DISCLAIMER: i personaggi non sono reali e, per la prima volta in vita mia, mi appartengono.
Tesoro,
sono innamorato di tuo
fratello.
[Alle
mie
amiche, che hanno assistito
al mio graduale
cambio di espressione
mentre elaboravo l’idea]
Il suo
fisico
non perfetto, fasciato dalla maglietta scura.
-Tesoro,
che facciamo stasera?
I
profondi occhi verdi, incastonati in un viso pienotto ma pur sempre
bellissimo.
-Che ti
va di fare, amore?
Il suo
sedere sodo che gli passava davanti ogni qualvolta entrava in quella
casa.
-Potremmo
andare al cinema. Che ne dici?
E quella
barba ruvida che gli incorniciava il volto che anche lui si era fatto
crescere
per assomigliargli.
-Nicola,
mi stai ascoltando?!
Nicola
si risveglia dal suo sogno ad occhi aperti. La sua ragazza era
lì che lo
fissava, furente perché non gli aveva prestato attenzione.
Nonostante la grande somiglianza col suo sogno ad occhi aperti, la
ragazza non
aveva propriamente la barba.
-Scusa
tesoro, dicevi?
-Ti stavo chiedendo cosa volessi fare stasera. Ma se proprio non vuoi
stare con
me…
-Ma no, amore: ero sovrapensiero.-il ragazzo le si avvicina al collo e
prende a
baciarla.
-Allora cosa vuoi fare?-sussurra la riccia, perdendo la
capacità di formare
frasi lunghe e coerenti.
-Potremmo rimanere a casa e guardarci un film.-suggerisce Nicola al
collo della
sua bella.
-Come vuoi…
“Chissà”
si dice lui “magari è geloso di sua sorella e
viene a vedersi il film con noi”.
***
Il film
scelto era “Il Signore degli Anelli”.
“Uno qualsiasi” aveva detto lui. Tanto
gli piacevano tutti. Tanta azione, una storia avvincente e,
soprattutto, poche
romanticherie. Questo avrebbe dovuto troncare sul nascere ogni
tentativo della
ragazza di “distoglierlo dal film” a modo suo.
Erano
seduti sul divano: lui a gambe incrociate, lei i piedi appoggiati al
tavolino.
Aragorn stava per fare la sua entrata in scena quando sentirono la
chiave
girare nella toppa e la zazzera scompigliata di Andrea entrò
in casa.
-Ehi
ragazzi!
-Ciao!
-Uh, “Il Signore degli Anelli”!-sorrise.-Mi unisco
a voi. Vi dispiace?
Entrambi
scossero la testa. Andrea si sistemò sul divano accanto a
Nicola, che parve compiaciuto
e imbarazzato. A luci spente credeva sarebbe stato meglio. Si sbagliava
di
grosso.
Proprio mentre Aragorn e Legolas erano in scena insieme e la ragazza
stava
fissando lo schermo con tanto d’occhi, Nicola
sentì una mano dalle dita lunghe
risalire la sua coscia e stringerla leggermente. Il ragazzo dai capelli
dritti
trasalì e si volto verso il proprietario di quella mano.
-Andrea,
ma cosa…
-Non trovi che Legolas e Aragorn siano tremendamente sexy?
-N-non so…
-Avanti… A me puoi dirlo.
Con la
mano libera, Andrea inzia ad accarezzare il collo dell’altro,
mentre con la
bocca gliene percorre la linea. Nicola sospira e percepisce le sue
difese
sgretolarsi lentamente.
-Andiamo
di sopra…
-Ma la Gio’…
-Lei rimane qui a sognare Legolas e Aragorn.
Andrea
si alza di scatto e, rivolto alla sorella, esordisce ad alta voce:
-Nicola
viene su con me che devo fargli vedere “Devil May
Cry”.
Un
mugolio indistinto, interpretato da entrambi come un assenso, si alza
dall’angolino del divano dove la ragazza coi capelli ricci si
è rintanata.
