Epilogo
Siria ereditò la sensibilità e la compostezza della madre e la tenacia e l’orgoglio del padre, somigliava molto a Shunrei, tranne che per gli occhi che erano quelli di Sirio. Sposò Kiki, i due si passavano undici anni di differenza ma l’età non fu mai un problema per loro. In occasione del matrimonio Kiki rivide il fratello per la prima volta da quando molti anni prima era partito per la guerra contro Ade. Kiki divenne un valoroso Cavaliere ed ereditò l’armatura di Mur, lui e Siria andarono a vivere insieme al Tempio dell’Ariete. Shunrei passò un lungo periodo di depressione quando anche la figlia lasciò i Cinque Picchi.
Kiki e Siria ebbero un figlio che chiamarono Aries in onore di Mur.
Kiki morì quindici prima di Siria che dopo la morte dell’adorato marito divenne sacerdotessa di Atena.
Mur ormai vecchio e stanco lasciò il Tempio e l’armatura alla totale custodia del fratello e si ritirò a vita privata, di tanto in tanto si recava ai Cinque Picchi per andare a far visita a Shunrei e Sirio. Non si sposò mai a causa del suo infelice amore per la Dea Atena.
Sirio e Shunrei trascorsero la vecchiaia ai Cinque Picchi, in solitudine e morirono insieme una notte, mano nella mano durante il sonno, quello era sempre stato il loro desiderio. La morte fu magnanima con loro perché nessuno dei due sarebbe sopravvissuto alla morte dell’altro.
I figli li seppellirono di fronte alla cascata e sull’unica lapide fecero incidere una frase che Shunrei stessa aveva composto tempo prima.
Dohko crebbe forte e coraggioso proprio come Shunrei aveva previsto fin dal giorno in cui era nato, si guadagnò l’armatura d’oro del vecchio Maestro e si trasferì al Tempio della Bilancia che per troppi anni era rimasto incustodito. Non si sposò mai a causa della morte prematura della sua fidanzata che lo segnò dolorosamente per il resto della vita.
Siamo cresciuti insieme, siamo invecchiati insieme e siamo morti insieme.
L’eco del nostro amore risuonerà eterno ai Cinque Picchi come quello della cascata.