allontanarti da me raccontandoti delle falsità sul mio conto, e per questo gli ho detto di andarsene.-

Mvua non voleva credere a quello che il padre gli stava raccontando. -Lo hai esiliato? Ma... Ma... non è possibile.... lui non farebbe mai una cosa simile! Io non ti credo!Scommetto che lo hai cacciato solo perchè eri geloso che passavo tutto il tempo con lui! Lui mi ha accompagnato nel bosco delle farfalle, non come te che me l’avevi promesso ma poi mi hai lasciato solo!-

Il re ci rimase di sasso, ecco come mai da quel giorno il figlio non aveva più voluto andare con lui nel posto segreto.

-No Mvua, credimi, Kijani è un leone malvagio che ci ha ingannati per tutto il tempo-

Mvua era ormai con gli occhi colmi di lacrime di rabbia. -No! Non è possibile! Non ti crederò mai! Ti odio!-

Il leoncino corse piangendo all’interno della grotta, Wingu rimase come trafitto dalle parole del figlio. Kijani gli aveva fatto il lavaggio del cervello, sarebbe stato difficile per lui riconquistare la sua fiducia.

Maisha aveva assistito incredula alla scena, si avvicinò al compagno che era rimasto immobile, come pietrificato.

-Caro, non preoccuparti, sono sicuro che gli passerà. Io e le altre leonesse non abbiamo mai visto di buon occhio Kijani, e alla fine avevamo ragione.-

-E’ vero, sono stato uno stupido a farmi prendere in giro così da quel mentecatto!-

La rabbia invadeva il cuore di Wingu, ma ormai Kijani se ne era andato e tutta quella faccenda pareva essere finita.

 

Mvua corse nella grotta sfogando tutte le lacrime di rabbia e tristezza che aveva.

Il cucciolo si arrampicò nel giaciglio dove Kijani amava riposare, in alto dove era possibile controllare tutta la grotta.

L’odore del leone scuro si sentiva ancora “Kijani, io non credo a quello che dice mio padre, è un bugiardo ed è solo geloso! Non voglio lasciarti!”

Il leoncino alzò lo sguardo, si asciugò le lacrime e cercando di non farsi sentire si avvicinò all’uscita della caverna.

Suo padre stava discutendo con le leonesse, era distratto e non notò che il figlio uscì dalla radura.

Mvua partì deciso, immaginava dove poter trovare il suo amico, il cucciolo si diresse a nord.

 

Wingu aveva appena finito di spiegare a tutte le leonesse cosa era successo, Maisha era al suo fianco e cercava di sostenerlo.

Il re disse: -Sarà meglio che vada a parlare con Mvua, spero che mi voglia dare retta questa volta-

-E’ pur sempre tuo figlio, vedrai che capirà-

Il leone si avviò all’interno della grotta, iniziò a chiamare Mvua ma non ebbe alcuna risposta, lo cercò ovunque ma non c’era più alcuna traccia di lui.

-Maisha! non riesco più a trovare Mvua!- disse il re uscendo dalla grotta col fiato corto.

-Non sarà mica andato a cercare Kijani spero...-

-Spero di sbagliarmi, ma penso proprio che sia scappato per quello!-

Il leone Bianco iniziò subito a correre, cercò le tracce del figlio e le trovò poco dopo. 

 

Kijani era all’interno della foresta delle farfalle, seduto aspettano qualcuno che sapeva sarebbe arrivato da li a poco.

Iniziarono a sentirsi alcuni rumori provenire dalla boscaglia, Kijani rimaneva impassibile.

Tra i rami fece capolino proprio Mvua che vedendo il leone scuro si lanciò tra le sue zampe abbracciandolo.

-Kijani, Non te ne andare! mio padre è un bugiardo, io credo solo a te ormai.-

Il leone scuro stette qualche secondo in silenzio per poi pronunciare poche parole

-Stai tranquillo, tra poco sarà tutto finito.-

Dalla boscaglia iniziarono a sentirsi ancora dei rumori, stavolta più forti, stava arrivando qualcun altro.

“Tutto come previsto” pensò Kijani.

Con un balzo Wingu sbuco nella radura, facendo alzare in volo tutte le farfalle che si trovavano in quel luogo, e vide Il figlio vicino a Kijani.

-Mostro! Allontanati subito da mio figlio!

Il re si lanciò contro Kijani, il quale però schivò il colpo e si allontanò, nella confusione Mvua rotolò qualche metro distante dai due leoni.

