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Autore: Hoshi no Destiny    28/01/2012    2 recensioni
Ci sono delle ombre nel passato di ognuno. Scheletri che nascondiamo nell'armadio e che vorremmo dimenticare, eppure continuano a tormentarci e perseguitarci, senza lasciarci trovare pace.
L'esistenza del conte che ha venduto la sua anima al diavolo è già un inferno ma, si sa, al peggio non c'è mai fine.
– Chi diavolo sei? – urlò.
L’ombra rise e fece un inchino esagerato in direzione del conte. Il ragazzo scese dal letto e chiamò il maggiordomo, ma quella era già sparita.
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angelina Durless, Ciel Phantomhive, Elizabeth Middleford, Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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First act.

    Scena prima.

Il giovane conte si alzò turbato quella mattina, era rimasto sveglio quasi tutta la notte e nelle poche ore in cui aveva dormito, il sonno era stato molto agitato. Si mise a sedere, il sole non doveva ancora essere sorto e Sebastian non era ancora venuto a chiamarlo. Si strinse nelle spalle e guardò verso la porta, in attesa del suo maggiordomo; sgranò gli occhi, uno strano individuo era in piedi di fronte a lui.
– Chi diavolo sei? – urlò.
L’ombra rise e fece un inchino esagerato in direzione del conte. Il ragazzo scese dal letto e chiamò il maggiordomo, ma quella era già sparita.
- 104 parole -

    Scena seconda.

Il conte camminava per i corridoi alla ricerca del suo maggiordomo. Non riusciva a capire come quell’ombra fosse riuscita ad entrare, ma voleva che se ne andasse il prima possibile. Afferrò la maniglia della porta che conduceva alla stanza di Sebastian e la tirò verso di sé, ma non si mosse di un millimetro; riprovò ma ottenne lo stesso risultato.
Un suono di passi riecheggiò alle sue spalle, sempre più forte. Il ragazzo si voltò di scatto e vedere che nel corridoio non c’era nessuno oltre a lui lo rassicurò; sospirò e fece per tornare nella sua camera. L’ospite comparve dietro di lui e ghignò.
- 105 parole -


    Scena terza.

L’ospite si appoggiò allo stipite della porta e svanì in una nebbia scura. Ciel sgranò gli occhi, non riuscendo a capacitarsene. Si appoggiò alla parete opposta liberò l’occhio dalla benda, scoprendo il simbolo del patto che aveva stretto col demonio. Urlò il nome del maggiordomo, ma Sebastian non arrivò e, anzi, sembrava che nessuno riuscisse a sentirlo.
Appoggiò la testa sulle ginocchia e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi. Si rialzò in piedi non appena percepì uno strano calore diffondersi sotto di lui; le piastrelle si riscaldarono fino a diventare incandescenti e il pavimento si liquefò sotto ai suoi piedi, facendolo cadere al proprio interno.
- 106 parole -


    Scena quarta.

Ciel precipitò in una stanza con le pareti coperte da cornici vuote e un gigantesco orologio sul soffitto. Alzò lo sguardo alla ricerca di una via d’uscita e i suoi occhi incontrarono la sagoma dell’ombra che lo aveva intrappolato. Questa rise e dalle sue dita spuntò un filo simile a quello di una ragnatela; ne lanciò un’estremità verso il lato opposto della stanza e si diramò fino a formare una rete.
Il ragazzo corse verso di lui e saltò in avanti per cercare di prenderlo e costringerlo a farlo uscire da lì, ma l’ombra si dissolse in una nuvola di fumo e lui cadde a terra.
- 106 parole -


    Scena quinta.

Il conte aprì gli occhi, sopra di lui vide una superficie a scacchi sulla quale c’erano una poltrona ed un tavolino. Spostò lo sguardo e notò che accanto a sé una struttura simile ad un lampadario capovolto. Si massaggiò le tempie, non riusciva a capire dove fosse finito ma era intenzionato ad andarsene; giurò di trovare una punizione adeguata per Sebastian, appena sarebbe tornato a casa, era rimasto in balia di un pazzo e quando l’aveva chiamato, non era venuto ad aiutarlo. Un brivido gli corse lungo la schiena, e se non fosse stato in grado di sentirlo?
Ormai era certo che il misterioso ospite non fosse umano.
- 108 parole -



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The writer's rant

Ed eccoci al secondo capitolo di questa storia/raccolta anche se, in effetti, è questo il primo!
Non ho nulla di particolare da dirvi, godetevelo!
E un grazie di cuore a tutti coloro che leggeranno questa storia!
  
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