Nicola si sente stringere la mano e un momento dopo Andrea lo sta
trascinando
per le scale, salendo i gradini due alla volta. Apre la porta e, senza
lasciargli tempo di entrare, lo bacia con passione, facendogli quasi
perdere
l’equilibrio. Chiude la porta e ce lo appoggia,
delicatamente, mentre la lingua
si fa strada nella bocca dell’altro, accarezzandogli il
palato e strappandogli
mugolii. Le mani grandi e ruvide gli si infilano sotto la maglietta,
accarezzandogli il torace scolpito. Quella stesse mani gli sfilano la
maglietta, lasciandolo a torso nudo. Andrea guida le sue verso
l’orlo della sua
maglietta, sollevandola piano e poi lanciandola in un angolo della
stanza.
Continuano a baciarsi con forza, cercando di prevalere l’uno
sull’altro ma
quando Andrea lo spinge sul letto, Nicola sussulta e si arrende alla
carezza
che sta scendendo verso i suoi fianchi. Andrea gli slaccia e gli sfila
i
pantaloni, lasciandolo solamente con un paio di boxer grigi. Gli si
siede a
cavalcioni sullo stomaco e si toglie la maglia. Nicola accarezza con lo
sguardo
il torace nudo, dalle spalle larghe alla striscia di peli scuri che
dall’ombelico scompare nei pantaloni. Nicola allunga le mani
verso la chiusura
dei jeans dell’altro, sganciando il bottone e abbassando la
cerniera.
-Ci
stiamo facendo intraprendenti…
Nicola
arrossisce e fa per togliere le mani ma Andrea lo blocca.
-Va’
avanti… Finisci.
Agganciando
le dita ai passanti vuoti, Nicola abbassa lentamente i pantaloni sulle
gambe
dell’altro. Quello si solleva quel tanto che basta per
sfilarli completamente e
li lascia cadere a terra. Andrea si abbassa sul compagno baciandogli la
fronte,
poi lo zigomo per scendere fino alla guancia e alla mascella. Quindi si
rimpossessa della sua bocca e lo coinvolge in una nuova battaglia che
finisce
per vincere. Con un gesto veloce abbassa i boxer di Nicola, scoprendo
il membro
quasi completamente eretto. Glielo avvolge nella sua grande mano calda,
strappando a Nicola un gemito di protesta.
-Tranquillo,
faccio piano…
Nicola
si riappoggia con la testa sul cuscino mentre Andrea inzia a scendere
su e giù
sulla sua erezione mentre con la mano libera si massaggia
l’inguine, ancora
coperta dai boxer. Andrea si piega in avanti, ansimando leggermente, e
da una
lappata alla punta della cappella dell’amante che, senza
riuscire a
trattenersi, emette un urlo strozzato. Andrea gli prende in bocca la
cappella,
succhiando piano, e lentamente scende verso il basso. Nicola sente
l’autocontrollo abbandonarlo del tutto, si morde le labbra
per non fare rumore
mente il suo membro riceve attenzioni da parte della bocca calda
dell’altro.
Quando sente la lingua dell’altro passare più
volte sull’entrata, spinge piano
il bacino verso l’alto, involontariamente, strappando
all’altro un mugolio
strozzato. Andrea si sfila i boxer, rivelando il suo membro
già completamente
eretto e umido. Il più grande divarica le gambe a Nicola,
che lo guarda con gli
occhi sbarrati e un po’ imbarazzati di chi deve dire una cosa
importante ma si
vergogna.
-Io…
Non…
-E’ la tua prima volta, vero? Con un uomo, dico.
Nicola
annuisce, leggermente sollevato che ci sia
arrivato da solo.
-D’accordo,
verginello, sarò delicato.
Andrea
si china su Nicola e gli morde il naso per poi baciarlo piano sulle
labbra.
-Sei
pronto?
Nicola
annuisce, ancora un po’ incerto. Forse per il buio o forse
perché lo ignora di
proposito, Andrea non si lascia fermare dall’espressione del
compagno. Porta
due dita alla bocca del più piccolo che capisce
l’antifona e apre la bocca,
succhiandogliele. Appena le ritiene sufficientemente umide, le porta
all’apertura di Nicola che trattiene
il fiato.
