CAPITOLO 63
“SLASH
SMETTILA DI LASCIARMI TUTTI I TUOI VESTITI PER CASA!” Liz buttò sul letto tre
magliette e un paio di jeans, promettendo a sé stessa che li avrebbe tirati
dietro al riccio se non se li fosse portati via.
Lei e Slash
ormai si frequentavano da un mese e tutto andava a meraviglia, a parte i
consueti “bisticci tra pasticci”, come le definiva Steven. Ma si amavano e si
perdonavano tutto, anche perché Slash era disordinato e inaffidabile, ma Liz
era spesso stressata e molto irascibile.
“Giuro che
ti butto tutto giù dal quinto piano!” Liz raggiunse quello che ormai era a
tutti gli effetti il suo ragazzo in cucina, trovandolo con una sigaretta accesa
tra le labbra che preparava il caffè e la guardava con un sorrisetto di scherno.
Si avvicinò sfilandogli la sigaretta di bocca fumandola lei, mentre Slash
versava il caffè in due grosse tazze. Si voltò porgendole la tazza e sfilandole
la sigaretta dalle mani.
“Perché ti
arrabbi già di primo mattino?”
“Perché ho
rischiato di scivolare sulla tua maglietta e rompermi l’osso del collo!”
“Questo
perché hai la pessima abitudine di uscire dalla doccia e non asciugarti come si
deve”
“Non ho
tempo devo andare al lavoro!”
“Anche oggi?
E io cosa faccio tutto solo?” Slash sporse il labbro inferiore facendo gli
occhi dolci.
“Oh.. povero
cucciolo!” Lo baciò teneramente..“Per esempio potresti ricordarti che oggi hai
le prove coi ragazzi!”
“Cazzo!
Fortuna che ci sei te piccola! Io me n’ero già dimenticato!”
“Non avevo
dubbi!” Slash la baciò di nuovo, approfondì il contatto passandole sensualmente
una mano lungo la schiena.
“Mmm.. Slash
fermati!” Il riccio la guardava ridacchiando, non l’avrebbe mai ammesso,
neanche sotto tortura, ma in fondo faceva apposta ad innervosirla, o a
provocarla nei momenti meno opportuni, perché la adorava quando lo
rimproverava.
“Non
gradisci mai i miei apprezzamenti!”
“Perché tu
non sai scegliere il momento giusto per farli!” Rise più forte vedendola
sbuffare, quando lo faceva gonfiava le guance e aggrottava la fronte, Slash la
trovava buffissima. Bevvero velocemente il caffè e quando Liz si voltò per
tornare in camera Slash le diede una leggera pacca sul fondoschiena, prendendo
le tazze e mettendole nel lavandino: ‘meglio
non scatenare la sua ira..’.
***
“Oh eccovi
sante ragazze! Possibile che non riusciate ad arrivare in orario nemmeno una
volta?”
“Scusa
Margaret.. sai com’è.. il traffico!” Tentò di giustificarsi Mel col suo capo.
“Si certo..
il traffico! Davvero credibile!” Liz ridacchiò, Mel non era mai stata brava a
raccontare bugie.
“Salutate i
due playboy ed entrate, prima che mi arrabbi”
Liz e Mel
uscirono, Slash e Duff stavano appoggiati al muro fumando una sigaretta e
parlando del più e del meno. Li salutarono velocemente per poi entrare nel
supermarket e mettersi al lavoro.
***
“Allora?
Come va con la tua bella?”
“A gonfie
vele!”
“Ti vedo
bene in questo periodo”
“Sul serio
Duff.. non stavo così bene da un sacco di tempo! Questa volta sono rimasto
fregato!” Duff scoppiò a ridere, Slash era più divertente quando tentava di
fare un discorso serio che quando faceva il buffone.
“E non
ridere! Compatiscimi no!”
“Compatiscimi?
Ma se cammini tre metri da terra da due settimane!”
“Beh.. si
ma.. che c’entra? Niente sesso libero intendi?”
“Io
rinuncerei volentieri al sesso libero per una come Liz.. se non la vuoi.. beh,
se ne può parlare” Disse come se fosse un’opinione scontata, guardando dritto
davanti a sé mentre camminava col riccio al suo fianco verso l’hotel.
“COME!?!?
