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Autore: tinta87    26/01/2012    6 recensioni
Scrivere un rapporto. Questo è quello che Danny stava facendo seduto alla sua scrivania, immerso nelle scartoffie dell’ultimo caso. Steve era nell’ufficio accanto, concentrato sui fogli. Giornata tranquilla al quartier generale: sarà davvero così o solo una calma apparente prima della tempesta? La mia prima long su HF0 Steve/Danno friendship. No spoiler (si svolge alla fine della prima stagione prima della puntata 1x24)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti

Ciao!
Prima di tutto mi sento di dover chiedere scusa a tutti coloro che avevano iniziato a seguire questa storia ed hanno dovuto aspettare un’eternità per un aggiornamento. Non ho molte scusanti, è stato un periodo molto intenso tra esami e tirocinio e la voglia di scrivere è stata accantonata. Inoltre, ho trovato una difficoltà oggettiva nel continuare questa storia. Dopo aver visto, a maggio, la puntata finale della prima serie sono rimasta un tantino shockata e consideravo le mie idee ormai obsolete. Ho quindi provato a rivedere l’idea che avevo in testa, aggiornarla ai fatti appena visti, ma non ci sono riuscita. Così i mesi sono passati, il telefilm è ripreso e la storia è andata avanti, con nuovi colpi di scena e nuovi dettagli. Quando ho ripreso in mano la fan fiction alcuni giorni fa ho cercato di riallinearmi alla seconda stagione, ma anche questo tentativo è fallito; mi sono così convita di andare avanti (dopo aver rivisto alcune puntate della prima serie) con la mia idea originaria, senza fare modifiche. Quindi per rendere tutto un po’ più “realistico” inserirei la storia a fine prima stagione, prima delle 1x24.

Prima di lasciavi alla lettura, vorrei ringraziare tutte le persone che sono passate di qua, tutti coloro che hanno lasciato una recensione ed un grazie particolare va ad Alchimista per l’appoggio e l’incoraggiamento che ogni volta mi riserva, è la mia guida spirituale per le fan fiction.

Buona lettura.

 

 

 

Capitolo 3

 

 

<< Cosa stai guardando? Hai trovato qualcosa? >> chiese Chin entrando nell’ufficio della cugina.

<< E’ il cellulare di Steve >> rispose Kono con un velo di tristezza nella voce << lo ha portato un collega qualche minuto fa.. >>

<< Danny mi ha detto che McGarrett si era allontanato per rispondere …con chi stava parlando? >>

La ragazza delicatamente sfiorò lo schermo alla ricerca delle chiamate in entrata: << Mary Ann >> disse con voce soffocata << Sua sorella >>.

<< Dannazione..>>

<< Pensi che abbia sentito qualcosa? >> chiese Kono guardando per la prima volta il cugino; quest’ultimo si fermò ad osservarla prima di rispondere, sapeva che per Kono era difficile, in realtà lo era per tutti, anche per chi, come lui, aveva anni di esperienza alle spalle.

<< Credo di no, avrebbe cercato di richiamarlo o per lo meno ci avrebbe contattato…comunque controlla se ha ricevuto altre sue telefonate >>

<< No >> rispose la ragazza dopo aver verificato sull’Iphone: << Dovremmo avvertirla.. >>.

<< Si, non possiamo tenerla all’oscuro..Ma aspetterei la fine dell’intervento..>>

<< Ok >>

Tra i due cugini calò di nuovo il silenzio. Non c’era molto da dire, dovevano solo aspettare e sperare.

Kono  dedicò, di nuovo, la sua attenzione al telefono del capo, sfiorandone il bordo con le dita. Quando decidi di diventare un poliziotto sai che, prima o poi, purtroppo, dovrai affrontare queste situazioni, ma nessuno ti insegna come farlo, non c’è un corso che ti qualifica, non c’è istruttore che ti spiega come gestire le tue emozioni. Kono non sapeva come contrastare quello stato di impotenza che l’aveva travolta appena aveva visto Steve privo di sensi. Lui sempre pronto all’azione, lui che riusciva sempre ad avere la meglio, lui che ogni volta si rialzava e correva dietro ad un sospettato seppur a corto di fiato..