-Mvua Vattene subito da qui, quel leone è pericoloso, torna a casa.- Gridò Wingu al figlio.

-Mvua non credergli, finora non ha fatto altro che raccontarti falsità, vieni con me, ce ne andremo insieme e per te sarò il padre che non hai mai avuto- Rispose Kijani.

-Brutto bastardo! Smettila di dire queste assurdità! Mvua non credergli! Io ti voglio bene, ho sempre cercato di stare il più possibile insieme a te-

-Balle! ero sempre io che facevo compagnia a Mvua che altrimenti sarebbe rimasto solo! E ora vieni qui da me.-

Il piccolo leone guardava i due adulti uno dopo l’altro, era in una situazione terribile, dover scegliere tra il proprio branco o il suo miglior amico.

Dopo qualche attimo di esitazione il cucciolo rivolse lo sguardo al padre -Tu pensi che io sia debole, ma ti sbagli.- 

Mvua iniziò a dirigersi verso Kijani, nella mente del padre si rimaterializzò ancora una volta il suo sogno, il figlio che lo abbandonava e veniva avvolto dall’oscurità, e due occhi verdi, che ora finalmente aveva capito essere quelli di Kijani.

Wingu ritornò alla realtà, e vide comparire sul volto di Kijani un sorriso beffardo, mentre il leone scuro estraeva gli artigli.

Il re capì subito che Mvua era in pericolo: -Fermati Mvua! Ti prego!- Il cucciolo non si accorse del pericolo e ignorò le parole del padre.

Appena Il principe fu a pochi passi dal leone scuro, Kijani scattò con gli artigli sfoderati.

Il tempo sembro fermarsi, e le farfalle parevano immobili agli occhi del piccolo leone.

Mvua si bloccò, qualcosa lo aveva fermato, Kijani era sopra di lui, dopo qualche istante sentì un bruciore lancinante nel petto, abbassò lo sguardo e si rese conto di quello che era successo.

Kijani lo aveva colpito con gli artigli ferendolo profondamente.

Il cucciolo sotto shock non riuscì nemmeno ad urlare, semplicemente chiuse gli occhi e il suo corpo rimase inerme appeso agli artigli di Kijani.

Wingu non aveva potuto fare nulla, osservava il suo nemico pietrificato. 

Kijani neanche guardava il corpo esanime di Mvua, i suoi occhi erano rivolti a Wingu e basta.

Il leone scuro sollevò la zampa con il corpo del cucciolo ancora trafitto dai suoi artigli e scoppiò a ridere.

-Era questo che volevo, vedere la tua espressione in questo momento, è veramente fantastica!-

-Figlio di Puttana! Perchè lo hai fatto!?!? Non ce ne era alcuna ragione!-

-Ahahah, vuoi sapere perchè l’ho fatto?- Kijani con un gesto quasi di disgusto lanciò via, alle sue spalle, il corpo di Mvua. -L’ho fatto perchè mi divertiva.- Concluse leccando via il sangue del piccolo principe dai propri artigli.

Quelle parole, così malvagie, pronunciate in maniera così sadica furono la molla che fece definitivamente perdere la ragione a Wingu.

-La Pagherai!, Pagherai per aver ucciso mio figlio!-

Il Re si lanciò contro Kijani, la rabbia lo divorava, ma rimaneva un combattente nato. Questo Kijani lo sapeva, si ricordava bene il loro primo incontro in cui bastò un colpo a Wingu per metterlo al tappeto.

Kijani però questa volta era pronto mentalmente ad affrontare un nemico suo pari, il suo spirito guerriero si risvegliò e l’adrenalina cominciò a scorrergli nel sangue.

Lo scontro prosegui per svariati minuti, tra le farfalle che non si posavano mai, entrambi colpivano duro, entrambi erano feriti gravemente, ma non davano segno di cedimento.

Il sangue colava dalle ferite, il pelo candido di Wingu era ormai quasi completamente tinto di rosso.

Dopo l’ennesimo assalto i due si trovarono faccia a faccia, entrambi quasi esausti.

Wingu notò per una frazione di secondo il copro del figlio alle spalle di Kijani, la furia crebbe di nuovo in lui e si lanciò in un ultimo assalto.

Kijani però non si fece sorprendere da un attacco così sconsiderato, con un movimento rapido rigirò a suo favore la situazione e atterrò il leone bianco.