-Guarda
che non ho ancora cominciato.- ridacchia Andrea.
Nicola
sbuffa e volta il viso verso la finestra. Andrea inserisce piano un
dito,
iniziando a muoverlo. Il più piccolo, non abituato a
intrusioni del genere,
emette un mugolio di dolore e gli occhi gli diventano lucidi. Andrea
allora si
ferma. Si china e gli volta il viso, in modo da guardarlo negli occhi.
Poi
appoggia delicamente le labbra su quelle del compagno.
-Se non
vuoi mi fermo.
-No… Va’ avanti…
Andrea
riprende a muovere il dito mentre Nicola, superati
l’imbarazzo e il dolore,
arrossisce di piacere e ansima leggermente. Il piacere si intensifica
quando
Andrea inserisce il secondo dito. Nicola butta indietro la testa e
quasi perde
il controllo di se stesso. Il più grande continua muovere
con destrezza e
calcolata lentezza entrambe le dita. Quando ritiene che
l’amante sia pronto
estrae le dita e, delicatamente, le sostituisce col suo membro. Nicola
sente
quell’intrusione decisamente più consistente delle
precedenti e si lascia
andare a un gemito di dolore e piacere. Rendendosi conto di averlo
fatto ad
alta voce, si porta una mano sulla bocca, in modo da evitare spiacevoli
discussioni future. Ma Andrea gli afferra il polso e gli scansa il
braccia,
bloccandoglielo sopra la testa.
-Voglio
sentire quello che hai da dirmi, verginello…- sogghigna
beffardo.
Andrea
inzia a spingere, prima piano poi sempre più veloce. Entra
ed esce da quel
sedere sodo e inviolato.
-Dannazione,
sei così stretto e bollente…
Tutto
quello che Nicola riesce a rispondere è:-Mmh…
Aaah…
Andrea
si china sul collo del ragazzo dai begl’occhi verdi e inzia a
baciargli il
collo. Nicola gli accarezza i capelli scuri. Mentre una mano
è aggrappata saldamente
alle spalle di Andrea, l’altra gli scivola giù per
la schiena fino alle natiche,
dove rimane per un bel pezzo, accarezzandole piano e stuzzicando
l’apertura
dell’altro, che geme di approvazione tra il collo e
l’incavo della spalla. Poi,
senza preavviso, Andrea viene dentro Nicola che, vuoi perché
ormai era arrivato
al limite, vuoi perché l’eccitazione di sentire il
seme caldo dell’altro dentro
di se, raggiunge a sua volta l’orgasmo, sporcandoli entrambi.
Andrea esce dal
compagno e gli si sdraia. Nicola si tira a sedere, ansimante, e nota
con una
certa punta di ansia che le lenzuola sono sporche di sangue. Si prende
la testa
fra le mani e chiude gli occhi.
-Sta’
tranquillo. E’ normale perdere sangue la prima volta.
-Non è per quello…
-E’ per mia sorella?
Nicola annuisce, le mani ancora tra i capelli sparati. Andrea si alza e
lo
bacia piano su una spalla.
-Non
devi preoccuparti. Sono bravo a portare avanti relazione segrete. Mike
mi ha
istruito molto bene. Dovremo temere solo quando mia sorella lo
scoprirà. A quel
punto, saremo veramente nei guai.
Nicola ridacchiò e Andrea approfittò di quell’attimo per prendergli il viso tra le mani a baciarlo con passione, assaporando il sapore di nicotina sulle sue labbra.
Mh, sinceramente non so cosa dire. Innanzitutto, dirò che mi è riuscito un po' difficile scriverla perchè non sono abituata a trattare personaggi "reali" ovvero esseri umani: di solito sono personaggi di manga dal fisico perfetto. Qui invece ho voluto mettere un personaggio non esteticamente "perfetto" (secondo i canoni): bello sì, ma non statuario.
Enjoy!Akasuna no Hime