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Autore: Liz_Eagle    31/01/2012    2 recensioni
Slash, chitarrista sexy dei Guns N' Roses, divertente e bizzarro.. e se questo gran rubacuori si innamorasse?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 63

CAPITOLO 63

“SLASH SMETTILA DI LASCIARMI TUTTI I TUOI VESTITI PER CASA!” Liz buttò sul letto tre magliette e un paio di jeans, promettendo a sé stessa che li avrebbe tirati dietro al riccio se non se li fosse portati via.

Lei e Slash ormai si frequentavano da un mese e tutto andava a meraviglia, a parte i consueti “bisticci tra pasticci”, come le definiva Steven. Ma si amavano e si perdonavano tutto, anche perché Slash era disordinato e inaffidabile, ma Liz era spesso stressata e molto irascibile.

“Giuro che ti butto tutto giù dal quinto piano!” Liz raggiunse quello che ormai era a tutti gli effetti il suo ragazzo in cucina, trovandolo con una sigaretta accesa tra le labbra che preparava il caffè e la guardava con un sorrisetto di scherno. Si avvicinò sfilandogli la sigaretta di bocca fumandola lei, mentre Slash versava il caffè in due grosse tazze. Si voltò porgendole la tazza e sfilandole la sigaretta dalle mani.

“Perché ti arrabbi già di primo mattino?”

“Perché ho rischiato di scivolare sulla tua maglietta e rompermi l’osso del collo!”

“Questo perché hai la pessima abitudine di uscire dalla doccia e non asciugarti come si deve”

“Non ho tempo devo andare al lavoro!”

“Anche oggi? E io cosa faccio tutto solo?” Slash sporse il labbro inferiore facendo gli occhi dolci.

“Oh.. povero cucciolo!” Lo baciò teneramente..“Per esempio potresti ricordarti che oggi hai le prove coi ragazzi!”

“Cazzo! Fortuna che ci sei te piccola! Io me n’ero già dimenticato!”

“Non avevo dubbi!” Slash la baciò di nuovo, approfondì il contatto passandole sensualmente una mano lungo la schiena.

“Mmm.. Slash fermati!” Il riccio la guardava ridacchiando, non l’avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura, ma in fondo faceva apposta ad innervosirla, o a provocarla nei momenti meno opportuni, perché la adorava quando lo rimproverava.

“Non gradisci mai i miei apprezzamenti!”

“Perché tu non sai scegliere il momento giusto per farli!” Rise più forte vedendola sbuffare, quando lo faceva gonfiava le guance e aggrottava la fronte, Slash la trovava buffissima. Bevvero velocemente il caffè e quando Liz si voltò per tornare in camera Slash le diede una leggera pacca sul fondoschiena, prendendo le tazze e mettendole nel lavandino: ‘meglio non scatenare la sua ira..’.

***

“Oh eccovi sante ragazze! Possibile che non riusciate ad arrivare in orario nemmeno una volta?”

“Scusa Margaret.. sai com’è.. il traffico!” Tentò di giustificarsi Mel col suo capo.

“Si certo.. il traffico! Davvero credibile!” Liz ridacchiò, Mel non era mai stata brava a raccontare bugie.

“Salutate i due playboy ed entrate, prima che mi arrabbi”

Liz e Mel uscirono, Slash e Duff stavano appoggiati al muro fumando una sigaretta e parlando del più e del meno. Li salutarono velocemente per poi entrare nel supermarket e mettersi al lavoro.

***

“Allora? Come va con la tua bella?”

“A gonfie vele!”

“Ti vedo bene in questo periodo”

“Sul serio Duff.. non stavo così bene da un sacco di tempo! Questa volta sono rimasto fregato!” Duff scoppiò a ridere, Slash era più divertente quando tentava di fare un discorso serio che quando faceva il buffone.

“E non ridere! Compatiscimi no!”

“Compatiscimi? Ma se cammini tre metri da terra da due settimane!”

“Beh.. si ma.. che c’entra? Niente sesso libero intendi?”

“Io rinuncerei volentieri al sesso libero per una come Liz.. se non la vuoi.. beh, se ne può parlare” Disse come se fosse un’opinione scontata, guardando dritto davanti a sé mentre camminava col riccio al suo fianco verso l’hotel.

“COME!?!? Ehi giù le mani mocho vileda! Liz non si tocca! Non devi neanche pensarla!!”