Ehi giù le mani mocho vileda! Liz non si tocca! Non devi neanche pensarla!!”
Il biondo
scoppiò a ridere “Sei davvero un’isterico Slash! Chi te la tocca Liz!”
“Ah beh..
con te meglio dirlo una volta in più che una in meno.. Giù LE MANI SAI!”
***
“EHI
CAZZONI!!” Slash entrò con la sua solita eleganza all’interno della sala
comune, seguito da Duff che scuoteva la testa rassegnato.
I due si
bloccarono osservando esterrefatti la scena davanti ai loro occhi. Steve, Izzy
e Axl erano seduti intorno ad un basso tavolo concentratissimi su quella che
sembrava essere una partita a Risiko.
“Ma che
cazzo state facendo?”
“Zitto
Slash! Devo decidere se attaccare il Messico o L’Australia Orientale!”
“Giochi di
società?? Ma siete matti?” Urlò Duff sconvolto.
“Ssshhh!! Mi
deconcentri!”
“Come se non
lo sapessimo Steve che il tuo obiettivo è distruggere le armate di Izzy!”
“Ehi! Ma
come fai a saperlo!? Hai barato!!”
“Ma che
barato! Non hai fatto altro che attaccare lui dall’inizio della partita!”
“Non è vero!
Tu hai sbirciato la mia carta! A MONTE!!”
“Finiscila
Steve l’ho capito alla seconda mano che dovevi farmi fuori!”
Duff e Slash
rimanevano ancora immobili, guardando i loro amici come se fossero tre alieni.
“Ah che
pezzi di merda! Come si fa a giocare con voi se vi coalizzate!” Disse Steve
incrociando le braccia al petto come un bambino.
“Avanti
Steve! Fai la tua mossa e non rompere le palle!”
“No!” Si
impuntò “Io non gioco più” Urlò tirando un colpo al tabellone, che cadde dal
tavolo mescolando tutte le pedine.
“Ah sei il
solito deficiente!”
“E voi la
solita coppietta di comari! Sempre piccipicci!”
“Ma
smettila!”
“EHI!! Ma vi
date una calmata! È solo una partita a risiko maledizione!” Urlò Duff stufo di
sentire i suoi amici bisticciare.. “Che poi, come ve ne va di giocare a risiko??”
aggiunse Slash.
I tre si
guardarono quasi imbarazzati.. Axl cominciò a parlare “Beh.. Duff era da Mel e
tu da Liz.. volevamo provare ma senza voi due era inutile..” sembrava un
bambino che veniva scoperto dopo aver combinato una qualche marachella.. o
forse era solo il fatto che parlava di Liz: le cose si erano sistemate tra lui
e il primo chitarrista, ma nonostante Slash avesse tentato più e più volte di
fargli capire che non doveva preoccuparsi, Axl faceva comunque fatica a parlare
della ragazza. Si era preso un bello spavento, aveva davvero temuto di aver
rovinato tutto quella volta, la notte che aveva passato insonne dopo aver
litigato col moro l’aveva riempito di paura.
Da quando
Liz e Slash erano tornati insieme cercava di non menzionare mai la ragazza, e
se la sera uscivano insieme faceva in modo da avere sempre compagnia, per
evitare il minimo sospetto. Slash si era accorto del suo comportamento e lo
sfotteva continuamente, ma in fondo apprezzava il gesto.
“Ma scusa!
Potevate chiamarci! Avete il numero di Liz!”
“Beh, non
volevamo disturbare! Non fai altro che pavoneggiarti per le tue nottate di
sesso!” Aggiunse Steve candido candido; effettivamente, specialmente con lui,
Duff e Slash si divertivano punzecchiandolo coi loro racconti hard, solo per
farlo ingelosire..
“Siete
proprio dei cazzoni! Anche se siamo occupati a darci dentro lo troviamo il
tempo per qualche prova extra!” Ciò detto Duff a lunghe falcate si diresse
verso la sala prove, si avvicinò alla custodia nera del suo basso e dopo averlo
accarezzato se lo mise al collo. Spuntò subito dopo dalla porta guardando gli
altri quattro ancora fermi nella sala comune..
“Beh?
Muovete il culo!”
Bene ragazze.. spero vi piaccia comunque questo capitolo, anche se senza grandi colpi di scena..
Alla prossima.. LIZ