Kono odiava sentirsi così: ferma. In attesa. Sapeva che doveva buttarsi sul caso, riacquistare la lucidità, capire cosa fosse successo; questo è quello che avrebbe fatto Steve, avrebbe assunto l’atteggiamento “modalità missione”, spendendo tutte le sue forze per venirne a capo. Maledizione! Lei non era così, non era un Seal!

Il cugino sembrò leggerle nel pensiero; si accovacciò vicino alla sua sedia.

<< Hei cugina >>

<< Mi spieghi tu come diavolo fai? >>

<< A fare cosa? >>

<< A nascondere le tue emozioni.. a rimanere concentrato sul caso..Chin stiamo parlando di Steve.. ha preso una pallottola in pieno petto, è sotto i ferri da tre ore e non sappiamo niente…e se..>>

<< Stiamo parlando di McGarrett, lo sai che non smetterà di combattere..>>

<< Come fai ad esserne sicuro eh? >> Kono aveva alzato il tono di voce. La sua frustrazione si mischiava alla rabbia.

<< Non lo sono.. Ma cerco di combattere la paura e lavorare sul caso mi aiuta >>

<< Io non ci riesco >>

<< Nessuno ti chiede di farlo, Kono! Non siamo macchine e non ci abitueremo mai a queste situazioni…Forse il giorno in cui vedere un collega ferito diventerà normale, sarà arrivato il momento di appendere il distintivo al chiodo..Credimi non è facile nemmeno per me. So come ti senti: sono frustato, impotente ed anche arrabbiato perché uno dei miei migliori amici sta lottando fra la vita e la morte ed a me non resta altro che sperare..>>

Chin aveva ragione, ma le sue parole non riuscirono a farla sentire meglio.

<< Che ne dici di raggiungere Danny? >> fu di nuovo Kelly a parlare.

La ragazza non rispose, distratta da una figura femminile che frettolosamente attraversava il corridoio dell’ufficio: << Jenna >>.

La giovane analista entrò nella stanza di Kono, visibilmente agitata: << Io..io ho appena sentito la notizia, mio dio Steve…è gravemente ferito…come è successo? Cioè lui è forte, voglio dire è estremamente forte, non conosco nessun altro così..ma ce la farà vero? Non può morire adesso, non ora che siamo vicini alla verità….ho pensato che Wo Fat avesse fatto tutto questo, lo so lo vuole morto..ma cosa dicono i dottori?..>>

<< Jenna >>

<< Oddio no non dirmi che non ce l’ha fatta >>

<< Jenna >>

<< Si >>

<< Calmati ok? >> le disse Chin avvicinandosi << Steve è in sala operatoria in questo momento, non sappiamo ancora niente.. >>

Jenna si lasciò sfuggire un sospiro ed abbassò lo sguardo: << Come è successo? >>

<< Un cecchino..nel palazzo di fronte.. Steve era nel piazzale con Danny e sua figlia >>

<< Loro stanno bene? >>

<< Fortunatamente si…..grazie a Steve >>

<< Cioè? >>

<< Li ha protetti >> intervenne Kono << Ha fatto scudo con il suo corpo ..pensiamo che l’obiettivo fosse Danny..>>

La ragazza non rispose, sorpresa da questo nuovo particolare.

<< Prima hai parlato di Wo Fat? Pensi che sia lui l’artefice? >> chiese Chin.

<< Non lo so…Appena ho sentito la notizia ho pensato subito a lui..quando Steve lo ha incontrato al ristorante gli ha fatto capire che continuando ad indagare se ne sarebbe pentito, soprattutto per quello che avrebbe scoperto sul suo passato, ma non era una vera e propria minaccia di morte..Se fosse convinto del fatto che McGarett ha sufficienti prove, non avrebbe problemi a preparare una trappola mortale, ma non solo per lui… per tutta la squadra..>>

<< Quindi non ucciderebbe Steve ma continuerebbe a divertirsi con lui.. >>

<< Almeno per il momento credo di si.. Inoltre non mi convince il cecchino, non è nel modus operandi di Wo Fat..è tipo che non fa mai niente per caso ed ogni sua morte è un messaggio….Pensateci bene non otterrebbe niente con la morte di Steve, non si chiuderebbero le indagini, anzi tutti noi continueremmo a lavorare sul caso..>>

<< Già.. >> rispose Kono.

<< Ok, però l’obiettivo in questo caso sembra essere Danny.. continueresti ad escludere Wo Fat? >>.