Il biondo scoppiò a ridere “Sei davvero un’isterico Slash! Chi te la tocca Liz!”

“Ah beh.. con te meglio dirlo una volta in più che una in meno.. Giù LE MANI SAI!”

***

“EHI CAZZONI!!” Slash entrò con la sua solita eleganza all’interno della sala comune, seguito da Duff che scuoteva la testa rassegnato.

I due si bloccarono osservando esterrefatti la scena davanti ai loro occhi. Steve, Izzy e Axl erano seduti intorno ad un basso tavolo concentratissimi su quella che sembrava essere una partita a Risiko.

“Ma che cazzo state facendo?”

“Zitto Slash! Devo decidere se attaccare il Messico o L’Australia Orientale!”

“Giochi di società?? Ma siete matti?” Urlò Duff sconvolto.

“Ssshhh!! Mi deconcentri!”

“Come se non lo sapessimo Steve che il tuo obiettivo è distruggere le armate di Izzy!”

“Ehi! Ma come fai a saperlo!? Hai barato!!”

“Ma che barato! Non hai fatto altro che attaccare lui dall’inizio della partita!”

“Non è vero! Tu hai sbirciato la mia carta! A MONTE!!”

“Finiscila Steve l’ho capito alla seconda mano che dovevi farmi fuori!”

Duff e Slash rimanevano ancora immobili, guardando i loro amici come se fossero tre alieni.

“Ah che pezzi di merda! Come si fa a giocare con voi se vi coalizzate!” Disse Steve incrociando le braccia al petto come un bambino.

“Avanti Steve! Fai la tua mossa e non rompere le palle!”

“No!” Si impuntò “Io non gioco più” Urlò tirando un colpo al tabellone, che cadde dal tavolo mescolando tutte le pedine.

“Ah sei il solito deficiente!”

“E voi la solita coppietta di comari! Sempre piccipicci!”

“Ma smettila!”

“EHI!! Ma vi date una calmata! È solo una partita a risiko maledizione!” Urlò Duff stufo di sentire i suoi amici bisticciare.. “Che poi, come ve ne va di giocare a risiko??” aggiunse Slash.

I tre si guardarono quasi imbarazzati.. Axl cominciò a parlare “Beh.. Duff era da Mel e tu da Liz.. volevamo provare ma senza voi due era inutile..” sembrava un bambino che veniva scoperto dopo aver combinato una qualche marachella.. o forse era solo il fatto che parlava di Liz: le cose si erano sistemate tra lui e il primo chitarrista, ma nonostante Slash avesse tentato più e più volte di fargli capire che non doveva preoccuparsi, Axl faceva comunque fatica a parlare della ragazza. Si era preso un bello spavento, aveva davvero temuto di aver rovinato tutto quella volta, la notte che aveva passato insonne dopo aver litigato col moro l’aveva riempito di paura.

Da quando Liz e Slash erano tornati insieme cercava di non menzionare mai la ragazza, e se la sera uscivano insieme faceva in modo da avere sempre compagnia, per evitare il minimo sospetto. Slash si era accorto del suo comportamento e lo sfotteva continuamente, ma in fondo apprezzava il gesto.

“Ma scusa! Potevate chiamarci! Avete il numero di Liz!”

“Beh, non volevamo disturbare! Non fai altro che pavoneggiarti per le tue nottate di sesso!” Aggiunse Steve candido candido; effettivamente, specialmente con lui, Duff e Slash si divertivano punzecchiandolo coi loro racconti hard, solo per farlo ingelosire..

“Siete proprio dei cazzoni! Anche se siamo occupati a darci dentro lo troviamo il tempo per qualche prova extra!” Ciò detto Duff a lunghe falcate si diresse verso la sala prove, si avvicinò alla custodia nera del suo basso e dopo averlo accarezzato se lo mise al collo. Spuntò subito dopo dalla porta guardando gli altri quattro ancora fermi nella sala comune..

“Beh? Muovete il culo!”

Oddio.. sono secoli che non aggiorno. Questo capitolo è corto e inutile.. ma almeno riprendo il ritmo. Presto posterò un'altra storia a cui sto lavorando sui nostrti amati guns.. per la quale ci vorrà un po' della vostra immaginazione :P.
Bene ragazze.. spero vi piaccia comunque questo capitolo, anche se senza grandi colpi di scena..
Alla prossima.. LIZ
  
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