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Autore: mistress_chocolate    31/01/2012    3 recensioni
"Devo dunque paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più incantevole e più mite.
Violenti venti scuotono i cari germogli di maggio
e la durata dell'estate è troppo breve.
[...]
Ma la tua eterna estate non morirà
Né perderai possesso di quella bellezza che ti distingue;
Fino a quando gli uomini possono respirare o gli occhi vedere,
Fino a quando vive questo, e questo dà vita a te."
Una storia d'amore speciale, nata in un contesto speciale, e resa speciale dalla passione in comune dei due amanti per uno dei più grandi autori inglesi di tutti i tempi: William Shakespeare.
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Peyton, e posso dire che la parte più bella della mia vita arrivò quando giunsi all’università. Quando ebbi il mio esordio, mi sentii per la prima volta pseudo felice. Felice perché potei finalmente inseguire il mio sogno, studiare letteratura inglese. Oltre che felice mi sentii anche molto rilassata e tranquilla, prima di tutto perché mi ero tolta di dosso il peso di certe materie inutili, come latino e filosofia, o che odiavo con tutto il cuore, come fisica e matematica al primo posto. E allora perché “pseudo”? Bhè, semplicemente perché ancora non mi ero liberata di un altro ostacolo, molto fastidioso ma allo stesso tempo impossibile da debellare, visto il mio amore per lui, e cioè il mio ragazzo, Jason. So che può sembrare un controsenso criticare il mio ragazzo e ritenerlo un peso, però era così, lui lo era. Lo era perché sapeva solo criticare le mie passioni, e spesso sembrava quasi che cercasse di ostacolarmi per non farmele conseguire. Questo era irritante, perché non pretendevo che lui mi capisse, ognuno ha i propri gusti, però avrei gradito che non si intromettesse, solo questo. Torniamo all’università e al mio esordio. Arrivata mi sentivo molto piccola osservando il grande edificio che mi si prostrava davanti, ma subito entrai senza farmi troppi problemi, e lo ispezionai tutto, da cima a fondo. Era curiosissima di conoscere quello che sarebbe diventato il mio nuovo mondo. Ovunque posavo lo sguardo vedevo cose stupende ed interessanti, ma una mi colpì in particolare: un volantino su un gruppo teatrale che rappresentava le varie commedie e tragedie di Shakespeare. Quel drammaturgo era l’autore che più amavo in tutta la letteratura inglese, e non mi sarei persa per nulla al mondo qualcosa che riguardasse lui. Lessi molto attentamente il volantino, e decisi che avrei fatto un salto al teatrino dell’università per dare un’occhiata, almeno alle prove. Con poca fatica trovai il teatro, e le prove erano già in corso da un po’. Stavano rappresentando una commedia, forse quella più famosa, “Sogno di una notte di mezza estate”. Ovviamente, mi piaceva molto quell’opera, allora mi fermai e iniziai a seguire la rappresentazione da dietro la colonna dell’entrata, in modo che non potessero vedermi, dato che non sapevo se le prove fossero accessibili a tutti o meno. Era fantastico. Recitavano in modo divino, si vedeva che ognuno di loro sentiva dal profondo del cuore arrivare l’energia. Allungai il mio sguardo e notai il regista, che osservava lo svolgimento dell’atto con un’immensa luce negli occhi. Meravigliosa sensazione, probabilmente quella luce l’avevo anche io nei miei. Mi intrigò quel ragazzo, ma mi concentrai comunque sugli attori. Quella sarebbe stata la mia vita, da quel giorno in poi, pensai. Vivere di queste bellissime cose. Avrei proprio vissuto un sogno, non di una notte di mezza estate, poiché era autunno, ma comunque un sogno. E con chi condividere meglio un sogno se non con il proprio ragazzo? Eh, no. Quando quel pomeriggio mi venne a trovare, non riuscimmo a condividere niente. Io ero troppo eccitata, e quando lo vidi gli saltai addosso.
 « E’ tutto così fantastico, Jason! Sono felicissima! » Urlai sorridente.
« Mi fa piacere per te. » Fu tutto quello che lui fu in grado di rispondere. Neanche mi chiese di raccontargli qualcosa. Ma io lo feci lo stesso.
« Oggi ho scoperto un gruppo teatrale che riproduce le opere di Shakespeare, è qualcosa di sensazionale! Ad esempio sono riuscita a dare una sbirciata alle prove di “Sogno di una notte di mezza estate” oggi! »
« Peyton lo sai che non so di che parli, vero? E lo sai che io non posso capire queste cose, vero? È tutto inutile quello che mi dici. »
Wow. Era tutto inutile. Non era minimamente interessato alla mia felicità.
« Scusa se volevo condividere con te le mie emozioni e la mia vita. Dato che non ti interessa, io vado. Ci vediamo domani. »
Mi avviai verso l’ingresso del padiglione, per raggiungere il mio dormitorio, e lui non mi fermò. Non disse niente, non so nemmeno se rimase a guardarmi, perché non mi girai. Il pensiero di lui però fece presto a svanire dalla mia mente, avevo ben altro a cui pensare. Dovevo pensare al mio sogno.

 

 
Mistress’s notes:
Salve a tutti! Questa è la mia seconda storia, e spero che sia meglio della seconda, spero di aver fatto progressi, anche se non credo! In questa storia ci metto il cuore molto di più rispetto a quella precedente, perché oltre ad essere un pochino autobiografica, la scrivo in onore dell’artista che più amo al mondo (non per niente in un’altra vita era la sua amante), cioè William Shakespeare. Non a tutti potrà piacere questa storia, dato che userò molte citazioni dalla opere più famose di Will, e farò molti riferimenti a lui e alle sue “plays” o ai suoi “sonnets”. In ogni caso, spero che vi piaccia, e se non vi piace, bè, mi dispiace, ma sentivo la necessita di mettere per iscritto questi pensieri!

XOXO

Mistress Chocolate

 
  
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