Jenna prese un po’ di tempo per rispondere. << Seppur non rientri nel suo modo di agire, potrebbe esserci il suo zampino..Five – 0 è ciò che più si avvicina ad una famiglia per Steve e voler colpire Danny è un po’ come colpire suo fratello..questo potrebbe essere il messaggio che vuole mandargli..Ma non ne sono sicura, dovrei lavorarci….sto solo ipotizzando..>>

Kono e Chin la osservarono in silenzio, fino a che non fu proprio il poliziotto a parlare.

<< Hei Jenna……… perché non lavori sul caso con noi? Le tue abilità sarebbero molto utili.. >>

<< Io …io ne sarei onorata >>

 

- H50 -

 

 

Danny era rimasto solo. Grace era tornata a casa con la madre, insieme a due agenti della scorta. Stan aveva ovviamente annullato la vacanza programmata, non era certo il momento giusto per partire.

Odiava che il proprio lavoro condizionasse in questo modo la vita di Grace. Aveva sempre svolto questo mestiere con la consapevolezza che stesse facendo qualcosa di utile, anche per garantire a sua figlia un posto più sicuro, ma tutta questa situazione lo faceva sentire terribilmente in colpa.

Guardò per l’ennesima volta l’orologio. Erano passate più di tre ore, ma il tempo sembrava non passare mai. Nuovamente si era ritrovato a guardare fuori. Il sole del primo pomeriggio illuminava tutto lo scenario dell’isola, ma sembrava proprio non vederlo. Cercava di focalizzarsi sul caso e recuperare un minimo di oggettività. Chi diavolo avrebbe potuto architettare tutto questo?

Molte persone potrebbero cercare vendetta nei suoi confronti e, da quando era entrato nei Five – 0, sicuramente la lista dei nomi si era allungata. Chi avrebbe usato un cecchino? Era davvero lui l’obiettivo o, in un ragionamento contorto, colpire lui significava colpire Steve? Poteva esserci lo zampino di Wo Fat?

Tutte queste domande gli ronzavano in testa ed il pensiero di Steve ancora sotto i ferri non aiutava affatto. Ogni tanto si voltava verso la porta della salo operatoria, sperando di vederne uscire il dottore con buone notizie.

Il rumore dei passi che si avvicinavano a lui, fecero voltare Danny e comparvero due facce familiari.

<< Hei Danny, saputo niente? >> fu Kono la prima a parlare.

<< Ancora nessuna notizia.. Cosa hai lì? >> chiese indicando una busta in mano alla ragazza.

<< Mi sono permessa di prenderti una camicia pulita nell’armadietto dell’ufficio..>>

<< Grazie del pensiero… novità? >>

<< Non molte >> rispose Chin << Abbiamo controllato tutte le telecamere della zona, ma nessuna ripresa ci aiuta ad identificare il cecchino. Il palazzo dal quale ha sparato, non ha telecamere purtroppo. Però abbiamo lasciato Jenna al quartier generale ed aspettiamo i risultati della balistica >>

<< Jenna? >>

<< Si, si è offerta di darci una mano. Sta scandagliando tutti i casi su cui avete lavorato tu e Steve, magari ne viene fuori qualcosa..>>

<< E per quando riguarda Wo Fat? Pensa ci possa essere il suo zampino? >>

<< Non rientra nel suo modus operandi >> rispose Kono << Ma non esclude la possibilità...colpire te per fargli del male, possibile..>>

<< Bè, hanno molta considerazione di me a quanto pare..dovrò farlo presente più spesso a McGarrett >> rispose Danny con un sorriso amaro. Lo sguardo cadde di nuovo alla porta della chirurgia, così come quello degli altri due componenti della squadra. Questa volta però la porta si aprì e ne uscì un medico che, togliendosi la mascherina, si avvicinò alle tre persone.

A Danny mancò il respiro, cercò di captare qualsiasi segnale dal volto del dottore che si avvicinava, doveva prepararsi al peggio?

<< Famiglia del Comandante McGarrett? >>

<< Si, più o meno, siamo la sua squadra >> rispose Chin

<< Allora dottore come sta? >> chiese frettolosamente Danny. Questa attesa lo stava consumando.

<< Venite, sediamoci qui >> rispose indicando le poltroncine. I tre si guardarono preoccupati e a Danny mancò di nuovo il respiro.