-E’ finita per te, vuoi dire qualcos’altro prima di morire?-

Wingu non rispose subito, si rese conto che era giunta la sua ora: -Sono solo felice che tra poco rivedrò mio figlio.-

-E allora avrai tutto il tempo per stare con lui!-

Kijani azzannò alla gola Wingu provocandogli una profonda ferita, dalla quale il sangue usciva copioso.

-Che stupido! In vita hai messo sempre il branco prima della tua famiglia e ora che eri in punto di morte hai pensato subito al tuo figlio, dimenticandoti del futuro che spetta al tuo branco.-

Kijani abbandonò la foresta, senza nemmeno aspettare che il suo avversario spirasse, cosa che comunque sarebbe avvenuta in pochi minuti se non secondi.

Il re, ormai condannato, cercò con lo sguardo il proprio figlio; lo vide a meno di un metro da lui. 

Con le poche forze rimaste si trascinò al suo fianco e strinse il suo corpo a se in un ultimo abbraccio “Tra poco sarò di nuovo con te... o forse no...” 

Dopo pochi secondi infine la sua vita inesorabilmente si spense mentre sul suo viso comparve un lieve sorriso. 

 

Alla tana Maisha attendeva impaziente il proprio compagno e il proprio figlio, quando sentì qualcuno avvicinarsi subito gli corse incontro.

Di fronte a lei, però, comparve la figura di Kijani, il leone scuro, ricoperto di sangue.

Maisha era terrorizzata: - C..Cosa ci fai tu qui!, dove sono Wingu e Mvua! che cosa gli hai fatto!-

-Ho fatto quello che ho sempre desiderato dal momento in cui sono arrivato qui. Gli ho uccisi- Rispose Kijani rimanendo impassibile.

Maisha non voleva credere a quello che aveva sentito, non poteva essere vero, i suoi cari, non c’erano più! il suo cuore venne come calpestato da quelle parole.

Kijani prosegui. -E per te, mia cara, ho in serbo un futuro ben peggiore! Ucciderti sarebbe un atto di pietà adesso, invece ti lascerò vivere, così soffrirai per sempre la loro perdita. Vattene da qui, non ti voglio nel mio branco!-

Maisha non riusciva a dire nulla, il suo sguardo era svuotato, fisso a terra, la bocca spalancata, ma da essa non usciva nessuna parola, solo il suo respiro che si era fatto irregolare. lo shock era talmente forte che non riusciva neanche a piangere, il suo corpo inizio a muoversi da solo, lasciò la tana, iniziò una lenta marcia, senza alcuna meta. Mentre si allontanava un ruggito provenne dalla radura, Kijani si era appena proclamato re delle terre del vento, ma lei neanche se ne accorse, ormai la voglia di vivere l’aveva abbandonata, non fece mai più ritorno e di lei non si ebbero più notizie.

 

Nella foresta le farfalle ancora volavano intorno ai corpi dei due leoni, padre e figlio stretti in un ultimo abbraccio, l’odore del sangue era forte e le farfalle per questo erano ancora in agitazione.

Una sola farfalla provò a posarsi, ma ciò su cui si era posata ebbe un sussulto, e subito si rialzò in volo.

Lentamente Mvua aprì gli occhi, ferito gravemente, ma ancora vivo.

 

 


 

 

Fine




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Angolo dell' autore:


ed eccoci alla fine di questa mia seconda fanfic, spero che sia questa che la prima vi siano piaciute.
se devo fare un commento a questa ff devo dire che a livello di forma mi è uscita leggermente meglio dell' altra, apparte alcuni punti che nn mi hanno proprio convinto.
però ad essere sincero non mi sono esaltato a scriverla e ho pure fatto fatica... potrà sembrarvi strano ma a me il ruolo del cattivo non si addice proprio ( anche se devo ammettere che a quanto pare lo so creare molto bene XD )
in ques't ultimo capitolo ho apportato qualche correzione rispetto alla versione originale, e ora mi soddisfa molto di più
il finale l'ho lasciato aperto.... l'ho fatto di proposito perchè si ricollegherà alla mia prossima e ultima (per ora) opera, un oneshoot che sarà ambientato poco prima della fine di Passato e futuro ma che avrà un grosso riferimento anche a questa Darkside Chronicle
vedrò di postarlo domani al massimo, nel frattempo aspetto i vostri giudizi anche su questa mia seconda opera finalmente completa^^
A PRESTO E GRAZIE A CHI FIN'ORA MI HA SEGUITO!!

  
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