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Autore: Debbie_91    28/01/2012    3 recensioni
Il fascino da bel tenebroso che possiede Vegeta è riuscito ad attirare l'attenzione della scontrosa Bulma. C'è, però, un problema: il Sayan non mostra alcun interesse nei confronti della giovane ragazza. Non le riserva altro che parole poco carine. E Bulma soffre. Soffre e si dispera per un amore che lei stessa reputa impossibile. Così, decide di guardare altrove e dedica le sue attenzioni a Yamcha. Ma sarà davvero lui l'uomo della sua vita?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bulma premette un pulsante e la porta della Gravity Room si aprì. Una volta all'interno, cominciò ad ispezionare la stanza, ma del Sayan non vi era alcuna traccia.

Che strano.

Pensò.

Eppure non l'ho visto uscire.

Si voltò e vide la maglia della sua tuta, adagiata sopra i comandi della navicella. Si avvicinò e vi allungò una mano, delineando, con un dito, i suoi contorni. Poi, la prese tra le mani e la strinse forte a sé.

Vegeta...

Il suo viso divenne improvvisamente triste. Gli occhi ripresero a luccicare e portò una mano al viso, come per impedire la fuoriuscita di un'eventuale lacrima. Diede uno scossone alla maglia e la portò a pochi centimetri dal viso, per osservarla bene.

Com'è piccola.

Pensò.

Come faranno a starci tutti quei muscoli?

Era talmente assorta nei suoi pensieri, da non accorgersi della sagoma che nel frattempo si era materializzata alle sue spalle. Poco dopo, qualcuno le appoggiò una mano su una spalla. E Bulma sussultò in maniera esagerata.

-Ah!-

Gridò.

E, voltatasi, vide Vegeta, ritto dinnanzi a lei.

-Da dove salti fuori?-

Domandò.

E, osservatolo bene, notò che non portava alcuna maglietta. Allora, guardò l'indumento che teneva tra le mani ed una goccia si materializzò sul retro della sua testa. L'oggetto le scivolò dalle mani e Vegeta l'afferrò prontamente.

-Che ci fai qui?-

Domandò il Sayan con aria scontrosa.

Bulma non rispose, intenta com'era ad osservare il muscoloso petto del Sayan. Notando qualche cicatrice e alcuni graffi sparsi qua e là, fu, improvvisamente, invasa dal forte desiderio di toccare ciò che vedeva, di tastare con la sua mano quei muscoli così ben marcati. Ma si trattenne. Non le pareva il caso di compiere gesti troppo avventati.

-Ehi, donna, dico a te.-

Sbottò il Sayan, dopo aver atteso, invano, una sua risposta.

-Sei forse diventata sorda?-

Quelle parole portarono Bulma alla realtà e la infastidirono parecchio.

-Ho un nome, io! Quante volte devo dirtelo?-

Domandò, irata.

-Se hai un cervello, lì, da qualche parte, dovresti ricordarlo. Sempre ammesso che tu lo abbia, ovviamente.-

-Mi stai forse dando dell'ignorante?-

Replicò Vegeta, digrignando i denti.

-Forse.-

Rispose Bulma, portando il suo viso a pochi centimetri da quello del Sayan.

Vegeta sfoderò un sorriso beffardo, che si tramutò presto in riso.

-Che hai da ridere?-

Domandò Bulma, arretrando di pochi passi.

-So bene come ti chiami. Ma, vedi, per me non fa alcuna differenza chiamarti con il tuo vero nome. I terrestri sono già di per sé una razza inferiore alla mia. Figuriamoci voi donne. Ecco perché per me non fa alcuna differenza chiamarti donna o Bulma.-

Bulma strinse i pugni, per la rabbia che le invase il corpo, improvvisamente. Il suo corpo tremò.

-Che c'è? Ti ho forse tolto il fiato di bocca?-

Domandò Vegeta, tenendo un sorrisetto ironico sul viso.

-Sai, prima ero dubbiosa a riguardo. Ma ora ne ho avuto la conferma. […] Tu sei un essere senza cervello. Sappi che tutti quei muscoli non ti serviranno ad un bel niente nella vita se non usi la testa per ragionare. Le tue parole sono un grande affronto per me. Noi donne siamo gli esseri più importanti di tutte le galassie. Tutte! […] Ascoltami bene. Senza noi, voi uomini non esistereste. E questo è un dato di fatto!-

Esclamò.

Poi, prese l'oggetto che il padre le aveva raccomandato di consegnare al Sayan.

-Non mi importa un bel niente se questa navicella si surriscalda ed esplode. Magari ci fossi tu al suo interno quando, e se, succede! Ma la reputo una cosa molto probabile, dal momento che passi ogni singolo minuto della giornata qua dentro!-

Gridò, per poi scagliare violentemente l'oggetto contro il suolo.

Ed uscì dalla Gravity Room, lasciando Vegeta, lì, in piedi, attonito dalla sua performance.

  
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