<< L’operazione, se pur lunga, si è conclusa positivamente >> esordì il chirurgo << il proiettile è entrato al centro del petto, ha sfiorato cuore e polmone ed è uscito. Non ha causato lesioni agli organi principali, ma il Comandante ha perso molto sangue ed ha avuto una crisi..>>

<< Cosa significa ha avuto una crisi ? >> chiese il detective Williams.

<< Il suo cuore si è fermato per 40 secondi durante l’operazione. Siamo riusciti a rianimarlo, ma non sappiamo se questo blackout ha causato danni al cervello..>>

<< Mio dio..>> si lasciò sfuggire Danny passandosi una mano sul viso.

<< Quando possiamo sapere se il suo cervello ne ha risentito? >> chiese Chin

<< Appena si sveglia e questo dipende da lui..>>

<< C’è possibilità che non lo faccia più?..Per favore dottore sia sincero >> domandò Danny con un filo di voce. Il dottore prese qualche secondo prima di rispondere: << Purtroppo una possibilità che non si risvegli c’è, ma sono positivo in questo senso. McGarrett è un uomo giovane ed in forza e sono fiducioso..Dobbiamo avere pazienza e aspettare che il suo corpo superi lo shock a cui è stato sottoposto..>>

<< C’è qualcosa che possiamo fare? >> intervenne Kono che fino a quel momento era rimasta in silenzio.

<< Potete stargli vicino, parlare con lui, fargli sentire che ci siete…>>

<< Quando possiamo vederlo?>>

<< Tra poco sarà trasferito in una camera singola, secondo piano, chiedete al banco delle infermiere vi sapranno dire il numero di stanza e quando sarà pronto per riceve visite. Io devo andare, ma tornerò tra qualche ora per controllare le sue condizioni..>>

<< Grazie dottore >>

Danny si sentiva stanco, frastornato, privo di forze. Steve aveva davvero rischiato di morire nel bel mezzo dell’operazione causata da un proiettile preso al posto suo. Il cuore del Super  - Seal si era fermato per 40 fottutissimi secondi. No, non era possibile. Tutto questo non poteva essere reale, era un incubo, adesso si sarebbe svegliato e tutto sarebbe tornato alla normalità.

Non si accorse nemmeno che il dottore se ne era andato. Kono posò una mano sulla sua spalla: << Ehi brah stai bene? Vuoi un bicchiere d’acqua? >>

<< No….cioè, sto bene >> si alzò di scatto dalla sedia << Maledizione non può mollare così, non lui. E’ un combattente nato, è una specie di super ninja spericolato e  non può rischiare di lasciarci così, nel bel mezzo di un’operazione chirurgia per avermi salvato la vita…No, non ci sto >>

<<  Calmati Danny >> gli disse Chin raggiungendolo in piedi << Hai sentito il dottore no? Dobbiamo avere pazienza ed aspettare che il suo corpo si riprenda, è fiducioso e non ce lo avrebbe detto se non ne fosse sicuro...>>. In quel momento il telefono iniziò a suonare: << HPD devo rispondere >> e si allontanò dai due.

<< Perché non ti vai a dare una rinfrescata e a cambiarti la camicia? >> le disse dolcemente Kono porgendogli la busta. Il detective Williams la prese senza dire niente e si avviò verso il bagno, lasciando la ragazza da sola, curiosa di sapere se ci fossero svolte sul caso. La telefonata durò pochi minuti e Kelly fu presto di ritorno.

<< Allora cugino qualche novità? >>

<< Pare di si…sono arrivati i risultati della balistica della pallottola che ha colpito Steve: si tratta di un calibro 7 e 62 >>

<< Tipico di un fucile di precisione ad uso militare >>

<< Già, ma qui arriva il bello: è stato ritrovato un corpo meno di un ora fa in un motel di Waikiki..Uomo, bianco, 45 anni, indovina un po’ cosa aveva con se? >>

<< Un fucile da cecchino? >>
<< Esatto, un M40…Lo hanno già portato a Fong in modo che possa verificare se possa essere quello che ha sparato il proiettile >>

<< Bene, speriamo di riuscire ad avere finalmente degli elementi che ci aiutino a capirci qualcosa..>>

 

 

                       

…Continua….

 

 

 

Sto già lavorando al continuo, e spero davvero di postare un nuovo capitolo fra qualche giorno.

Grazie per essere passati di qua.

Tinta87

   
 
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